In questo esercizio si vuole capire come influisce la torsione in un sistema strutturale . Analizzeremo una struttura tridimensionale e vedremo come il momento agente sul nodo si ripartisce in parte in momento flettente e in parte in momento torcente.
SCHEMA DI CALCOLO
La mensola è soggetta al carico distribuito che posso sostituire , essendo un tratto isostatico in un contesto iperstatico, con il corrispondente valore del momento flettente applicato nel nodo. La struttura si trova in uno spazio tridimensionale presenta dunque sei gradi di libertà. poichè le aste sono indeformabile assialmente avremo che ux, uy, uz saranno uguale a zero.
Quello che agisce sulla struttura è un momento ql2/2 che provoca una rotazione. Il momento oltre a far ruotare le aste lungo xz provoca un momento torcente sull'asta perpendicolare.
Il problema presenta un’incognita la rotazione che sarà trovata scrivendo l’equilibrio contro la rotazione del nodo:
ql²/2 = φy ( 4EI/l1 + 4EI/l2 + GJT/l3)
dove ( 4EI/l1 + 4EI/l2 + GJT/l3) = Rn ⇒RIGIDEZZA DEL NODO
Ora svolgeremo l'esercizio in SAP trovandoci i valori di sollecitazioni delle varie aste e lo faremo cambiando di volta in volta sezioni e materiali per vederne come reagiscono le aste a seconda del materiale (acciaio e calcestruzzo) .
Ricordiamo che per una generica sezione il momento torsionale vale:
MT = (G*JT/l) ϑ(l)
dove:
G = modulo di elasticità tangenziale (dipende dal materiale)
Calcestruzzo: Gcls = 107 KN/m2
Acciaio: Gsteel = 8*107 kN/m2
JT = momento di inerzia polare (dipende dalla sezione)
ϑ(l) = angolo unitario di rotazione
(G*JT/l) rappresenta la rigidezza torsionale delle generica asta di lunghezza "l".
Definiamo ora il carico e le luci delle aste
q = 10kN/m
l = 2m
My = ql2/2 = 20 kN/m
Calcestruzzo
Jt = c2 * ab3
è tabelleto in funzione di a/b . In questo caso c2 = 0,291
Jt = (0,291) 0,63 * (0,15)³ = 0,0006475 m3
ql²/2 = φ ( 4EI/l1 + 4EI/l2 + GJt/l3)
E (modulo di elasticità) = 21000000 kN/m2
I (momento di inerzia) = bh3/12
G = 10000000 kN/m2
Rn = ( 4EI/l1 + 4EI/l2 + GJt/l3)
φy = ql2/2 / Rn
Svolgiamo ora l'esercizio in SAP assegnando alle aste una sezione rettangolare piena in cls armato e applichiamo il momento agente lungo l'asse y
deformata momento ( -9,30)
φy= 0,0004314
I (momento di inerzia) = pgreco*r4 /64 = 0,008245 m4
Jp = momento polare di inerzia = pgrego r4/ 2 = 0,00164 m3
Rn = ( 4EI/l1 + 4EI/l2 + GJp/l3)
φy = ql2/2 / Rn
deformata momento ( -8,35)
φy= 0,0003863
Acciaio
Jt = 4Ω2t/ lm = 0,00006859 m2
Rn= ( 4EI/l1 + 4EI/l2 + GJt/l3)
φy = ql2/2 / Rn
deformata momento ( -9,85)
φy = 0,0001121
E (modulo di elasticità) = 21000000 kN/m2
G (modulo di elasticità tangenziale) = 80000000 kN/m2
Jt = 0,0000004833 m3
Rn= ( 4EI/l1 + 4EI/l2 + GJt/l3)
φy = ql2/2 / Rn
deformata momento ( -9,99)
φy = 0,0001138
Dai risultati ottenuti si può notare che le sezioni in acciaio offrono una maggiore resistenza rispetto a quelle in calcestruzzo in quanto possiedono un modulo di elasticità tangenziale superiore. Tra le sezioni in acciaio quella che risulta avere una migliore rigidezza torsionale è il profilo chiuso cavo, in quanto le tensioni tangenziali aumentano all'aumentare della loro distanza torsionale.