ESERCITAZIONE 6_RIPARTIZIONE FORZE SISMICHE

Con la seguente esercitazione si vuole analizzare come un IMPALCATO STRUTTURALE, considerato come un CORPO INFINITAMENTE RIGIDIO alle azioni che agiscono lungo il suo piano, si comporti sotto l’effetto di FORZE ESTERNE ORIZZONTALI come ad esempio in questo caso il SISMA; il suo comportamento dipende:

- dai CONTROVENTI considerati VINCOLI ELASTICI CEDEVOLI, assimilabili a molle che reagiscono alle forze agenti lungo il loro stesso piano in proporzione della loro rigidezza;

- dalla distanza tra il CENTRO DELLE MASSE, baricentro geometrico dell’impalcato, e il CENTRO DELLE RIGIDEZZE, dato dalla risultante di tutte le rigidezze.

Questi due aspetti determinano infatti la RIGIDEZZA TRASLANTE Kδ e di conseguenza la TRASLAZIONE δ lungo la direzione della FORZA AGENTE e la RIGIDEZZA ROTAZIONALE Kφe di conseguenza la ROTAZIONE φintorno al CENTRO DELLE RIGIDEZZE.

 

Si è scelto di analizzare il seguente impalcato:

 

Esso è costituito da diversi telai indicati con delle molle KV per quelli VERTICALI e KO per quelli ORIZZONTALI.

Ciascun telaio e formato da PILASTRI in CALCESTRUZZO (E=21000 N/mm2) 20x40cm di base e alti 3,2m i cui MOMENTI D’INERZIA Ix = (B x H3)/12 e Iy = (H x B3)/12 sono rappresentati in figura:

 

STEP 1

Una volta noto il MODULO DI YOUNG (E), l’ALTEZZA DEL PILASTRO, i MOMENTI D’INERZIA (facendo attenzione di utilizzare quello reagente, ad esempio se analizziamo un telaio verticale cioè reagente lungo y dovremmo usare Ix) possiamo calcolare la RIGIDEZZA TRASLANTE Kδ del telaio dato dalla somma delle rigidezze di ciascun pilastro ovvero:

K = 12EI/h3                       Kδ= ∑ Ki

 

STEP 2

Possiamo ora raccogliere ciascuna rigidezza traslante e la rispettiva distanza dal centro O in una tabella.

 

STEP 3

Dobbiamo ora individuare il CENTRO DELLE MASSE, per farlo è consigliabile suddividere la pianta in aree geometriche semplici come ad esempio RETTANGOLI di cui siamo in grado di determinare il BARICENTRO; otteniamo così le coordinate del baricentro di ogni area, ora ci rimane di ottenere le coordinate del centro delle masse attraverso una MEDIA PONDERATA poiché nel nostro caso la superficie totale è stata divisa in 3 aree più piccole abbiamo:

x_G= [(x1* A1) + (x2* A2) + (x3* A3)] / Atot                    

y_G= [(y1* A1) + (y2* A2) + (y3* A3)] / Atot

 

STEP 4

Si passa ora alla determinazione del CENTRO DELLE RIGIDEZZE (C).

Per prima cosa dobbiamo sommare tutte le rigidezze verticali e poi quelle orizzontali; dopodiché dobbiamo fare una media ponderata dove abbiamo:

xC = (∑i Kiv * div) / Kv_tot                       yC = (∑i Kio * dio) / Ko_tot

Ora che il centro delle rigidezze è noto possiamo calcolare la distanza di ogni telaio da C; non rimane ora che calcolare la RIGIDEZZA ROTAZIONALE Kφche è data dalla sommatoria dei prodotti delle rigidezze traslanti di ciascun telaio per la distanza al quadrato di ognuno di essi rispetto a C.

Kφ = i Ki * ddi2

 

STEP 5

Dobbiamo ora eseguire l’analisi dei carichi (allo stato limite di esercizio poiché non si tiene conto di γ), per farlo dobbiamo ottenere il CARICO TOTALE PERMANTE G (somma del carico strutturale e quello permanente, moltiplicata per l’area dell’impalcato) ed il CARICO TOTALE ACCIDENTALE Q (prodotto del carico accidentale per l’area); successivamente ci possiamo ricavare i PESI SISMICI W dalla seguente formula:

W = G + (Q * y)               dove y indica il COEFFICIENTE DI CONTEMPORANEITA’.

L’ultima forza da ricavare è la FORZA SISMICA ORIZZONTALE F data dal rapporto tra i pesi sismici e il COEFFICIENTE DI INTENSITA’ SISMICA c (dipende dalla zona sismica).

 

STEP 6-7

Arriviamo infine a quantificare la ripartizione della FORZA SISMICA ORIZZONTALE Flungo l’asse x e lungo l’asse y per ognuno dei controventi.

Poiché il nostro centro delle masse (dove si applica la forza sismica) non coincide con il centro delle rigidezze il sisma genera sia una TRASLAZIONE δ (una volta u_x lungo l’assex e una voltau_y lungo l’asse y in base alla direzione del sisma) ed unaROTAZIONE φ (anche questa diversa in base alla direzione del sisma).

Dobbiamo quindi calcolare il MOMENTO TORCENTE M, per l’asse x abbiamo M = F *(Y_c – Y_G) mentre per l’asse y abbiamo M = F *(X_c – X_G).

Successivamente possiamo ricavarci la TRASLAZIONE ORIZZONTALE u_x = F / Ko_tot , TRASLAZIONE VERTICALE u_Y = F / KV_tot e la ROTAZIONE φ una volta per il sisma in direzione x e una volta per quello in direzione y (φ = M / Kφ facendo attenzione nell’utilizzare il rispettivo momento torcente).

In conclusione possiamo conoscere la ripartizione della forza sismica sia quando agisce lungo x sia quando agisce lungo y per ciascun controvento.

ASSE X:

        Foi = Koi (u_x + ddoi * φ)

        Fvi = Kvi (ddvi * φ)

ASSE Y:

        Foi = Koi (ddoi * φ)

        Fvi = Kvi (u_y  + ddvi * φ)