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Progettazione Strutturale B (LM PA)

Esercitazione 1 - Trave Reticolare Spaziale - Lucrezia Rodriguez

Per il progetto della travatura spaziale ho immaginato che la struttura sostenesse un edificio rifondato di 3 piani. Le dimensioni della struttura sono 20x20m. La spiegazione è nell'allegato

Esercitazione 1 - Trave Reticolare 3D

Il progetto che volevo realizzare era una travatura reticolare che potesse permettermi di sospendere un edificio di notevoli dimensioni (60mx20m) lasciandomi relativamente libero il piano terra.

Posto che potevo permettermi per il progetto che avevo in mente di fare 3 vincoli per lato lungo e 2 per il corto (6 vincoli in tutto) la luce massima che mi trovavo ad affrontare era di circa 27m.

Facendo perciò un calcolo approssimativo per l’altezza della trave ho ipotizzato un’altezza di 3,75m.

Ho quindi disegnato la trave in SAP2000. Ho assegnato i rilasci alle aste per imitare i comportamenti delle cerniere interne e i vincoli esterni.

Per procedere con i calcoli ho dovuto innanzitutto calcolarmi il peso proprio della mia struttura: per fare ciò oltre a scegliere un materiale, e personalmente mi sono orientato sul S235 data la sua duttilità, ho dovuto ipotizzare una sezione da affidare a tutte le aste. Sapendo che la snellezza massima consentita dalla legge è λmax≤200 e sapendo che λ=l₀/ρ abbiamo ottenuto che la sezione minima per legge al fine di evitare l’instabilità nelle aste compresse dovrà avere un raggio d’inerzia ρ=l₀/200. La lunghezza libera d’inflessione l₀=β*l dove β è un coefficiente che tiene conto della condizione al vincolo dell’asta considerata che nel caso di aste incernierata è β=1. Perciò nel nostro caso il raggio d’inerzia minimo è ρ=l/200. Per mettermi in sicurezza ho considerato le aste inclinate che avranno lunghezza l=3,75*√2. Quindi posso ottenere il raggio d’inerzia minimo ρ=2,65cm. Consultando il prontuario sceglierò la sezione 88,9x2,6.

Per calcolare il peso proprio faccio girare le analisi in caso di carico DEAD e sommo le reazioni vincolari verticali ottenendo il peso proprio di tutta la struttura in KN

Bisogna adesso stabilire le forze che agiscono sui nodi per reggere la struttura sovrastante: bisogna perciò calcolare l’area d’influenza considerando che i nodi centrali avranno un’area di influenza A1=3,75^2 mq quelli ai lati un’area A2=A1/2 e quelli agli angoli A3=A1/4

Considerando un carico di 10 KN/mq per piano e il peso proprio della struttura al mq moltiplicandoli per l’area d’influenza dei nodi,ottengo il carico da applicare sui singoli nodi

Vado quindi ad applicarli su SAP2000. Inserendoli in un load pattern che non consideri il peso proprio della struttura

Eseguo l’analisi per il nuovo caso di carico e mi estrapolo la tabella delle forze interne. Quindi scremo i dati rimuovendo le colonne sui tagli e sui momenti uguali a 0 per tutte le aste poi riduco ad una singola riga i dati per la singola asta. Una volta ordinati i dati in ordine crescente per le forze assiali mi accorgo di aver un carico di compressione particolarmente alto

Decido perciò di provare ad aumentare la resistenza della sezione aumentandone l’altezza e provo con una trave alta 5m. Ripetendo tutti i passaggi precedenti

Gli sforzi sono diminuiti notevolmente anche se rimangono piuttosto alti.

Vado quindi a effettuare il dimensionamento delle aste.

Inizio dimensionando le aste compresse. Sapendo che le aste compresse hanno un raggio d’inerzia minimo da rispettare per non incorrere in instabilità mi calcolo innanzitutto quale siano le sezioni minime che potrò usare. Sapendo che la tensione critica euleriana è σ(cr)=π^2*E/λ^2 allora eguagliandola alla tensione di snervamento(fyd) del materiale posso ottenere la snellezza critica per la quale la trave raggiunge l’instabilità prima che lo snervamento λ*=π√(E/fyd). Sapendo che la snellezza equivale come già detto λ=l₀/ρ posso ottenere il raggio d’inerzia minimo da dare alle sezioni compresse ρ=l₀/λ*.

Ottengo così due raggi d’inerzia minimi uno per le aste dritte da 5m e un altro per le aste inclinate da 7,07m

Scelgo perciò le mie 2 sezioni minime per le aste compresse

E le userò fino a quando mi rispettano i miei requisiti di area per le aste compresse dovuti allo sforzo normale A=N/fyd

Per gli sforzi assiali seguenti ho scelto dei profilati con aree maggiori scegliendo sezioni maggiori ogni volta che i requisiti non venivano soddisfatti.

Per dare una panoramica delle scelte oltre le immagini di seguito allego anche il foglio di calcolo su cui ho effettuato i dimensionamenti

Per quanto riguarda il dimensionamento delle aste tese ho deciso di riusare i profilati proposti per le aste compresse con l’unica accortezza di usare dei profilati più leggeri che coprissero le parti con un area minima minore di quella di partenza per le compresse.

 

 

Esercitazione 1 : travatura reticolare 3D

L'esercitazione prende in esame il comportamento di una piastra reticolare appoggiata su delle fondazioni, la quale deve sostenere il peso di tre piani e di una copertura. 

Il riferimento strutturale studiato per procedere con l'esercitazione è la Stazione di Roma Tiburtina, progettata dallo studio romano ABDR. 

    

Forum:

Esercitazione 1: piastra 3D reticolare

Si è deciso di studiare una travatura reticolare di modulo 3x3x3 m per un'estensione di 36x36 m. La struttura deve sostenere 3 piani ed una luce di 24 metri, con degli sbalzi di 3 m su ogni lato.

In seguito si è passati allo studio dei carichi a cui è sottoposta la struttura sommando al peso proprio di essa i carichi concentrati nei nodi.

Forum:

Esercitazione 1_Progetto di una travatura reticolare spaziale in acciaio

A partire da un modulo base 3x3x3m, ho definito una travatura reticolare di 48x24m, pensata per sorreggere il peso di 4 piani. Su SAP 2000 ho assegnato alla struttura una sezione in acciaio (classe di resistenza S275)  e dieci cerniere con luce 12m tra loro. Ho proseguito l'analisi considerando inizialmente il peso proprio della struttura e di conseguenza il peso assegnato ai nodi rispetto alle rispettive fasce di spettanza.

I dati ricavati sono stati raggruppati in quattro macrogruppi sia per le aste tese che per le compresse, in modo da ottimizzare le sezioni.

Per le aste compresse è stato necessario soddisfare i valori dell'area minima, del raggio minimo d'inerzia e dell'inerzia minima e verificare che la snellezza data da normativa fosse rispettata.

Per le aste tese è bastato verificare il valore dell'area minima dello sforzo a trazione.

In allegato vi sono i passaggi espressi in modo più esplicativo.

Esercitazione 1 - Progetto per una travatura reticolare spaziale in acciaio

Si è deciso di studiare una travatura reticolare di modulo 2x2x2 m per un'estensione di 24x16 m. La struttura deve sostenere 4 piani ed una luce di 20 metri, con degli sbalzi di 2 m su ogni lato.

In seguito si è passati allo studio dei carichi a cui è sottoposta la struttura sommando al peso proprio di essa i carichi concentrati nei nodi.

Successivamente il dimensionamento delle travi è stato progettato passando da Sap2000 alle tabelle Excel dove si è distinto tra aste tese e compresse. Se per le prime è bastato che l'area della sezione metallica fosse superiore a quella dell'area minima calcolata, per le seconde è stato necessario controllare che il parametro della snellezza, derivato dalla sezione metallica, dal momento di inerzia e del raggio d'inerzia, non superasse il valore dato dalla normativa pari a 200.

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