Questa esercitazione consiste nel calcolare come viene riparita una forza orizzontale (data dal vento o dal sisma) in un implacato. Vedremo quindi anche la modalità con il quale colare il centro d’area ed il centro delle rigidezze.
L’impalcato analizzato è di un generico edificio di un solo piano costituito da telai piani in cls armato con tipologia di controventi modello shear-type : i telai Shear-Type sono un modello teorico che hanno la capacità di possedere travi infinitamente rigide, questo fa si che le estremità dei pilastri non possono ruotare. La rotazione impedita porta a deformare i pilastri stessi come travi doppiamente incastrate. In questo caso la deformata si avvicina alla deformata di una trave deformabile per solo taglio.
Poniamo l’impalcato in un piano cartesiano che ha come origine il punto più in basso a sinistra ed notiamo l’esistenza di 3 telai verticali, ovvero paralleli all’asse y, e 4 orizzontali, cioè paralleli allesse x :
Telaio 1v composto da: Pilastri 1, 4, 6, 9
Telaio 2v composto da: Pilastri 2, 5, 7
Telaio 3v composto da: Pilastri 3, 8, 10
Telaio 1o composto da: Pilastri 1, 2, 3
Telaio 2o composto da: Pilastri 4, 5
Telaio 3o composto da: Pilastri 6, 7, 8
Telaio 4o composto da: Pilastri 9, 10
I controventi saranno rappresentati come molle, aventi la loro adeguata rigidezza, essendo possibili vincoli cedevoli elasticamente dell’impalcato.
Procedo con il calcolarmi le rigidezze traslanti dei vari controventi. Essendo un modello shear type la rigidezze si ricaverà con:
F = (12EI1 / h3 + 12EI2 / h3) δ
F = k δ
k = 12EI1 / h3 + 12EI2 / h3
Generalizzando la formula da 2 ad n pilastri :
Dove E è il modulo elastico del cls armato (21000 MPa) ed I è il momentro d’inerzia che può essere, a seconda di come è disposto il pilastro:
Ix = bh3 / 12
Iy = b3h / 12
Una volta trovate le rigidezze traslanti dei telai procediamo calcolandoci le loro distanze dal punto di origine O.
Andiamo ora a calcolare e trovare il centro d’area dell’edificio. Nel nostro caso l’impalcato è un semplice rettangolo quindi il centro d’area si troverà esattamente all’incrocio delle 2 bisettrici.
Se la forma fosse stata complessa si proceva con il suddividere l’area totale in aree semplici trovando i centri di area di ognuna di esse (che equivarrà al centro geomentrico), successivamente di dovranno applicare 2 formule per trovare i 2 assi che si incontrano nel centro d’area :
xG = ΣAi xGi / Atot
yG = ΣAi yGi / Atot
Procediamo ora con il calcolarci la rigidezza totale orizzontale, rigidezza totale verticale, rigidezza torsionale ed il centro delle rigidezze individuato anch’esso da 2 assi cartesiani di grazie alle formule:
xC = Σkvi dvi / kv_tot
yC = Σkoi doi / ko_tot
Calcolandoci tutte le distanze dei controventi dell’impalcato dal centro delle rigidezze C possiamo trovare il valore della rigidezza torsionale dato dalla formula:
kφ = Σkvi dd2vi+Σkoi dd2oi
Vediamo dove sono posizionati i due centri nell’impalcato:
Notiamo che il centro delle rigidezze è situtato molto in altro rispetto l’asse y ed è quindi abbastanza distante dal centro d’area, questo è dato per un irrigidimento eccessivo nella parte alta. Sapendo che la forza sismica che andremo a trovare verrà applicata nel centro d’area G vorrà dire che questa non coincidenza tra G e C provocherà delle rotazioni dell’impalcato.
Andiamo adesso a trovarci la forza sismica da applicare in G. Dobbiamo prima di tutto difinire i tre carichi distribuiti (qs , qp e qa )in modo da calcolarci il carico totale permanente Gk ed il carico permanente accidentale Qk :
Gk = (qs + qp ) Atot
Qk = qa Atot
Da normativa utilizziamo la combinazione sismica per calcolare i pesi sismici:
W = Gk + ψ2j Qk
Dove ψ 2j è il coefficiente di contemporaneità tabellato nella normativa.
Il peso sismico W rappresenta la forza peso dell’edificio, ovvero il rapporto tra massa ed accelerazione gravitazionale. Essendo l’accelerazione del sisma, però, minore dell’accelarazione gravitazionale, viene introdotto un coefficiente d’intensità sismica c che dipende dalla zona dove è collocato l’edificio. In questo modo possiamo trovarci la forza sismica:
F = c W
Ora che abbiamo tale forza la andiamo ad applicare nel centro d’area creando 2 casi:
- forza applicata in direzione x, che comporterà ad possibile rotazione e traslazione orizzontale dell’impalcato
- forza applicata in direzione y, che comporterà ad possibile rotazione e traslazione verticale dell’impalcato
Lo spostamento orizzontale, che chiamiamo u, è pari a:
u = F / ko_tot
Lo spostamento verticale, che chiamiamo v, è uguale a:
v = F / kv_tot
La rotazione φ impressa all’impalcato si trova con la seguente formula:
φ = Mc / kφ
Dove Mc è il momentro torcente dato dal rapporto tra forsa simica F per il braccio, ovvero la distanza tra G e C.
Possiamo infine ricavarci la forza sui singoli controventinei due casi di carico.
Quando la forza sarà applicata in direzione x, la reazione elastica dei controventi orizzontali sarà pari a:
Fo_n = ko_n (u + φ ddo_n)
Mentre nei vericali sarà :
Fv_n = kv_n φ ddv_n
Quando la forza sarà applicata in direzione y, la reazione elastica dei controventi verticali sarà pari a:
Fv_n = kv_n (v + φ ddv_n)
Mentre negli orizzontali sarà :
Fo_n = ko_n φ ddo_n
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