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ESERCITAZIONE 3 CENTRO MASSA/RIGIDEZZA

 

ESERCITAZIONE 3 - CENTRO DELLE RIGIDEZZE

(Messina Angela, Millozzi Italo, Rubeis Martina)

 

Per un migliore funzionamento, una struttura deve essere in grado di resistere a forze sismiche: tali forze agiscono nel centro di massa dell’edificio perciò è necessario che esso coincida con il centro delle rigidezze; infatti in caso di sisma dobbiamo evitare le rotazioni relative della struttura. Si può rendere più rigido un edificio grazie ai controventi, ovvero elementi verticali collegati tra loro orizzontalmente, che portano i carichi fino a terra. Il controvento più semplice è il telaio piano, ma importanti sono anche pilastri e muri portanti di blocchi scala e ascensori.

 

Prendiamo in considerazione il piano terra con relativi corpi scala/ascensore.

 

La struttura considerata è in cemento armato e sono presenti due gabbie scala/ascensore.

Individuiamo in maniera geometrica il centro delle masse (baricentro); si suddivide l'area in quattro rettangoli minori; individuati i loro centri è stato calcolato con la sommatoria di essi la posizione del centro di tutto l'impalcato.

 

Ora riportiamo la struttura su SAP2000 assegnando alle travi in C.A una sezione di 40 x 60 cm, ai pilastri una sezione di 40 x 40 cm ed ai setti delle gabbie scala uno spessore di 80 cm.

La struttura viene vincolata a “terra” tramite incastri ed a tutti i punti che sono alla stessa quota delle travi (compreso il centro di massa) viene assegnata la condizione di corpo rigido: in questo modo tutti i punti fanno parte dell’impalcato e non possono esserci spostamenti o rotazioni relative.

 

 

 

Per verificare che il centro di massa e quello delle rigidezze concidano, o siano molto vicini, assumiamo le due condizioni peggiori in caso di eventi sismici, ovvero che la forza sismica sia applicata interamente lungo una direzione. Per conoscere il valore di carico della forza sismica e’ necessario prima calcolare il peso proprio dell’edificio, quindi si importa la tabella dei carichi su Excel e, sommando tutte le reazioni vincolari verticali, si ottiene il valore del peso proprio pari a 5101,672 kN. E’ quindi possibile definire il carico sismico come percentuale del peso proprio moltiplicandolo per 0,2 (coefficiente di riferimento per zone a basso rischio sismico come Roma): dunque pari a 1020,3344 kN.

A questo punto è possibile assegnare la forza sismica come carico concentrato orizzontale, in entrambe le direzioni X e Y, e così lanciamo nuovamente l’analisi e verifichiamo gli spostamenti e le rotazioni relative tramite la vista sul piano XY

 

 

SPOSTAMENTI IN X:

SPOSTAMENTI IN Y:

La deformata dovuta alla forza sismica lungo x non provoca rotazioni dell'impalcato. La deformata dovuta alla forza sismica lungo y provoca una lieve rotazione dell'impalcato; è necessario dunque spostare il centro di massa per avvicinarlo a quello delle rigidezze e successivamente riavvio l'analisi.

 

SECONDA ESERCITAZIONE-DIMENSIONAMENTO TRAVATURA RETICOLARE

 

SECONDA ESERCITAZIONE-DIMENSIONAMENTO TRAVATURA RETICOLARE SPAZIALE

 

(Angela Messina, Italo Millozzi, Martina Rubeis)

 

1)MODELLAZIONE SU SAP 2000

 

La travatura reticolare spaziale che andremo a dimensionare sarà caratterizzata da moduli con dimensioni 2,50x2,50x2,50 m, e scandita da una disposizione di questi moduli su una griglia in pianta di tipo 20x30 m.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dopo aver selezionato tutta la trave, cliccando su ASSIGN/FRAME-RELEASES/PARTIAL FIXITY, ho assegnato una cerniera interna a tutti i nodi della struttura rimuovendo  i vincoli riguardanti il Momento (Moment 22 e Moment 33) ad inizio e fine di agni asta.

 

Assegno ora i vincoli esterni; voglio assegnare dieci cerniere:

seleziono i punti in cui voglio inserirle e con ASSIGN/JOINT/RESTRAINTS/SCELGO LA CERNIERA/OK.

 

SCELGO IL PROFILO DA UTILIZZARE

 

Voglio che la mia struttura sia composta da tubolari in acciaio.

Seleziono tutta la struttura e con il comando:

ASSIGN/FRAME/FRAME SECTIONS/ADD NEW PROPERTY/PIPE SECTION/GLI DO UN NOME/OK.

 

Assegnata la sezione ho definito un caso di carico con delle forze concentrate nelle cerniere, per ricavare la forza concentrata ho tenuto conto di questi parametri:

 

Numero piani: 3

 

Peso proprio piano per mq: 5 KN/mq

 

Mq piano: 600 mq

 

Peso piano: 600 mq x 5 KN/mq = 3000 KN

 

Peso per ogni nodo : (3000 KN x 3 piani) / 117 =  77 KN

 

A questo punto carichiamo la struttura attraverso una serie di forze concentrate nei nodi strutturali: forze di entità maggiore nei nodi centrali ( 77 kN), e minore in quelli perimetrali ( 38,5 kN); questo perché le aree di influenza dei nodi laterali sono la metà di quelli centrali, ciò significa che saranno sottoposti a forze più piccole. Per aggiungere delle forze seleziono le frame che mi interessano e poi ASSIGN/JOINT LOADS/FORCES, da questa finestra di dialogo posso creare nuove forze con intensità e direzione variabile.

 

  

 

 

 

Possiamo ora avviare l’analisi. Il software mostra per prima cosa l’andamento della deformata.

 

Si può richiedere al programma di analizzare gli sforzi assiali (unici presenti) con il comando SHOW FORCES/STRESSES/FRAME/CABLES/AXIAL FORCE

 

 

Per visualizzare le tabelle di calcolo da esportare su Excel è sufficiente digitare Ctrl+T e spuntare ANALYSIS RESULT, cliccare su SELECT LOADS PATTERS e quindi selezionare F e dare OK. Dalla tabella apriamo il menù a tendina in alto a destra e selezioniamo ELEMENT FORCES/FRAMES e esportiamo su Excel.

Il file Excel contiene varie colonne ma quelle che a noi occorrono sono soltanto le seguenti: FRAME( che indica il numero dell’asta), STATION (che ci indica il punto dell’asta in cui si studiano le sollecitazioni), P (indica la forza di trazione e compressione alla quale la nostra asta viene sottoposta). Dopo di che mettiamo in ordine crescente o decrescente i valori di P da cui prendere il valore più grande positivo che rappresenta l’asta maggiormente sollecitata a trazione e il valore più grande negativo che rappresenta l’asta maggiormente sollecitata a compressione.

   

 

 

In base ai valori ottenuti, procedo con il dimensionamento:

Per trovare le sezioni delle aste vado sulla tabella dei profilati, trovando i valori di Adesign e ρmin, considerando che l’aerea di progetto deve essere di poco superiore a quella calcolata.

ASTA COMPRESSA

 

ASTA TESA

 

 

Una volta trovati i profili per le sezioni si procede all’analisi su SAP, inserendo il profilato corretto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Esercitazione 1 dimensionamento trave/pilastri cls/acciao/trave

 

 

La destinazione d’uso del progetto proposto è di tipo residenziale: è composto da 4 piani con il medesimo schema strutturale. Per prima cosa analizziamo la pianta al fine di individuare la trave maggiormente sollecitata: La trave sottoposta ad un carico maggiore è la trave nel tratto BC.

 

CALCESTRUZZO ARMATO

DIMENSIONAMENTO TRAVE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per questo tipo di tecnologia costruttiva è stato scelto un solaio in latero cemento. Verrà calcolato tutto per una porzione di solaio pari a 1m2.

 

CALCOLO STRUTTURALE (qs)

Il carico strutturale dipende dal peso dei travetti, dalla caldana in cls con rete elettrosaldata e dalle pignatte.

 

1) TRAVETTI:    

DIMENSIONI                         12 cm x 20 cm

PESO SPECIFICO               2500 kg/m3 = 25 KN/m3

VOLUME                             2 x 0,12m x 0,2m x 1m = 0,048 m3

PESO AL m2                        0,048 m3/m2 x 25 KN/m3 = 1,2 KN/m2

 

2) CALDANA:    

SPESSORE                          5 cm

PESO SPECIFICO               2500 kg/m3 = 25 KN/m3

VOLUME                             0,052m x 1m x 1m = 0,05 m3

PESO AL m2                        0,05 m3/m2 x 25 KN/m3 = 1,25 KN/m2

 

3) PIGNATTE:    

DIMENSIONI                         20 cm x 38 cm x 25 cm

PESO                                  9,8 kg/cad.

PESO AL m2                        9,8 kg x 8 = 78,4 kg/m2 = 0,784 KN/m2  (sono 8 pignatte al m2)

 

qs = 1,2 + 1,25 + 0,784 = 3,234 KN/m2

 

CALCOLO PERMANENTE (qp)

Il carico permanente dipende dal peso dell’isolante, dal massetto e dal pavimento, aggiungendo il contributo di tramezzi (1 KN/m2) e impianti (0,5 KN/m2).

 

1) PAVIMENTO:          

SPESSORE                 1 cm

PESO SPECIFICO        720 kg/m3 = 7,2 KN/m3

VOLUME                      0,01m x 1m x 1m = 0,01 m3

PESO AL m2                 0,01 m3/m2 x 7,2 KN/m3 = 0,072 KN/m2

 

2) MASSETTO:           

SPESSORE                 3 cm

PESO SPECIFICO        2000 kg/m3 = 20 KN/m3

VOLUME                      0,03m x 1m x 1m = 0,03 m3

PESO AL m2                 0,03 m3/m2 x 20 KN/m3 = 0,6 KN/m2

 

3) LANA DI VETRO: 

SPESSORE                   4 cm

PESO SPECIFICO        20 kg/m3 = 0,2 KN/m3

VOLUME                      0,04m x 1m x 1m = 0,04 m3

PESO AL m2                 0,04 m3/m2 x 0,2 KN/m3 = 0,008 KN/m2

 

4) INTONACO:            

SPESSORE                 1 cm

PESO SPECIFICO        1800 kg/m3 = 18 KN/m3

VOLUME                      0,01m x 1m x 1m = 0,01 m3

PESO AL m2                 0,01 m3/m2 x 18 KN/m3 = 0,18 KN/m2

 

qp = 0,072 + 0,6 + 0,008 + 0,18 + 1,5 = 2,36 KN/m2

 

CALCOLO ACCIDENTALE (qa)

Il carico accidentale dipende dalla destinazione d’uso dell’edificio: in questo caso si considera un ambiente ad uso residenziale.

 

qa = 2 KN/m2

 

Il valore di carico da utilizzare per il progetto della trave non è dato dalla sola somma Qs+Qp+Qa: i valori trovati devono ora essere moltiplicati per i rispettivi coefficienti stabiliti dalla normativa (1,3;1,5;1,5); i loro risultati poi andranno sommati e daranno come risultato Q totali /m2 ovvero il carico di progetto ma relativo ad 1m2 di solaio. Per ottenere Qu /ml (ovvero il carico che agisce su un metro lineare di trave) sarà sufficiente moltiplicare Q totali /m2 per la misura dell’interasse:

 

                                                                      qu = (4,199 + 3,54 + 3) x 3,5 = 37,59 kN/m

 

Passiamo ora al calcolo del Momento Massimo Flettente della trave considerata.

Quest’ultima è una trave doppiamente appoggiata e quindi la formula del Momento risulta essere: ql2/8.

 

Mmax = [37,59 kN/m x (7 m)2] / 8 = 230,22 kN/m

 

 

 

Per il cemento armato avrò due tensioni di progetto essendo un materiale non omogeneo, una per l’acciaio fyd dove y sta per yield ossia snervamento,e una per il calcestruzzo fcd.

La tensione di progetto per l’acciaio che deve resistere a trazione si calcola cosi:

 

Fyd = fyk / γs

 

dove fyk rappresenta la tensione caratteristica di snervamento dell’acciaio che da normativa equivale a 450 N/mm2 per quanto riguarda i ferri impiegati nel cls armato ,mentre γs

rappresenta il coefficiente di sicurezza dell’acciaio pari a 1,15.

 

Fyd = 450 x 1,15 = 391,30 N/mm2

 

La tensione di progetto per il calcestruzzo è data dalla resistenza caratteristica del cls a resistere a compressione:

 

Fcd = αcc (fck/γC)

 

dove fck è la resistenza caratteristica a compressione del calcestruzzo data dal tipo di cls scelto, e in questo caso è 50 N/mm2;  αcc è un coefficiente di riduzione pari a 0,85 e γC è il coefficiente di sicurezza per il calcestruzzo pari a 1,5.

 

Fcd = 0,85 x ( 50/1,5) = 28,33 N/mm2

 

la tabella excel tiene inoltre conto di un altro coefficiente essendo il calcestruzzo un materiale non omogeneo, il COEFFICIENTE DI OMOGENEIZZAZIONE: n=15

 

β = fcd/ (fcd + (fyd/n) = 0,52

 

r = √2/fcd(1-β/3) x β = 2,16

 

Ora per trovare Hmin della sezione trave ho bisogno di:

 

 

 

 

 

 

 

 

b = 30 cm

in questo modo mi ricavo hu che è l’altezza utile della sezione reagente in calcestruzzo e si trova al di sopra dell’armatura

hu = r √Mmax/b = 25,34 cm

δ= 4 cm (parte sotto del cls maggiormente sollecitata

in questo modo arrivo a calcolarmi Hmin 

 

Hmin = hu + δ = 29,34 cm

Ho trovato ora l’altezza minima che deve avere la mia sezione rettangolare di base 30 cm, dopodiché ingegnerizzo per sicurezza l’altezza a H = 50 cm

 

VERIFICA

Aggiungo adesso al totale del Qu anche il peso unitario della trave:

(0,30 x 0,55 x 1) m3/m2 x 25 kN/m2 = 4,125 kN/m

 

lo moltiplico poi per il coefficiente di sicurezza 1,3: 4,125 x 1,3 = 5,36 kN/m2

e lo vado a sommare al mio Qu : 5,36 + 37,59 = 42,95 kN/m2

 

la tabella excel mi ricalcola l’altezza: la sezione 30x50 cm è stata VERIFICATA.

 

 

Abbiamo inoltre verificato la struttura su SAP2000; qui di seguito il diagramma che evidenzia i momenti flettenti:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DIMENSIONAMENTO PILASTRO

 

Seguendo ora i valori sopra elencati, inserisco nella tabella excel i dati a mia disposizione:

La tensione di progetto per il calcestruzzo è data dalla resistenza caratteristica del cls a resistere a compressione:

 

fcd = αcc (fck/γC)

 

dove fyk rappresenta la tensione caratteristica di snervamento dell’acciaio che da normativa equivale a 450 N/mm2 per quanto riguarda i ferri impiegati nel cls armato ,mentre γs

rappresenta il coefficiente di sicurezza dell’acciaio pari a 1,15.

 

fcd = 0,85 x ( 50/1,5) = 28,33 N/mm2

Mi trovo ora l’area minima e la base minima:

 

Amin= N/fcd = 368,6753 cm2

 

Prendo ora in considerazione i valori del modulo di elasticità E, il coefficiente β avente un valore legato alla tipologia di vincoli a cui è soggetto il pilastro e l’altezza I del pilastro per definirne la snellezza λ, il raggio di inerzia minimo ρmin e la base minima che il pilastro dovrà avere:

 

λ = π x √E/fcd = 85,52847

ρmin = (β x I) / λ = 3,156844 cm

bmin  = ρmin x √12 = 10,93563 cm

 

Ingegnerizzo i valori minimi ricavati per ottenere le due dimensioni del pilastro = 30 x 50 cm

 

Non mi resta che calcolare:

Adesign =b x h= 1500 cm2

Idesign =(h x b3)/12= 112500 cm4

 

VERIFICA

Il pilastro in cls armato è sottoposto, oltre che a compressione, a presso-flessione, poiché il nodo trave-pilastro è realizzato da un incastro (il che trasmette momento); per evitare fenomeni di instabilità devo verificare che σmax  sia minore o uguale a fcd.

A questo punto σmax = N/A + M/Wmax ≤ fcd ? Si, 7,98 ≤ 28,33

Abbiamo inoltre verificato la struttura su SAP2000; qui di seguito il diagramma che evidenzia lo sforzo assiale:

ACCIAIO

DIMENSIONAMENTO TRAVE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per questo tipo di tecnologia costruttiva è stato scelto un solaio in lamiera grecata. Verrà calcolato tutto per una porzione di solaio pari a 1m2.

 

CALCOLO STRUTTURALE (qs)

Il carico strutturale dipende dal peso delle travi secondarie con lamiera grecata e dal getto in cls.

 

1) TRAVETTI (IPE 200 S235):             

AREA                           28,5 cm2 = 0,00285 m2

PESO                           22,4 kg/m = 0,224 KN/m

PESO AL m2                 0,224 KN/m2

 

2) GETTO CLS:                                   

SEZIONE                     0,07 m2

PESO SPECIFICO        2500 kg/m3 = 25 KN/m3

VOLUME                      0,07m2 x 1m = 0,07 m3

PESO AL m2                 0,07 m3/m2 x 25 KN/m3 = 1,75 KN/m2

 

qs = 0,224 + 1,75 = 1,974 KN/m2

 

CALCOLO PERMANENTE (qp)

Il carico permanente dipende dal peso dell’isolante, dal massetto e dal pavimento, aggiungendo il contributo di tramezzi (1 KN/m2) e impianti (0,5 KN/m2).

 

1) PAVIMENTO:          

SPESSORE                 1 cm

PESO SPECIFICO        720 kg/m3 = 7,2 KN/m3

VOLUME                      0,01m x 1m x 1m = 0,01 m3

PESO AL m2                 0,01 m3/m2 x 7,2 KN/m3 = 0,072 KN/m2

 

2) MASSETTO:           

SPESSORE                 3 cm

PESO SPECIFICO        2000 kg/m3 = 20 KN/m3

VOLUME                      0,03m x 1m x 1m = 0,03 m3

PESO AL m2                 0,03 m3/m2 x 20 KN/m3 = 0,6 KN/m2

 

3) LANA DI VETRO:   

SPESSORE                 4 cm

PESO SPECIFICO        20 kg/m3 = 0,2 KN/m3

VOLUME                      0,04m x 1m x 1m = 0,04 m3

PESO AL m2                 0,04 m3/m2 x 0,2 KN/m3 = 0,008 KN/m2

 

4) CARTONGESSO: 

SPESSORE                   1 cm

PESO SPECIFICO        9 KN/m3

VOLUME                      0,01m x 1m x 1m = 0,01 m3

PESO AL m2                 0,01 m3/m2 x 9 KN/m3 = 0,09 KN/m2

 

qp = 0,072 + 0,6 + 0,008 + 0,09 + 1,5 = 2,27 KN/m2

 

CALCOLO ACCIDENTALE (qa)

Il carico accidentale dipende dalla destinazione d’uso dell’edificio: in questo caso si considera un ambiente ad uso residenziale.

 

qa = 2 KN/m2

 

Il valore di carico da utilizzare per il progetto della trave non è dato dalla sola somma Qs+Qp+Qa: i valori trovati devono ora essere moltiplicati per i rispettivi coefficienti stabiliti dalla normativa (1,3;1,5;1,5); i loro risultati poi andranno sommati e daranno come risultato Q totali /m2 ovvero il carico di progetto ma relativo ad 1m2 di solaio. Per ottenere Qu /ml (ovvero il carico che agisce su un metro lineare di trave) sarà sufficiente moltiplicare Q totali /m2 per la misura dell’interasse:

 

                                     qu = (2,56 + 3,405 + 3) x 3,5 = 31,40 kN/m

 

Passiamo ora al calcolo del Momento Massimo Flettente della trave considerata.

Quest’ultima è una trave doppiamente appoggiata e quindi la formula del Momento risulta essere: ql2/8.

Mmax = [31,40 kN/m x (7 m)2] / 8 = 192,32 kN/m

 

 

Ora scegliamo il valore caratteristico di snervamento per l’acciaio fyk  che mi individua la classe di resistenza del materiale , in questo caso scelgo una resistenza di 235 MPa.

 

Mi calcolo così la tensione di progetto fd  ( tensione ammissibile) dividendo fyk per un il coefficiente di sicurezza per la resistenza delle membrature e la stabilità,  γs = 1,05 :

 

Fd = 235/1.05= 223,81 N/mm2

 

Mi calcolo infine il MODULO DI RESISTENZA A FLESSIONE  Wx,min, per poi andare a scegliere il profilato appropriato sulla tabella dei profili in acciaio.

 

Wx,min:= Mmax/fd = 859,30 cm3

 

La tabella di calcolo mi ha ora trovato il Wx,min  cioè il valore minimo che la sezione che sceglierò dovrà avere affinchè nessuna fibra del materiali superi la tensione di progetto.                                                        

 

Nella tabella dei profili metallici scelgo un profilo adatto che abbia un modulo di resistenza a flessione Wx maggiore di quello da me trovato: SCEGLIAMO QUINDI UNA IPE 360.

Qui di seguito la tabella di riferimento per la scelta del profilato IPE:

Abbiamo inoltre verificato la struttura su SAP2000; qui di seguito il diagramma che evidenzia i momenti flettenti:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DIMENSIONAMENTO PILASTRO 

Seguendo ora i valori sopra elencati, inserisco nella tabella excel i dati a mia disposizione:

 

 

Scelgo il tipo di acciao da utilizzare per il pilastro e definisco quindi la sua tensione caratteristica di snervamento fyk moltiplico questo valore per γm coefficiente parziale di sicurezza per trovare il valore della tensione di progetto fyd. Trovo adesso l'Amin:

Amin= N/fyd 

 

λ= √(E/fyd)

 ρmin = β l/ λ*

Imin = Aρmin(ricavo dunque il momento di inerzia minimo in funzione del raggio di inerzia minimo)

Attraverso la tabella dei profili HEA ricavo i valori di Adesign , Idesign e ρmin maggiori di quelli minimi ottenuti, il cui profilo risulta essere un HEA160.

 

 

Abbiamo inoltre verificato la struttura su SAP2000; qui di seguito il diagramma che evidenzia lo sforzo assiale:

 

LEGNO

DIMENSIONAMENTO TRAVE

 

 

 

 

 

 

 

Per questo tipo di tecnologia costruttiva è stato scelto un solaio in travetti e pannelli OSB. Verrà calcolato tutto per una porzione di solaio pari a 1m2.

 

CALCOLO STRUTTURALE (qs)

Il carico strutturale si ottiene sommando i contributi di peso dei travetti e del tavolato.

 

1) TRAVETTI IN ABETE:         

SEZIONE                     8 cm x 20 cm

PESO SPECIFICO        550 kg/m3

VOLUME                      0,08 x 0,20m x 1m = 0,016 m3

0,016 x 1/62,5 = 0,000256 m3 (perché ogni 62,5 cm ho un travetto)

 

PESO AL m2                 0,000256 m3/m2 x 5,50 KN/m3 = 0,0014 KN/m2

 

2) TAVOLATO OSB:              

SPESSORE                 3 cm

PESO SPECIFICO        650 kg/m3 = 6,5 KN/m3

VOLUME                      0,03m x 1m x 1m = 0,03 m3

PESO AL m2                 0,03 m3/m2 x 6,5 KN/m3 = 0,195 KN/m2

 

qs = 0,0014 + (2 x 0,195) = 0,391 KN/m2

 

CALCOLO PERMANENTE (qp)

Il carico permanente si ottiene sommando i contributi della caldana, dell’isolante, del massetto e del pavimento, aggiungendo il contributo di tramezzi (1 KN/m2) e impianti (0,5 KN/m2).

 

1) INTONACO:                        

SPESSORE                 1 cm

PESO SPECIFICO        1800 kg/m3 = 18 KN/m3

VOLUME                      0,01m x 1m x 1m = 0,01 m3

PESO AL m2                 0,01 m3/m2 x 18 KN/m3 = 0,18 KN/m2

 

2) CALDANA:                         

SPESSORE                 4 cm

PESO SPECIFICO        2500 kg/m3 = 25 KN/m3

VOLUME                      0,04m x 1m x 1m = 0,04 m3

PESO AL m2                 0,04 m3/m2 x 25 KN/m3 = 1 KN/m2

 

3) LANA DI VETRO:               

SPESSORE                 4 cm

PESO SPECIFICO        20 kg/m3 = 0,2 KN/m3

VOLUME                      0,04m x 1m x 1m = 0,04 m3

PESO AL m2                 0,04 m3/m2 x 0,2 KN/m3 = 0,008 KN/m2

 

4) MASSETTO:                       

SPESSORE                 3 cm

PESO SPECIFICO        2000 kg/m3 = 20 KN/m3

VOLUME                      0,03m x 1m x 1m = 0,03 m3

PESO AL m2                 0,03 m3/m2 x 20 KN/m3 = 0,6 KN/m2

 

5) PARQUET ROVERE:           

SPESSORE                 1 cm

PESO SPECIFICO        720 kg/m3 = 7,2 KN/m3

VOLUME                      0,01m x 1m x 1m = 0,01 m3

PESO AL m2                 0,01 m3/m2 x 7,2 KN/m3 = 0,072 KN/m2

 

qp = 1 + 0,008 + 0,18 + 0,6 + 0,072 + 1,5 = 3,36 KN/m2

 

CALCOLO ACCIDENTALE (qa)

Il carico accidentale dipende dalla destinazione d’uso dell’edificio: in questo caso si considera un ambiente ad uso residenziale.

 

qa = 2 KN/m2

 

Il valore di carico da utilizzare per il progetto della trave non è dato dalla sola somma Qs+Qp+Qa: i valori trovati devono ora essere moltiplicati per i rispettivi coefficienti stabiliti dalla normativa (1,3;1,5;1,5); i loro risultati poi andranno sommati e daranno come risultato Q totali /m2 ovvero il carico di progetto ma relativo ad 1m2 di solaio. Per ottenere Qu /ml (ovvero il carico che agisce su un metro lineare di trave) sarà sufficiente moltiplicare Q totali /m2 per la misura dell’interasse:

 

                                            Qu = (0,507 + 5,04 + 3) x 3,5 = 29,91 kN/m

 

A questo punto posso calcolarmi il momento massimo Mmax agente sulla trave avendo il carico lineare Qu, la luce che copre la mia trave che è 7 e sapendo che il momento massimo di una trave appoggiata è ql2/8.

 

Mmax = Qu x l2/8=  183,23 kN*m

 

Per calcolare la TENSIONE DI PROGETTO Fd per quanto riguarda il legno abbiamo bisogno di alcuni valori:

 

In fase progettuale si è scelto un legno lamellare con resistenza meccanica fmk pari a 27 Mpa.

 

γm (coefficiente di sicurezza del materiale) = 1,45

Kmod: è un coefficiente che riduce i valori della resistenza  che tiene conto della durata del carico e delle condizioni di umidità  e cambia a seconda del materiale prescelto , nel nostro caso: classe di servizio 2, classe di durata del carico media = 0.80

 

Inserendo questi dati nella tabella di calcolo mi ricavo Fd = Kmod x fmk / γm

Quindi il nostro fd = 14,90 N/mm2

 

Rimane ora da inserire nel foglio excel la base b = 26 cm ipotizzata per trovare l’altezza minima della trave di legno che era l’unica incognita nel nostro progetto.

L’altezza minima viene 53,28 cm e con una  ingegnerizzazione arrivo ad un altezza della trave in legno di 55 cm.

Abbiamo inoltre verificato la struttura su SAP2000; qui di seguito il diagramma che evidenzia i momenti flettenti:

DIMENSIONAMENTO PILASTRO

Seguendo ora i valori sopra elencati, inserisco nella tabella excel i dati a mia disposizione:

 

Procedo ora con il pre-dimensionamento della sezione del pilastro a partire dalla resistenza del materiale e ottenendo quanto vale Amin.

fm= resistenza caratteristica a flessione nella direzione delle fibre (dipende dal materiale)

kmod = coefficiente di durata del carico (fornito dalla normativa)

 γm = coefficiente di sicurezza

Ottengo così la tensione ammissibile fd = fmk  kmod γm e quindi l'area minima necessaria alla sezione affinché il materiale non giunga a rottura.

 

Prendo ora in considerazione i valori del modulo di elasticità E, il coefficiente β avente un valore legato alla tipologia di vincoli a cui è soggetto il pilastro e l’altezza I del pilastro per definirne la snellezza λ, il raggio di inerzia minimo ρmin e la base minima che il pilastro dovrà avere:

 

λ = π x √E/fcd = 72,80346 

ρmin = (β x I) / λ = 3,708615 cm

bmin  = ρmin x √12 = 12,84702 cm

 

 

Ingegnerizzo i valori minimi ricavati per ottenere le due dimensioni del pilastro = 20 x 50 cm

 

Non mi resta che calcolare:

Adesign =b x h= 1000 cm2

Idesign =(h x b3)/12= 33333,33cm4

Abbiamo inoltre verificato la struttura su SAP2000; qui di seguito il diagramma che evidenzia lo sforzo assiale:

 

 

 

(lavoro svolto in gruppo con Martina Rubeis e Italo Millozzi)

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