blog di Federica Pellegrino

Seconda Esercitazione - Trave reticolare in 3D

 MODELLAZIONE

  • Innanzitutto apriamo il programma Sap2000.
  • Nella schermata vuota, andiamo su FILENew Model.
    Si aprirà una finestra in cui dobbiamo inserire le giuste unità di misura e il template da utilizzare. Nel nostro caso, scegliamo KN,m,C e dopo clicchiamo su Grid Only in modo da poter avere nel foglio di lavoro una griglia guida tridimensionale.
    Dopo aver cliccato  si aprirà un'ulteriore finestra "Quick Grid Lines" in cui andremo ad inserire il numero delle linee di costruzione nella sezione "Number of Grid Lines" e il valore della loro spaziatura nella sezione "Grid Spacing". Nel nostro caso, creiamo una griglia formata da un modulo cubico 3m x 3m che si ripete 35 volte in un rettangolo 5 x 7 moduli.

  • Con lo strumento linea disegniamo il nostro cubo reticolare aiutandoci con le linee guida precedentemente costruite.
  • Selezioniamo il cubetto lasciando una facciata libera per evitare sovrapposizioni, premiamo Ctrl+C e Ctrl+V, spunterà una finestrella che ci permetterà di inserire le coordinate del vettore copia che stiamo effettuando.
    In questo caso, essendo la campata di 3m, diamo alla X valore 3 e diamo l'ok.
  • Ripetiamo l'operazione in modo da creare una fila.
  • Ripetiamo l'operazione anche nella direzione y in modo da riempire la nostra campata di 15m x 21m

VINCOLI ESTERNI

  • Selezioniamo i quattro punti estremi della nostra struttura
  • Andiamo su Assign→Joint→Restraints
  • Si aprirà la finestra "Joint Restraints" in cui andremo a selezionare la cerniera.
  • Diamo l'ok.

CERNIERE INTERNE

  • Andiamo su Assign→Frame→Releases/Partial Fixity
  • Si aprirà la finestra "Assign Frame Releases" , andando a spuntare su Moment 22 e Moment 33 sia nello Start sia all'End, rendiamo libera la rotazione all'inizio e alla fine di ogni asta.
  • Diamo l'ok.

Otterremo questa visualizzazione:


 

ASSEGNAZIONE DELLA SEZIONE

Sap2000 non ci permettere di effettuare i calcoli se non assegnamo prima una sezione alla struttura. 

  • Andiamo dunque su Assign→Frame→Frame Section.
  • Si aprirà una finestra "Frame Property" nella quale andremo ad aggiungere una nuova proprietà con "Add New Property"
  • Nella finestra "Add Frame Section Property" possiamo scegliere il materiale dal menù a tendina, in questo caso l'acciaio, e la sezione, in questo caso scegliamo "Pipe"
  • Rinominiamo la sezione come TRAVE nella nuova finestra aperta e diamo l'ok.

ASSEGNAZIONE DEI CARICHI

  • Per creare un nuovo caso di carico andiamo su Define→Load Patterns
  • Si aprirà una finestra, all'interno della quale andiamo ad aggiungere un nuovo carico F con valore 0 nella colonna del coefficiente del peso proprio, in modo che questo non abbia influenza sulla nostra valutazione.
  • Diamo l'Ok.

  • Assegnamo dunque il carico appena creato selezionando prima la faccia superiore della nostra struttura reticolare.
  • Andiamo poi su Assign→Joint Loads→Forces in modo da avere carichi solo sui Joints (Nodi).
  • Si aprirà una finestra all'interno della quale selezioniamo il carico prima creato e al quale attribuiamo un valore, in questo caso -80kN nel verso dell'asse Z.

ANALISI

  • Come possiamo vedere sulla destra dell'immagine sottostante, i carichi puntuali sono stati assegnati solo sui nodi, come volevamo.
  • Diamo adesso il via all'analisi cliccando sull'icona evidenziata nello screenshot.
  • Si aprirà una finestra che ci chiederà quale caso di carico vogliamo far agire. Selezioniamo dunque i casi a noi estranei e facciamo in modo che per loro risulti "Do Not Run" tramite l'apposito pulsante.
    Allo stesso modo, sul nostro caso di carico dovrà risultare "Run".
  • NOTA BENE: per far partire l'analisi, clicchiamo su "Run Now" e non su "Ok".

 

Una volta effettuata l'analisi, questo è ciò che otterremo:

RISULTATI

  • Per visualizzare i risultati dell'analisi, andiamo su Display→Show Tables
  • Si aprirà una finestra che ci permetterà di spuntare ciò che effettivamente vogliamo inserire all'interno delle tabelle dei risultati; spuntiamo dunque "ANALYSIS RESULTS" e diamo l'ok.

 

  • Si apre una finestra in cui sono già visibili le tabelle dei risultati. Dal menù a tendina, andiamo a selezionare Element Forces - Frames.
  • Per esportare la tabella su Excel, andiamo su FILE→Export Current Table→ To Excel.
    In questo modo possiamo gestire meglio i valori ottenuti.

EXCEL

La tabella così ottenuta non è ancora ottimale all'utilizzo. A noi è necessario avere per ogni asta/frame un valore di sforzo normale e un valore di luce.

Andiamo dunque a pulire la tabella seguendo questi procedimenti:

  • Eliminiamo le colonne inutili lasciando F, Station, Output Case e P.
  • Selezioniamo tutte le righe che si riferiscono alle aste diagonali e coloriamo il testo di un altro colore. Riconosciamo queste aste dai valori con molti numeri dopo la virgola ottenuti nella colonna Station.

  • Ordiniamo adesso tutti i dati secondo il colore del carattere in modo da dividere le aste diagonali dalle altre, e creiamo una nuova colonna all'interno della quale velocemente andiamo ad inserire la luce delle aste.
  • Adesso, con il comando DATI→Rimuovi duplicati andiamo a rimuovere tutti i duplicati rispetto alla colonna Frame.
  • Riordiniamo la tabella questa volta rispetto ai dati dello sforzo normale contenuti della colonna P, in modo da dividere le compressioni (valori negativi) e le trazioni (valori positivi).
  • Iniziamo con il copiare la colonna dei valori di sforzo normale a trazione.

  • Apriamo adesso il foglio di calcolo riservato al dimensionamento di un asta reticolare in acciaio e incolliamo i valori precedentemente ottenuti nella nuova tabella sotto la colonna N.
  • Ordiniamo i valori rispetto a questa colonna in ordine decrescente.
  • Come possiamo vedere dallo screenshot, il foglio, dopo aver inserito N, fyk e il coefficiente di sicurezza relativo al materiale, calcola la tensione di progetto e , conseguentemente, l'area minima necessaria affinchè il materiale resista allo sforzo.
  • Prendiamo ovviamente in considerazione l'area minima più grande ottenuta, relativa allo sforzo normale di trazione più grande a cui può essere sottoposta una trave, e ingegneriziamo l'area in base a questo, ottenendo un profilato cavo  a sezione circolare di dimensioni d=219,1mm e area 33,6 cm2.

  • Spostandoci adesso sul foglio dedicato alla compressione, andiamo ad incollare i valori ottenuti a compressione e le relative luci nelle colonne apposite.
  • Anche qui, ordiniamo i valori rispetto ad N questa volta in modo crescente in modo da avere il valore negativo più grande in alto.
  • Completiamo la tabella inserendo le varie informazioni richieste, ottenendo i valori di Area minima.
  • A questo punto non possiamo ingegnerizzare, poichè le aste troppo snelle sottoposte a compressione potrebbero essere soggette ai fenomeni di instabilità. Dobbiamo dunque controllare questi fenomeni andando a calcolare l'inerzia e il suo raggio attraverso l'inserimento di ulteriori dati all'interno del foglio.
  • Andiamo ad evidenziare l'asta diagonale e l'asta normale più caricate. Ingegnerizzando quella diagonale che aveva ottenuto il valore più alto di inerzia minima ( riconoscibile dal fatto che è rimasta scritta in un colore diverso) otteniamo un profilo con un'area di 47cm2.
    Ma come possiamo vedere, l'area minima dell'asta normale evidenziata in alto è gia superiore, essendo di 48,18 cm2. Ingegneriziamo dunque in base a questi valori.
  • Se confrontiamo i valori ottenuti a trazione e quelli a compressione, noteremo che l'area minima a compressione è più grande di quella a trazione (33,6cm2) e dunque viene scelta per l'ingegnerizzazione quella a compressione, ottenendo un profilato a sezione circolare di diametro 323,9 mm e spessore 5,9 mm.

La sezione è verificata in quanto la sua snellezza non supera il 200.

Terza Esercitazione - Dimensionamento di una Trave a Sbalzo e verifica a Deformabilità

In questa terza esercitazione andremo a dimensionare una trave a sbalzo, comunemente detta mensola, nelle tre principali tecnologie (Legno, Acciaio, Cemento Armato).

La prima parte di dimensionamento ha un procedimento simile a quello utilizzato nella prima esercitazione, rimando dunque QUI per il calcolo di :

  • carichi
  • momento massimo (ricordando però che in questo caso ci troviamo in uno schema statico differente e che quindi il Momento nell'incastro sarà ql2/2 e non più ql2/8)
  • altezza minima (e conseguente ingegnerizzazione della sezione).

Una volta terminata questa prima fase, dobbiamo controllare che nell'estremo libero la mensola non si abbassi troppo, operando non più dunque allo SLU (Stato Limite Ultimo), ma allo SLE (Stato Limite d'Esercizio) in modo da controllare che gli spostamenti non impediscano l'utilizzo della costruzione.

 

Operiamo:

  • Abbiamo l'altezza della sezione ingegnerizzata con una base di 30cm: 50cm
  • Inseriamo informazioni sul materiale : E (modulo elastico di Young) = 8000 N/mm2
  • Viene calcolata l'inerzia come b x h3/12= 312500 cm4
  • Viene calcolato il carico di esercizio qe=(qs+qp+ ψ11xqa) x interasse = 16KN/m
  • Una volta ottenuto il carico totale allo SLE e specificato il modulo elastico E e il momento d'inerzia Ix, possiamo calcolare lo spostamento massimo per la mensola Vmax = ql4/8EIx = 0,66cm

La sezione risulta verificata in quanto il rapporto tra la luce e lo spostamento massimo per le travi deve essere maggiore di 250.


  • Con i calcoli della prima esercitazione abbiamo ottenuto il modulo di resistenza a flessione We ingegnerizzato la sezione come IPE 360.
  • Inseriamo nel foglio il relativo modulo di inerzia I ricavato dalla tabella dei profilati.
  • Sempre dalla tabella dei profilati ricaviamo anche il peso proprio e lo inseriamo nel foglio, stando attenti a portare i kg/m in kN/m
  • Il foglio calcola il carico di esercizio qe=(qs+qp+ ψ11xqa) x interasse + peso26,2032KN/m
  • Inseriamo il modulo elastico dell'acciaio E=210000N/mm2
  • Una volta ottenuto il carico totale allo SLE e specificato il modulo elastico e il momento d'inerzia Ix, possiamo calcolare lo spostamento massimo per la mensola vmax= ql4/8EIx0,77cm

La sezione è verificata in quanto il rapporto tra la luce e lo spostamento massimo per le travi risulta maggiore di 250.


  • Con la prima esercitazione avevamo ingegnerizzato l'altezza tenendo già in considerazione il peso proprio della trave.

Inseriamo adesso le ultime informazioni che sono necessarie:

  • Area = b x h = 0.18m2
  • Peso= b x h x peso specifico del CLS (2500kN/m3) = 4.38 kN/m
  • Carico d'esercizio  qe=(qs+qp+ ψ11xqa) x interasse + peso = 35.83 kN/m
  • Inseriamo il modulo elastico del CLS E=21000 N/mm2
  • Il foglio calcola l'inerzia Ix= b x h3/12= 714583 cm4
  • Una volta ottenuto il carico totale allo SLE e specificato il modulo elastico e il momento d'inerzia Ix, possiamo calcolare lo spostamento massimo per la mensola vmax= ql4/8EIx0,24cm

La sezione è verificata in quanto il rapporto tra la luce e lo spostamento massimo risulta maggiore di 250.

Prima Esercitazione - Dimensionamento di una trave per tre tecnologie costruttive (CA, Legno, Acciaio)


   STRUTTURA IN CEMENTO ARMATO

   Innanzitutto disegniamo la carpenteria, andando ad individuare la trave più sollecitata:

 
 

La zona tratteggiata in rosso è l’area di pertinenza della trave che abbiamo individuato, con un valore di interasse pari a 5 metri.
Apriamo adesso il nostro file Excel e selezioniamo il foglio destinato al dimensionamento delle strutture in cemento armato.
Il foglio è strutturato in modo che le celle in cui vanno inseriti i dati siano azzurrine, mentre quelle di calcolo automatico bianche. 


Il primo dato da inserire è proprio l’interasse.

Successivamente ci vengono richiesti i carichi agenti sul solaio:

qs: carico strutturale, ovvero il carico dovuto al peso proprio della parte strutturale del solaio;

qp: carico permanente, ovvero il carico dovuto agli ulteriori strati componenti il solaio che non hanno funzione strutturale, ai tramezzi, agli impianti, a tutto ciò in sostanza che grava in modo permanente sulla parte strutturale;

qa: carico accidentale, sono regolati dalla normativa, e possono comprendere i carichi di esercizio, il sisma etc.

Per l’analisi dei carichi prendiamo in considerazione un metro quadro di solaio, di cui nell’immagine di sopra riportiamo la sezione con gli spessori dei vari strati.

Per calcolare il peso su un metro quadro di ogni materiale, dobbiamo conoscere il suo peso specifico, solitamente espresso in KN/m3, e moltiplicarlo per il suo volume contenuto in un metro quadro (m3/m2).
 

Iniziamo con il carico strutturale: nel caso del cemento armato, la funzione strutturale è svolta dalla soletta in cls, dalle pignatte, e dai travetti.
I pesi specifici che adesso  ci servono sono dunque:

Calcestruzzo: 24 KN/m3
Pignatta 16x40x25: 8 kg/cad

Calcoliamo [volume/m2 x peso specifico]:

qs Soletta: (0.04m x 1m x 1m)/m2 x 24 KN/m3 = 0.96 KN/m2

qs Pignatte: 2 x 4 x 8 kg/m2 = 64 kg/m2 x 10-2= 0.64 KN/m2

qs Travetti: (0.16m x 0.2m x 1m)/m2 x 24 KN/m3 = 0.768 KN/m2

 

qs Tot= 0.96 KN/m2 + 0. 64 KN/m2 + 0.768 KN/m2= 2.368 KN/m2

Andiamo dunque ad inserire il dato ottenuto nella tabella Excel, sotto il valore qs.

Calcoliamo ora i carichi permanenti. In questa categoria, come già detto, ricadono tutti i pesi fissi agenti sulla parte strutturale, come gli intonaci, le mattonelle, i massetti di livellamento, gli impianti e i tramezzi divisori interni. Di questi ultimi due in particolare non andremo a fare un calcolo esatto, ma aggiungeremo al totale raggiunto 1kN/m2 per i tramezzi0,5 kN/m2 per gli impianti, poiché sono dati difficili da calcolare e , come nel caso dei tramezzi, possono mutare nel tempo.

Per i carichi permanenti, i pesi specifici di cui necessitiamo sono:

Mattonelle in ceramica: 31,250 KN/m3
Massetto: 2000 Kg/m3= 2000 x 10-2 KN/m3 = 20 KN/m3
Isolante: 30 Kg/m3 = 30 x 10-2 KN/m3 = 0.3 KN/m3
Intonaco: 18 KN/m2
 

Calcoliamo:

qp Pavimento: (0.02m x 1m x 1m)/m2 x 31.250 KN/m3 = 0.625 KN/m2

qp Massetto: (0.03m x 1m x 1m)/m2 x 20 KN/m3 = 0.6KN/m2

qp Isolante: (0.06m x 1m x 1m)/m2 x 0.3 KN/m3 = 0.018 KN/m2

qp Intonaco: (0.01m x 1m x 1m)/m2 x 18 KN/m3 = 0.18 KN/m2

 

qp Tot= 0.625 KN/m2 + 0.6KN/m2+ 0.018 KN/m2 = 1.423 KN/m(+ 1 KN/m2  + 0.5 KN/m2) = 2.923 KN/m2 

Per quanto  riguarda i carichi accidentali qa, la normativa per il residenziale prevede 2 KN/m2.
Inseriamo questi ultimi due dati nella tabella, e il valore della luce che è pari a 5m.

Il foglio di calcolo ci ha calcolato il q ultimo  come somma dei tre carichi (strutturale, permanente e accidentale) moltiplicati ognuno per un coefficiente di sicurezza dettato dalle normative, il tutto moltiplicato per l’interasse; inoltre viene calcolato anche il Momento massimo tenendo in considerazione che la trave è una trave appoggiata e che quindi Mmax= ql2/8.

Il secondo passo è introdurre le tensioni caratteristiche del calcestruzzo e dell’acciaio fyk (N/mm2) e fck (N/mm2) in base alla tipologia che scegliamo.
Nel nostro caso, scegliamo l’acciaio da armatura B450A  con  fyk=450 e il calcestruzzo di classe C45/55 (C di Concrete) in cui il primo numero individua il valore caratteristico di resistenza cilindrica a compressione monoassiale fck =45 mentre il secondo identifica quella cubica Rck = 55.

Una volta inseriti i dati nella tabella Excel, otteniamo la resistenza di progetto dell’acciaio fyd come il rapporto tra fyk e il coefficiente parziale di sicurezza relativo all’acciaio da armatura di valore 1,15; mentre la resistenza di progetto del calcestruzzo fcd viene calcolata come il rapporto tra fck e il coefficiente parziale di sicurezza per il calcestruzzo (pari a 1,5) il tutto moltiplicato per α= 0.85 (coefficiente riduttivo per le resistenze di lunga durata).

I valori β ed r vengono calcolati anche loro automaticamente in base ai risultati ottenuti; l’ultimo dato da inserire è la base, ipotizzando di mantenere un δ (copriferro dell’armatura inferiore) uguale a 5cm.


Ipotizziamo dunque una b= 25cm. Automaticamente, il foglio di calcolo trova l’altezza utile Hu e  dunque, sommandoci il δ, l’altezza minima Hmin in cm. In base a questo valore, andiamo ad ingegnerizzare la trave inserendo il valore di H come la decina subito superiore di Hmin e controllando che il foglio di calcolo dia “Verificato”.
La sezione così progettata risulta effettivamente verificata se oltre ai carichi già calcolati, è in grado di sopportare anche il peso proprio, di cui troviamo il valore alla fine della riga sui cui abbiamo lavorato fino ad ora.
Nella riga sottostante infatti, come possiamo notare, non vi sono presenti caselle azzurre, ovvero quelle modificabili, ma solo caselle di calcolo bianche. Proprio in questa riga, nella casella del carico ultimo, viene aggiunto al valore precedentemente calcolato il peso proprio moltiplicato per un fattore di sicurezza 1.3 e in base al risultato vengono rieffettutati tutti i calcoli fino ad arrivare ad una nuova Hmin. Se il risultato di questi calcoli automatici porta ad una Hmin comunque inferiore al valore ingegnerizzato, la trave è verificata.

(Questi calcoli con il peso proprio si effettuano solo sul cls in quanto le travi in legno e in acciaio hanno un peso proprio più piccolo tale da non far incrementare troppo il momento flettente.)
 

Proviamo a fare il calcolo adesso su una struttura in legno.


STRUTTURA IN LEGNO

Innanzitutto, notiamo dopo una prima occhiata al foglio di calcolo dedicato al legno, che i dati in questo caso da calcolare (ovvero le celle bianche) sono di meno rispetto al cemento armato, poiché andiamo a lavorare con un solo materiale. Avremo però dei coefficienti differenti, perché nel caso del legno bisogna tenere conto di determinati valori come l’umidità del luogo in cui opererà, o l’effetto della durata del carico.

I dati di cui necessitiamo sono quindi i seguenti:

  • Interasse
  • Carichi strutturali
  • Carichi permanenti
  • Carichi accidentali
  • Luce
  • fm,k ovvero la resistenza caratteristica a flessione del legno scelto
  • kmod ovvero il coefficiente che tiene conto di umidità e tempo e che viene dato dalla normativa
  • γ m ovvero il coefficiente parziale di sicurezza dipendente dal materiale
  • Base

Ipotizzando questa pianta di carpenteria e questa sezione di solaio, iniziamo a calcolare i carichi strutturali seguendo il procedimento utilizzato per il cemento armato:


 

Per trovare il peso specifico del legno, devo sceglierne una classe: utilizzo in questo caso il legno lamellare  GL24C, il più comunemente usato, che ha un peso specifico = 350kg/m3= 350 x 10-2 KN/m3 = 3,5 KN/ m3 e una fm,k = 24.

qs Travetti: 2(0.2m x 0.1m x 1m)/m2 x 3,5 KN/m3 = 0.14 KN/m2
qs Tavolato: 0.035m x 0.1m x 1m/m2 x 3,5 KN/m3 = 0.1225 KN/m2

qs Tot: 0.14 KN/m2  + 0.1225 KN/m2 = 0.2625 KN/m2

Per i carichi permanenti, i pesi specifici di cui necessitiamo sono:

Isolante: 30 Kg/m3 = 30 x 10-2 KN/m3 = 0.3 KN/m3
Massetto alleggerito: 11 KN/m3
Pavimento legno duro: 850 kg/m3= 850 x 10-3 KN/m3= 8,5 KN/m3

Calcoliamo:

qp Isolante: (0.04m x 1m x 1m)/m2 x 0.3 KN/m3 = 0.012 KN/m2

qp Massetto: (0.03m x 1m x 1m)/m2 x 11 KN/m3 = 0.33 KN/m2

qp Pavimento legno duro: (0.02m x 1m x 1m)/m2 x 8.5 KN/m3 = 0.17 KN/m2

 

qp Tot= 0.012 KN/m2 + 0.33 KN/m2 + 0.17 KN/m2= 0.512 KN/m(+ 1 KN/m2  + 0.5 KN/m2) = 2.012 KN/m2 

Inseriamo nel foglio Excel interasse, carichi strutturali, carichi permanenti, carichi accidentali, luce e fm,k = 24 (dato dalla normativa in base alla classe scelta).

Rimangono tre dati da inserire: Kmod, γ m e la base.
Per quanto riguarda i primi due, essi sono dettati dalle normative; Kmod tiene conto della durata del carico a cui dovrà essere sottoposta la trave tramite le cinque “Classi di durata del carico” e delle condizioni climatiche in cui dovrà agire tramite le tre  “Classi di Servizio” ; γ m invece è il coefficiente parziale di sicurezza relativo al materiale scelto.

Per quanto riguarda la base ipotizziamo  b=30.

Nel foglio di calcolo otterremo quindi questi risultati, con una Ingegnerizzazione di H= 55cm.


STRUTTURA IN ACCIAIO

Utilizziamo il procedimento fino ad ora seguito ed andiamo a calcolare i carichi strutturali e permanenti, sapendo che il peso specifico dell’acciaio è 78 KN/m3

  • Carichi Strutturali

qs IPE 100: (0.00103 m2 x 1m) /m2 x 78 KN/m3 = 0.08 KN/m2

qs Lamiera Grecata  + Soletta: 9.16 Kg/m3  + 190 kg/m2 = 199.16 Kg/m2= 1.9916 KN/m2

qs tot: 0.08 KN/m2 + 1.9916 KN/m2= 2.07194  KN/m2

  • Carichi Permanenti

qp Isolante: (0.04m x 1m x 1m)/m2 x 0.3 KN/m3 = 0.012 KN/m2

qp Massetto: (0.03m x 1m x 1m)/m2 x 11 KN/m3 = 0.33 KN/m2

qp Pavimento : (0.025m x 1m x 1m)/m2 x 8.5 KN/m3 = 0.21 KN/m2

qp Tot= 0.012 KN/m2 + 0.33 KN/m2 + 0.21 KN/m2= 0.5545 KN/m(+ 1 KN/m2  + 0.5 KN/m2) = 2.0545 KN/m2 

Dopo aver inserito i carichi, l’interasse e la luce all’interno della tabella Excel, viene calcolato il Momento ql^2/8 e non ci rimane altro che scegliere la nostra classe di resistenza.
Nel nostro caso, proviamo ad utilizzare la classe più bassa, ovvero l’acciaio S235 con una resistenza caratteristica fy,k = 235.
Andando ad inserire questo valore, ci viene calcolata subito la tensione di progetto fd = fy,k / γ s , in cui γ s è il coefficiente parziale di sicurezza (simile a quello che abbiamo trovato nella tensione di progetto del legno) che in questo caso è = 1.05; viene calcolato inoltre il Modulo di resistenza a flessione Wxmin, che è uguale al rapporto tra il Momento massimo e la tensione di progetto fd.

Controlliamo dunque nella tabella dei profilati IPE quale abbia un valore di Wxmin superiore a quello ottenuto e scopriamo così quale profilo è il più adatto alla situazione, nel nostro caso l’IPE 330.

Ovviamente, andando a scegliere una classe di resistenza dell’acciaio più alta, come ad esempio la S355, il modulo di resistenza a flessione risulterà più piccolo, essendo loro inversamente proporzionali, e potremmo scegliere un profilato con dimensioni più piccole, in questo caso sarebbe sufficiente una IPE 270 (tratteggiato nella tabella).

Abbonamento a Feed RSS - blog di Federica Pellegrino