Scopri come dare nuova vita ai tuoi lampadari sporchi, dai classici a quelli in tessuto, per far brillare la luce in casa e creare un ambiente più luminoso e accogliente con pochi semplici gesti.
Quando la stanza sembra sempre in penombra, spesso non è colpa delle lampadine, ma dello strato di polvere che si deposita sui lampadari.

Il vetro opacizzato, i pendagli in cristallo segnati da aloni, le strutture metalliche sporcate da smog domestico e unto di cucina: tutto contribuisce a spegnere i riflessi e a divorare lumen preziosi.
La buona notizia è che restituire brillantezza è possibile senza fatica e senza rischi, se si procede con metodo, sicurezza e qualche trucco collaudato.
Casa più luminosa? Basta pulire i lampadari
Prima di tutto si stacca la corrente dall’interruttore generale: è la regola aurea per evitare incidenti. Predisponete una scala in alluminio con più di quattro gradini, stabile e in perfette condizioni; se possibile fatevi assistere da una persona che la tenga mentre lavorate.

Sotto il lampadario stendete vecchi stracci o fogli di giornale: proteggono il pavimento da gocce d’acqua e catturano la polvere, aumentando anche l’attrito alla base della scala. Indossate guanti in cotone per non lasciare impronte e, se siete sensibili alla polvere, una mascherina leggera.
Se il modello lo consente, smontare è la via più rapida per un risultato impeccabile. Prima, però, scattate una foto al lampadario: vi guiderà al rimontaggio. Riponete gli elementi rimovibili in una bacinella con acqua tiepida e un goccio di detersivo per piatti. Lavate delicatamente, risciacquate con cura e asciugate con panni morbidi, mettendo tutto da parte mentre passate allo “scheletro” fissato al soffitto. Se l’assemblaggio è complesso o temete di danneggiarlo, lavorate sul posto: è altrettanto efficace, basta un po’ più di pazienza.
La prima operazione, sempre, è togliere la polvere. Un piumino elettrostatico passa tra bracci, portalampada e pendagli sollevando lo strato superficiale. Per gli angoli più intricati usate un vecchio spazzolino da denti a setole morbide, con movimenti leggeri che non stressino giunzioni e cablaggi. Evitate di spruzzare liquidi direttamente sui portalampada o sulle parti elettriche.
Per vetro e cristallo funziona una miscela semplice: mezzo bicchiere di acqua tiepida e mezzo di aceto bianco, da applicare con un panno in microfibra spesso e ben strizzato. Se lo sporco è consistente, passate prima acqua tiepida e detersivo per piatti, poi rifinite con la soluzione all’aceto per la lucidatura finale. Le gocce pendenti vanno pulite ad una ad una, dall’alto verso il basso: prima passaggio con sola acqua tiepida per rimuovere il deposito, secondo passaggio con acqua e aceto per farle brillare. Asciugate subito con un panno asciutto per evitare aloni.

Ottone e acciaio richiedono attenzione mirata. Uno spazzolino imbevuto di acqua tiepida e succo di limone aiuta a sciogliere ossidazioni leggere e patine senza aggressività. Testate sempre la soluzione su una parte nascosta, quindi procedete con tocchi delicati seguendo la direzione delle finiture. Alla fine asciugate con cura: l’umidità residua è la principale nemica delle superfici metalliche e può favorire corrosioni.
Sulle parti in tessuto la regola è: poca acqua, mai calda, e movimenti minimi. Se le schermature sono in lino o cotone e rimovibili, potete lavarle come un normale bucato delicato seguendo le indicazioni dell’etichetta, avendo cura di rimetterle in forma durante l’asciugatura.
Per elementi non rimovibili in carta di riso, feltro o materiali similari, limitatevi a un panno leggermente umido per sollevare la polvere, senza insistere e senza saturare il materiale, che altrimenti assorbe l’acqua e si macchia lasciando antiestetici aloni. Un getto d’aria fredda del phon, a bassa velocità e da distanza di sicurezza, può aiutare a finire la spolveratura.
Se il lampadario resta al suo posto, procedete in tre tempi: spolveratura, detergenza, lucidatura. Dopo il piumino, passate il panno in microfibra con la soluzione di acqua e aceto, curando i bracci e i punti dove la polvere si annida. Per snodi e decori lavorati, lo spazzolino fa la differenza. Concludete con un panno pulito e asciutto che rimuove residui e restituisce trasparenza.
Una spolverata leggera ogni due settimane impedisce che lo sporco si stratifichi. Una pulizia più approfondita, stagionale o a ogni cambio di stagione, mantiene vetri e metalli al massimo della resa. Nei locali di passaggio o in cucina, dove vapore e grassi circolano, anticipate i tempi. Durante il rimontaggio approfittate per controllare le lampadine: sostituitele se ingiallite o opache e valutate LED di buona qualità con temperatura di colore adatta agli ambienti.
Quando si riaccende l’interruttore e il lampadario torna a specchiare la stanza, ci si accorge che il buio non era un destino: era solo polvere. E con qualche gesto ben fatto, la luce riprende il suo posto naturale.





