"L'architettura è come l'opera pirandelliana: recita a soggetto"

Il progetto della Stazione Tiburtina cambia il volto della nostra città.

In quella che il progettista definisce "un'esperienza Kafkiana" le difficoltà maggiori hanno riguardato da un lato il giungere ad un compromesso tra gli interessi dei diversi organi che entrano in gioco nella realizzazione di un'opera pubblica di tale importanza, dall'altro "coniugare le eterogeneità gestionali e funzionali che spesso portano conflitti progettuali". La stazione si colloca dunque in una "condizione ibrida" che gli consente di assolvere al ruolo di stazione con 300.000 transiti stimati al giorno e nello stesso tempo fungere da piazza all'interno di una realtà urbana consolidata.

L'opera è stata concepita fin dall'inizio in interazione con tutte le discipline e i settori che regolano la progettazione. Si è pensato ad un apporto bioclimatico per risolvere il problema della coibentazione del ponte; all'ideazione del concept del flying object per evitare la trasmissione delle vibrazioni; all'elaborazione di acute soluzioni strutturali per poter utilizzare il solaio preesistente le cui fondazioni, in seguito alla realizzazione delle pareti perimetrali, non avrebbe resistito a torsione; infine un'ingegnosa reinterpretazione della normativa della sopraintendenza che imponeva un vincolo dell'altezza. 

Nonostante questo nel corso delle ultime fasi di progettazione e di cantierizzazione sono comunque emerse delle problematiche. Ad esempio l'inclinazione di 16° ad ovest della facciata sud è stata risolta realizzando 9 diverse tipologie di vetro che differiscono per serigrafia, colore e riflettanza mentre il problema dello "spostamento" della facciata est, dovuto alla dilatazione termica del solaio, ha permesso un'ulteriore ventilazione estiva dell'ambiente.

Le varianti che entrano in gioco durante l'intero processo che va dalla progettazione alla realizzazione sono dunque innumerevoli, ma risolvibili attraverso il connubio di forma e tecnologia. Insomma, come detto dall'arch, Desideri "L'architettura è come l'opera pirandelliana: recita a soggetto".

SPOSTAMENTO DATA VISITA CANTIERE "nuvola"

COMUNICO CHE LA VISITA AL CANTIERE "nuvola" E' SPOSTATA A MARTEDI' 13 DICEMBRE PROSSIMO (anziché sabato 10). DETTO SPOSTAMENTO SI E' RESO NECESSARIO PER ESIGENZE ORGANIZZATIVE E DI DISPONIBILITA' DELLO "STUDIO FUKSAS", DELL'ENTE EUR SPA (COMMITTENTE) E DELL'IMPRESA APPALTATRICE "Condotte d'Acqua".

QUESTO PROSSIMO SABATO PERTANTO, NON VI SARA' ALCUNA ATTIVITA'.

Via aspetto martedì prossimo

Prof. Alfredo Passeri

mind the gap

 

...AVVISIAMO I VIAGGIATORI CHE IL TRENO IN ARRIVO SUL BINARIO 2 EST TERMINA LA CORSA...

" …per portare a compimento le opere pubbliche ci vuole grande sacrificio, questo sacrificio però è dedicato alla bellezza… quest’opera… è un’opera bella! "

(rumore di treni)

" ...È un’opera che, sembra non stare in Italia, ci inorgoglisce molto e al tempo stesso ci lascia sperare… questo è l’aspetto più… lo dicevamo ieri in trasmissione con Luca Zevi… è un paese che ce la può fare con le sue risorse intellettuali, imprenditoriali… qui hanno lavorato tutte e sole imprese italiane… il risultato… può stare in Europa…"

"...sfumo appena la questione dei tempi... IL TRENO REGIONALE VELOCE 7494 DELLE ORE 10.05 PROVENIENTE DA CASSINO E’ IN ARRIVO AL BINARIO 24… noi abbiamo vinto il concorso internazionale a Dicembre 2001... ATTENZIONE ALLONTANARSI DALLA LINEA GIALLA… quindi fanno esattamente dieci anni adesso… ATTENZIONE SI RAMMENTA CHE E' VIETATO APRIRE LE PORTE ESTERNE DEI TRENI E SALIRE O SCENDERE QUANDO NON SONO COMPLETAMENTE FERMI… quest’opera c’ha messo dieci anni esattamente quanto l’auditorium di Renzo Piano, la nuvola... siamo già a dodici anni… la domanda che ci dobbiamo porre è perché un’opera pubblica di queste dimensioni impiega in italia dieci anni…dodici anni??… ”

“ ...troppo tempo... “

“ ...questa è l’anomalia italiana che dobbiamo combattere… in realtà… gli anni non sono dieci, sono meno di cinque… il cantiere ha aperto nel 2008, è un cantiere che è durato tre anni…tre anni e mezzo… a questi si devono aggiungere i due anni per la attività di progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva… "

" ...cantierizzazione… "

" ...tutto il resto è amministrazione… questo è un problema grosso… l’approvazione di questo oggetto... in conferenza dei servizi e in ragione del fatto che eravamo legittimati dalla vincita di un concorso internazionale, ha impiegato solo un anno e mezzo… in cui noi abbiamo avuto di fronte tutte le settimane trentotto attori istituzionali, uno in conflitto con quello che chiedeva l’altro… il sistema delle rappresentanze istituzionali è un sistema legittimamente impazzito… perché gli interessi che rappresenta la sovraintendenza archeologica sono opposti agli interessi che rappresenta l’assessorato ai lavori pubblici … che sono opposti all’assessorato bambini e bambine …opposti agli interessi dell’assessorato al traffico… "

IL TRENO REGIONALE DI TRENITALIA DELLE ORE 10.06 PER TIVOLI E' IN PARTENZA DAL BINARIO PIAZZALE EST FERMA IN TUTTE LE STAZIONI " …il segno ultimo di come il sistema non possa andare avanti… con l’interezza del progetto di mille tavole, dato a tutti e trentotto gli attori… trentottomila disegni ripetuto per tre volte… la terza l'approvano… centoventimila disegni e siccome la copia… media… è circa quattro euro… a studio c’è una fattura di quattrocentosettantottomila euro per copie… il comune ha speso ventiduemila euro per macero… "

( sguardo di intesa )

" ...360 mt x 60 mt di larghezza...IL TRENO REGIONALE TRENITALIA 10.06 PER TIVOLI E' IN PARTENZA SUL BINARIO EST ...per un’altezza di dodici metri sul ponte, ventidue dalla quota zero… c’è una quota sotto che è la piazza… IL TRENO REGIONALE TRENITALIA PROVENIENTE DA ORTE DIRETTO PER FIUMICINO…FERMA IN TUTTE LE STAZIONI… ATTENZIONE ALLONTANARSI DALLA LINEA GIALLA ..quando arriverete col treno potrete decidere se scendere ai tunnel e uscire, oppure se salire al ponte e uscire… non si può entrare dai tunnel… trasformato in superficie vuol dire… circa tre ettari… " 

" ...questa stazione è prevista per trecentomila transiti… è la più popolosa delle stazioni italiane, essendo le altre quattro stazioni dell’alta velocità… Torino (ca 38.000 )... Bologna (ca 50.000)... Firenze (ca 30.000)…Napoli (ca 28.000)… Perugia o Pescara che tutte le mattine entra e tutte le sere esce… "

...

" ...non c’è un atrio principale… ci sono due atri… uno, questo Nomentano/ponte e l’altro Pietralata, dove arriveremo tra un quarto d’ora... "

" … la camera dei deputati con cui Camillo Benso ottenne il primo finanziamento… la prima tratta ferroviaria nel 1861… (rumore di traffico e sirene )… la piazza pedonale è una dei dispositivi con cui tentiamo di radicare… ai contesti della città… "

" ...provo a raccontarvi come viene fuori… questo solaio... è poggiato su una tripla di piloni... fondati in ognuna delle banchine... leggermente inclinate… ogni banchina ha un a tripla di piloni, la distanza ...è di venticinque metri… questo è il motivo per cui questo solaio… ha uno spessore… circa di due metri e mezzo… "

" ...primo problema… di carattere vibrazionale… i treni qua sotto passano e inesorabilmente, siccome i piloni sono fondati in banchina, trasmettono vibrazioni… salgono e verrebbero trasmesse ai solai nuovi... "

" ...secondo problema… abbiamo un vincolo di altezza dato da un' improbabile normativa… da questa quota possiamo salire solo di 10 metri… vi basteranno ben 10 metri… (pausa)... non bastano, dobbiamo realizzare due solai… ognuno di questi due ha un’altezza di 2.50 mt …l’altezza massima è dieci, meno cinque fanno cinque… avremmo avuto 2.50 mt qui e 2.50 mt lì… boni per una stazione di pigmei!!

(risate)

" ...terzo problema… la trasformazione di questo spazio in una grande macchina di pompa dell’aria per garantire condizioni naturali di ricircolo del’aria… "

IL TRENO REGIONALE TRENITALIA … E’ IN PARTENZA DAL BINARIO 25…

" ...le strutture le firma un grande ingegnere strutturista Massimo Majowiecki… lavorare fin dalle fasi del concept in maniera molto integrata con le ingegnerie… "

" ...È la forma, non la tecnologia che deve, con creatività, risolvere questi problemi... "

...

" ...spendere tutta la creatività nel problem solving… non problem adding… "

" ...disegnate le vetrate… una come questa non si compra allo smorzo… te la devi ogni volta ridisegnare… ogni volta è una scommessa… queste cose fanno la differenza, come fa la differenza l’alicrite ...i materiali… IL TRENO REGIONALE DELLE ORE 10.30 …ATTENZIONE ALLONTANARSI DALLA LINEA GIALLA... il costo complessivo… ha dimensioni analoghe alla stazione di Berlino… è costata centosessantamilioni di euro… la stazione di Berlino trecentocinquemilioni di euro…

" ...questa è Cinecittà… quella è Hollywood… noi qui facciamo aprire il Mar Rosso soffiando sul catino… "

(rumore di treni)

" ...Chi si ricorda la formula della dilatazione termica? (α*Δt*l)... "

...

" ...L’architettura… tu la scrivi… è come l’opera pirandelliana… quando la metti in scena recita il soggetto... i sei personaggi vanno dove gli pare… indipendentemente da quello che tu hai potuto scrivere nel tuo copione… l’architettura recita il soggetto… "

 

 

 

considerazioni_visita ai cantieri di edilizia privata

Riportiamo di seguito alcune considerazioni di carattere extra-cantieristico che ci siamo appuntati durante la visita ai cantieri di edilizia residenziale a cura dell'Ing.Ledda.

Premetto che il nostro non vuole essere un giudizio sull'operato dell'Ing.Ledda, cui non manca il "mestiere" e la capacità imprenditoriale, ma una riflessione su quello che pare, almeno a noi, lo stato dei fatti nel nostro Paese.

1. Perchè rassegnarsi alle logiche di mercato che impongono la "casa delle bambole"? Non dovremmo essere noi (architetti) a guidare ed educare il gusto ed il mercato? Penso al Weissenhoff di Stoccarda o all'operato degli Eams negli U.S., all'edilizia pubblica del nord europa o ai grandi piani Ina Casa.

2.C'è tanta burocrazia e poco Stato. E' tutto lasciato alla libera iniziativa dei privati, piccoli e grandi, che non dovendo competere con concorrenti che fanno della Qualità Architettonica un loro mantra, si limitano a costruire manufatti vendibili (l'edificio dei prof. Anselmi e Palmieri ha invece riservato grandi sorprese, ma è una goccia in un mare immenso).Ci vorrebbero regole che premiassero la qualità e la nascita di un sentire comune che vada un po' meno verso l'edilizia e un po' più verso l'Architettura.

Con la visita ai cantieri dell'Ing.Ledda è stato per noi più facile ,rispetto ai precedenti cantieri, capire come funziona la macchina cantiere, come sia necessaria la presenza di buoni artigiani e come la conoscenza di nuove tecnologie e la voglia di innovare (penso ai sistemi energetici del secondo cantiere) non vada risparmiata nemmeno in opere minori.

 

Stazione Tiburtina: una visita memorabile (e senza toni celebrativi)

Riporto una scambio breve di mail tra me e Paolo Desideri che, spero, restituiscano il senso dell'esperienza di ieri mattina. Credo utilissima per tutti voi!

Caro Paolo,
ancora un "grazie" per la visita di ieri mattina. E' stata una giornata memorabile; credo che gli studenti - nostri principali interlocutori - abbiano avuto un'occasione irripetibile per riflettere di Architettura e per confrontarsi con la vita vissuta di un "mestiere" che, seppur sempre più difficile, trova il suo successo tangibile in opere come la tua.
Complimenti caro Paolo, ed ancora un affettuoso riconoscimento per la tua alta professionalità.
Alfredo

P.S. Se hai tempo per "misurare a caldo" ciò che i ragazzi hanno scritto (o stanno per scrivere) in merito all'esperienza di ieri, puoi connetterti con il mio Sito design.rootiers.it/estimo. Grazie anche a Martina Perris!

Risposta:

Caro Alfredo, un grazie a te per la passione e la competenza con la quale da quando ti conosco hai affrontato l'insegnamento. Il tuo blog e' godibilissimo e immagino quanto lavoro c'e' dietro...! Un abbraccio Paolo
 

R.U.P.

LA FIGURA DEL RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO NELLA ESECUZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE

 

            La programmazione e la esecuzione delle Opere Pubbliche è stata regolamentata con il testo unico  della Legge 109/1994 e del Regolamento (DPR 554/1999), la cui ultima evoluzione è costituita dal Dlgs n. 163/2006 (Codice degli Appalti), e  dal relativo Regolamento di attuazione n. 207/2010.

            L’art. 10 del Dlgs 163/2006 stabilisce che .”Per ogni singolo intervento da realizzarsi mediante un contratto pubblico, le amministrazioni aggiudicatrici nominano, ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, un Responsabile del Procedimento, Unico per le fasi della progettazione, dell'affidamento, dell'esecuzione “.

            Rispetto alla legge 241/1990, Il Responsabile del Procedimento diventa “Unico”, proprio perché, nella esecuzione delle Opere Pubbliche, è l’unico referente per i vari Enti cointeressati, per le imprese e le figure professionali incaricate.

            Il Responsabile del Procedimento è un dipendente di ruolo dell’Amministrazione Aggiudicatrice, e deve essere un tecnico con almeno 5 anni di esperienza, e svolge tutti i compiti relativi alle procedure di affidamento delle Opere Pubbliche, ivi compresi gli affidamenti in economia, e alla vigilanza sulla corretta esecuzione dei contratti.

            In particolare, il R.U.P., nell’espletamento della sua attività:

1) -      Formula proposte e fornisce dati e informazioni al fine della predisposizione del

            programma triennale dei lavori pubblici e dei relativi aggiornamenti annuali dello stesso;
2) -      Cura, nelle varie fasi di attuazione degli interventi, il controllo sui livelli di prestazione, di

            qualita' e di prezzo determinati in coerenza alla copertura finanziaria e ai tempi di

             realizzazione dei programmi;

3) -       Verifica  il corretto e razionale svolgimento delle procedure;

4) -       Accerta la libera disponibilita' di aree e immobili per consentire l’inizio dei lavori;

5) -      Propone all'amministrazione aggiudicatrice la conclusione di accordi di programma, ai

sensi delle norme vigenti, quando si rende necessaria l'azione integrata e coordinata di diverseamministrazioni;

6) -      Propone la indizione, o, ove competente, indice la conferenza di servizi, ai sensi

            della legge 7 agosto 1990, n. 241, quando sia necessario o utile per l'acquisizione di

             intese, pareri, concessioni, autorizzazioni, permessi, licenze, nulla osta, assensi

            ,comunquedenominati.
7) -      . Il nominativo del responsabile del procedimento e' indicato nel bando o avviso con

            cui si indice la gara per l'affidamento del contratto di lavori, servizi, forniture

            , ovvero, nelle procedure in cui non vi sia bando o avviso con cui si indice la gara,

             nell'invitoapresentarel'offerta.

 

            Il Responsabile del Procedimento, proprio per quanto detto in precedenza, assume un’importanza fondamentale in tutte le fasi che caratterizzano la esecuzione di un’opera pubblica, dal concepimento alla sua conclusione, ed in particolare:

A) – FASE PRELIMINARE – Progettazione ed affidamento dei Lavori

a) – Organizza e sovrintende le indagini preliminari, verifica la fattibilità di un intervento sia

        in linea tecnica che economica;

b) -  Accerta la conformità ambientale, paesistica ed urbanistica dell’intervento da eseguire

       e, ove necessario, propone la variante urbanistica al P.R.G., ove sussistano le condizioni

       di indispensabilità, improcrastinabilità e pubblica utilità dell’opera;

c)      - Redige e sottopone l’atto di approvazione dello studio di fattibilità al competente

        Organo Istituzionale (Giunta Comunale);

d)     - Comunica, al Dirigente Responsabile del Programma Triennale delle Opere Pubbliche,

         l’atto citato con la indicazione della spesa relativa;

e)      - Predispone gli atti preliminari per la progettazione e richiede il CUP (Codice Unico di

        Progetto), che dovrà essere riportato su tutti gli atti successivi;

f)       .- Accerta e certifica la possibilità o la impossibilità di affidare l’incarico della

         progettazione al personale tecnico dipendente, o a professionisti esterni qualora ne

         ricorrano le condizioni;

g) -   Coordina tutte le attività connesse con la progettazione nei suoi vari livelli

         (preliminare, definitiva ed esecutiva);

h)  -  Verifica la sussistenza della copertura finanziaria;

i)  -   Predispone, in contraddittorio con il progettista, il verbale di validazione del progetto,

        ai sensi dell’art.

l)  -  Predispone gli atti da sottoporre all’approvazione da parte degli Organi competenti

        ( Giunta o Consiglio Comunale);

h) -    Predispone gli atti per l’espletamento delle procedure di affidamento dell’opera;

i)  -  Affida l’incarico della Direzione Lavori, Sicurezza e Collaudo;

l)  -   Trasmette i dati all’Osservatorio sui Lavori Pubblici

 

 

B) – FASE ESECUTIVA – Realizzazione dell’opera

 

a)      – Convoca il Direttore dei Lavori e l’impresa aggiudicataria per la formalizzazione, a

         mezzo di apposito verbale, della consegna dei lavori;

b)      -  Convoca, ove necessario, la conferenza dei servizi tra i vari Enti cointeressati, per

                     ottenere la autorizzazione ad eseguire le opere;

            c)  -   Comunica agli enti preposti in materia di sicurezza dei lavoratori, l’inizio dei lavori

            d)  -  Verifica, durante la esecuzione dell’opera, il rispetto delle condizioni contrattuali;

            e)  -   Raccoglie le segnalazioni del Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione, e

                     dispone, conseguentemente, ove ne ricorrano le condizioni, la sospensione e

                     l’allontanamento delle imprese subappaltatrici;

g)      -  Verifica, su richiesta del Direttore dei Lavori e/o dell’impresa, la sussistenza delle

          condizioni per la redazione della eventuale perizia di variante;

f)  -   Verifica la Contabilità presentata dal Direttore dei Lavori e, ove sia stata redatta

         conformemente alle previsioni progettuali, predispone il Certificato di Pagamento;

g)  -   Concede la sospensione dei lavori, su specifica richiesta dell’impresa e su motivato

          parere del Direttore dei Lavori;

h)  -   Autorizza o meno la proroga del tempo utile previsto nel contratto, su motivato parere,  

          rilasciato dal Direttore dei Lavori;

            Lavori in economia  art 125 Dlgs 163/2006

         Gli interventi in economia, che non possono superare la soglia di € 200.000,00,si riferiscono alle seguenti categorie:

a) manutenzione o riparazione di opere od impianti quando l'esigenza è rapportata ad eventi imprevedibili e non sia possibile realizzarle con le forme e le procedure previste agli articoli 55, 121, 122;
b) manutenzione di opere o di impianti;
(lettera così modificata dall'art. 2, comma 1, lettera dd), d.lgs. n. 152 del 2008)
c) interventi non programmabili in materia di sicurezza;
d) lavori che non possono essere differiti, dopo l'infruttuoso esperimento delle procedure di gara;
e) lavori necessari per la compilazione di progetti;
f) completamento di opere o impianti a seguito della risoluzione del contratto o in danno dell'appaltatore inadempiente, quando vi è necessità e urgenza di completare i lavori.

Il Responsabile Unico del Procedimento, in caso di necessità, affida l’incarico attraverso il sistema di “Cottimo Fiduciario”, effettua il controllo dei lavori anche attraverso la collaborazione di tecnici dipendenti dell’Ente, e a fine lavori redige il rendiconto finale e liquida l’impresa a mezzo dei  fondi anticipati dalla stazione appaltante con mandati intestati al responsabile del procedimento.

 Per lavori di importo pari superiore a 40.000 euro e fino a 200.000 euro, l'affidamento mediante cottimo fiduciario avviene nel rispetto dei principi di trasparenza, rotazione, parità di trattamento, previa consultazione di almeno cinque operatori economici, se sussistono in tale numero soggetti idonei, individuati sulla base di indagini di mercato ovvero tramite elenchi di operatori economici predisposti dalla stazione appaltante. Per lavori di importo inferiore a quarantamila euro è consentito l'affidamento diretto da parte del responsabile del procedimento.

 

Lavori di somma urgenza – art 176 Dlgs 163/2006

In caso di somma urgenza, ovvero quando sussistono gravissimi pericoli per la

Incolumità e la sicurezza pubblica, il Responsabile Unico del Procedimento, redige il verbale di constatazione ed affida, contestualmente, all’impresa che risulta immediatamente disponibile, le opere per l’immediato ripristino delle condizioni di sicurezza e funzionalità.

         Nei 10 giorni successivi, predispone i conteggi delle opere eseguite e di quelle da eseguire e trasmette il tutto all’Amministrazione, per la prescritta approvazione e l’eventuale prosecuzione dei lavori.

 

 

            Contenzioso

a)      -  Propone la rescissione in danno del contratto, in caso di grave inadempienza da parte

         dell’impresa aggiudicataria;

 

            Eventuali Riserve dell’impresa

a)  -   Richiede, in caso di riserve da parte dell’impresa, la Relazione Riservata, contenente il

          parere in merito alle riserve,  al Direttore dei Lavori e, ove nominato, al Collaudatore;

b)  -  Definisce, in caso di richiesta da parte dell’impresa, la risoluzione bonaria delle

         riserve, e ne predispone gli atti di diniego o di approvazione e liquidazione  della

         somma derivante dalla transazione;

c)  -   Affida, ove necessario, incarico legale per la definizione delle controversie, secondo

          quanto previsto dal Capitolato Speciale di Appalto;

 

 

 

 

 

C) FASE  FINALE – Ultimazione e collaudo dei lavori

 

a)  -   Verifica gli atti di contabilità finale predisposti dal Direttore dei Lavori e, ove

          conformi alle previsioni contrattuali, attiva le procedure per la chiusura del

          procedimento;

b)  -   Trasmette gli atti necessari al collaudatore incaricato, che effettua le operazioni di sua

          competenza, redige il certificato di collaudo e ritrasmette il tutto ;

c)  -   Predispone la determinazione di approvazione degli atti di contabilità finale e di

         liquidazione della rata di saldo e trasmette gli stessi ai competenti Organi Istituzionali

         per la definitiva approvazione;

d)  -   Invia la documentazione definitiva all’eventuale Ente finanziatore per la erogazione

         della rata finale;

 

                        Il Responsabile Unico del Procedimento svolge le attività indicate in precedenza, mediante il supporto degli Uffici facenti parte della struttura organica dell’Ente.

 

Stazione Tiburtina

 

"Noi sognano una comunità libera, ove la dimora dell'uomo non sia conflitto ne con la natura ne con la bellezza" A.Olivetti

 

 

Il ruolo della Direzione Artistica descritto e spiegato in maniera esaustiva dal professor Desideri alla fine della visita di oggi alla stazione Tiburtina. Abbiamo evidenziado dei passaggi chiave che possono riassumere il valore della Direzione Artistica al di là del chiarissimo discorso.

 

Come si è sviluppato nei mesi di cantiere, il ruolo della Direzione Artistica?

 

Paolo Desideri "La questione della Direzione Artistica è una questione assolutamente decisiva. In Italiano si chiama Direzione Artistica e sembra in realtà una cosa legata a… ti aspetti un architetto … col fazzoletto pendente che dice qui tutto verde, qui tutto giallo. No! in realtà non è questo: la Direzione Artistica è una quota dentro la Direzione dei Lavori. La Direzione dei Lavori fa sostanzialmente due cose: una, fa tutta la contabilità, che è una questione assolutamente decisiva e molto impegnativa; la seconda questione è viceversa il controllo dell'esecutivo e la gestione delle varianti e questa parte (la chiamiamo parte B della Direzione dei Lavori?) è la Direzione Artistica ed è davvero l'aspetto decisivo nel senso che, io ve lo dico proprio per esperienza sul campo, sia questa (Tiburtina), sia Firenze che inaugurerà il 21 dicembre, sia il palazzo dell'esposizioni ormai inaugurato quattro anni fa, sia l'archeologico di Reggio Calabria… insomma tutte le grandi opere pubbliche alle quali stiamo lavorando, hanno il loro esito come questa in ragione del fatto che il progettista è stato presente sul campo fino al giorno dell'inaugurazione. Ma non come controllore, questo è il punto, lo dobbiamo assolutamente capire. Io qua ho fatto il progetto preliminare, definitivo ed esecutivo, l'esecutivo lo abbiamo finito nel 2004 e il progetto è andato in gara d'appalto. A quel punto noi eravamo convinti di aver consegnato alla storia il nostro progetto: l'impresa che vince con un fortissimo forfait chiuso massimo ribasso (vuol dire una gara dove non contano i computi ma i disegni) è obbligata, cioè tu mi fai un ribasso rispetto alla cifra base di gara e ti impegni a realizzare i disegni, punto. Siccome i disegni li avevamo fatti in stracoscienza, pensavamo - è fatta! -. Non è assolutamente così, nel senso che a differenza dell'architettura del passato, la cui realizzazione era molto standardizzata a partire dal fatto che la tecnologia era stabile, cioè per costruire una casa in mattoni tu fai l'esecutivo dopo di che sei garantito che, lo realizzi l'impresa X o l'impresa Y, sempre in mattoni verrà realizzata. Ma dal momento che tu fai lamiera microforata ossidata o fai cor-ten (queste belle lastre di cortine… non è cor-ten, è vernice a proposito sempre di "cinecittà")… l'impresa, non sò come dire… tu stai portando a realizzazione delle cose che non stanno nel manuale: sei condannato, te e l'impresa, ogni volta a ridisegnare a reinventare l'engineering di come questa roba sta su, si tiene, è posizionata; i montanti per quanto tu li abbia disegnati… non è che il nostro esecutivo non disegnasse tutti i montanti ma quando arriva l'impresa e ti dice - guarda architetto, io ho bisogno di un costruttivo in cui il montante lo passo da 90 cm come tu lo hai disegnato a 120cm - perché? - e perché io ci risparmio sopra 6 milioni di euro, perché ho una tecnologia che si sposa con i 120cm e non con i 90 - e questo è legittimo da parte dell'impresa chiederlo. Il problema è che questo produce un feedback sul progetto, micidiale! A quel punto o a governare il progetto ci sei te progettista attraverso un incarico di Direzione Artistica che comprende la gestione delle varianti oppure qualcun'altro progetta al posto tuo. Per quanto questo qualcun'altra possa essere bravo e in buona coscienza, fa un'altro progetto, fa il suo progetto. Cioè qua in altre parole il progetto… Romolo è stato con me, protagonista, osservatore, progettista… ha lavorato con il nostro staff dalla fase del concorso sino alla fase della progettazione esecutiva, e diceva Romolo  - sono sorpreso di vedere quei render non traditi - e oggi li vediamo realizzati, ma vi assicuro che il progetto è stato totalmente rifatto, totalmente, forse due volte. E questo rifarlo non ha tradito i render perché l'ho rifatto "io" e se lo avesse rifatto "lui" che è persona di cui ho somma stima ma avrebbe fatto il progetto suo, e lo capirei. E il progetto suo non è che dici "era diverso il materiale" no nella tecnologia contemporanea queste variazioni danno dei feedback enormi. Questa facciata, vedete, ce la siamo progettata in fase esecutiva, in maniera totalmente diversa da quella che avevamo, era prevista in vetro strutturale ma per motivi vari non si poteva fare o meglio l'impresa avrebbe realizzato un pasticcio. Se ti rendi conto di questo hai due vie: una è puntare i piedi e viene il tutto viene male, oppure accettare di investire in creatività e di rifarla, ridisegnarla, reinventarla. Qui abbiamo accettato di avere montanti orizzontali, ma non volendo la "crostata"  e ci siamo inventati dei montanti radon che sono fatti su tre spessori differenti. Ora non è che questo non è bello, ma è sciocco, difronte un'impresa che alla fine ti dice - si, d'accordo io accetto ma ho un cappio, te lo devo realizzare come? io i costruttivi che riesco a fare sono questi… - tu li guardi … e dopo che ti sei rimesso in sesto dici - no guarda, adesso ci penso io - Ora se non hai la Direzione Artistica sei fregato… "perdi" il progetto, lo fa qualcun'altro…"

 

A lei è capitato con esperienze precedenti?

 

P.D."Guarda io ho questo grande privilegio perché è proprio una mia fortuna, di slalom… no ma è una botta di fortuna … solitamente il direttore dei lavori subappalta la Direzione Artistica, qui per intenderci la direzione lavori l'ha fatta Italferr, bravissimi per altro, che hanno governato tutta la cauterizzazione e hanno governato tutta la contabilità… e hanno girato a noi tutta la Direzione Artistica. e la gestione delle varianti, che è molto. Ma se non hai queste due cose sei fregato. Questo entra in argomento con la trasformazione di diritti artistici, diritti d'autore! Ed è qualcosa di molto vicino alle questioni della Direzione Artistica che stai dicendo, questa è le versione che dò io: a tecnologia stabile il diritto d'autore andava a pagare tutto quello che c'è prima, cioè tu in qualche modo puoi esigere il rispetto di quello che hai disegnato a partire dal fatto che la tecnologia è marginale, nel senso che è assolutamente stabile. Quello che tu hai disegnato è comunque compatibile con quella tecnologia codificata nella manualistica, ma oggi esiste un manuale? No. Tu devi ogni volta reinventare il tuo engineering, e reinventare non puoi farlo nel chiuso del tuo studio ma nella felicità di sporcarti le scarpe del cemento del cantiere, cioè dirigendo, facendo la Direzione Artistica! Ed è questa la Direzione Artistica, che ha qualcosa di molto connesso con la trasformazione del senso del diritto d'auore. Il diritto d'autore oggi se lo vogliamo continuare a dichiarare come architetti, e io credo sia indispensabile, si sovrappone esattamente al ruolo della Direzione Artistica, è li che tu controlli l'esercizio del tuo diritto d'autore, cambiando il progetto perché nulla cambi, nulla tradisca l'idea iniziale. Ma lo devi cambiare, non c'è storia. Chi non lo cambia è perduto, chi non lo cambia e si ostina e punta i piedi è fregato. Quando eravamo ragazzini Quaroni faceva vedere questo filmato tutto accelerato di Pujon che disegna ad Algeri (Pujon è l'architetto francese che ha progettato le grandi case bianche di Algeri, splendide degli anni 30, anni 20) c'è questo filmato che fa vedere Pujon con il camice e tutti i collaboratori, questo stenditoio con i parallelinei, in cantiere, all'aperto, loro disegnano e ci sono gli algerini (l'impresa) che gli tolgono i disegni e corrono a costruire capito? E noi pensavamo - roba veramente arcaica!! bah… - e invece noi abbiamo fatto Pujon! Qui, a Firenze, a Reggio Calabria… è un impresa travolgente, questo oggetto (Tiburtina) è stato realizzato in 3 anni e mezzo, Firenze che è un opera dello stesso importo è stata realizzata in 22 mesi, tre turnazioni da 8 ore. Ma chi alimenta le tre turnazioni?..."

Pagine