PROGETTO LABORATORIO 3M - SINTESI

LABORATORIO 3M - SEDE UNIVERSITARIA A SAN LORENZO

 

Dal principio

          Il primo passo è stato individuare la struttura

Gli elementi che compongono la struttura ovviamente sono stati generati attraverso famiglie parametriche:

 

PILASTRO

 

Ho modellanto il pilastro con due solidi in modo da creare anche lo strato di rivestimento (poi parametrizzato), vista la presenza nel progetto di elementi isolati e non inglobati nelle tamponature.

Purtroppo ho avuto dei problemi di visualizzazione, probabilmente legato alle gerarchie degli elementi.

L'unica soluzione che sono riuscito a trovare ( come peraltro avevo già fatto presente nel precedente post) è stata l'utilizzo delle campiture. Campiture messe direttamente nel progetto, visto che nella famiglia del pilastro non sono contemplate.

 

 

TRAVI

 

Analogamente ai pilastri, sono state fatte le travi.In aggiunta, oltre allo spessore del rivestimento, è stato inserito anche il parametro dell'altezza del rivestimento. Questo per evitare di avere rivestimento in punti dove non fosse necessario ( oltre i controsoffitti, deve le travi vengono inglobate nei solai...etc,etc)

 

MURATURA PORTANTE

 

 

 

Per quanto riguarda le murature portanti in cls armato, è stata creata una famiglia apposita con i vari pacchetti a cui sono stati associati materiali spessori e retinature.

Ovviamente all'interno del progetto sono state create delle varianti al modello di famiglia illustrato sopra, per necessità di spessori e di strati.

 

             Individuazione delle tamponature e partizioni interne

 

Il secondo passo è stato individuare e creare famiglie che identificassero le varie tipologie di tamponature e partizioni interne. Questo è avvenuto sia attraverso l'uso della muratura in modo analogo a quella  portante, sia attraverso l'utilizzo dell'elemento FACCIATA CONTINUA, per quanto riguarda le partizioni vetrate.

 

MURO PERIMETRALE DEL CORPO AD L

 

Il pacchetto delle murature perimetrali si ferma sempre all'isolante termico, il completamento viene fatto aggiungendo le facciate continue che verranno descritte più avanti.

per quanto riguarda l'aspetto grafico, dove ce n'era l'esigenza, sono stati usati tratteggi personalizzati. Questo per esigenze di colore e scala di rappresentazione, ma anche per evitare che uno stesso tratteggio vada a descrivere più materiali contemporaneamente.

                           Individuazione solai

La costruzione dei solai è stata fatta successivamente a quella delle tamponature e partizioni, per individuare con più precisione le zone dove c'erano bucature e doppie altezze.

SOLAIO INTERPIANO

 

Il procedimento è lo stesso delle murature. Anche qua sono state create diverse varianti per i diversi casi.

                          Individuazione controsoffitti

 

CONTROSOFFITTO IN MDF LACCATO

In questo caso i controsoffitti sono molto semplici e non hanno grandi complicazioni.

                                 Individuazione delle scale

Qui cominciano le note dolenti!

Debbo dire di aver lasciato in secondo piano questo tema, soprattutto per quanto riguarda l'interno.C'è da dire comunque che i sistemi per fare scale e ringhiere su Revit non sono proprio il massimo (ovviamente è un giudizio personale).

SCALA DI SICUREZZA ESTERNA IN FERRO

 

Dopo aver individuato il contorno e le alzare, sono andato a lavorare su tutti i parametri che mi caratterizzavano il mio tipo di scala: dimensione alzate, pianerottolo, tipologia e posizionamento dei montanti...etc, etc

RINGHIERA

Lo stesso discorso vale per la ringhiera. Purtroppo però il risultato lascia alquanto a desiderare!

SCALA INTERNA

 

Ed ecco a voi il vero dilemma di tutto il progetto: nonostante in pianta la scala fila perfettamente con la testata del solaio, in sezione NO! Ancora non ho capito il perchè...

 

                            Individuazione porte

Le porte sono state scaricate tutte dal sito ufficiale di Revit. Non a caso i nomi delle famiglie non sono in italiano.

 

                              Creazione delle finestre prefabbricate

Per quanto riguarda le finestre, la mia priorità era quella di creare una famiglia unica che mi gestisse tutte le diverse tipologie. Oltretutto in modo da rientrare perfettamente all'interno della scansione dei pannelli di facciata.

FINESTRA IN CLS PREFABBRICATA

Nel caso della finestra in cls prefabbricata, oltre a creare tutti i parametri che mi gestivano le varie dimensioni e spessori, ho dovuto utilizzare altre famiglie per la creazione dell'infisso:

PROFILO ANNEGATO

La parte di infisso annegata dentro lo scatolare

Il profilo che mi identifica il montante annegato

TELAIO FINESTRA

La parte mobile del telaio...

...e il profilo che la identifica.

COMPONENTE DI DETTAGLIO

Purtroppo anche in questo caso ho avuto difficolta di visualizzazione nel progetto e ho dovuto creare una famiglia componente di dettaglio con gli stessi parametri della finestra, in modo da poterla sovrapporre alle diverse tipologie.

 

 

Senza componente di dettaglio...

...con componente.

 

                                  Costruzione dei ballatoi

Qui ho dovuto creare, oltre alle facciate continue vetrate per le tamponature verticali, anche delle coperture vetrate, che mi dessero continuità con quelle laterali.

 

 

Ho agito in maniera analoga alle facciate continue verticali, facendo una facciata per i montanti di vetro e una per gli infissi.

                                 Creazione facciate

 

Per quanto riguarda le facciate esterne, come anticipato prima, è stata usata la tipologia a facciata continua.

Quattrp sono i tipi di rivestimento adottati nel progetto:

   RIVESTIMENTO IN GASBETON

Per creare questo gioco grafico di incisioni nella parete, ho dovuto creare un pannello che mi permettesse di gestire questa risega a mio piacimento.

Il lavoro svolto nella costruzione del pannello di Gasbeton (che in realtà si divide in tre tipologie) mi ha permesso di realizzare in seguito in maniera più ottimale e con risultati migliori, il pannello delle lastre lapidee

GASBETON CON RISEGA...

Oltre ad aver parametrizzato le varie dimensioni e soprattutto quelle delle riseghe superiore ed inferiore, ho assegnato dei valori legati a volume, peso e costo, in modo da avere maggiori informazioni negli abachi dei pannelli che descriverò dopo.

...GASBETON CON RISEGA ANGOLARE...

Qui è stato introdotto il parametro dell'angolo per i pezzi d'angolo.

...GASBETON CON RISEGA ANGOLARE TAGLIATO

Qui, come poi ho sviluppato in modo migliore nelle lastre lapidee, ho parametrizzato la posizione del solido vuoto, in modo da accorciare il pannello aseconda dell'esigenza.

   RIVESTIMENTO IL GRANITO NERO AFRICANO

In questo caso sono riuscito ad unire le tre tipologie di famiglie che avevo creato per il Gasbeton in una sola.

GRANITO NERO AFRICANO

Come avevo già provato nel Gasbeton, ho parametrizzato la posizione del solido vuoto in modo da accorciare la lastra a mio piacimento. In questo caso però i solidi vuoti si trovano ad entrambe le estremità così posso agire su lastre di qualsiasi spigolo dell'edificio

Inoltre anche in questo caso ci sono parametri legati a volume peso e costo.

Ho poi creato altri 4 solidi vuoti ai quattrro spigoli della lastra, e ne ho parametrizzato la posizione.Questo mi è stato utile nei punti dove la facciata ha delle bucature che non seguano la scansione dei pannelli.

 

Ovviamente dietro la facciata continua di pannelli di granito, ce n'è un'altra di montanti, con tutti pannelli vuoti.

E questo è l'aspetto in pianta

   TRAVERTINO CLASSICO

per quanto concerne pannelli e montanti, vale lo stesso sistema del granito, inquanto anche il travertino è descritto dalla stessa famiglia

   VETRO STRATIFICATO

La creazione del vetro è sta più semplice, sia perchè ho potuto fare tutto con una singola facciata continua ( non come prima : una per i montanti e una per i pannelli) sia perchè il pannello vetro è un semplice rettangolo senza tagli.

VETRO STRATIFICATO

Anche in questo caso ho aggiunto parametri legati al volume, al peso e al costo.

 

Altro discorso è per i montanti della facciata vetrata: ho dovuto creare due nuove famiglie di profilo, una per i montanti normali, l'altra per quelli d'angolo.

MONTANTI CURTAIN WALL

MONTANTI D'ANGOLO CURTAIN WALL

E questo è l'aspetto in pianta

 

                                Composizione degli abachi

Per prima cosa sono andato a creare un abaco dei locali del piano primo, che è quello che ho rappresentato in pianta sulle tavole.

Quest'abaco dipende dalle etichette che ho applicato in pianta ad ogni singolo ambiente

 

Poi sono stati crati gli abachi riferiti ai pannelli delle facciate

Con questo abaco sono riuscito ad avere un conteggio preciso dei pannelli che servono a completare la facciata, l'area da coprire per ciascun materiale, il volume complessivo, il peso (importante per verificare quanto grava la rifinitura esterna sulla struttura) e il costo complessivo.

Un ruolo fondamentale in questi abachi lo svolge il parametro dell'Esposizione. Questo mi è servito come filtro, sia per isolare le singole facciate in base all'orientamento, sia per escludere tutti quei pannelli inutili dal conteggio (pannelli vuoti, pannelli di sistema)

Ho poi applicato una divisione per famiglie e gli ho specificato di calcolare i totale

Ed ho fatto delle modifiche all'aspetto esteriore dell'abaco.

                                     Creazione delle tavole

Le tavole sono formato A2 con un layout creato da una famiglia personalizzata

TAVOLA A2 ESAME

Qui di seguiro allego i files delle famiglie usate