A corredo di quanto fatto nel corso sulla costruzione di famiglie e sulla logica che ne guida la concezione e modellazione, in opposizione al loro semplice "disegno", pubblichiamo uno stralcio del testo nel quale Francesco Cellini descrive i caratteri del disegno a mano libera su cui si basa la produzione architettonica di Mario Ridolfi e Wolfang Frankl, arrivando ad inquadrarli in una rigorosa e attenta strutturazione del processo progettuale:
(..) Proviamo a pensare agli strumenti del progetto: soprattutto, al disegno a mano libera. Quasi tutta la produzione professionale dei due, dagli inizi degli anni '50 ad oggi, è fatta così. Ma lo scopo di questo disegno qual è? Quello di ottenere effetti di vibrazione tonale, di articolare le linee, di renderle sensibili, di mostrare una altissima bravura manuale, oppure è invece quello di cercare la massima trasparenza, fedeltà ed efficienza nella trascrizione delle proprie idee?
Inviato da JuanManuelJerez... il 20 Gennaio, 2009 - 17:45
Gli ultimi interventi del corso (Gian Marco TODESCO, Gianluca LANGE, e Claudio DEVOTO) così come la conferenza del professore AntoinePicon(http://www.gsd.harvard.
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