Ciao Stefano intanto complimenti per il tuo progetto lo trovo decisamente interessante... Inoltre volevo chiederti in merito alla modellazione in Revit, la curavatura che sei riuscito a dare ai listelli e la loro dispozione mi chiedevo se fosse venuta arbitrariamente o se invece è controllata dal punto di vista matematico (cosa che mi sembra più plausibile vista la precisione della geometria che si vede in figura). Te lo chiedo perché per il mio progetto avrei bisogno di usare comandi più o meno simili, ho provato a cercare tutorial e guide varie, oltre al fatto che non sono riuscita a capire come lavorare in script su Revit...Quindi ti sarei grata se potessi darmi qualche dritta... Per il resto tornando al tuo modello lo trovo decisamente interessante e mi piacerebbe saperne un po' di più, soprattutto della sua struttura...Quindi che dire...posta altro presto! Buon lavoro! AF
Mi trovo in una fase di ricerca di punti fermi per valutare quale siano gli aspetti più opportunamente parametrizzabili in funzione dell'utilizzo dell'oggetto. Riporto un esempio: l'eccessiva spaziatura tra un listello e l'altro potrebbe condizionare l'effetto della luce e dissolvere la sinuosità delle forme; preso atto quindi della possibilità di controllare praticamente ogni parametro, credo in questo momento sia necessaria una selezione delle variabili per definire un range che rispetti necessità estetiche e funzionali della lampada.
In funzione delle necessità sopra citate, l'immagine di "copertina" di questa pagina è il risultato di una variazione manuale (folle, seppur di una sola istanza) di un parametro numerico che associa alla terna equivalente di listelli una quota, un angolo e una lunghezza (come utilizza Marco Mondello).L'intenzione (1° metodo) era di controllare l'oggetto creando una matrice che associasse a ciascun elemento di essa un'istanza diversa di questo parametro. Una diffusa ricerca dell'argomento su forums ha ridimensionato le mie convinzioni.Al contempo è iniziata l'esplorazione del mondo delle macro(2° metodo), dove l'array 3d pare essere uno dei procedimenti più elementari, ma che implica la conoscenza di almeno un linguaggio di programmazione.In risposta alla domanda di Alessandra aggiungo che per l'utilizzo di macro nel programma è necessaria l'installazione di revit VSTA (ti consiglio una ricerca di questi argomenti nella guida rapida) e confermo la scarso numero di trattazioni al riguardo presenti sul web (ma credo che per te saranno sufficienti le informazione della guida dal momento che conosci già linguaggi di programmazione).
Ho in sintesi ridotto l'oggetto a 4 famiglie costruite tutte dallo stesso template. La variazione dell'angolo viene concepita costruttivamente dalla rotazione dell'impronta della sezione dell'asta verticale sul listello, di angolo analago in gradi ma opposto in senso rispetto a quello di cui ruota il listello; la quota si riconosce nell'area dell'impronta sul listello (le impronte sono sempre omotetiche). Le tre aste che occupano i vertici del triangolo saranno dunque rastremate (o meglio gradonate).In un ipotetico montaggio si fisseranno quindi prima le tre aste(1° famiglia) alla base (2°famiglia) per poi impilare i listelli (3°famiglia) in ordine crescente (per la configurazione dell'immagine di copertina). Per irrigidire il prisma definito solo dagli spigoli verticali, è previsto l'inserimento periodico di un elemento che chiamo staffa con listelli (4° famiglia) che sostituisce la terna di listelli equivalenti e indipendenti corrispondenti a quella quota e ne rispecchia le caratteristiche geometriche.
ciao stefano,volevo consigliarti di no usare le array. Questo comando che ci andava tanto bene con la "vecchia ragazza", in revit ha la scomoda proprietà di congelare tutte le istanze che duplichi, oltre quella iniziale: si tratterebbe perciò solo di uno spostamento e non di una variazione. Invece utilizzare una macro mi sembra cosa ben più fattibile...solo che tocca saper programmare; certo ne vale la pena perche con il metodo che utilizziamo allo stato delle cose la procedura e tuttaltro che automatica.Se riesci facci sapere! in bocca al lupo.MArco
L'idea fa esplicito riferimento a un progetto del '68 di Musmeci e Nicoletti in cui questioni statiche e aerodinamiche vengono risolte, attraverso una configurazione matematicamente definita (come già intuito da Alessandra), sviluppando le vele svergolate ("forma pessima per navigare, ottima invece per resistere alle forze eoliche") sul tracciato della spirale logaritmica (ciascuna vela sulla spirale costruita attorno a un asse verticale e passante per un vertice del triangolo equilatero baricentrico alla struttura).
La lampada parte dal ribaltamento di questo progetto (grattacielo elicoidale).
commenti
StefanoConverso
15 Dicembre, 2008 - 13:52
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complimenti Stefano!
caro Stefano,
ottimo modello, e post "misterioso"!
Restiamo in attesa di una tua descrizione del procedimento
che hai usato, che spero sia in Revit (Forse sei riuscito a far
funzionare le Macro?)
Inizierei anche una riflessione "costruttiva" per Devoto
(almeno in prima ipotesi).
a presto,
Stefano
p.s.
posta anche l'immagine del riferimento di Musumeci!
Alessandra Fasoli
15 Dicembre, 2008 - 22:49
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Ciao Stefano intanto
Ciao Stefano intanto complimenti per il tuo progetto lo trovo decisamente interessante... Inoltre volevo chiederti in merito alla modellazione in Revit, la curavatura che sei riuscito a dare ai listelli e la loro dispozione mi chiedevo se fosse venuta arbitrariamente o se invece è controllata dal punto di vista matematico (cosa che mi sembra più plausibile vista la precisione della geometria che si vede in figura). Te lo chiedo perché per il mio progetto avrei bisogno di usare comandi più o meno simili, ho provato a cercare tutorial e guide varie, oltre al fatto che non sono riuscita a capire come lavorare in script su Revit...Quindi ti sarei grata se potessi darmi qualche dritta... Per il resto tornando al tuo modello lo trovo decisamente interessante e mi piacerebbe saperne un po' di più, soprattutto della sua struttura...Quindi che dire...posta altro presto! Buon lavoro! AF
stefanoguarnieri
18 Dicembre, 2008 - 02:30
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"BLOSSOMING FLOWER" LAMP: ricerca morfologica
Mi trovo in una fase di ricerca di punti fermi per valutare quale siano gli aspetti più opportunamente parametrizzabili in funzione dell'utilizzo dell'oggetto. Riporto un esempio: l'eccessiva spaziatura tra un listello e l'altro potrebbe condizionare l'effetto della luce e dissolvere la sinuosità delle forme; preso atto quindi della possibilità di controllare praticamente ogni parametro, credo in questo momento sia necessaria una selezione delle variabili per definire un range che rispetti necessità estetiche e funzionali della lampada.
stefanoguarnieri
18 Dicembre, 2008 - 03:26
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"BLOSSOMING FLOWER" LAMP: confronto tra metodi
In funzione delle necessità sopra citate, l'immagine di "copertina" di questa pagina è il risultato di una variazione manuale (folle, seppur di una sola istanza) di un parametro numerico che associa alla terna equivalente di listelli una quota, un angolo e una lunghezza (come utilizza Marco Mondello).L'intenzione (1° metodo) era di controllare l'oggetto creando una matrice che associasse a ciascun elemento di essa un'istanza diversa di questo parametro. Una diffusa ricerca dell'argomento su forums ha ridimensionato le mie convinzioni.Al contempo è iniziata l'esplorazione del mondo delle macro(2° metodo), dove l'array 3d pare essere uno dei procedimenti più elementari, ma che implica la conoscenza di almeno un linguaggio di programmazione.In risposta alla domanda di Alessandra aggiungo che per l'utilizzo di macro nel programma è necessaria l'installazione di revit VSTA (ti consiglio una ricerca di questi argomenti nella guida rapida) e confermo la scarso numero di trattazioni al riguardo presenti sul web (ma credo che per te saranno sufficienti le informazione della guida dal momento che conosci già linguaggi di programmazione).
stefanoguarnieri
18 Dicembre, 2008 - 04:04
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"BLOSSOMING FLOWER" LAMP: ricerca costruttiva
Ho in sintesi ridotto l'oggetto a 4 famiglie costruite tutte dallo stesso template. La variazione dell'angolo viene concepita costruttivamente dalla rotazione dell'impronta della sezione dell'asta verticale sul listello, di angolo analago in gradi ma opposto in senso rispetto a quello di cui ruota il listello; la quota si riconosce nell'area dell'impronta sul listello (le impronte sono sempre omotetiche). Le tre aste che occupano i vertici del triangolo saranno dunque rastremate (o meglio gradonate).In un ipotetico montaggio si fisseranno quindi prima le tre aste(1° famiglia) alla base (2°famiglia) per poi impilare i listelli (3°famiglia) in ordine crescente (per la configurazione dell'immagine di copertina). Per irrigidire il prisma definito solo dagli spigoli verticali, è previsto l'inserimento periodico di un elemento che chiamo staffa con listelli (4° famiglia) che sostituisce la terna di listelli equivalenti e indipendenti corrispondenti a quella quota e ne rispecchia le caratteristiche geometriche.
MarcoMondello
18 Dicembre, 2008 - 15:19
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3d array
ciao stefano,volevo consigliarti di no usare le array. Questo comando che ci andava tanto bene con la "vecchia ragazza", in revit ha la scomoda proprietà di congelare tutte le istanze che duplichi, oltre quella iniziale: si tratterebbe perciò solo di uno spostamento e non di una variazione. Invece utilizzare una macro mi sembra cosa ben più fattibile...solo che tocca saper programmare; certo ne vale la pena perche con il metodo che utilizziamo allo stato delle cose la procedura e tuttaltro che automatica.Se riesci facci sapere! in bocca al lupo.MArco
stefanoguarnieri
21 Dicembre, 2008 - 05:35
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3d array - risposta
Grazie Marco, mi concentro sulle macro.
stefanoguarnieri
18 Dicembre, 2008 - 02:38
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"BLOSSOMING FLOWER" LAMP: eladiocile oleicattarg
L'idea fa esplicito riferimento a un progetto del '68 di Musmeci e Nicoletti in cui questioni statiche e aerodinamiche vengono risolte, attraverso una configurazione matematicamente definita (come già intuito da Alessandra), sviluppando le vele svergolate ("forma pessima per navigare, ottima invece per resistere alle forze eoliche") sul tracciato della spirale logaritmica (ciascuna vela sulla spirale costruita attorno a un asse verticale e passante per un vertice del triangolo equilatero baricentrico alla struttura).
La lampada parte dal ribaltamento di questo progetto (grattacielo elicoidale).