Letture

Gli ultimi interventi del corso (Gian Marco TODESCO, Gianluca LANGE, e Claudio DEVOTO) così come  la conferenza del professore Antoine Picon (http://www.gsd.harvard.edu/people/faculty/picon/) mi hanno fatto ricordato tre letture che ho fatto di recente, e che vorrei condividere:

La prima è una "intervista collettiva" pubblicata nel numero 95 della rivista Area, dedicato a Steven Holl. La singolarità della intervista risiede nel modo in cui questa si svolge. Ci sono 50 domande, ogni domanda è formulata ed è riposta da una persona diversa ( un membro della redazione di Area e un progettista di SHA). Come specificato all'inizio della intervista, l'uso di questa modalità è un modo per mostrare come " l'architettura è un opera collettiva [...] frutto di un concerto di intelligenze, di competenze, di sensibilità riunite, guidate come un'orchestra." Penso sia un esempio interessante dell'articolazione specializzata degli studi, di cui abbiamo parlato con Gianluca Lange.

La seconda lettura è un articolo pubblicato da Casabella, ed scritto da Peter Eisenmann (citato da Antoine Picon nella sua conferenza sulla Architettura digitale). L'architetto americano riflette sulla situazione attuale dell'insegnamento dell'architettura. Scrivo soltanto la frase con cui finisce l'articolo: "Questo è ciò che l'architettura è sempre stata e sempre sarà".

Per ultimo, la revisione con Devoto, il suo modo pratico de vedere le cose, con occhio da "quello che fa", mi ha ricordato un conosciuto testo di Adolf Loos, " Il mastro sellaio". Come dice mio amico Marco Mondello, ci vorrebbe sempre ragionare con due cervelli.

Bibliografia:

- ARGENTI, Maria (a cura di) "50 domande a SHA", in AREA nº 95 (2007)

- EISENMANN, Peter. " Sei punti", in Casabella, nº 769 (2008)

- LOOS, Adolf, " Il mastro sellaio" (Parole nel vuoto). Gli Adelfi, 2007 (pp. 164-166)