Esercitazione 2: Dimensionamento Travatura Reticolare Spaziale

Esercitazione svolta con Rebecca Brock.

Disegnata su SAP200 una travatura reticolare spaziale di dimensioni 24x16m, di modulo 2 m, abbiamo assegnato alle aste della struttura una sezione tubolare di acciaio di dimensioni arbitrarie.

Assegnata la sezione, abbiamo impostato che i nodi fossero cerniere affinché le aste non trasmettano momento, assicurandoci che la travatura sia reticolare, ovvero che funzioni a solo sforzo normale. 

Abbiamo poi aggiunto le cerniere esterne in corrispondenza di alcuni nodi, punti in cui la travatura reticolare spaziale scarica il peso a terra.

Aggiungendo un carico con il moltiplicatore di peso proprio pari a 1, abbiamo fatto gravare sulla struttura il peso di essa, che abbiamo ricavato sommando le reazioni verticali delle cerniere esterne su Excel.

Supponendo che la travatura reggesse due solai, abbiamo calcolato il carico complessivo, compreso del peso proprio, e l'abbiamo applicato ai nodi.

Peso Proprio = 498,92 kN
q = 10 kN/m2
Area = 384 m2
Carico solai = 384 mx 10 kN x 2 = 7680 kN
Carico totale = 7680 + 498,92 = 8178,92 kN
Numero nodi = 117
F (carico concentrato sui nodi) = 8178,92 / 117 = 70 kN

Struttura deformata        

                                                                                                                   

Sforzo Normale

Abbiamo verificato che i momenti flettenti fossero nulli.

Ed abbiamo esportato i valori dello sforzo normale su Excel, dividendo le aste compresse da quelle tese e ordinandole per valore dello sforzo nomale.

Abbaimo poi calcolato la tensione di design fcd=fck/γm

Per le aste tirate abbiamo usato fcd per calcolare l'area minima data da: Amin = N/fcd. Sono così stati scelti due profilati di area maggiore di quella trovata, così non da non sovradimensionare troppo le aste. Abbiamo verificato che le tensioni non superassero fd.

Le aste compresse invece sono state dimensionate non solo a rottura (A>Amin) ma anche tenendo conto dell'instabilità euleriana con ρ>ρmin. ρ è dato da l0/λ, con  λ=(πE/fcd)1/2 e l0=lxβ. Abbiamo scelto tre diversi profilati e verificato che il valore delle tensioni non superasse fd.

Dimensionata e verificata la struttura allo Stato Limite Ultimo l'abbiamo verificata allo Stato Limite di Esercizio, calcolando l'abbassamento e controllando che esso sia inferiore al limite imposto dalla normativa δ < l/200.
Abbiamo quindi esportato da SAP i valori dell'abbassamento dei nodi ed estratto su Excel il valore massimo (corrispondente in tabella al valore minimo poiché di segno negativo).

Abbiamo individuato il nodo corrispondente al valore.

E misurato la luce. l = 7,2 m.

δ = 7,2 / 200 = 0,036
0,048 > 0,036.

La struttura non è quindi verificata allo SLE. Per ridurre l'abbassamento è necessario diminuire lo sbalzo (e di conseguenza la luce). Va considerato che con le nuove sezioni il peso proprio della travatura si ridurrà, per questo motivo andrà rifatto il calcolo delle forze applicate ai nodi che modificherà anche l'abbassamento.