SdC(b) (LM PA)

Progettazione Strutturale B (LM PA)

DIMENSIONAMENTO TRAVI

 

 

Trave appoggiata in acciaio

Il momento massimo della trave è in mezzeria ed è uguale a (qxl2 )/8

Mmax= 20x202/8 = 1000 kNm

Visto la luce della trave utilizzo un acciaio speciale, più resistente.

Fe510    fyk= 355 MPa     v (coefficiente di sicurezza)=1,15

Wx = Mmax / (fyk/v) = 1000/ (355*1000/1,15) = 0,003239 m3 = 3239 cm3

Il profilario preso in esame non prevede sezioni per moduli di resistenza di tali dimensione.

Considero quindi il più grande presente : IPE600 con Wx = 3069 cm3

 

Trave reticolare

Il modello elaborato su SAP mi conferma che, essendo una trave reticolare, la struttura non è sollecitata a flessione ma solo lungo le direzioni delle aste.

Per dimensionare la struttura considererò le aste più sollecitate rispettivamente a trazione e compressione.

ASTA 15-10    N(Trazione) = 335 kN             ASTA 2-16   N(compressione) = 400 kN

Fe510    fyk= 355 MPa     v (coefficiente di sicurezza)=1,15

ASTA SOLLECITATA A TRAZIONE

Amin = N(T)/ σadm = 335000 / 308,7 = 1085m m2  =  10,85 cm2

Ipotizzo un profilo tubolare con diametro 114,3 mm e spessore 3,6 mm (A=12,50cm2)

 

ASTA SOLLECITATA A COMPRESSIONE

Imin= (C x ν x l²)/(π² x E)= (400 x1.2x(500)²) / (π²x21000 ) = 554,85 cm4

Ipotizzo un profilo tubolare con diametro d=168 mm e spessore s=3,2 mm (I=566cm4)

Verifico la snellezza del profilo

ρ= √ I / A = √ 566/16,60 = 5,83 cm

λ = lo / ρmin = 500/5,83 = 85,76

 

  Trave Vierendeel

Dal modello sviluppato su SAP ricavo l'asta più sollecitata.

Dal momento che sulla struttura si sviluppano sia sollecitazione flessionali che di trazione e compressione, nel primo dimensionamento di massima a flessione imporrò una maggiorazione ipotetica del 50%.

Wx = Mmax /1,5σadm = 187000/1,5x308,7 = 403,84 cm3

Adotto IPE 270 con Wx= 428,9 cm3    A=45,95 cm2

A questo punto verifico a pressoflessione se la tensione di progetto è minore di quella ammissibile

Mmax/Wx + Nmax/A < σadm

σd =1870/428,9 + 7500/45,95 =  167,58 MPa < σadm

dimensionamento

arco ribassato e sezione

vogliamo comprendere quale sia in un arco ribassato la sezione più performante a parità di area. ovviamente cambiando la forma della stessa avremo momenti d'ierzia differenti, e con questi anche raggi d'inerzia diffrenti.

ora considerando le aree di cm 80x20 (1); 20x80 (2); 40x40 (3); 160x10 (4); 10x160(5) tutte di area 1600 cmq  calcoliamoci i momenti d'inerzia

I1 = 1/12x20x403 =106.666 cm4

I2 = 1/12x80x103 =6.666 cm4

I3 = 1/12x40x203 =26.666 cm4    

I4 = 1/12x10x803 =426.666 cm4

I5 = 1/12x160x53 =1.666 cm4

come risulta evidente i momenti d'ierzia baricentrici sono molto differenti tra di loro, ora vediamo se questo inficia nelle prestazioni dell'arco e quindi se l'arco sia più o meno spingente ( ovviamente più l'arco spinge più si comporta da arco, ovvero questo sta a significare che ha trasformato la flessione in spinta quindi distaccandosi da un comportamento a trave, infatti l'arco ribassato è " più arco" di un arco a tutto sesto). se si ritrova un momento flettente in sommità dell'arco quasto si sta comportando quasi come una trave ed andrà quindi a provocare lesioni in mezzeria (proprio come una trave), infatti è più comune trovare archi a tutto sesto con crepe in sommità piuttosto che archi ribassati con lo stesso tipo di lesione.

L'arco in questione ha una luce di 24 m ed una freccia di 3, con un carico distribuito di 20 KN/m

applichiamo in sap le varie sezioni all'arco e vediamo la spinta laterale.

l'arco è una volta iperstatico quindi la deformata prende una forma a campana con 2 punti di flesso simmetrici l'uno rispetto all'altro

ora analizziamo i valori riscontrati ovvero le spinte dell'arco ed i momenti massimi in sommità:

S1 =485KN M1 = 12KN          

S2 =491KN M2 = 3KN         

S3 =489KN M3 = 0,1KN  

S4 =470KN M4 =9KN

S5 =491KN M5 =60KN 

Per quanto riguarda le spinte dell'arco non si osservano differenze apprezzabili, ma nel momento in cui si analizzano i momenti in mezzeria allora osserviamo che la sezione con forma di trave (160x10) abbia un momento più alto comportandosi più come una trave che come arco, tant'è vero che lo sforzo alla base comunque risulta essere basso ( bisogna sempre ricordare che vi deve essere un equlibrio costante tra forze esterne e azioni interne, quello che non riesce a compensare la spinta di base lo deve equilibrare il momento in mezzeria per riavere equilibrio); 

in definitiva la sezione più spingente è la quinta (10x160), e fa si che l'arco ribassato si comporti più da arco rispetto agli altri.

esercitazione sul dimensionamento di una trave, una reticolare ed una vierendeel

prendiamo in esame tre tipologie strutturali differenti: una trave IPE, una travatura reticolare ed una trave Vierendeel, tutte con luce di 20m e densità di carico q= 20 KN/m  andandole a dimensionare ci si accorge di quanto sia differente la grandezza tra l'una e l'altra tipologia, considerando la sezione da utilizzare. la trave IPE avrà una sezione molto più grande e consistente della travatura reticolare asd esempio. Questo è dovuto al fatto che dovendole progettare entrambe usando lo stesso materiale, ovvero l'acciaio, la tensione sigma = N/A ; nella reticolare il momento esterno viene bilanciato proprio da N x il braccio h (l'altezza della reticolare), mentre nella trave IPE è T o C per il braccio h (2/3H) che bilancia il momento esterno. dovendo rimanere costante il rapporto ovvero la tensione sigma, all'aumenmtare di N dovrà aumentare anche A, ma se M=Nxh (a parità di M per entrambe le tipologie vistro che si deve equilibrare un momento esterno di ql2  /8 ) all'aumentare di h diminuisce N e con piccolo N abbiamo una A piccola.

ma andiamo a vedere nel dettaglio cosa avviene se si dimensionano le tre tipologie:verifico in sap i calcoli effettuati precedentemente. questa esercitazione ci vuole dimostrare come a seconda della luce debbano necessariamente cambiare anche le tipologie costruttive che impieghiamo. 

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