Laboratorio progettazione 3 B Prof. Palmieri_Stud. Daniel Loddo
Published by Daniel Loddo on 12 Maggio, 2011 - 13:32
Superficie area di progetto = 12196 mq
Superficie area di progetto = 12196 mq
Area di progetto
L’area si colloca nel quartiere tra la via Portuense e viale Marconi, al di sopra di P.za Antonio Meucci.
Il lotto è di forma trapezoidale e incastrato tra via Giuseppe Belluzzo, direttrice che lo collega alla via Portuense, via Lorenzo Greppi, via Nicola Pellati e l’istituto ottocentesco del Vigna Pia.
Le dimensioni del lotto sono di circa 70 m trasversalmente e 190 m longitudinalmente.
Descrizione del progetto
Il progetto si basa sulle diverse quote su cui l’area si espande. Vengono quindi realizzati dei terrazzamenti che raccordano le quote diverse, sui quali sono collocati gli edifici; longitudinalmente l’edificato risulterà compatto, mentre trasversalmente si spezzerà, a seguire l’andamento del terreno.
Dati metrici
Progetto di residenze a Val melaina , Roma.
Area di progetto : 11000mq
Area edificabile:5500mq
impronta a terra degli edifici: 1836 mq
H max : 15 metri
Volumetria
Volumetria edifici 5 piani: 4320 mc
Volumetria edifici 4 piani: 3888mc
Volumetria totale : 8202 mc
Quando provo a caricare un'immagine clicco, alla fine del processo, Salva e mi appare questa scritta:
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che devo fare?
grazie.
superficie area di progetto: 12200,44 mq
superficie "impronta" dell'edificio: 2417,13 mq
volumi:
residenziale: 7620 mc
commerciale: 1750 mc
altezza:
residenziale: 3,00 m
commerciale: 3,50 m
Il nostro progetto si basa sull'intersecarsi di due parabole con ampiezze e direzioni differenti.
La prima è posta più a Sud e volge lo sguardo al panorama;
la seconda invece è posta più a nord rivolta verso la città.
L'altezza dei nostri due edifici varia da uno a due piani, ciò permette l'accesso da terra alla copertura calpestabile.
La parabola a sud ha maggiore ampiezza e poggia a terra per tutta la sua lunghezza; l'altra invece è sopraelevata per gran parte del suo sviluppo e si adagia sulla prima.
Venerdì 13 maggio alle ore 8,30 nell'aula Barberini, gli architetti Carlo Celia e Stefano Cacciapaglia terranno la lezione: La Villa dei Quintili - Palazzo Massimo alle Terme, ragionamenti ed esperienze di restauro
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Concept
Nella prima fase di elaborazione si è scelto di approfondire il principio spaziale del nastro per indagarne le possibilità in termini compositivi: il nastro è un elemento a sviluppo in una direzione prevalente, che grazie al movimento moltiplica le possibilità di articolare vuoti e pieni, può connettere punti a quote differenti, perfino imporre un disegno all’ambiente - laddove il suo movimento è più rigido ed energico - o assecondare le curve del paesaggio naturale, se il suo movimento rallenta ed esplora direzioni differenti. Vegetazione, piccole sporgenze e depressioni del terreno restano come residui di un sistema ambientale in gran parte perso che qui si vuole riscrivere e valorizzare. Da queste considerazioni discende il disegno planimetrico e la restituzione da modello che presentiamo.
Il complesso edilizio (Superficie impronta edifici: 1465 mq)
L’edificio a nord è descritto da un nastro che si avvolge con un movimento regolare. Esso assume una sagoma piuttosto compatta, un corpo pieno che entra nell’area e ne altera le forme, “cristallizzando” le pendenze naturali in superfici piane a livelli differenti (”terrazze”). Il fronte ovest dell’edificio si affaccia su un vuoto che lo mette in relazione con l’edificio più a sud. Il fronte est risulta invece aperto alle relazioni con la città e perciò ottimale per l’inserimento al piano terreno delle attività commerciali, che creano un’interazione con il circuito del quartiere, sfruttando anche la pendenza ridotta rispetto al versante di via Pellati. Dallo studio delle sezioni si osserva come lo stesso nastro suggerisca per i piani superiori l’aggregazione in alloggi distribuiti a ballatoio.
Un altro nastro discende da via pellati ma con una leggerezza tutta diversa. Il suo movimento è più morbido e si adatta alle sinuosità del terreno. Così esso disegna nel suo avvolgimento tre corpi di minore peso e dimensione rispetto al primo, dove anche la tipologia degli alloggi sarà differente, assumendo probabilmente forme ibride (case a ballatoio, schiera, patio). I tre volumi stabiliscono fra di loro rapporti differenti, a causa dei loro orientamenti e sfalsamenti dovuti all’adattamento al terreno. Inoltre le forme più fluide dell’organismo nel suo complesso generano una compenetrazione tra edifici e spazio esterno.
L’area di progetto
L’area di progetto è ubicata all’interno del quartiere Portuense a Roma ed è compresa tra gli ambiti di valorizzazione previsti dal PRG. Il lotto, attualmente inedificato, è delimitato ad est da via Belluzzo, parallela alla linea ferroviaria FR1, a sud dall’area del complesso scolastico “Vigna Pia”, a nord da via Greppi, ad ovest da via Pellati.
Il tessuto circostante l’area è costituito principalmente da palazzine residenziali con uno sviluppo medio in altezza di circa 20m. A caratterizzare la morfologia dell’area è soprattutto l’articolazione in quota: via Pellati è posta ad una quota più alta di circa 5 metri rispetto al livello di via Belluzzo, coincidente all’incirca con la quota media dell’area di progetto. Il lotto è di forma trapezoidale, lungo circa 190 m e largo mediamente 70 m. L'area è di 12.155 mq.
Il programma edilizio.
Il programma edilizio prevede la progettazione di un complesso edilizio che contenga al proprio interno residenze e spazi commerciali, la cui superficie costruita complessiva sia di circa 3000 mq, per una cubatura complessiva di circa 9400 mc. ll sistema distributivo non dovrà essere superiore al 20-25% della superficie residenziale. A queste superfici andrà aggiunta una superficie destinata a parcheggio di circa 950 mq.
Oltre all’articolazione aggregativa del costruito, il progetto investirà anche le aree esterne tra i fabbricati e i vuoti di relazione tra insediamento e contesto.
Le quantità in dettaglio
Totale 3040 mq 9370 mc ca
di cui:
Negozi: ca 500 mq H= 3,5 m 1750 mc
Residenze: ca 2540 mq. H= 3 m 7620 mc
La superficie residenziale andrà suddivisa in 46 alloggi come segue:
8 alloggi da 100 mq
10 alloggi da 75 mq
10 alloggi da 55 mq
8 alloggi da 30 mq
10 alloggi di 20 mq
Laboratorio di Progettazione Architettonica e Urbana 3A
Prof. Arch. Fulvio Leoni
Studentessa Emanuela Peroni
A.A.2010/2011
OGGETTO:Centro polifunzionale sito presso P.zza Albania, Roma
Il lotto preso in considerazione si trova a Roma e più precisamente è delimitato a Nord da Viale Manilo Gelsomini, a Sud da Viale Aventino, ad Est da Piazza Albania e ad Ovest dal Parco della Resistenza.
In questo modo viene a delinearsi l’area di progetto avente forma triangolare presentante una pendenza di circa 5,50 m che scende da Est verso Ovest.
DATI METRICI:
Il centro polifunzionale, di 3500 mq, deve comprendere al suo interno:
- GALLERIA D'ARTE - comprensiva di bookshop e punto di ristoro - di circa 1500 mq;
- 2 SALE CONFERENZA - una con ingresso dalla galleria ed una con ingresso indipendente - per un totale di circa 500 mq;
- RISTORANTE di circa 400 mq;
- ZONA COMMERCIALE di circa 600 mq;
- UFFICI - tanto della galleria quanto del commercio - per un totale di circa 250 mq;
- LOCALI TECNICI di circa 250 mq.
L’edificio ha però dei vincoli da tenere sempre bene a mente, quali:
-solaio di 0,30 m;
-trave 0,70 m;
-canalizzazioni 0,50 m;
-interpiano libero 4 m.
IDEA PROGETTUALE:
Il progetto prevede il mantenimento di entrambe le strade che circondano l’area presa in esame.
In particolar modo la strada che collega Viale Manilo Gelsomini a Viale Aventino ne è parte integrante, infatti intorno a questa si erge l’edificio costituito da due volumi distinti per forma (successivamente anche per materiale) collegati tramite due passaggi, uno aereo e uno sotterraneo.
La volontà è quella di realizzare un’architettura che possa essere attraversata ed osservata da ogni lato, anche se si è in automobile, senza mai tralasciare “l’effetto sorpresa”.
Infatti venendo da Viale Aventino si scorge solamente un lato dell’edificio per di più inclinato, facendo sorgere la domanda: ma cos’è?come si regge?
L’edificio prevede 4 piani aventi funzioni differenti a seconda del volume al quale appartengono, infatti:
il volume più vicino al parco prevede un piano ipogeo, mentre quello più vicino a P.zza Albania ne presenta due.
L’elemento più vicino al parco ospita al pian terreno la zona commerciale ed al primo piano il ristorante, ai quali sono ammorsati:
- al piano ipogeo l’atrio della galleria e l’auditorium con ingresso indipendente;
- all’ultimo piano la sala conferenze e gli uffici della galleria.
L’elemento più vicino a P.zza Albania ospita integralmente la galleria d’arte, la quale è collegata tramite due passaggi al primo volume (vd. sopra).
Grande importanza è stata riservata anche all’esterno dove si ipotizza la realizzazione di una piazza su due livelli per il blocco più vicino al parco, mentre dall’altra parte vi è la volontà di ricreare una zona a parco.