Esercitazione 4: ripartizione delle forze sismiche

L'obiettivo dell'esercitazione è capire, utilizzando il metodo delle rigidezze,  come le forze orizzontali si ripartiscano all'interno di un telaio piano.

Il primo passaggio consiste nel disegnare la pianta strutturale dell’edificio preso in considerazione ed individuare i telai.

 

Individuo:

Telaio 1o composto da: Pilastri 1 e 5

Telaio 2o composto da: Pilastri 2 e 6

Telaio 3o composto da: Pilastri 3, 7, 9 e 11

Telaio 4o composto da: Pilastri 4, 8, 10 e 12

Telaio 1v composto da: Pilastri 1, 2, 3 e 4

Telaio 2v composto da: Pilastri 5, 6, 7 e 8

Telaio 3v composto da: Pilastri 9 e 10

Telaio 4v composto da: Pilastri 11 e 12

 

I controventi, che per il solaio rappresentano vincoli cedevoli elasticamente, possono essere schematizzati nel piano dell'impalcato come molle, aventi un’adeguata rigidezza.

Con l’aiuto del file excel calcolo la rigidezza traslante dei controventi.

il modulo di Young che utilizzo è quello proprio del Calcestruzzo armato, vale a dire 21000 MPa; l'inerzia, calcolata in base all'orientamento dei pilastri secondo la formula bh/12  è invece 312500 sull'asse y e 112500 sull'asse y.

calcolata a rigidezza traslante possiamo riassumere in una tabella sinottica le rigidezze traslanti e le distanze dei controventi dall'origine.

ll terzo passaggio consiste nel calcolare il centro di massa secondo la formula: