Se consideriamo gli impalcati come corpi rigidi sul proprio piano, gli spostamenti che essi potranno compiere saranno: traslazione verticale Uv (m), orizzontale Uo (m) e rotazione φ.
Per esempio la forza orizzontale (forza sismica o la forza del vento) tende a spostarli, ma i controventi contrastano questa azione grazie alla loro elasticità.
Il controvento nell’impalcato piano può essere definito come un appoggio cedevole elasticamente infatti essi sono come molle con una data rigidezza K (kN/m). In un impalcato queste rigidezze possono essere differenti e causare una rotazione.
STEP 2. In questa tabella raccogliamo le rigidezze traslanti verticali Kv (kN/m) e orizzontali Ko (kN/m) dei controventi e la loro distanza dal punto zero (0) all'origine.
STEP 3. Una volta stabilite le rigidezze dei telai e le rispettive distanze dallo zero, troviamo le coordinate del centro delle masse G (m). Esso può essere definito come il baricentro di un corpo, il punto in cui vanno a concentrarsi tutte le forze.
Per calcolarmi G, il centro delle masse divido la struttura in quattro parti e definisco le aree di ciascuna inoltre ho bisogno dei seguenti dati:
Le coordinate (XG,YG) del centro delle masse dell’impalcato sono: (11,47; 9,23)
STEP 4. Calcolato il centro delle masse ora cerchiamo il centro delle rigidezze C (m) che è determinato dal punto in cui si concentra la reazione dell’edificio.
Per trovare le coordinate del punto Xc e Yc ho bisogno dei seguenti dati:
La formula segue:
La variabile dd indica la distanza dei controventi dal centro delle rigidezze C.
Il centro delle rigidezze è posto al controvento più rigido.
La presenza di segno negativo o positivo di dd sta ad indicare una rotazione rispetto a C oraria o antioraria dei telai.
Inoltre dd è necessaria ai fini di calcolo della rigidezza torsionale totale kφ
Le coordinate (XC,YC) del centro delle masse dell’impalcato sono: (11,38; 14,24)
STEP 5. Analisi dei carichi sismici. Per trovare la forza sismica calcoliamo, il peso dell'impalcato, dopo aver definito i carichi strutturali, accidentali e permanenti che agiscono sulla struttura per il coeficente di contemporaneità (y) dato dalla normativa, che diminuisce il carico accidentale.
La forza sismica agisce dove c’è più massa. Più un elemento è pesante più esso è vulnerabile alla forza sismica.
La forza sismica orizzontale F (kN) è data dal prodotto dei pesi sismici totali per il coefficente di intensità sismica.
G (kN) = carico totale permanente = (qs + qp) Atot
Q (kN) = carico totale accidentale = qa Atot
W (kN) = peso sismico
(y) = coefficente di contemporaneità
(c) = coefficente d'intensità sismica
quindi
F (kN) = W*(c) dove W (kN) = G + Q*(y)
STEP 6: ripartizione forza sismica lungo X. Non è possibile prevedere quando e su che asse la forza sismica agirà. Essa viene calcolata con la Forza F (kN) per (Yc-XG), il braccio della forza cioè la distanza tra la coordinata del centro delle rigidezze e il centro di massa.
Mx = F * (Yc – YG)
My = F * (Xc – XG)
Una volta calcolato il momento torcente, troviamo la traslazione verticale Uv (m), orizzontale Uo (m) e la rotazione dell'impalcato φ = M (momento torcente) / Kϕ (rigidezza torsionale totale)
è possibile individuare (utilizzando excel) come la forza sismica si ripartisce su ogni controvento in base alla sua rispettiva rigidezza.
Avremo bisogno dei seguenti dati:
Per i controventi Verticali:
Per i controventi Orizzontali: