INTRODUZIONE:
L’obiettivo di questa quarta esercitazione è il dimensionamento della sezione del pilastro maggiormente sollecitato, sempre secondo le tre diverse principali tecnologie, ovvero legno, acciaio e calcestruzzo armato.
Trattandosi di un elemento strutturale sottoposto a sforzo normale centrato di compressione, bisogna tener conto, oltre alla rottura per schiacciamento del materiale, di eventuali fenomeni di instabilità euleriana (fenomeno tipico/proprio delle strutture snelle).
Le instabilità sono causate dalla natura fisica delle forze: le forze devono compiere lavoro e quindi spostare il più possibile il loro punto di applicazione nella direzione della forza. Da qui si verifica l’abbassamento del punto di applicazione, con relativo accorciamento delle fibre compresse, e la deformazione assiale dell’elemento strutturale (che noi definiamo contrazione).
L’incognita principale di progetto è l’Area minima (tale da evitare lo schiacciamento) della sezione del pilastro esaminato, che ricaveremo eguagliando la tensione massima sulla sezione alla resistenza di progetto del materiale di cui è composto il nostro pilastro:
σmax= fcd e sapendo che N/Amin = fcd ricavo Amin =N/ fcd
L’incognita secondaria è il Momento di Inerzia minimo della sezione che ottengo mettendo in relazione la tensione normale massima all’interno dell’elemento strutturale e la tensione critica (con un’uguaglianza), in corrispondenza del carico critico euleriano, del pilastro.
Il carico critico euleriano vale Ncritico = π2 E Imin /(β l)2.
In questa formula viene introdotto un nuovo coefficiente β, che rappresenta l’influenza dei vincoli secondo il seguente schema.
NOTA:
DISEGNO:
Disegno la carpenteria del piano tipo e la sezione del mio edificio:
Sto, dunque, considerando un edificio a più piani, con struttura intelaiata piana, ordita da travi che collaborano con i pilastri, secondo il vincolo di appoggio semplice.
Il pilastro più sollecitato è certamente uno di quelli al piano terra, ai quali vengono trasmessi tutti i carichi dei piani superiori. Perciò individuo il pilastro più sollecitato guardando la pianta di carpenteria del piano terra.
Dopodiché, attraverso il file excel, inserisco i dati per ogni diversa tecnologia.
1_LEGNO
ANALISI:
Riprendo i valori ricavati nella prima esercitazione http://design.rootiers.it/strutture/node/1713 e inserisco i dati a mia disposizione
Ottengo, così, il valore dell’area di influenza (il cui peso è portato dal pilastro).
Per il calcolo dello sforzo normale di compressione, devo trovare i valori dei carichi dovuto al peso proprio delle travi che poggiano un’estremità sul pilastro, il carico dovuto al peso del solaio ed il numero dei piani dell’edificio.
Ottengo qtrave =travep*L1*1,3 + traves*L2*1,3 e lo sforzo normale di compressione agente sul pilastro con la formula N=qtrave+qsolaio*npiani
Ottengo il valore del carico del solaio dalla combinazione dei tre carichi allo stato limite, il tutto moltiplicato per l’area di influenza.
NOTA: Come già detto, i valori qs, qp e qa sono stati ripresi dalla prima esercitazione.
PROGETTO:
Procedo ora con il pre-dimensionamento della sezione del pilastro a partire dalla resistenza del materiale e ottenendo quanto vale Amin.
Ottengo così la tensione ammissibile fc0d = fc0,k kmod / γm e quindi l'area minima necessaria alla sezione affinché il materiale non giunga a rottura.
Ricavo;
λmax = π √(E/fcd) [valore massimo di snellezza]
ρmin = β l/ λmax
Sapendo che nel legno ρmin= √(1/12) *b ,ricavo attraverso questo formula una delle due dimensioni della sezione, bmin, che ingegnerizzo
hmin= Amin/b
Devo ingegnerizzare anche l'altezza. Ora ho le due dimensioni che descrivono la sezione del pilastro.
Verifico poi, per sicurezza, che l'Area di design sia maggiore dell'Area minima.
2_ACCIAIO
ANALISI:
Ripeto quanto già fatto nel caso del legno, riprendendo i valori ricavati nella prima esercitazione http://design.rootiers.it/strutture/node/1713 e inserendoli.
PROGETTO:
Ottengo l'area minima Amin=N/fcd
Attraverso la tabella dei profili HEA ricavo i valori di Adesign , Idesign e ρmin maggiori di quelli minimi ottenuti, il cui profilo risulta essere un HEA140.
3_CALCESTRUZZO ARMATO
ANALISI:
Ripeto quanto già fatto nei casi precedenti, riprendendo i valori ricavati nella prima esercitazione http://design.rootiers.it/strutture/node/1713 e inserendoli.
PROGETTO:
Ingegnerizzo i valori minimi ricavati per ottenere le due dimensioni del pilastro = cm 25x45.
Non mi resta che calcolare:
NOTA: Ricordiamo che, a differenza dei due casi precedenti, il pilastro in cls armato è sottoposto, oltre che a compressione, a presso-flessione, poiché il nodo trave-pilastro è realizzato da un incastro (il che trasmette momento); per evitare fenomeni di instabilità devo verificare che σmax sia minore o uguale a fcd.
Per il calcolo della tensione massima devo ricavare i seguenti valori:
A questo punto σmax = N/A + Mt /Wmax ≤ fcd ? Sì, 16,81 ≤ 19,8
Il pilastro di dimensioni cm 25x45 risulta VERIFICATO!