blog di Ele.Rieti

ESERCITAZIONE_3 Centro delle rigidezze

Per avere un buon progetto strutturale i due centri devono essere coincidenti o più vicini possibile in modo tale, in caso di sisma, risultino solo spostamenti di traslazione e non di rotazione ( questo avviene appunto quando il centro delle masse e il centro delle rigidezze si trovano lontani)
L’obiettivo dell’esercitazione è quello di studiare un piano dell’edificio di progetto e trovare la posizione del centro delle rigidezze e confrontarla con la posizione del centro delle masse.
Il piano è articolato secondo un telaio regolare in calcestruzzo armato nel quale si trovano dei setti, anche questi in cls.
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Su SAP definisco la griglia e disegno i pilastri (ai quali assegno una sezione 30x30) e le travi (sezione 30x45) e i setti di sezione 40 cm. A questo punto assegno a tutti i punti di base dei pilastri e dei setti il vincolo di incastro.
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Trovo a questo punto il centro geometrico dell’impalcato che assumiamo come il centro delle masse e lo disegno alla quota delle travi.
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Seleziono il punto e tutti gli altri punti che si trovano alla quota delle travi e assegno la condizione di corpo rigido in modo che tutti i punti facciano parte dell’impalcato e che quest’ultimo non non presenti al suo interno spostamenti o rotazioni relative.
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Ora calcolo il peso proprio dell’edificio e lo ricavo con le tabelle di calcolo di SAP. Così posso definire i carichi sismici come percentuali del peso proprio; essendo Roma una zona a basso rischio sismico utilizzo il coefficiente 0,2 per trovare i carichi sismici.
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Assegno i due carichi concentrati del valore trovato nel punto del centro delle masse, uno in direzione x e uno in direzione y.

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La forza in direzione x non crea alcuna rotazione invece la forza in direzione y crea un forte rotazione con un seguente spostamento del centro delle masse ( per trovare quello delle rigidezze) di più di 5,5 m lungo l'asse x (mi sorge il dubbio di aver sbagliato ad individuare in centro delle masse).  In ogni caso bisogna ridisegnare l'impalcato.

 

ESERCITAZIONE_2 Trave reticolare spaziale

ESERCITAZIONE 2


Trave reticolare spaziale
Risoluzione tramite SAP2000

Dopo aver disegnato su SAP una travatura reticolare spaziale di un modolo 2mx2m

(1)

La prima cosa è indicare quali siano i punti in cui la reticolare si appoggia e quindi assegnare dei vincoli (per rendere la struttura isostatica) nella parte bassa della trave con il comando ASSIGN > JOINT >RESTRAINTS.

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Poi si procede assegnando come materiale l’acciaio e scegliendo il tipo di acciaio per definire il modulo elastico E. Si sceglie come sezione Tubolare pipe. DEFINE>SECTION PROPERTIES>FRAME SECTIONS e poi assegniamo la sezione alla struttura.

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Dato che in una struttura reticolare tutti i vincoli interni sono cerniere, dobbiamo fare un’operazione di rilascio del momento ASSIGN > FRAME > RELEASE > MOMENT 3-3(MAJOR) > START 0 – END 0.

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Assegnata la sezione ho definito un caso di carico con delle forze concentrate nelle cerniere, per ricavare la forza concentrata ho tenuto conto di questi parametri:

Numero piani: 3

Peso proprio piano per mq: 5 KN/mq

Mq piano: 96 mq

Peso piano: 96 mq x 5 KN/mq = 480 KN

Peso per ogni nodo : (480 KN x 3 piani) / 35 =  41 KN

A questo punto carichiamo la struttura attraverso una serie di forze concentrate nei nodi strutturali: forze di entità maggiore nei nodi centrali ( 41 kN), e minore in quelli perimetrali ( 20,5 kN); questo perché le aree di influenza dei nodi laterali sono la metà di quelli centrali, ciò significa che saranno sottoposti a forze più piccole. Per aggiungere delle forze seleziono le frame che mi interessano e poi ASSIGN > JOINT LOADS > FORCES, da questa finestra di dialogo posso creare nuove forze con intensità e direzione variabile.

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Possiamo ora avviare l’analisi. Il software mostra per prima cosa l’andamento della deformata.

Si può richiedere al programma di analizzare gli sforzi assiali (unici presenti) con il comando SHOW FORCES/STRESSES > FRAME/CABLES > AXIAL FORCE

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Per visualizzare le tabelle di calcolo da esportare su Excel è sufficiente digitare Ctrl+T e spuntare ANALYSIS RESULT, cliccare su SELECT LOADS PATTERS e quindi selezionare F e dare OK. Dalla tabella apriamo il menù a tendina in alto a destra e selezioniamo ELEMENT FORCES > FRAMES e esportiamo su Excel.

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Per prima cosa dimensioniamo le aste tese. In questo caso prendiamo in considerazione alcuni fattori, come la lunghezza dell'asta (l), il modulo di elasticità (E), resistenza di design(fyd)e la tipologia del vincolo (β) , in quanto per le aste compresse dobbiamo calcolare il modulo di inerzia minima (Imin), l'area minima (Amin), ed il raggio di inerzia (ρmin), ed inoltre verificare che la snellezza (λ) non dovrà superare il valore 200.

Per le aste compresse oltre ad fyk, γm, e fyd devo tener conto anche del momento di inerzia Ix e del raggio giratore di inerzia ρx

Come prima, inseriamo i valori dello sforzo normale (in questo caso il modulo in quanto i valori sono negativi trattandosi di compressione), il β (in questo caso equivalente ad 1 perché si tratta di aste incernierate) e la lunghezza espressa in metri di ciascuna asta. In base ai valori di Area Minima, Momento d’Inerzia minimo e raggio giratore di inerzia minimo scegliamo il profilato adatto da un sagomario e inseriamo i valori corrispondenti.  Fatto ciò controllo che il valore della snellezza λ non sia superiore a 200. 

 

ESERCITAZIONE_1 Dimensionamento travi e pilastri (Cls, Acciao e Legno)

 
 
Nella figura sottostante è mostrata una struttura a telaio (struttura composta da un sistema di elementi verticali, pilastri, ed elementi orizzontali, travi) e successivamente verrà dimensionata la trave più caricata con 3 materiali e tecniche costruttive diverse: Cemento Armato (CA), Acciaio e Legno.
 
DIMENSIONAMENTO DELLA TRAVE IN CEMENTO ARMATO:
ANALISI DEI CARICHI
Prendiamo in considerazione in 1 mq di solaio in laterocemento. 
- Pavimento in Greso Porcellanto
dimensioni: (1m x 1m x 0,02m)
Q/mq = 0,4 kN/mq
- Massetto in Calcestruzzo alleggerito
dimensioni: (1m x 1m x 0,04m)   densità = 18 Kn/mc
Q/mq = 0,72 kN/mq
- Isolante in pannelli di Fibra di Legno 140 SD
dimensioni: (1m x 1m x 0,04m)    densità = 1,4 kN/mc
Q/mq = 0,056 kN/mq
Soletta in cemento armato
dimensioni: (1m x 1m x 0,04m)   densità = 25 kN/mc
Q/mq = 1 kN/mq
Pignatte in laterizio
dimensioni: (40cm x 16cm x 2)     densità = 5,5 kN/mc
Q/mq = 0,7 kN/mq
- Travetti in cemento Armato
dimensioni: (10cm x 16cm x 1m)   densità = 25 kN/mc (x2 travetti)
Q/mq = 0,8 kN/mq
- Intonaco
dimensioni: (1m x 1m x 0,015m)
Q/mq = 0,3 kN/mq
 
sono stati utilizzati un calcestruzzo C 60/75 con una resistenza caratteristica fck =60 MPa ( Mpa = Mega Pascal)
e barre d'acciaio FeB 450C con una resistenza caratteristica di 450 MPa
che risultano avere resistenze di progetto di fcd = 19,83 Mpa e fyd = 391,30 MPa
 
Qs = Q travetti + Q soletta + Q  pignattE
Qs = 0,8 kN/mq + 1 kN/mq + 0,7 kN/mq  = 2,44 kN/mq
 
Qp = Q intonaco + Q isolante + Q massetto + Q pavimento + Q muri interni + Q impianti
Qp = 0,3 kN/mq +0,056 kN/mq +0,72 kN/mq +0,4 kN/mq +1 Kn/mq* +0,5 kN/mq* = 3,076 KN/mq = 2,98 kN/mq
Qa = 3 kN/mq    
 il carico ultimo risulta quindi essere:
Qu = (2,44 kN/mq * 1,3   +   2,98 kN/mq * 1,5   +   3 kN/mq * 1,5) x 6 (interasse)  =  73,32 kn/mq
 
 Per il dimensionamento della trave è stato utilizzato un foglio elettronico che considera:
- la struttura come una isostatica appoggiata - appoggiata
- Sollecitazione massima a Momento Flessionale in mezzeria della trave pari a q l^2/8
- resistenze caratteristiche e di progetto di calcestruzzo e acciaio
- la dimensione fissa della base della trave principale (b)
 
. Il Calcestruzzo e l’acciaio hanno un comportamento meccanico diverso, ma la deformazione di un punto della trave deve essere la stessa per via della Omogeneizzazione
ε(P)cls = ε(P)s
σ(P)cls x Ecls = σ(P)s x Es
dato che i Moduli elastici di acciaio e Cls sono diversi, viene introdotto un coefficiente di omogeneizzazione che è definito come il rapporto dei moduli elastici dei due materiali.
σ(P)cls = n σ(P)s
n viene considerato uguale a 15.
 Per via dell’omogeneizzazione le tensioni di cls
Yn : hu = fcd : fyd
Dove:
Yn è l’asse neutro
hu è l’altezza utile. È il punto della sezione in cui si trovano le armature di acciaio.
Per l’omogeneizzazione fyd = come (fcd + fyd/n)
Yn : hu = fcd : (fcd + fyd/n)
Yn = hu x fcd/((fcd + fyd/n))
Consideriamo β come Il rapporto tra le resistenze cosi che la posizione dell’asse neutro risulti
Yn = β X hu
Quando una trave è soggetta a un carico perpendicolare al suo asse, si generano delle sollecitazioni di Momento. A causa del Momento si generano delle tensioni in ogni punto della sezione della trave. Una parte della sezione si comprime mentre una parte si tende.
Facendo l’equilibrio del momento possono presentarsi due possibiltà:
M = T x B                                            M = C x B
Dalla risultante di Compressione è possibile determinare l’area di calcestruzzo, mentre dalla risultante di Trazione è possibile determinare l’area minima di Acciaio.
Il foglio di calcolo utilizzato di sotto dimensiona l’area di calcestruzzo.
 
Dando un valore fisso alla base della sezione e considerando la hu come incognita possiamo trovare l’altezza minima dalla trave  H = hu + δ                              dove δ è il copriferro
Risulta una trave con altezza utile alte 43,79 cm e considerando un copriferro di 5 cm si ha un totale di 48,79 cm.
La sezione viene ingegnerizzata, e scelgo una trave con un altezza di 55 cm. Se guardiamo la seconda riga di calcolo,dove vengono rieseguiti i calcoli considerando nel carico ultimo l'aggiunta del peso della trave, l'aggiunta al carico strutturale di peso della trave, la sezione ingegnerizzata deve essere superiore di 50,37 cm.
 
DIMENSIONAMENTO DELLA TRAVE IN LEGNO LAMELLARE (PLATFORM FRAME):
ANALISI DEI CARICHI
Prendiamo in considerazione in 1 mq di solaio in PLATFORM FRAME che moltiplicato per la luce e l'interasse della trave Principale ci darà il carico dell'Area di influenza.
La figura mostra una sezione perpendicolare all'orditura dei travetti di OSB
 
- Pavimento in parquet in rovere
dimensioni: (1m x 1m x 0,02m)   densità = 7,2 Kn/mc
Q/mq = 0,144 kN/mq
- Massetto in Calcestruzzo alleggerito
dimensioni: (1m x 1m x 0,04m)    densità = 18 Kn/mc
Q/mq = 0,72 kN/mq
- Isolante in pannello EPS
dimensioni: (1m x 1m x 0,06m)   densità = 0,25 kN/mc
/mq = 0,015 kN/mq
- Boarding panels OSB
dimensioni: (1m x 1m x 0,025m)   densità = 8 kN/mc
Q/mq = 0,2 kN/mq
- Travetti 
dimensioni: (0,12m x 0,05m x 1m) x 1,61   densità = 3,80 kN/mc
Q/mq = 0,037 kN/mq
 
Qs = Q travetti + Q boarding panels
Qs = 0,037 kN/mq   +   0,2 kN/mq   = 0,237 kN/mq
 
Qp = Q isolante +  Q massetto + Q pavimento + Q muri interni + Q impianti
Qp =  0,015 kN/mq  +  0,72 kN/mq  + 0,144 kN/mq  +  1 Kn/mq   +  0,5 kN/mq
= 2,379 kN/mq 
 
Qa = 3 kN/mq    
il carico ultimo risulta quindi essere:
Qu = 50,26
il legno OSB ha una resistenza di 24 MPa
Il dimensionamento della sezione della trave avviene con lo stesso procedimento utilizzato per la sezione di acciaio.
Partendo dalla Formula di Navier
σ(y) = Mmax
            Wx        
Considerando che il Modulo di resistenza geometrica della trave W per una sezione rettangolare risulta essere 
E fissando il valore della base della sezione b, risulta che l’altezza minima della sezione è
 
Il risultato ottenuto mostra che l'altezza minima devo essere di 59,52 cm, che ingegnerizzato danno un'altezza della trave di 60 cm.
 
DIMENSIONAMENTO DELLA TRAVE IN ACCIAIO:
ANALISI DEI CARICHI
Prendiamo in considerazione in 1 mq di solaio con lamiera grecata che moltiplicato per la luce e l'interasse della trave Principale ci darà il carico dell'Area di influenza.
 
 
- Pavimento in Greso Porcellanto
dimensioni: (1m x 1m x 0,02m)
Q/mq = 0,4 kN/mq
- Massetto in Calcestruzzo alleggerito
dimensioni: (1m x 1m x 0,04m)    densità = 18 Kn/mc
Q/mq = 0,72 kN/mq
- Isolante in pannelli di Fibra di Legno 140 SD
dimensioni: (1m x 1m x 0,04m)    densità = 1,4 kN/mc
Q/mq = 0,056 kN/mq
- Getto di completamento in il cemento armato
dimensioni: (1m x 1m x 0,04m)   densità = 25 kN/mc
Q/mq = 1 kN/mq
- Lamiera Grecata Zincata
dimensioni: (10cm x 16cm x 1m)
Q/mq = 0,157 kN/mq
- IPE 100
dimensioni: (0,00103m^2 x 1m)   densità = 78,5 kN/mc
Q/mq = 0,081 kN/mq
- Intonaco in cartongesso
dimensioni: (1m x 1m x 0,02m)
Q/mq = 0,078 kN/mq
Si progetta la trave Principale con un acciaio S275 con una resistenza carattestica fyk di 275 MPa con un coefficiente 
γm0 = 1,05. La resistenza di progetto fyd = 261,90 MPa.
 
Qs = Q getto di completamento + Q lamieera + Q IPE100
Qs = 1 kN/mq   +   0,157 kN/mq    +   0,081 kN/mq  = 1,238 kN
 
Qp = Q controsoffitto + Q isolante + Q massetto + Q pavimento + Q muri interni + Q impianti
Qp = 0,078 kN/mq + 0,056 kN/mq + 0,72 kN/mq + 0,4 kN/mq  + 1 Kn/mq* + *0,5 kN/mq = 2,75 KN/mq
 
Qa = 3 kN/mq   
il carico ultimo risulta quindi essere:
Qu = (1,24 kN/mq * 1,3   +   2,75 kN/mq * 1,5   +   3 kN/mq * 1,5) x interasse   =  61,44 kn/mq
 
Formula di Navier
σ(y) = Mmax  y
              Ix        
Per il dimensionamento della trave d'acciaio, si considera al posto di σ(y) la resistenza di progetto, per determinare sezione minima della trave. dove Mmax è il valore del Momento massimo, Ix è il momento di Inerzia della sezione e y è la distanza dall'asse neutro della sezione.
Per stabilire la Geometria della trave è importante ricordare che Wx = Ix/y dove Wx è un modulo di resistenza geometrico della trave
 
Il risultato del calcolo mostra come il Wx minimo della trave debba essere 1436,91 cm^3 dunque la sezione minima della trave risulta essere un IPE 450 con un Wx di 1500 cm^3.


DIMENSIONAMENTO PILASTRO

Con l’ausilio di un foglio Excel vado ora a dimensionarmi la sezione del pilastro ed a ingenierizzarla  conoscendo ora come trovare l’area minima e il momento di inerzia che mi servivano per dimensionare questo elemento strutturale soggetto a compressione nelle tre diverse tecnologie.
Sulla pianta di carpenteria, individuo il pilastro più sollecitato che sarà quello centrale e inquadro la sua area di influenza. Considero quindi la pianta di carpenteria del piano terra, poiché è quello più compressa dovendo supportare i carichi dei piani superiori, di un edificio tipo di 3 piani.
CEMENTO ARMATO
Per dimensionare la sezione del pilastro in cemento armato procedo come farò per il legno dal momento che entrambe hanno sezione piena rettangolare dunque posso trovare la base minima della sezione tramite il raggio di inerzia e secondo perché li tratto come materiali omogenei essendo molto reagenti a compressione. Unica differenza, nel C.A. ci sarà un passaggio in più che tiene conto del fatto che il pilastro in cemento armato è soggetto a presso-flessione e non a solo sforzo di compressione.
 
AREA DI INFLUENZA
In cui L1 e L2  sono le due luci della pianta
SFORZO NORMALE DI COMPRESSIONE N
Per trovare N vado a prendere alcuni dati dal passaggio precedente e mi trovo il carico dovuto al peso proprio delle travi qtrave che si calcola area di sezione x peso specifico del materiale x lunghezza della trave nell’area di influenza del  pilastro 
Trave principale = (0.30 x 0.55)m2 x 25 KN/m3 =4.125 KN/m
Trave secondaria= (0.30 x 0.55)m2 x 25 KN/m3=4.125 KN/m
Qtravi=(4.125x7) + (4.125x6) = 53.625 KN
Carichi strutturali qs = 2.50KN/m2
Carichi permanenti qp= 2.98 KN/m2
Carichi accidentali qa= 3 KN/m2
Qpiano: calcolo il carico dovuto al solaio allo SLU (stato limite ultimo) sommo i 3 carichi qs, qp e qa moltiplicandoli per i coefficienti di sicurezza e tutto moltiplicato per l’area di influenza più l’aggiunta del contributo del peso delle travi
Qpiano = Qtravi+Qsolaio x area influenza = 566,8 KN
Numero piani= 3
Nmax= la forza di compressione N è dovuto al carico delle travi Qtravi più il carico del solaio Qsolaio per il numero di piani.
Nmax= 1700,595 KN
 
AREA MINIMA NECESSARIA
Avendo trovato il valore dello sforzo normale di compressione posso trovare ora l’area minima.
fck è la resistenza caratteristica a compressione del calcestruzzo data dal tipo di cls scelto in questo caso 60 N/mm2. αcc è un coefficiente riduttivo pari a 0.85 e γc è il coefficiente di sicurezza per il cls pari a 1.5 .
Con questi coefficienti mi ricavo la tensione ammissibile di progetto a compressione :                                                      Fcd= αcc(fck/ γc) = 0.85(50/1.5)=  34 MPa
Amin= N/ Fcd=500,2 cm2  
 
RAGGIO DI INERZIA MINIMO AREA DI DESIGN E INERZIA DI DESIGN
Grazie al raggio di inerzia minima e al fatto che la sezione del pilastro è rettangolare e piena posso trovarmi la base minima della sezione del pilastro.
E= modulo di elasticità 21000Mpa
β = 1 il pilastro è vincolato a terra tramite un incastro e nel nodo trave pilastro tramite sempre un incastro.
l= altezza del pilastro 3.5m
Con le formule che abbiamo dimostrato in classe il foglio di Excel mi calcola:                                                                 λ max = ∏ √E/fcd                 ρmin= l0 /λ max           
bmin= ρmin 2√3=14.18cm      ingenierizzo a b=50cm
hmin=b/Amin =16.56 cm          ingenierizzo a h=50cm
Una volta che ho base e altezza ingenierizzate della sezione del pilastro trovo l’area di design e il momento di inerzia di design
Adesign= bxh = 2500 cm2          Idesign= hxb3/12 =520833cm4
La sezione del pilastro più sollecitato è di 50cmx50cm ed è VERIFICATA avendo Adesign>Amin ed essendo h≥b
 
VERIFICA A PRESSO-FLESSIONE
Il pilastro essendo collegato alla trave con un incastro, in quel nodo trasmette un momento il quale potrebbe sottoporre il pilastro alla presso-flessione.
Per far si chè il pilastro non sia soggetto a presso flessione la tensione massima deve essere minore uguale alla tensione di progetto σmax ≤ fcd
- calcolo l’inerzia massima Imax= hxb3/12 =520833cm4
- calcolo il modulo di resistenza a flessione per le sezioni rettangolari
Wmax= bxh2/6=20833.33 cm3
- calcolo il carico distribuito sulla trave  qt= qsolaio x Ls =73,32 KN/m
- calcolo il momento in testa al pilastro che è collegato alla trave
Mt= qt x L12 /12 = 299,39 KNxm
- infine trovo la tensione massima la quale deve essere minore di quella di progetto:
σmax=(N/A) +(Mt/Wmax) x 1000 =21,17 Mpa
VERIFICATA  σmax ≤ fcd    21,17 < 34 Mpa
 
LEGNO
AREA DI INFLUENZA
Nuovamente L1 e L2  sono le due luci della pianta
SFORZO NORMALE DI COMPRESSIONE N
Per trovare N vado a prendere alcuni dati dall’esercizio precedente e mi trovo il carico dovuto al peso proprio delle travi qtravi che si calcola area di sezione x peso specifico del materiale x lunghezza della trave nell’area di influenza del  pilastro x il numero delle travi che confluiscono nel nodo.
Trave principale = (0.35 x 0.60)m2 x 3,8 KN/m3 =0.798 KN/m
Trave secondaria= (0.35 x 0.60)m2 x 3,8 KN/m3=0.798 KN/m
Qtravi=(0.798x7) + (0.79x6) = 10,374 KN
Carichi strutturali qs = 0.24KN/m2
Carichi permanenti qp= 2.38 KN/m2
Carichi accidentali qa= 3 KN/m2
Qsolaio: calcolo il carico dovuto al solaio allo SLU (stato limite ultimo) sommo i 3 carichi qs, qp e qa moltiplicandoli per i coefficienti di sicurezza e tutto moltiplicato per l’area di influenza
Qpiano = Qtravi+Qsolaio x area influenza = 362,418 KN 
Numero piani= 3
Nmax = 1087, 25 kN
AREA MINIMA NECESSARIA
Avendo trovato il valore dello sforzo normale di compressione posso trovare ora l’area minima.
Ho scelto un legno lamellare GL28h il mio coefficiente parziale di sicurezza γm=1.45.                      
Kmod: è un coefficiente che riduce i valori della resistenza  che tiene conto della durata del carico e delle condizioni di umidità  e cambia a seconda del materiale prescelto , nel mio caso: classe di servizio 2, classe di durata del carico media =0.80. Fc0,k è la resistenza a flessione caratteristica del legno = 28 Mpa
Con questi coefficienti mi ricavo la tensione ammissibile di progetto a compressione:          
Fc0d= Kmod x Fc0,k / γm =  15.45 MPa
Amin= N/ Fc0d=703,8 cm2
RAGGIO DI INERZIA MINIMO AREA DI DESIGN E INERZIA DI DESIGN
Grazie al raggio di inerzia minima e al fatto che la sezione del pilastro è rettangolare e piena posso trovarmi la base minima della sezione del pilastro.
E= modulo di elasticità 8800Mpa
β = 1 il pilastro è vincolato a terra tramite un incastro e nel nodo trave pilastro tramite una cerniera/carrello
l= altezza del pilastro 3.5m
Con le formule che abbiamo dimostrato prima il foglio di Excel mi calcola:                                                      λ max = ∏ √E/fcd                 ρmin= l0 /λ max            
bmin= ρmin 2√3=16.18cm         ingenierizzo a b=30cm
hmin=b/Amin =23.46 cm            ingenierizzo a h=50cm
Una volta che ho base e altezza ingenierizzate della sezione del pilastro trovo l’area di design e il momento di inerzia di design
Adesign= bxh = 1500 cm2          Idesign= hxb3/12 =112500cm4
La sezione del pilastro più sollecitato è di 30cmx50cm ed è VERIFICATA avendo Adesign>Amin ed essendo h>b
 
ACCIAIO
Per dimensionare un pilastro in acciaio con una sezione HEA si procede inizialmente come per il legno e per il c.a. in questo caso però non ho necessità di ricavarmi la base ma una volta trovato il raggio di inerzia mi calcolo l’inerzia minima e  dopo di che posso andare sulle tabelle dei profilati e scegliere quello che ha l’inerzia maggiore di quella da me ottenuta.
AREA DI INFLUENZA
L1 e L2  sono di nuovo le due luci della pianta
Area influenza= 42 cm2
 
SFORZO NORMALE DI COMPRESSIONE N
Per trovare N vado a prendere alcuni dati dall’esercizio precedente e mi trovo il carico dovuto al peso proprio delle travi qtravi che si calcola area di sezione x peso specifico del materiale x lunghezza della trave nell’area di influenza del  pilastro x il numero delle travi che confluiscono nel nodo.
La trave che avevo dimensionato nella parte precedente è un IPE 450  che ha un peso specifico di 78,5 KN/m3
Qtravi= 10,1 KN
Carichi strutturali qs = 1.24 KN/m2
Carichi permanenti qp= 2.75 KN/m2
Carichi accidentali qa= 3 KN/m2
Q1piano: calcolo il carico dovuto al solaio allo SLU (stato limite ultimo) sommo i 3 carichi qs, qp e qa moltiplicandoli per i coefficienti di sicurezza e tutto moltiplicato per l’area di influenza e poi aggiungo il peso delle travi = 440,04 KN
Numero piani= 3
Nmax= la forza di compressione N è dovuto al carico Qsolaio per il numero di piani.                                                       Nmax= (440,04) x 3 = 1320,1 KN
AREA MINIMA NECESSARIA
Avendo trovato il valore dello sforzo normale di compressione posso trovare ora l’area minima.
fyK è valore caratteristico di snervamento per l’acciaio che mi individua la classe di resistenza del materiale , in questo caso scelgo un acciaio medio (classe Fe430/s275) di resistenza 275 Nmm2.
γm coefficienti di sicurezza per la resistenza delle membrature e la stabilità pari a 1.05 .
Con questi coefficienti mi ricavo la tensione ammissibile di progetto a compressione:             
Fyd= fyk/ γm = 275/1.05= 261.90 MPa
Amin= N/ Fyd=50.4 cm2
RAGGIO DI INERZIA MINIMO AREA DI DESIGN E INERZIA DI DESIGN
Trovo l’ Inerzia minima per poter cercare il mio profilato sulla tabella non prima di aver trovato dei valori importanti quali la snellezza e il raggio di inerzia.
E= modulo di elasticità 21000Mpa
β = 1 il pilastro è incernierato sia a terra che nel nodo trave pilastro.
l= altezza del pilastro 3.5m
λ max = ∏ √E/fcd                 ρmin= l0 /λ max            Imin= A x ρmin2=780 cm4
Una volta che ho l’inerzia minima vado sulle tabelle dei profilati HEA e scelgo il profilato che abbia un Inerzia maggiore dell’ inerzia minima.
  
Una volta scelto il profilato ho  l’area di design e il momento di inerzia di design.
Adesign= 53.8 cm2          Idesig=3692cm4       ρdesign=8.28 cm
Il profilato adatto per il pilastro è un HEA 200 VERIFICATO avendo Adesign>Amin 
 
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CLS
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