L’arco è un esempio di struttura spingente che reagisce per forma. Ciò gli permette infatti di avere una ottimizzazione delle sollecitazioni, limitando il momento flettente e trasformandolo in sforzo normale, che lavora in maniera omogenea su tutta la sezione; per questo è una struttura adatta a coprire grandi luci.
In questa esercitazione analizzeremo il comportamento di 2 tipi di arco, per capire in che modo varia la spinta della struttura. Imponiamo per ognuno una Luce pari a 6 m e una sezione di 30 cm x 40 cm, variando nei vari casi solamente la freccia f .
Per risolvere una struttura ad arco con il software SAP dobbiamo prima disegnarlo in autocad o rhino e successivamente importarlo in formato .dxf, poiché su SAP è impossibile disegnare linee curve (il programma infatti riconosce l’arco come un insieme di punti).
1| ARCO A TUTTO SESTO
Analizziamo il primo caso, un arco a tutto sesto dove la freccia è pari a metà della luce ( f= L/2 = l)
2. Essendo un modello di arco a tre cerniere, è necessario innanzitutto vincolare con due cerniere esterne i punti di imposta. Selezioniamo i punti e andiamo su Assign/Joint/Restraints.
3. Nella sezione in chiave è necessario selezionare i segmenti della trave, andare su Assign / Frame / Releases/ Partial Fixity e rilasciare il momento una volta a destra e una volta a sinistra, per creare una cerniera interna.
4. Successivamente assegniamo una sezione pari a 30 cm x 40 cm in cemento armato all’intera struttura, selezionando Assign / Frame /Frame Section. Sul comando display selezioniamo Extrude View in modo da vedere la sezione omogenea.
5. A questo punto assegniamo un carico distribuito, che deve essere mandato in maniera uniforme rispetto alla curvatura dell’arco, attraverso il comando gravity projected. Andiamo a togliere il peso proprio della struttura e applichiamo un carico q pari a 10 KN/m.
6. Attraverso l’analisi possiamo verificare le reazioni vincolari, che sono rispettivamente 30 KN di forza verticale e 15 KN di forza orizzontale, in quanto rappresentano uno la reazione vincolare al carico verticale, ql = 10 * 3 = 30 KN e una la spinta orizzontale dell’arco ql2/2f = 10 * 302/2 * 3 = 15 KN.
Dal diagramma dei momenti possiamo vedere come esso si annulla in corrispondenza delle imposte e della sezione in chiave.
Per quanto riguarda sforzo normale e taglio avremo in imposta
N = ql
T = ql/2
mentre nella sezione di chiave
N = ql/2
T = 0
2| ARCO RIBASSATO
Come nel punto precedente, disegniamo la struttura prima in autocad e poi la importiamo su Sap, applicando le stesse caratteristiche vincolari, di sezione e di carico viste per l’arco a tutto sesto.
L’unico parametro che modificheremo sarà la freccia f, che poniamo ( f= L/4 = l/2)
Come ci aspettavamo, la spinta orizzontale dell’arco ql2/2f è , a parità di luce, il doppio di quella dell’arco a tutto sesto, in quanto la freccia è più piccola della precedente. Quindi possiamo dire l’arco ribassato si comporta più da “arco”, in quanto c’è più attitudine a lavorare a sforzo normale, come vediamo anche dal diagramma del momento, minore rispetto a quello dell’arco a sesto acuto.