Direzione Artistica e Diritto d'Autore

 

Nel corso delle visite siamo venuti a conoscenza delle strette relazioni tra i principi che regolano la figura e gli obbiettivi della Direzione Artistica e le basi su cui sono state definite le disposizioni sul Diritto d'Autore. Tali disposizioni sono regolate dalla Legge 22 aprile 1941, n. 633. Riportiamo di seguito, evidenziate, le note riguardanti l'Architettura:

 

 

TITOLO I
Disposizioni sul diritto di autore

CAPO I
Opere protette

Art. 1

Sono protette ai sensi di questa legge le opere dell'ingegno di carattere creativo che appartengono alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all'architettura, al teatro ed alla cinematografia, qualunque ne sia il modo o la forma di espressione.

Sono altresì protetti i programmi per elaboratore come opere letterarie ai sensi della convenzione di Berna sulla protezione delle opere letterarie ed artistiche ratificata e resa esecutiva con legge 20 giugno 1978, n. 399, nonché le banche di dati che per la scelta o la disposizione del materiale costituiscono una creazione intellettuale dell'autore.

Art. 2

In particolare sono comprese nella protezione:
1) le opere letterarie, drammatiche, scientifiche, didattiche, religiose, tanto se in forma scritta quanto se orale;
2) le opere e le composizioni musicali, con o senza parole, le opere drammatico-musicali e le variazioni musicali costituenti di per sé opera originale;
3) le opere coreografiche e pantomimiche, delle quali sia fissata la traccia per iscritto o altrimenti;
4) le opere della scultura, della pittura, dell'arte del disegno, della incisione e delle arti figurative similari, compresa la scenografia;
5) i disegni e le opere dell'architettura;
6) le opere dell'arte cinematografica, muta o sonora, sempreché non si tratti di semplice documentazione protetta ai sensi delle norme del Capo V del Titolo II;
7) le opere fotografiche e quelle espresse con procedimento analogo a quello della fotografia sempre che non si tratti di semplice fotografia protetta ai sensi delle norme del Capo V del Titolo II;
8) i programmi per elaboratore, in qualsiasi forma espressi purché originali quale risultato di creazione intellettuale dell'autore. Restano esclusi dalla tutela accordata dalla presente legge le idee e i principi che stanno alla base di qualsiasi elemento di un programma, compresi quelli alla base delle sue interfacce. Il termine programma comprende anche il materiale preparatorio per la progettazione del programma stesso.
9) le banche di dati di cui al secondo comma dell'articolo 1, intese come raccolte di opere, dati o altri elementi indipendenti sistematicamente o metodicamente disposti ed individualmente accessibili mediante mezzi elettronici o in altro modo. La tutela delle banche di dati non si estende al loro contenuto e lascia impregiudicati diritti esistenti su tale contenuto.
10) Le opere del disegno industriale che presentino di per sé carattere creativo e valore artistico.

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SEZIONE II
Protezione dei diritti sull'opera a difesa della personalità dell'autore. Diritto morale dell'autore.

Art. 20

Indipendentemente dai diritti esclusivi di utilizzazione economica della opera, previsti nelle disposizioni della sezione precedente, ed anche dopo la cessione dei diritti stessi, l'autore conserva il diritto di rivendicare la paternita' dell'opera e di opporsi a qualsiasi deformazione, mutilazione od altra modificazione, ed a ogni atto a danno dell'opera stessa, che possano essere di pregiudizio al suo onore o alla sua reputazione.

Tuttavia nelle opere dell'architettura l'autore non può opporsi alle modificazioni che si rendessero necessarie nel corso della realizzazione. Del pari non potrà opporsi a quelle altre modificazioni che si rendesse necessario apportare all'opera già realizzata. Però se all'opera sia riconosciuto dalla competente autorità statale importante carattere artistico spetteranno all'autore lo studio e l'attuazione di tali modificazioni.

...

 

illusione o realtà

 

E poi sei lì … in un cantiere dove puoi entrare ma non ti puoi muovere, ad ascoltare parole che non giungono, con in testa un casco giallo che non serve, a fare foto con una macchinetta scarica, a prendere appunti senza parole… inevitabilmente finisci in una lingua di sole proiettata nella polvere a fissare dubbiosa l'immagine del render, quasi estatico, quasi effimero... a pochi metri un gigante imponente e pesante... 

E poi sei lì... a chiederti se basterà un'illusione ad ingannare lo sguardo critico ed indagatore, di chi ora qualche dubbio ce l'ha.

...

“… i vetri sono tutti extra chiari performanti in particolare quello della copertura è l’unico che ha questo tono sul verdino… “ … “ … che sono? Serigrafati? “ … “ no no no no sono vetri stratificati…  se vedete il vetro esterno che è quello più  extra chiaro, praticamente visto in diagonale non si riesce quasi a percepire… è talmente chiaro… per l’interno la vetrata è differente… perché per i vigili del fuoco abbiamo una diversità tra le zone REI e le zone non REI… dove avete visto le parti a lamelle, all’interno corrispondono le parti REI… quindi ci sarà una differenza cromatica leggera del vetro… “

“ se avete domande… è meglio…”

“ non so se tutti hanno sentito… molto poco…”

… “ …non tantissimi edifici sono trattati con Ferro Engineering… perché i vigili del fuoco in molte parti ancora non accettano il Ferro Engineering…  qui, credo sia stata una cosa proprio sperimentale… hanno fatto simulazioni localizzate… questo, veramente, ha consentito una leggera revisione dei trattamenti che non è da poco… “

… “ …per quanto riguarda gli accessi, c’è un accesso principale alla Nuvola… che vedete… che sono quelle scale mobili sul livello della piazza… adesso sono rivestite in nero… tutti gli altri, con le scale e le passerelle in realtà sono vie di fuga… calibrate sulle 2.000 persone, teoriche, all’interno dell’auditorium… “

“ …la parte impiantistica ci diceva architetto...?!... “

“…sarà tutta interna… interna ma visibile…  sarà all’interno di questa struttura che noi chiamiamo plenum, con dei canali di mandata e ripresa d’aria che serviranno…”

“…le macchine stanno sotto?...”

“…le macchine stanno sotto… c’è una grande dorsale impiantistica a… tre livelli interrati… tutte la struttura impiantistica è stata rivista per la suddivisione delle sale… ogni sala può essere indipendente sia acusticamente, che a livello di mandata e ripresa di aria… il plenum, è questo grande spazio, che è alto tra 4.5 e 5 metri, accoglierà tutti i grandi canali… ogni ambito che vedete avrà almeno due canali, più una passerella tecnica… allo stesso modo ci saranno le grandi dorsali impiantistiche… dall’altra parte corrono all’interno nello spessore dell’auditorium… all’interno sarà pienamente visibile… quindi noi… alzeremo gli occhi e…”

“…come sono fatte le canalizzazioni?... cromate…”

“… canalizzazioni?! …stiamo…ehm… è meglio che non ne parlo… saranno più belle possibili… “

“… eh! certo…”

… “…la dilatazione termica…! “

“… il numero totale dei giunti non te lo so dire con precisione… tutte le strutture sono state trattate differentemente… faccio un esempio… le scale erano tutte controventate e collegate all’intercapedine della struttura così come i giunti sismici erano presenti su tutte le travi a ponte… simili a quelle realizzate…”

“… in questo appalto l’impresa ha potuto fare delle proposte strutturali adeguate alla normativa vigente, che cambia anno per anno… localizzare tutti gli accordi e mantenere la struttura scollegata… il tema strutturale della teca che diviene tema a se… il tema dello scavo… queste bielle che scaricano a terra ma in realtà non ci sono contatti con la teca… le scale sono molte… sono tutte controventate… collegate all’intercapedine ma scollegate… con la nuova normativa in caso di sisma, si può configurare come una grande Vierendeel l’intero sistema di scale… stessa cosa per quanto riguarda passerelle e ballatoi… ha uno spostamento sismico in relazione allo scavo con una tolleranza di 20 - 25 cm… questa tolleranza viene recuperata con una serie di isolatori e smorzatori sismici… non li vediamo… sono tutti i collegamenti… tra passerelle e ballatoi, infatti, se vedete… no qua non si vede bene… sono tutti regolabili… hanno nei punti di appoggio dei cuscinetti sismici…”

Qualche pensiero sulla Direzione Artistica

Essere o non essere questo è il problema della Direzione Artistica. Dopo questi mesi di visite in cantiere è banalmente chiaro come il ruolo della DA sia fondamentale nel rispetto di un progetto che, soprattutto il primo progettista vuole vedere variare il meno possibile, se non nella logica del buon senso qualora le varianti necessarie in realtà non rispecchino che un miglioramento, un arricchimento del progetto in via di realizzazione (da scansare quindi l'ottusità possibile del progettista a voler mantenere il proprio disegno privo di modifiche). Da quanto è emerso, soprattuto in un paese come l'Italia dove la burocrazia che regola il passaggio del progetto "da fantasia a realtà" risulta lenta quanto complessa e quasi volutamente piena di ostacoli, si nota come sia paradossale (in virtù della situazione così particolare) che la DA non sia ancora una figura definita con precisione dalla stessa burocrazia; soprattutto sorprende come non rappresenti una necessità se non in particolari casi quali opere maggiori o di Archistar in cui comunque, probabilmente, DA o non DA, il controllo da parte del progettista sarebbe presente allo stesso modo. Quest'ultima possibilità dovuta anche alla dimensione degli studi, che potendo gestire diversi livelli di progettazione, sono anche in grado di potersi proporre per seguire in maniera diretta ogni fase dell'evoluzione del progetto, fino al "taglio del nastro". Ne consegue che chi ci rimette maggiormente e rischia di rimanere "fregato!" (a citare ancora il professor Desideri) è lo studio di medie dimensioni e piccoli studi di architetti associati? Se ci riferiamo poi a progetti di dimensioni importanti allora probabilmente è così.

 

Una strada di commento e critica troppo severa quella che si sta intraprendendo?

AUGURI - Per chi ne avesse voglia, durante le feste...

Per favore - se ve la sentite - fate CONTRO REPLICHE a ciò che trovate scritto sul Sito. Consiglio di metterci i toni lucidi ma non privi di sapori "piccanti"; perché essi rappresentano il succo di ciò che sarebbe mia intenzione ottenere. Mi piacerebbe, insomma, che i miei studenti sappiano, con equilibrio, parlare di Architettura. A se stessi e agli altri.
Qualcuno lo fa, ma con il contagocce!
Il mio Corso di Fattibilità tra l'altro, vorrebbe essere una "tribuna per dare voce alle giovani menti" che vogliono fare, non solo bellissimi disegni, ma anche ragionamenti. I quali, a loro volta, si possono sviluppare in tantissimi modi. Primo tra tutti quello da voi intelligentemente utilizzato con relazioni sulle figure professionali che state studiando, aforismi, interviste, video, etc.
Durante le feste, potrebbe arrivare l'ispirazione!

BUONE FESTE, PER UN FELICE NATALE 2011 E UN OTTIMO 2012!!!!!!!

AUGURI A TUTTI

Prof. Alfredo Passeri

La Nuvola...di fumo!

La Nuvola… di fumo (cit. Arch. Paolo Damiani)

Questo martedì , 13 dicembre 2011, ci siamo recati al cantiere della Nuvola di Fuksas. Scalpitanti, non vedevamo l’ora di visitare questo cantiere, tanto discusso quanto criticato.  La nostra curiosità di recarci nel sito si è sviluppata col tempo vedendo la sua progressiva crescita, collocandosi lungo il percorso che abitualmente facciamo per tornare a casa.

Dopo aver atteso all’ingresso del cantiere che arrivasse l’Arch. Miele, inviato dallo studio Fuksas come rappresentante della Direzione Artistica, finalmente abbiamo avuto accesso a quell’area così “proibita”, vedendo una struttura piena d’acciaio tanto da sembrare più che altro un’enorme gabbia, in completa contrapposizione con il concept dell’architetto Fuksas ispirato ad una leggera nuvola vista nel cielo greco .

Inizialmente l’arch. Miele ha spiegato la storia e le fasi evolutive di questo cantiere, facendo sostare il numeroso gruppo di noi studenti in un piazzale antistante la nuvola.  Aspettavamo impazienti che questa “introduzione” finisse per poter entrare nel cantiere vero e proprio e ammirare quanto meno i suoi dettagli costruttivi e le caratteristiche tecnologiche, invisibili da lontano. Purtroppo questo non è accaduto, si è infatti rivelata una delusione perché a causa di autorizzazioni non concesse e delle nostre “non conformi calzature” (forse sarebbe stato meglio avere anche noi delle scarpe con il tacco!), non è stato possibile entrare o almeno avvicinarsi al futuro Centro Congressi.

Al termine della visita abbiamo provato un po’ di dispiacere per non aver sfruttato al massimo questa grande e rara possibilità, ottenuta grazie alla tenacia e alla costanza del prof. Passeri, a causa della poca disponibilità che abbiamo trovato all’interno del cantiere.

 

Gruppo:  Muglia, Scavo, Trimaldi, Valdarnini.

La Nuova Stazione Tiburtina

Video sulla nuova Stazione Tiburtina realizzato dal gruppo Muglia - Scavo - Trimaldi - Valdarnini.

Per vedere il video, cliccare sul link:
http://www.youtube.com/watch?v=W639QcZJYb8&feature=youtu.be

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"nuvola" all'EUR

 

"...in corso d'opera ci saranno delle varianti, sempre. Come diceva Aldo Rossi 'da come in cantiere metti la prima pietra già comincia...'  in questo caso, pietre non ce ne sono ma metaforicamente..."

 

 

 

 

Alessandro Miele "...un richiamo sul lavoro che facciamo noi, da Studio. Come Studio noi facciamo Direzione Artistica… Direzione Artistica vuol dire praticamente tutto e niente, perché non è una figura definita come la Direzione Lavori, la sicurezza etc etc.. In realtà noi siamo ufficialmente dei consulenti. Intanto la Direzione Lavori dipende tutta dall'ente EUR, raccontiamo un episodio: questo cantiere va avanti da molto tempo e ovviante anche l'ente ha avuto diverse obiezioni, l'ente è un ente all'80% Ministero del Tesoro e all'20% comune di Roma ed è importante per un'opera pubblica, ha una sua autonomia perché questa struttura aveva una struttura di supporto alla Direzione Lavori quindi il Direttore Lavori e RUP sono nominati dall'ente; poi c'era una struttura di supporto la … che ha vinto sempre una gara pubblica per seguire questo lavoro, noi Direzione Artistica che siamo consulenti della Direzione dei Lavori, cioè tutto quello che idealizza passa da noi come benestare, sia per quanto riguarda le colorazioni, le strutture, tutto… poi dipende da noi come controllare. C'è stato un periodo per cui, per dei problemi legali (in cui non entro), la struttura … è stata mandata via dal cantiere per cui l'ente anche su una logica di risparmio economico ha inserito un proprio staff, attualmente noi abbiamo la Direzione Artistica, la Direzione dei Lavori che è dell'ente EUR e uno staff di supporto che sono dei professionisti esterni o dell'ente EUR ma tutti incaricati dall'ente e non più una società di gestione come in genere si fa in un opera pubblica; ha dei pro e dei contro. In realtà la Direzione Artistica supporta sempre come consulente, ma non è che in generale si fa, è una figura su queste grandi opere pubbliche in cui si fa ed è doveroso e poi dipende come si fa la Direzione Artistica. Quello che noi facciamo… Innanzi tutto noi abbiamo per questo progetto almeno 20 modelli di studio e quando… perché poi la Direzione Artistica controlla tutti i disegni di cantiere che vengono emessi. Quando ci arrivano i disegni di cantiere l'80% delle volte li mandiamo in realizzazione nel nostro ufficio modelli che realizza proprio dei modelli al 50 di porzioni … e su quelli e su quell'analisi dei disegni noi diamo la nostra consulenza, ci sono delle scelte e entriamo nel discorso che si crea tra Direzione Lavori, RUP, impresa… questo è molto importante anche perché, può sembrare una cosa abbastanza semplice, ma una struttura del genere come la teca (abbastanza "semplice")… ma per esempio, l'impresa ha fatto molte proposte sul cambio strutturale legato alla normativa sismica che da noi sono stati controllati tutti sui modelli …perché sembrano cose semplici ma che poi incidono sull'aspetto globale dell'opera … un opera del genere non poteva non avere Direzione Artistica soprattuto con Fuksas stando a Roma, avendo lo studio a Roma. Avendo un controllo costante e quotidiano non si poteva non fare, fosse stata un opera in Cina o in Asia li sarebbe stato diverso, anche se devo dire, che alla fine Fuksas fa sempre la Direzione Artistica… e poi cautela te anche perché grazie alla Direzione Artistica poi molte cose sono state anche man man migliorate anche perché l'impresa è fatta sempre da grandi operai e alla fine le soluzioni non nascono dall'impresa, possono nascere delle proposte interessanti…"

Visita al cantiere ENAV, Via Appia, 1491 - venerdì 16 dicembre (anziché sabato 17)

COMUNICO CHE LA PROSSIMA VISITA - DI SEGUITO A QUELLA DI MARTEDI' 13 PROSSIMO ALLA "nuvola" ALL'EUR - AVVERRA' VENERDI' 16, ORE 9,00 CIRCA (ANZICHE' SABATO 17) E SARA' DEDICATA AL CANTIERE ENAV DI VIA APPIA n. 1491.

 

SI TRATTA DELLA RIFUNZIONALIZZAZIONE DI UN EDIFICIO ANNI '70 INTERAMENTE REALIZZATO IN ACCIAIO. LA NUOVA DESTINAZIONE PREVEDE LA "MESSA A NORMA" DI TALE STRUTTURA (CONSOLIDAMENTO STATICO, ADEGUAMENTO IMPIANTISTICO, ETC.) ED ANCHE IL RINFORZO DELL'OSSATURA PORTANTE. INOLTRE SONO PREVISTE - PER LE "GRANDI LUCI" DELLE TRAVI IN ACCIAIO - PARTICOLARI ACCORGIMENTI. L'IMPRESA APPALTARICE "RINNOVA" E' RISULTATA AGGIUDICATARIA DI UNA GARA DI EVIDENZA PUBBLICA.

 

PER LA VISITA SONO OBBLIGATORI:

1) CASCHETTO DI SICUREZZA;

2) DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO (DA ESIBIRE E CONSEGNARE AL MOMENTO DELL'INGRESSO, IN QUANTO L'INTERA AREA DI CANTIERE E' SOGGETTA A RIGIDO CONTROLLO).

 

Prof. Alfredo Passeri

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