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 Casa XP blog - Med in Italy: la casa produce 6 volte quello che consuma e va alle olimpiadi - 16 September 2011
 


Produce sei volte l’energia consumata, con un risparmio in bolletta di circa l’84%. E’ MED in Italy, la ‘casa mediterranea’ ideata da docenti e studenti dell’Università di Roma TRE che parteciperà al Solar Decathlon 2012. Per la prima volta dall’edizione del ’99, un team italiano viene ammesso alle Olimpiadi dell’architettura green. “Una vera e propria gara tra prototipi abitativi” in cui MED in Italy parteciperà assieme ad altre 19 case provenienti da 14 paesi. Una gran bella sfida!

Olimpiadi green. Progettare, costruire e far funzionare una casa autosufficiente a livello energetico e fornita delle tecnologie necessarie per massimizzarne l’efficienza. E’ questa la sfida che coinvolge Università provenienti da tutto il mondo. Ideato dal Dipartimento Energia degli Stati Uniti, “Solar Decathlon” si snoda in dieci prove, cui la casa in concorso sarà sottoposta. Non saranno valutate solo capacità costruttive, efficienza, bilancio energetico, comfort e funzionalità, ma anche produzione, fattibilità economica, innovazione, sostenibilità e comunicazione.

Solar Decathlon Europe. Per la prima volta in 12 anni un team italiano parteciperà all’evento internazionale, che si terrà nel settembre 2012 a Madrid. “La vera vittoria – afferma l’architetto Chiara Tonelli – è già nell’essere stati scelti fra le centinaia di progetti presentati. E’ sostanzialmente la prima volta che una casa bioclimatica viene progettata con maggiore attenzione all’isolamento dal caldo piuttosto che a quello dal freddo”. “L’architettura verde – sostiene la Team leader di MED in Italy – ha avuto negli ultimi decenni caratteristiche più nordiche che meridionali, ma noi mediterranei abbiamo una tradizione antichissima che abbiamo recuperato nella progettazione”. E così coclude Tonelli “la nostra casa resterà isolata dall’esterno nelle ore più calde e si aprirà quando il sole cala, mentre uno spazio aperto a patio funzionerà da zona di raffrescamento”.

MED in Italy in cifre. La casa mediterranea produrrà ogni anno 11.400 kilowattora con pannelli fotovoltaici, ma consumerà solo un sesto dell’energia prodotta. L’energia prodotta e non consumata pari a 9.500 kilowattora sarà immessa nella rete. Risultato? Bolletta più leggera dell’84% e 120 tonnellate di CO2 risparmiate nell’arco 20 anni. “Un risultato straordinario – spiegano a Roma TRE – cui si è arrivati attraversi una valutazione che tiene conto dei rendimenti energetici di tutti gli elettrodomestici presenti”. Una sfida, quindi, anche per la progettazione della filiera industriale italiana.

Il progetto del modulo abitativo MED in Italy sarà in anteprima a Bologna dal 5 all’8 ottobre presso SAIE 2011. Luogo dedicato alla ricerca e all’innovazione del costruire sostenibile, rappresenta la vetrina sul futuro.

Erika Mainini
 

http://www.casaxp.it/news/2011/09/16/med-in-italy-la-casa-produce-6-volte-quello-che-consuma-e-va-alle-olimpiadi/

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Naturalia Blog - La casa da primato energetico - 29 August 2011


Coibentata ed impermeabilizzata con i sistemi Naturalia-BAU

MED in Italy

MED in Italy

Una casa che non solo consuma meno, ma è anche in grado di produrre sei volte l’energia necessaria per la sua autonomia. È un sogno che tra poco più di un anno potrebbe diventare realtà quando MED in Italy, questo il nome del progetto, sarà presentato a Madrid in occasione di Solar Decathlon, competizione mondiale di architettura sostenibile.

Solar Decathlon è nato negli Stati Uniti nel 1999, ed è aperto a tutte le Università del mondo. L’obiettivo è la progettazione e costruzione di edifici autosufficienti, che utilizzano solo energia solare sfruttando in modo efficiente le risorse naturali.

Per la prima volta un team italiano è stato ammesso alla competizione mondiale che avrà luogo a Madrid nel mese di settembre 2012, dove il progetto italiano sarà messo a confronto con quelli realizzati dalle università del Brasile, della China, della Danimarca, dell’Egitto, della Francia, della Germania, della Gran Bretagna, del Giappone, della Norvegia, dei Paesi Bassi, del Portogallo, della Romania, della Spagna e dell’Ungheria.

Il team di “MED in Italy” è composto da docenti e studenti delle facoltà di Architettura, Economia ed Ingegneria dell’Università di Roma TRE e di Disegno industriale dell’Università di Roma La Sapienza. Per quanto riguarda gli aspetti energetici, la progettazione dell’involucro edilizio sarà interamente curata dal Master CasaClima Research Team (Libera Università di Bolzano e Fraunhofer Italia), guidato dalla prof. Cristina Benedetti, a cui è stato assegnato il ruolo di Project Engineer del team “MED in Italy”.

Per garantire alte performance tecniche dell’involucro ricorrendo a soluzioni naturali ed ecosostenibili la scelta è caduta sui sistemi di coibentazione Naturalia-BAU, che abbinano in modo funzionale e performante i pannelli coibenti in fibre di legno PAVATEX e i prodotti per la tenuta all’aria Pro Clima.

http://naturaliabau.wordpress.com/2011/08/29/la-casa-da-primato-energetico/

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Press release

MED IN ITALY. Feeling Home in Our Planet

FOR THE FIRST TIME AN ITALIAN HOUSE AT SOLAR DECATHLON,

THE ‘OLIMPIC GAMES’ OF GREEN ARCHITECTURE

Rome, 10 September 2011. A house that produces three times the energy it consumes, that can be constructed in two days, a house that could even be useful in the aftermath of an emergency like an earthquake or helpful in a dramatic situation like that of providing shelter for refugees who are fleeing a conflict. A house that makes you feel at home in our planet, especially adapted to the heat, that has been imagined and then built to resist climate changes. One that is perfect to serve as a structure for sustainable tourism. A house designed to be built with local materials so as to blend in with all environments.

MED in Italyis the designed house produced by a team of professors and students from the University of Roma TREin partnership with the Industrial Design Laboratory of La Sapienza that will participate in the Solar Decathlon Europe, the international competition promoted by the Spanish Government and which is a real Olympic Games of green architecture. MED in Italy – described by the institutional payoff ‘Feeling Home’- will participate in the Spanish capital in September 2012 in this competition of housing prototypes together with 19 other houses coming from 14 countries: Brazil, China, Denmark, Egypt, France, Germany, Great Britain, Japan, Norway, Holland, Portugal, Romania, Spain, and Hungary.

It’s the first time in 12 years, starting from the first Solar Decathlon in 1999, that an Italian team has been chosen to compete in this worldwide competition of sustainable architecture. To win this coveted prize for being “the most ecological building of the year” contestants will have to pass 10 tests (hence the name decathlon): the challenge follows an architectural course including engineering and construction, energy efficiency, electrical energy balance, comfort conditions, house functioning, communication and social awareness, industrialization and market viability, innovation, and sustainability. For each test the prototypes will receive a score from an international jury (up to a maximum score, depending on the sector, of 80 or 120 points).

Chiara Tonelli, Med in Italy team leader emphasize one of the most innovative aspects of the house.  “This is the first time that a bioclimatic house has been designed with special attention to insulation from the heat rather than from the cold. Ecological architecture has, in the last ten years, had more northern characteristics than southern, but we native to the Mediterranean have an antique tradition that we have recovered and reinterpreted in our design. Consequently, our house will remain insulated from the outside during the hottest hours of the day and will open up when the sun goes down. An open space patio will act as a refreshing area. The vast amount of traditional know-how regarding the Mediterranean region will be transformed into contemporary architecture and will be beautiful to behold. Moreover, all the technologies of low energy consumption and the use of solar panels will be added to this know-how: MED in Italy will produce more energy than it consumes”.

“Med in Italy” is a house suited to the typical climate of the Mediterranean, especially to countries along the same latitude as Sicily, to its customs and traditions. In these climates, the envelope has to exploit the day-night difference in temperature to maintain an intermediate temperature inside the building and stop sunlight from entering. So in these climates traditional constructions are made of heavy masonry to take advantage of the structure’s thermal inertia. The whole house is based on the contrast between low-tech and hi-tech construction. The low-tech part is based on walls made of a wood frame that is filled with local heavy materials. Walls act as thermal fly-wheels both in Winter and Summer.  The high tech is divided in an external and an internal one. The internal one, is the "service core" of the house, that hosts kitchen and bathroom as well as the HVAC technical room. The external one is the PV envelope that protects both the roof surface and East facades of the low tech box, shadowing the south facade.

The patio of Med in Italy house and the window-shutters will be realized on wicker weaved by a craftsman firm from central Italy that has been working with this material for hundreds of years. “We decided to use the wicker weaved in order not to forget the Italian handmade design, which fits well also in an innovative house as Med in Italy is”, says Chiara Tonelli. The Italian style is based on artistic tradition, therefore a significant project partner is Massimo Catalani, an important Italian artist who will paint on the internal wall of the house a fresco inspired by the Mediterranean diet.

Med in Italy has received the High Honors of the President of the Italian Republic, the patronize of the Rome Provincial Administration and the onerous patronize by the Agricultural, Food and Forester Policies Ministery.

Partner:Casaclima Agency, Saie and Saie Energia

Sponsors:Rubner Casaclima, Frost- Italy (air-conditioning sector), Naturalia- BAU (ecological system and products for an healthy living; Italian manufacturing (research, development and innovation in the field of electronic technologies), Pico Srl (distributor for IT products); Autodesk (IT specialized company); Caspur (University computing Consortium).

Media Partners: Rai Radio2- Caterpillar (onethe most followed radio program of the Italian Radio2 network); Vanity Fair Online (Condè Nast,  the second most read magazine in Italy); Repubblica Online (the most important news website in Italy; over 2 million of unique users per day).

Coming soon: the next events

Med in Italy was and will be presented in the most important Italian trade fairs on sustainability, in many events and during lectures and workshops.

Here below you can find the main ones and those to be scheduled during fall:

SAIE is a leading international building exhibition that takes place in Bologna (North of Italy) from the 5th to the 8th of October 2011.  170,000 business professionals discuss about building solutions, projects and technologies for architecture. Med in Italy model will be exhibited in the central square of the fair.

Stazione Futuro,a big exhibit that takes place in Turin from the 17th of March   until the 20th of November, celebrating the 150 years of the Italian Unification. 150 innovative projects Made in Italy on internet, energy, green chemistry, waste, territory, food, health, household, work,  job, space, mobility and materials. The plastic model of Med in Italy will participate to the event from the first of August until the 1st of October.

The Med in Italy Team leader Chiara Tonelli will present the TV show “La casa che verrà”. During the 10 episodes show, she will present the 19 houses that compete at the Solar Decathlon 2011 in Washington. The Tv show will start the 9th of November on ‘Leonardo’, the SKY tv Channel dedicated to architecture and housing (audience: 50.000).

Med in Italy has its own blog- hosted by our media partner Vanity Fair online- the website of one of the most read magazines in Italy.

In November Med in Italy will start a public contest on Repubblica.it (the most read news website in Italy),  reaching roughly 2.3 million of people. The contest is focused on finding the best Med Menu  to be served during the days of the competition in Madrid (September 2012).

To read more about Med in Italy, visit our site: www.medinitaly.euand our Twitter and Facebook page

 

 

Press Officer

Paola Richard, Silverback-Greening the Communication,

p.richard@silverback.it;  mobile +39 366 1645501

The event will take place in Modena (North of Italy) from the 6th until the 9th of October.

The Festival aims to give innovation and sustainability ideas, practices and opportunities on the ceramic sector.

Mario Grimaudo, our energy consultant, will do a workshop about sustainable architecture showing to the audience the project Med in Italy.

Click here to read more about the Festival.

Il Festival, che ha luogo a Modena dal 6 al 9 Ottobre, ha lo scopo di diffondere idee, pratiche e opportunità innovative e sostenibili riguardo il settore ceramico.

Mario Grimaudo, il nostro Energy Consultant, prenderà parte ad un workshop e spiegherà le caratteristiche della green architecture, mostrando al pubblico il progetto Med in Italy.

Clicca qui per saperne di più.

Repubblica.it CASA&DESIGN - L'Italia al Solar Decathlon - 30 September 2011
 


L’Italia al Solar Decathlon

di Francesca Gugliotta
Con Med in Italy, gli studenti di due università romane partecipano alla gara mondiale di architettura sostenibile


Produce tre volte più energia di quanta ne consuma, resiste alle alte temperature e può essere montata in otto giorni. È Med in Italy, la “super casa” di qualità italiana per paesi mediterranei. Il progetto, degli studenti dell’Università di Roma Tre col laboratorio di Disegno industriale della Sapienza, è in gara per il prestigioso Solar Decathlon 2012 – olimpiade dell’architettura sostenibile che si terrà a settembre 2012 a Madrid, a cui l’Italia è ammessa per la prima volta – ed è in mostra in anteprima al Salone dell'edilizia di Bologna (dal 5 all’8 ottobre).
Si tratta di un modulo abitativo autosufficiente sia per il sistema idrico - grazie a sistemi di riciclaggio - sia in termini energetici: ha una cappotta esterna fotovoltaica che produce energia anche quando è in parte all’ombra e che ottimizza l’escursione termica tra giorno e notte. Contribuiscono all’isolamento termico le pareti, con strutture in legno riempite di materiale locale come sabbia o ghiaia.
Un progetto che coniuga tecnologia e artigianato: il patio per esempio è in vimini intrecciato a mano, un materiale tradizionale utilizzato - spiega Chiara Tonelli, team leader di Med in Italy - «per non dimenticare il design manuale».

http://temi.repubblica.it/casa/2011/09/30/litalia-al-solar-decathlon


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Constraction - Med in Italy: la prima casa ecologica italiana - September 2011
 


L’Università degli Studi di Roma Tre porta al Saie la sua casa autosufficiente
I visitatori del Saie 2011 potranno apprezzare in anteprima il plastico di Med in Italy, la casa sostenibile progettata dagli studenti dell’Università di Roma Tre in partnership con il Laboratorio di Disegno Industriale de La Sapienza che parteciperà al concorso internazionale Solar Decathlon Europe 2012. In mostra centro servizi il plastico, i disegni e i dettagli tecnici, che potranno essere discussi con il gruppo di progettazione presente in fiera dal 5 all’8 ottobre.
Ne abbiamo parlato con l’architetto Chiara Tonelli, entusiasta coordinatrice del progetto.
D Quali sono i principi selettivi di Solar Decathlon Europe?
Il concorso, che si terrà a Madrid a settembre 2012, è estremamente selettivo e prestigioso e richiede ai partecipanti uno sforzo organizzativo, gestionale e progettuale davvero notevole; le 20 Università selezionate devono non solo progettare, ma anche realizzare presso la città dove si tiene il concorso un modulo abitativo completamente
funzionante. I progetti realizzati vengono, infatti, valutati su una serie di dieci prove che spaziano dai criteri architettonici e ingegneristici, alle tecniche costruttive, fino a vere e proprie prove di vivibilità degli spazi, passando ovviamente per i valori della sostenibilità e dell’innovazione di prodotto e di processo. è evidente che la partecipazione richiede un investimento finanziario notevole cui concorre in minima parte anche un premio di centomila euro riconosciuto ai progetti selezionati, rendendo l’ammissione alla competizione il vero fattore di successo per i 20 partecipanti che, ricordo, sono scelti fra tutte le Università del mondo.
D Quali sono i punti di forza del progetto italiano da lei coordinato?
Innanzitutto il concetto di Mediterraneità, inteso come insieme di conoscenze costruttive tradizionali sviluppate nel corso della storia non solo nel bacino del mediterraneo, ma anche in relazione ai continui contatti tra le culture del Mediterraneo e quelle del vicino e dell’estremo Oriente (Marco Polo è l’esempio più conosciuto). Dal punto di vista costruttivo ci siamo concentrati sul riproporre il concetto di muratura massiva tipico di tutte le culture che devono affrontare l’elevata temperatura delle estati piuttosto che i rigori degli inverni nordici. La nostra casa lavora quindi sui principi di inerzia termica e li sposa con quelli della trasportabilità (necessari per costruirla nel luogo del concorso): i muri sono composti di casseforme in legno che verranno riempite di sabbia, materiale semplice da trasportare, che potrebbe essere però senza problemi sostituito da altri
materiali incoerenti come la ghiaia o gli inerti da demolizione. La muratura così ottenuta riesce a isolare naturalmente dal caldo e dal freddo; per migliorarne l’isolamento ulteriormente abbiamo previsto la realizzazione di un cappotto esterno. Stiamo anche lavorando sulla possibilità di utilizzare un rivestimento in vimini per l’esterno, dato che riteniamo che la tradizione dei vegetali intrecciati (di origine mediterranea e mediorientale) possa fornire un notevole contributo al progettare moderno. Se il paramento è molto low-tech, il sistema di copertura è decisamente hi-tech con il suo tetto fotovoltaico (che ricopre anche in parte la facciata rivolta ad est) con sistema al rame-selenio che consente di produrre energia anche quando gli elementi sono parzialmente ombreggiati; la tecnologia scelta ci consente inoltre di svincolarci dalle
finiture cromatiche classiche, proponendo pannelli bianchi o in colori tenui, molto più gradevoli del nero classico. La geometria del tetto infine è studiata per favorire la raccolta dell’acqua. Altro elemento progettuale interessante riguarda gli infissi: eliminiamo i ponti termici coprendo esternamente i telai con lastre di vetro speciale.
Dal punto di vista tipologico, il modulo abitativo è concepito per favorirne l’aggregazione multipla in una serie di soluzioni alternative, tra cui anche quella alberghiera. Per favorire l’aggregazione e la reiterazione in complessi di scala urbana, la costruzione si incentra su un modulo tridimensionale che comprende il bagno, la cucina e i vani armadio al quale si aggregano le pareti e i solai, assemblati su moduli di 125 centimetri di larghezza. Ovviamente la casa è completamente autosufficiente sia dal punto di vista energetico (l’accumulo è garantito da batterie come sulle barche) sia da quello del consumo idrico, per il quale abbiamo previsto un sistema di riciclaggio e riuso delle acque grigie
basato su filtri a carbone biologico attivo. Nella nostra casa anche l’arte gioca il suo ruolo: la parete nord è completamente affrescata da un artista, Massimo Catalani, che lavora utilizzando sabbie di Madrid e marmo italiano.

Eco dalle Città - MED in Italy: l'eco casa mediterranea in anteprima al SAIE di Bologna - 5 October 2011


Fino all'8 agosto, in occasione della fiera bolognese dedicata all'edilizia sostenibile, sarà possibile ammirare in anteprima il prototipo di casa ecologica che nel 2012 concorrerà al Solar Decathlon Europe di Madrid

 

mercoledì 05 ottobre 2011 17:37

 

MED in Italy: l'eco casa mediterranea in anteprima al SAIE di Bologna
 

Curiosi e amanti dell’architettura green potranno vedere di persona MED in Italy, il progetto di casa mediterranea che gareggerà per la prima volta al Solar Decathlon Europe di Madrid nel 2012. Il plastico è infatti allestito dal 5 all’8 ottobre nella piazza centrale del SAIE, la fiera dedicata all’edilizia sostenibile in corso a Bologna dal 1965. MED In Italy, il prototipo mediterraneo realizzato dal team dell’Università di Roma TRE con la partecipazione della Sapienza e del Lub, gareggerà per la prima volta alle “olimpiadi della sostenibilità” con altri 19 progetti provenienti da 14 paesi: Brasile, Cina, Danimarca, Egitto, Francia, Germania, Gran Bretagna, Giappone, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Spagna e Ungheria.

La casa, in anteprima al SAIE, s’ispira alla grande tradizione abitativa mediterranea con l’obiettivo di ottimizzare l’escursione termica per proteggere i suoi abitanti dall’eccessiva calura estiva. Il patio esterno, dove si coltivano frutta e ortaggi, e la copertura fotovoltaica limitano l’escursione termica tra giorno e notte, mantenendo una temperatura intermedia all’interno dell’edificio. Le pareti costruite con strutture in legno riempite di materiale locale pesante funzionano da volano termico sia in estate che in inverno. La casa grazie al fotovoltaico organico produce tre volte più energia elettrica di quanta ne consuma.

Il programma completo della partecipazione di Med in Italy al SAIE si trova qui.

Il progetto della casa mediterranea ha ricevuto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e il patrocinio della provincia di Roma. Partner istituzionale, Agenzia Casaclima. Sponsor tecnici e professionali: Frost Italy, Naturalia BAU, Pico srl, Autodesk, Caspur, Massimo Catalani e RubnerHaus AG.

http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=108574

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COMUNICATO STAMPA


UNA CASA “FARFALLA” VINCE IL SOLAR DECATHLON USA


MED IN ITALY DIETRO LE QUINTE DELLE OLIMPIADI DELL’ARCHITETTURA GREEN, IN VISTA DI MADRID 2012

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Una casa “farfalla” che spiega le ali di un erboso tetto verde, pensato per trattenere la pioggia e poi riutilizzarla in un giardino verticale dove coltivare frutta e ortaggi

È stata Watershed (in inglese: spartiacque), realizzata dall’Università del Maryland, a vincere il Solar Decathlon 2011, la sesta edizione degli ‘oscar dell’architettura green’ statunitensi.

 

La competizione nordamericana, articolata come il Decathlon olimpionico in dieci prove di risparmio energetico e performance ambientale, anticipa di un anno la sfida europea a cui parteciperà per la prima volta nella storia il progetto italiano MED in Italy, il prototipo in stile mediterraneo realizzato dalla Facoltà di Architettura dell’Università di Roma Tre in collaborazione con La Sapienza.

 

Anche Watershed, nonostante sia una casa ispirata alle acque della ricca e produttiva zona umida di Chesapeake Bay nel Maryland, è alimentata totalmente da energia solare, come previsto dal concorso. Ha inoltre ottenuto il miglior punteggio per il rapporto tra eccellenza del design e massima efficienza energetica.

Alla competizione hanno partecipato, oltre alle università statunitensi, gli atenei di Cina, Canada,Nuova Zelanda e Belgio. La Nuova Zelanda si è aggiudicata il terzo posto con un progetto ispirato alle case vacanza neozelandesi: il "Kiwi bach", un prototipo che è già stato acquistato per essere messo in uso, a 300.000 dollari.

 

MED in Italy ha partecipato, ‘spiando’ da dietro le quinte la competizione USA, per mettere a punto la propria presenza al Solar Decathlon Europe, che si terrà a Madrid nell’autunno 2012.

Alla gara europea sfideranno l’Italia altri 19 progetti di case provenienti da 14 paesi: Brasile, Cina, Danimarca, Egitto, Francia, Germania, Gran Bretagna, Giappone, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Spagna e Ungheria.

“È stato emozionante trovarsi al Solar Decathlon statunitense in una città di matrice neoclassica come Washington”, racconta Chiara Tonelli, architetto e Team leader del progetto MED in Italy. “Mi hanno colpito particolarmente alcune delle diciannove case partecipanti come la 4D Home del Massachusetts, ispirata alla quarta dimensione dopo le tre dello spazio, quella del tempo appunto, così da seguire le esigenze familiari legate al susseguirsi delle stagioni, e la Self-Reliance del Middlebury College nel Vermont, prototipi di una casa vernacolare, simile a una confortevole fattoria del New England, ma allo stesso tempo contemporanea. Ho apprezzato infine la flessibilità e l’innovatività della casa cinese”.


Il progetto MED in Italy s’ispira alla grande tradizione abitativa mediterranea per creare una casa contemporanea . Funzionalità ed estetica convivono nel patio esterno in vimini intrecciato in cui si coltivano ortaggi mediterranei, così come nella copertura fotovoltaica mirata a ottimizzare l’escursione termica tra giorno e notte,mantenendo una temperatura intermedia all’interno dell’edificio. La struttura aiuta così a proteggere gli abitanti dall’eccessivo caldo estivo. Inoltre, le costruzioni tradizionali mediterranee sono generalmente realizzate in muratura per sfruttare l’inerzia termica. Le pareti sono quindi costruite con strutture in legno riempite di materiale locale pesante. I muri possono funzionare così da volano termico sia in estate che in inverno, e l’intera abitazione è basata sul contrasto tra tecniche costruttive hi e low-tech. La casa grazie al fotovoltaico organico produce più energia elettrica di quanta ne consuma e ha tutte le carte in regola per svettare sul podio del prestigioso concorso nel 2012.

 

Dal 5 all’8 ottobre 2011 Med in Italy presenterà il suo prototipo al SAIE di Bologna, la più importante fiera dedicata all’edilizia sostenibile, in presenza di più di 170.000 professionisti del settore.


Il progetto della casa mediterranea ha ricevuto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e il patrocinio della provincia di Roma. Partner istituzionale, RubnerCasaclima. Sponsor tecnici e professionali: Frost Italy, Naturalia BAU, Pico srl, Autodesk, Caspur, Massimo Catalani e RubnerHaus AG.

 


Per informazioni:

Rosa Tinnirello
Silverback - Greening the Communication
r.tinnirello@silverback.it – mobile 339 8535563

 

 

COMUNICATO STAMPA

MED IN ITALY

LA CASA MEDITERRANEA GREEN

PER LA PRIMA VOLTA AL SAIE DI BOLOGNA

Dal 5 all’8 ottobre nella piazza centrale della più grande fiera dell’edilizia sostenibile è presente il plastico di MED in Italy, il progetto che parteciperà al Solar Decathlon Europe 2012.


Curiosi e amanti dell’architettura green potranno vedere di persona MED in Italy, il progetto di casa mediterranea che gareggerà per la prima volta al Solar Decathlon Europe di Madrid nel 2012. Il plastico è infatti allestito da oggi fino all’8 ottobre nella piazza centrale del SAIE, la più importante fiera dedicata all’edilizia sostenibile, che si tiene ogni anno a Bologna dal 1965. Un evento al quale saranno presenti quest’anno più di 170.000 professionisti del settore.


Il SAIE favorisce l’incontro fra aziende, associazioni e operatori impegnati nel realizzare sistemi di costruzione ‘green’. È un appuntamento annuale irrinunciabile per chi ha a cuore il futuro del pianeta e il miglioramento del nostro modo di vivere e ‘abitare’, conciliando, come per MED in Italy, comfort e tradizione con l’innovazione tecnologica.


Ancora più efficienti, più ecologiche e più sostenibili. Sono questi i requisiti a cui dovranno infatti rispondere le case alimentate dal sole che si sfideranno nel Solar Decathlon Europe 2012 di Madrid. MED In Italy, il prototipo mediterraneo realizzato dal team dell’Università di Roma TRE con la partecipazione della Sapienza e del Lub, gareggerà per la prima volta con altri 19 progetti provenienti da 14 paesi: Brasile, Cina, Danimarca, Egitto, Francia, Germania, Gran Bretagna, Giappone, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Spagna e Ungheria.

 

La casa, in anteprima al SAIE, s’ispira alla grande tradizione abitativa mediterranea con l’obiettivo di ottimizzare l’escursione termica per proteggere i suoi abitanti dall’eccessiva calura estiva. Il patio esterno, dove si coltivano frutta e ortaggi, e la copertura fotovoltaica limitano l’escursione termica tra giorno e notte, mantenendo una temperatura intermedia all’interno dell’edificio. Le pareti costruite con strutture in legno riempite di materiale locale pesante funzionano da volano termico sia in estate che in inverno. La casa grazie al fotovoltaico organico produce tre volte più energia elettrica di quanta ne consuma.


Il programma completo della partecipazione di Med in Italy al SAIE si trova al link  http://www.saie.bolognafiere.it/iniziative/innovazione/subpage/medinitaly/


Il progetto della casa mediterranea ha ricevuto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e il patrocinio della provincia di Roma. Partner istituzionale, Agenzia Casaclima. Sponsor tecnici e professionali: Frost Italy, Naturalia BAU, Pico srl, Autodesk, Caspur, Massimo Catalani e RubnerHaus AG.

 

Per informazioni:
Silverback - Greening the Communication

Rosa Tinnirello–r.tinnirello@silverback.it – mobile 339 8535563

 

Corriere della Sera.it - Green Building e tecnologie. Il cantiere è resposabilità - 4 October 2011


Con film e danza, la Fiera invade anche la città Da Roma «Med in Italy», il progetto per una casa autosufficiente

 

 

Tecnologie funzionali, servizi e materiali innovativi, il futuro delle costruzioni è sempre più segnato da un' efficienza che conduce a una grande architettura di responsabilità civile. A cui si devono allacciare imperativi come sostenibilità, green building, integrazione perfetta tra edificio e produzione di energia, nuovi materiali di costruzione, riqualificazione urbana e recupero. Pilastri su cui ha puntato molto il Saie di Bologna, il grande Salone internazionale dell' industrializzazione edilizia che si avvicina a compiere cinquant' anni e che da domani a sabato offrirà un momento in più per ragionare sul futuro del settore. Non solo con i suoi oltre mille espositori sparsi per oltre 70 mila metri quadri, ma anche con il convegno di venerdì mattina «Una nuova politica edilizia per la città e il territorio. Riqualificazione urbana e sostenibilità», a cui parteciperanno il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli, il presidente dell' Ance Paolo Buzzetti, il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani, l' assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli e Virginio Merola, Massimo Cialente e Piero Fassino, rispettivamente sindaci di Bologna, L' Aquila e Torino. Alla conferenza verranno affiancate le illustrazioni sul rilancio urbano di Rio de Janeiro e Plan Bâtiment Grenelle e la lectio magistralis dell' architetto spagnolo Oriol Bohigas. La nuova età della pietra Tre le macroaree in cui si suddivide questa quarantasettesima edizione del Saie - energia e sostenibilità, cantiere e produzione, Saieservizi per progettare e costruire - che si coniugano con diversi approfondimenti. Ci saranno appuntamenti per apprendere i cambiamenti monitorati dall' Osservatorio nazionale sui regolamenti edilizi, corsi di formazione sul fotovoltaico, una serie di seminari con delegazioni estere su macchine per la prefabbricazione in un' ottica di riduzione dei costi. Verrà riproposta «Saie new stone age design», che mira ad aprire il settore della pietra naturale e del marmo ai nuovi mercati, mentre la ceramica e i laterizi avranno un loro stand informativo di mille metri quadri. Tra le tante novità un intenso programma di incontri professionali dedicati agli amministratori condominali con «Saiecondominio» e domani il primo «Construction equipment day», un' intera giornata di dibattiti e tavole rotonde dedicata al settore degli strumenti e delle attrezzature per costruzioni. Giovani premiati È invece giunto al terzo anno il concorso «SaieSelection 2011. Innovare, Integrare, Costruire - Soluzioni innovative sostenibili», che domani premierà gli otto vincitori selezionati dalla giuria presieduta da Mario Cucinella e composta fra gli altri dal professor Brian Ford e dagli architetti Françoise Hélène Jourda e Matteo Thun (oltre 160 i progetti arrivati). A ricevere l' onorificenza nel corso del forum «L' architettura delle nuove generazioni» saranno Nicola Bettini, HArquitectes + dataAE, LAN Architects - Umberto Napolitano, CAFèARCHITETTURA - Devis Busato per la categoria progettisti under 40; Silvia Finco, Rosan Qubti-Samer Hakim, Gloria Gerbaudo, Anna Maccario, Tim Nørlund Jensen per la categoria studenti. E ancora sul tema sostenibilità saranno protagonisti altri studenti: quelli dell' Università Roma Tre e del Laboratorio di Disegno Industriale della Sapienza con la loro «Med in Italy», una casa autosufficiente che parteciperà al concorso internazionale Solar Decathlon 2012 di Madrid. Il progetto, in mostra nella piazza centrale del Saie, lavora sul concetto di «Mediterraneità» intesa come patrimonio storico delle conoscenze costruttive tradizionali e perciò si compone di un tetto fotovoltaico, sistema idrico a riciclaggio e muri con casseforme riempite di sabbia per affrontare il clima caldo delle estati del Mare nostrum. Come poi va di moda da qualche anno per buona parte delle kermesse ospitate dalla Fiera di Bologna, anche il Saie avrà i suoi eventi off , quest' anno per la prima volta. La città dunque si animerà già da oggi con dibattiti, il Festival di Cinemarchitettura alla Cineteca, mostre fotografiche, spettacoli di danza all' Arena del Sole e studi privati aperti eccezionalmente al pubblico. Andrea Rinaldi RIPRODUZIONE RISERVATA 1.044 Il numero degli espositori del Saie che si svolge alla Fiera di Bologna, arrivato alla 47esima edizione 70mila I mq quadri del Saie, diviso in 3 macroaree. Da quest' anno sul modello di altre grandi manifestazioni, nasce il Saie off

Rinaldi Andrea

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(4 ottobre 2011) - Corriere della Sera

http://archiviostorico.corriere.it/2011/ottobre/04/Green_building_tecnologie_cantiere_responsabilita_co_9_111004044.shtml

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ALTERNATIVA SOSTENIBILE.IT - MED inItaly la casa ecologica - 08 October 2011


In Piazza dell'Energia Pad. 16 del SAIE 2011, questa mattina, 8 ottobre, a pochi passi dallo stand di ALTERNATIVASOSTENIBILE si è svolto il workshop "Solar decathlon europe: Med in Italy, il progetto italiano per innovare il costruire mediterraneo"

 

In anteprima a SAIE il progetto del modulo abitativo solare MEDinItaly che partecipa al concorso SolarDecathlon Europe 2012.
MED in Italy è il progetto di casa bioclimatica mediterraneo presentata dal team dell'Università di Roma 3 con la partecipazione della Sapienza a Solar Decathlon - l'Olimpiade dell'architettura green tra prototipi abitativi basati su autosufficienza energetica, utilizzo di materiali locali, inserimento nel paesaggio e utilizzo dell'energia solare - promossa dal Dipartimento Energia del Governo degli Stati Uniti. Nel 2012 partecipano a dieci prove gli atenei provenienti da Brasile, Cina, Danimarca, Egitto, Francia, Germania, Gran Bretagna, Giappone, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Spagna e Ungheria.
La sfida si snoda in campo architettonico, costruttivo, in termini di efficienza, bilancio energetico, comfort, funzionalità, comunicazione, produzione e fattibilità economica, innovazione, sostenibilità. Il prototipo del modulo abitativo solare MEDinItaly in mostra nella piazza del Centro Servizi. Nei quattro giorni di manifestazione, il team di "Med in Italy" è stato presente per illustrare le soluzioni tecniche, i materiali e le tecnologie adottate.
Il progetto è frutto del lavoro di un "team" composto da alcuni docenti di Architettura, Economia ed Ingegneria dell'Università di Roma TRE e un piccolo team di Disegno industriale della Sapienza Università di Roma, sostenuto dal contributo attivo degli studenti e questa mattina, in Piazza dell'Energia Pad. 16 del SAIE, a pochi passi dallo stand di ALTERNATIVASOSTENIBILE si è svolto il workshop "Solar decathlon europe: Med in Italy, il progetto italiano per innovare il costruire mediterraneo".
Il programma ha visto l'intervento tra gli altri dei principali promotori del progetto. Particolarmente meritevoli di attenzione anche gli interventi delle aziende concretamente coinvolte nella realizzazione del progetto. RubnerHaus, azienda leader in Europa nell'utilizzo del legno quale materia prima per eccellenza, alimentata dal costante impegno sul fronte dell'innovazione tecnologica nei progetti di prefabbricazione ha sottolineato quanto l'utilizzo di materiali completamente naturali e del legno proveniente da foreste gestite responsabilmente siano tra i punti chiave del progetto MAD in ITALY e della casa ecologica. Sul tema del risparmio energetico è intervenuto Italian Engineering group, all'avanguardia in ricerca, sviluppo e innovazione nel settore delle tecnologie elettroniche con particolare attenzione alle tematiche legate al risparmio energetico ed infine per la climatizzazione Frost Italy, azienda leader nel settore della climatizzazione.

Il Sole 24 Ore - La casa ecologica sembra una farfalla - 08 October 2011


Si chiama Watershed, ossia spartiacque, ma anche "raccogli-acque". Ed è stata subito ribattezzata la casa-farfalla. È il progetto che ha vinto l'edizione 2011 del Solar Decathlon, una competizione realizzata ogni anno dal Dipartimento per l'Energia dell'amministrazione statunitense per trovare i migliori progetti di case eco-compatibili, secondo un criterio che ormai si va sempre più diffondendo.

Watershed raccoglie l'acqua piovana grazie al suo tetto che ricorda, appunto, un'ala di farfalla e che è coperto da un prato che impedisce al liquido di scivolare subito via. In questo modo l'acqua può essere sfruttata meglio per irrigare l'orto che ha all'esterno, ma aiuta anche a regolare il clima all'interno.

 

È un'abitazione, ma anche un ufficio. Ricicla quasi tutto ciò che produce. Ha pannelli solari fotovoltaici e termici e cerca di utilizzare anche l'energia prodotta in eccesso. Insomma, è una vera casa ecologica, vicina all'impatto zero, costruita in modo da essere anche bella e non troppo costosa.

Tutte queste caratteristiche le hanno permesso di aggiudicarsi il primo premio in una gara che giudica ben dieci aspetti di ogni nuovo progetto, compresi il design e la capacità di affrontare il mercato. Le regole dicono infatti che le case debbano essere economicamente accettabili, attraenti, accoglienti, capaci di creare al proprio interno un ambiente sano, di produrre almeno tanta energia quanta ne consumano e di fornire anche l'acqua calda. Ecco perché, per esempio, il gruppo di ricercatori dell'Università del Maryland che ha ideato Watershed ha pensato alla soluzione di una casa-ufficio, che è molto diffusa in quello Stato tra i professionisti o le piccolissime imprese casalinghe.

E il bello del Solar Decathlon, poi, è che non basta avere avuto una buona idea: bisogna portarla pronta da vedere e da usare. La competizione, arrivata alla sesta edizione, è diventata così anche una grande mostra che si è svolta la scorsa settimana a Washington delle soluzioni possibili, alle quali ciascuno può poi ispirarsi. Al Solar Decathlon partecipano Università e Centri di ricerca non solo degli Stati Uniti.

Quest'anno il terzo premio se l'è aggiudicato una casa-vacanza neozelandese pronta per essere venduta a 300.000 dollari, ma c'erano abitazioni arrivate dalla Cina, dal Canada e dal Belgio. Come semplici osservatori, per ora, c'erano anche i ricercatori di un gruppo italiano creato da una collaborazione tra l'Università Roma 3 e l'Università La Sapienza. I due atenei romani si stanno infatti preparando per sfidare i progetti di altre 14 nazioni nella gara europea che si svolgerà il prossimo anno, in programma a Madrid nell'autunno del 2012. La loro casa ecologica si chiama MED in Italy e in realtà è già quasi pronta, tanto che il prototipo è esposto fino a sabato 8 ottobre al Saie di Bologna, la fiera dell'edilizia sostenibile. MED in Italy avrà un patio in vimini dove realizzare un orto dei prodotti tipici dell'area mediterranea.

Un'idea che asseconda una tendenza sempre più diffusa alla produzione fai-da-te della verdura e che ripropone una delle funzioni tipiche delle case di una volta. Sarà capace di produrre più energia di quella che consuma. Avrà muri in legno riempiti di materiali del luogo e pesanti, che aumentino l'inerzia termica. Tutta la casa, spiegano i ricercatori, è basata un po' su questo rapporto tra high-tech e low-tech, tecnologie d'avanguardia e riscoperta di tecniche costruttive e idee del passato. E poi, ovviamente, essendo italiana e concepita da architetti, tenterà di vincere anche grazie al suo design.

http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2011-10-08/casa-ecologica-sembra-farfalla-151645.shtml?uuid=AaqkjIBE

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INFOIVA - Saie ha chiuso con soddisfazione l'edizione 2011 - 10 October 2011


Si è da poco conclusa presso la fiera di Bologna la 47esima edizione di Saie. Si tratta di uno dei maggiori appuntamenti internazionali di Edilizia che con oltre mille espositori presenti di cui il 20% stranieri e uno spazio espositivo di 80mila metri quadrati si conferma come fiera d’eccellenza per il settore edilizio. La kermesse in programma dal 5 all’8 ottobre ha offerto una vetrina prestigiosa per mostrare i nuovi prodotti all’avanguardia delle aziende del settore. E’ stata inoltre un’importante opportunità di incontro tra domanda e offerta e un momento di riflessione, dibattito e approfondimento sui temi ambientali, della riqualificazione urbana, dei quadri normativi, delle soluzioni innovative e della sostenibilità grazie ai numerosi convegni in programma.

Gli incontri di maggior interesse sono stati rappresentati dagli appuntamenti “Una nuova politica edilizia per la città e il territorio: riqualificazione urbana e sostenibilità” organizzato in collaborazione con Ance a cui ha partecipato anche il ministro delle infrastrutture e trasporti Altero Mattioli e la lectio magistralis  di Oriol Bohigas, l’architetto protagonista della rinascita di Barcellona che ha illustrato il suo progetto di “futuro delle città”, appuntamento  impedibile per gli interessati all’architettura (entrambi svolti nella giornata di venerdì).

La fiera è stata organizzata per saloni tematici: cantiere e produzione, energia e sostenibilità, servizi per progettare e costruire per rispondere in modo migliore alle esigenze dei visitatori che hanno potuto visitare la fiera seguendo un filo conduttore in base ai propri interessi. Forte accento è stato posto sul “green building”, con ampi spazi dedicati alla produzione energetica di edificio e materiali innovativi (e classici come il calcestruzzo all’interno del salone “Saie Concrete”) per la costruzione e per il risparmio energetico. Prodotti, tecniche, sfruttamento delle potenzialità, nuove tecnologie, sono solo alcune delle parole chiave che hanno accompagnato il sotto salone Saienergia&sostenibilità 2011 conclusosi con la presentazione del rapporto sullo scenario energetico italiano e possibilità di interventi di riqualifica (tenutosi nella giornata di venerdì presso la Sala Rossa del Pala Congressi).

Non è mancato neppure lo spazio per discutere di regolamenti edilizi, argomento di discussione in più convegni e ripreso dal grande stand occupato dalla Regione Emilia Romagna, in cui sono stati esposti progetti di riconversione di edifici cittadini. In prosecuzione di Cersaie, salone internazionale della ceramica, conclusosi poche settimane fa, si è voluto ospitare l’iniziativa SAIE New Stone Age Design, spazio dedicato al settore della pietra autenticamente naturale a nuovi mercati.

Come ospiti della fiera siamo rimasti affascinati dai sistemi, dalle attrezzature e dalle macchine  per la prefabbricazione che hanno occupato fisicamente una estesa superficie espositiva e hanno attratto centinaia di visitatori grazie alle dimostrazioni compiute da tecnici specializzati (come ad esempio nello stand dell’italiana Mep, leader nella produzione di staffatrici automatiche). Affluenza di pubblico notevole anche in occasione delle presentazioni-dimostrazioni delle nuove gru dell’azienda tedesca Liebherr che regnava con un enorme stand open air in cui imperavano decine di gru con bracci telescopici stagliati alti verso il cielo.

Saie è una fiera interessante anche per i giovani, coinvolti in numerose iniziative tra cui Formoter, corso per operatori di macchine per la movimentazione della terra in collaborazione con Unacea, svoltosi all’aria aperta complice il bel tempo che ha accompagnato i giorni di fiera.

Il mondo accademico è stato coinvolto attraverso il progetto “Med in Italy”. Si tratta di una realizzazione dagli studenti dell’Università Roma Tre in partnership con il Laboratorio di Disegno Industriale de La Sapienza. Estremamente innovativo il lavoro del team italiano che soddisfando i criteri architettonici e ingegneristici, tecniche costruttive, abitabilità,  sostenibilità, innovazione di prodotto e di processo, ha progettato un modulo abitativo  capace di affrontare le alte temperature delle estati mediterranee, lavorando sul principio  dell’inerzia termica e della trasportabilità (dovendo essere costruita nel luogo del  concorso). I muri sono  composti di casseforme riempite di sabbia  sostituibile anche con  inerti di demolizione o ghiaia) e, a migliorare i già ottimi indici di isolamento termico, un  cappotto esterno. “Modulare, pensata per “aggregazioni” la casa MED in Italy è completamente  autosufficiente sia per il sistema idrico (con sistemi di riciclaggio), sia in termini  energetici. Ogni anno MED in Italy produrrà 11.400 kilowattora con i pannelli fotovoltaici,  ma consumerà solo un sesto di questa energia, immettendo in rete quasi 9.300  kilowattora. In 20 anni saranno, quindi, 121 le tonnellate di CO2 risparmiate, come se gli  abitanti avessero piantato un piccolo bosco di 120 alberi. Meno CO2, più comfort e più  risparmio: l’efficienza dei sistemi permetterà alla casa di funzionare perfettamente“.

Una 47esima edizione di Bologna all’insegna dell’ecosotenibilità dunque e della riqualificazione che delinea i presupposti per una ripresa economica: puntare sull’innovazione e integrazione di soluzioni. Per raggiungere il traguardo è necessaria una giusta coesione tra mondo dell’edilizia e mondo dell’architettura (seconda anima coinvolta a Saie 2011),  convergenze che danno origine a soluzioni ottimali dal punto di vista costruttivo e al tempo stesso “umano”. Esempio ben ricordato dall’architetto ospite speciale Oriol Bohigas che della sua concezione basata sull’”etica del fare a servizio della città e dei cittadini” ha fatto una scuola di pensiero.

Da parte degli organizzatori è giunta soddisfazione e la conferma dell’appuntamento per il 2012, nonostante il rammarico per una concorrenza “poco leale” da parte del “Made Milano, salone dedicato allo stesso target e tenutosi in concomitanza. Gli annunci stampa che hanno tapezzato i dintorni della fiera di Bologna sono stati visti come una sorta di dichiarazione di guerra.  

Subito dopo il taglio del nastro, il presidente di Bologna Fiere, Duccio Campagnoli ha commentato: “Sarebbe stato meglio lavorare insieme per far prevalere gli interessi delle imprese. Ma il SAIE di Bologna resta sempre il punto di riferimento per il settore e confermiamo già l’edizione del 2012“.

http://www.infoiva.com/2011/10/saie-ha-chiuso-con-soddisfazione-l%E2%80%99edizione-2011.html

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GreenMe.it - Solar Decathlon 2011: vince Watershed, la "casa farfalla" - 5 October 2011


Alimentata esclusivamente con energia solare, studiata per essere collocata in zone umide e piovose, la casa farfalla ha una struttura decisamente particolare: spiega le ali di un tetto erboso in grado di trattiene e conservare la pioggia, che poi può essere riutilizzata per innaffiare il giardino verticale dove poter coltivare frutta e verdura.

Si chiama Watershed (in inglese: spartiacque) ed è il progetto vincitore del Solar Decathlon 2011, le olimpiadi statunitensi dell'architettura green, giunte ormai alla sesta edizione. 
A realizzarla è stata l'Università' del Maryland, che ha pensato ad un progetto innovativo e 100% green.

La gara nordamericana – come suggerisce il nome stesso– si articola in dieci prove di risparmio energetico e impatto ambientale. E Watershed è rientrata a pieno nei requisiti.

La "casa farfalla", infatti, è un’abitazione studiata per essere collocata in zona umide e piovose, come quelle dell’area del Chesapeake Bay nel Maryland, come suggerisce il suo stesso nome, ma prevede comunque un’alimentazione esclusivamente ad energia solare, come richiesto dal concorso.

Tra i partecipanti alla competizione, oltre alle università statunitensi, anche gli atenei di Cina, Canada, Belgio e Nuova Zelanda, che ha ottenuto il terzo posto con un progetto ispirato alle case vacanza neozelandesi: il ''Kiwi bach'', un prototipo che è già stato acquistato per diventare realtà con soli 300.000 dollari.

Le olimpiadi statunitensi anticipano di un anno la competizione europea a cui parteciperà per la prima volta anche il progetto italiano MED in Italy, ovvero il prototipo in stile mediterraneo realizzato dalla Facoltà di Architettura dell'Università di Roma Tre, in collaborazione con La Sapienza, di cui abbiamo già parlato nei mesi scorsi.

MED in Italy ha infatti partecipato all’evento Usa per mettere a punto la propria presenza al Solar Decathlon Europe, che si svolgerà nell'autunno 2012 a Madrid, dove parteciperà l’Italia, Brasile, Cina, Danimarca, Egitto, Francia, Germania, Gran Bretagna, Giappone, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Spagna e Ungheria.

È stato emozionante trovarsi al Solar Decathlon statunitense in una città di matrice neoclassica come Washington”- ha detto Chiara Tonelli, architetto e Team leader del progetto MED in Italy - Mi hanno colpito particolarmente alcune delle diciannove case partecipanti come la 4D Home del Massachusetts, ispirata alla quarta dimensione dopo le tre dello spazio, quella del tempo appunto, così da seguire le esigenze familiari legate al susseguirsi delle stagioni, e la Self-Reliance del Middlebury College nel Vermont, prototipi di una casa vernacolare, simile a una confortevole fattoria del New England, ma allo stesso tempo contemporanea. Ho apprezzato infine la flessibilità e l’innovativi della casa cinese”.

Ora, non resta quindi che tifare per il progetto MED in Italy!

http://www.greenme.it/abitare/bioedilizia-e-bioarchitettura/5912-solar-decathlon-2011-vince-watershed-la-qcasa-farfallaq


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Comunicato stampa

MED IN ITALY AL SOLAR DECATHLON 2012:
PER LA PRIMA VOLTA UNA CASA MEDITERRANEA ALLE OLIMPIADI DELL’ARCHITETTURA GREEN

 

Una casa che produce tre volte più energia di quanta ne consuma, che si monta in due giorni e che è in grado di rispondere persino all’emergenza di un post terremoto o ai drammatici problemi di un’ondata di migranti in fuga da un conflitto. Una casa adatta soprattutto al caldo, pensata e realizzata per resistere al cambiamento climatico, perfetta per una struttura di turismo sostenibile. Una casa progettata in modo che le pareti potranno essere realizzate con materiali locali, per adattarsi a tutti i paesaggi.

È MED in Italy, il progetto che un team composto da docenti e studenti dell’Università di Roma TRE in partenariato con il Laboratorio di disegno industriale della Sapienza porterà a Solar Decathlon Europe, la gara internazionale ideata dal Dipartimento Energia degli Stati Uniti, una vera e propria Olimpiade dell’architettura green.Nel settembre 2012 MED in Italy sarà infatti a Madrid assieme ad altre 19 case provenienti da 14 paesi: Brasile, Cina, Danimarca, Egitto, Francia, Germania, Gran Bretagna, Giappone, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Spagna e Ungheria.

È la prima volta a partire dalla prima edizione di Solar Decathlon nel 2002, che un team italiano viene ammesso alla competizione mondiale dell’architettura sostenibile. Per vincere la palma di edificio più verde dell’anno dovrà superare dieci prove (decathlon, appunto, come nelle vere Olimpiadi): la sfida si snoda lungo i percorsi dell’architettura, della capacità costruttiva, dell’efficienza, del bilancio energetico, del comfort, della funzionalità, della comunicazione, della produzione e fattibilità economica, dell’innovazione, della sostenibilità. Per ognuna delle ‘gare’ i prototipi riceveranno un punteggio da una giuria internazionale (fino a un massimo che, a seconda dei settori, arriverà a 80 o 120 punti). Med in Italy reinterpreta, in versione contemporanea, la tradizione mediterranea, attraverso un patio esterno ombreggiato in cui si coltivano ortaggi mediterranei, le grandi murature del passato in grado di accumulare il calore, lo spazio interno organizzato per favorire lo stile di vita mediterraneo, la produzione di energia elettrica da fotovoltaico organico.

“In realtà, la vera vittoria è già nell’essere stati scelti fra le centinaia di progetti presentati: quest’ammissione dà diritto a un premio che ha permesso l'avvio del progetto per il prototipo”, spiega la Team leader di MED in Italy, l’architetto Chiara Tonelli. “È sostanzialmente la prima volta – aggiunge - che una casa bioclimatica viene progettata con maggiore attenzione all’isolamento dal caldo piuttosto che a quello dal freddo. L’architettura verde ha avuto negli ultimi decenni caratteristiche più nordiche che meridionali, ma noi mediterranei abbiamo una tradizione antichissima, che abbiamo recuperato e reinterpretato nella progettazione. Così la nostra casa resterà isolata dall’esterno nelle ore più calde e si aprirà quando il sole cala, mentre uno spazio aperto a patio funzionerà da zona di raffrescamento. L’amplissimo bagaglio di conoscenze tradizionali della regione mediterranea verrà declinato in un’architettura contemporanea e bella a vedersi. Inoltre sarà coniugato a tutte le tecnologie a basso consumo energetico e all’utilizzo del solare fotovoltaico: MED in Italy produrrà più energia di quanta ne consumi”.


MED in Italy è una casa pensata per il clima tipico del Mediterraneo, in particolare per i paesi che si trovano alla medesima latitudine della Sicilia, isola con la quale spesso sono condivise usanze e tradizioni. In questi climi la copertura esterna fotovoltaica serve anche a ottimizzare l’escursione termica tra giorno e notte, mantenendo così una temperatura intermedia all’interno dell’edificio. L’intera abitazione è basata sul contrasto tra tecniche costruttive hi e low-tech. Le costruzioni tradizionali mediterranee sono generalmente realizzate in muratura, per sfruttare l’inerzia termica. Le pareti sono quindi costruite con strutture in legno riempite di materiale locale pesante. I muri possono funzionare così da volano termico sia in estate che in inverno.

Il patio della casa MED in Italy, assieme agli infissi, è realizzato in vimini, intrecciato da un artigiano dell’Italia centrale che rinnova l’esperienza centenaria della sua bottega. “Abbiamo deciso di utilizzare questo materiale, che ben si adatta persino a un’abitazione totalmente innovativa come questa, così da non dimenticare le nostre tradizioni artigianali”, spiega Chiara Tonelli. “Lo stile italiano si basa sulla tradizione artistica, per questo uno dei partner significativi al progetto è Massimo Catalani, un importante artista che affrescherà le pareti interne della casa con immagini ispirate alla dieta mediterranea”.

Il progetto della casa mediterranea ha ricevuto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e il patrocinio della provincia di Roma. Partner istituzionale, Agenzia Casaclima. Sponsor tecnici e professionali: RubnerHaus AG, Frost Italy, Naturalia BAU, Pico srl, Autodesk, Caspur e Massimo Catalani.

 

Per informazioni:

Silverback - Greening the Communication

Paola Richard - p.richard@silverback.it – mobile 366 1645501

 

Il sole 24 Ore Speciale Saie - "Med in Italy" sul palcoscenico Ecco la prima casa ecologica - October 2011


L’Università degli Studi di Roma Tre offre al SAIE un’abitazione autosufficiente e a regola d’arte

Si alza il sipario sulla casa sostenibile, progettata dagli studenti dell'Universitàdi Roma Tre in partnership con il Laboratorio di Disegno Industriale de La Sapienza.
Il piccolo gioiello si chiama "Med in Italy" parteciperà al concorso internazionale Solar Decathlon Europe 2012 e i visitatori del SAIE 2011 potranno apprezzare in anteprima il plastico. Oltre a ciò potranno discutere filosofia e dettagli della casa sostenibile con il gruppo di progettazione, coordinato dall'architetto Chiara Tonelli, presente in fiera dal 5 all'8ottobre.
Il punto di forza di Med inItaly è innanzitutto il concetto di Mediterraneità, inteso come insieme di conoscenze costruttive tradizionali sviluppate nel corso della storia non solo nel bacino del mediterraneo, ma anche in relazione ai continui contatti tra le culture del Mediterraneo e quelle del vicino e dell'estremo Oriente (Marco Polo è l'esempio più conosciuto).
Dal punto di vista costruttivo, invece, il focus è sul concetto di muratura massiva tipico di tutte le culture che devono affrontare l'elevata temperatura delle estati piuttosto che i rigori degli inverni nordici. La casa è completamente autosufficiente sia dal punto di vista energetico (l'accumulo è garantito da batterie come sulle barche)sia da quello del consumo idrico. E anche l'arte gioca il suo ruolo: la parete nord è completamente affrescata da un artista, Massimo Catalani, che lavora utilizzando sabbie di Madrid e marmo italiano.

http://www.saie.bolognafiere.it/files/documenti/documenti2011/pdf_radiocor/newsletter_radiocor_saie_definitiva.pdf
 

 

MED in Italy was featured at SAIE Event - The participation included and exhibition in the Main Square of the fair, and a public presentation conference hosted in the Energy Pavilion.

MED in Italy was featured at SAIE Event - The participation included and exhibition in the Main Square of the fair, and a public presentation conference hosted in the Energy Pavilion.

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