Esercitazione

Esercitazione

Es5_Arco semicircolare, ribassato e parabolico a confronto

Scopo dell'esercitazione è fare un confronto con le tre tipologie di arco: l'arco semicircolare, l'arco circolare ribassato e l'arco parabolico.

Manteniamo la stessa luce di 12 metri e per questioni geometriche andiamo a variare la freccia dell'arco. (Arco circolare = 6, Arco ribassato = 3, Arco parabolico 4,4.

Per studiare il diverso comportamento dei tre archi, li disegnamo su Rhono e li importiamo su SAP. Una volta importato rilasciamo il momento sulla chiave di volta trattandosi di un arco a tre cerniere e applichiamo un carico distribuito per metro

Faendo un confronto tra arco circolare e ribassato sappiamo che un arco ribassato ha un comportamento più da arco rispetto ad uno semicircolare, quindi comporta uno sforzo normale maggiore sull'imposta.

Arco semicircolare

Arco circolare ribassato

Facendo un confronto quantitativo tra i due archi le razioni vincolari orizontali "la spinta" sono una il doppio dell'altra; quella dell'arco ribassato è di 60 KN mentre quella dell'arco semicircolare è di 30 KN.

Per quanto riguarda lo sforzo normale si vede come l'arco ribassato lavori più a sforzo normale rispetto all'arco semicircolare. All'imposta dell'arco ribassato il valore dello sforzo normale è di 84 KN mentre quello dell'arco semicircolare è di 60 KN. Lavorando più a sforzo normale, l'arco ribassato tende a ridurre gli sforzi a taglio e a momento.

Gli archi lavorano prevalentemente a sforzo normale e quindi se un arco più è ribassato più l'arco trasforma i carichi in sforzo normale.

Da quanto detto a lezione l'arco parabolico è funicolare se sottoposto ad un carico omogeneamente distribuito sull'orizontale.

Per funicolare si intende un sistema strutturale che riesce a lavorare solo a sforzo normale.

Infatti è presente il diagramma a sforzo normale

ma per quanto riguarda diagramma del taglio

e il momento risultano nulli.

 

Esercitazione 6 - Struttura ad arco

Modelliamo i tre tipi di archi su rinoceros (da sinistra verso destra):
arco a tutto sesto (F=L)
arco ribassato (F<L)
arco parabolico (F>L)

Una volta importati su sap assegniamo il vincolo di cerniera ai punti di imposta e rilasciamo il momento in chiave cosi da creare una cerniera interna.

Assegniamo agli archi una sezione in cemento armato 30cmx40cm

Assegniamo un carico distribuito in direzione gravity projected, ovvero che agisce su una luce pari alla proiezione dell'arco.

Avviamo l'analisi.

Dai grafici delle sollecitazioni notiamo come nell'arco a tutto sesto e nell'arco ribassato siano presenti le sollecitazioni di taglio e momento, mentre nel'arco parabolico no.

Dalle reazioni vincolari è evidente la dipendenza della spinta dalla freccia (H=qL2/2F) infatti nell'arco ribassato, dove F<L la spinta è maggiore rispetto all'arco a tutto sesto e all'arco parabolico (la minore delle tre).

 

EXE5_MODELLAZIONE GEOMETRICA DELL’ARCO E SUA ANALISI SU SAP2000.

EXE5_MODELLAZIONE GEOMETRICA DELL’ARCO E SUA ANALISI SU SAP2000.

Con quest’esercitazione si prendono in esame tre differenti tipologie di arco:

  • Arco a tutto sesto, con altezza (h) = 300 cm
  • Arco ribassato, con altezza (h) = 150 cm
  • Arco parabolico, con altezza (h) = 400 cm

Ipotizzando che tutte e tre le strutture abbiano una sezione di 30x40cm in calcestruzzo armato, una luce (L) pari a 600cm; tutte ugualmente soggette a un carico uniformemente distribuito pari a 10 KN/m; possiamo metterle su Sap2000 e analizzarne il comportamento:

Prima di andare sul programma, disegniamo i tre diversi tipi di arco su AutoCAD, avendo cura di spezzare ognuno di essi in chiave e di non disegnare con il layer 0. 

 

Elenco i passaggi chiave per l’analisi con Sap2000:

Step1: Dopo aver salvato il file in Dxf2004 importiamolo su Sap2000 prestando molta attenzione alle unità di misura.

 

Step2: Assegniamo il vincolo esterno della cerniera alle due sezioni d’imposta dell’arco: selezionare punti in imposta --> Assegna --> Nodo --> Vincoli Esterni --> Cerniera.

 

Step3: Assegniamo il vincolo interno della cerniera al punto in chiave dell’arco, selezionandone le due aste più vicine e rilasciandone i momenti 33 in entrambe le direzioni: Assegna --> Frame --> Rilasci/SemiIcastri --> spuntare rilasci, sia inizio che fine, del momento 33 (maggiore).

 

Step4: Assegniamo un materiale e una sezione alla struttura: selezioniamo tutto l’arco --> Assegna --> Frame --> Sezioni Frame --> Agg. Nuova Proprietà --> Concrete --> Nome sezione --> inseriamo Altezza (0.30) e Larghezza ( 0.40) --> ok.

 

Step5: Carichiamo la struttura con un carico distribuito pari a 10 KN/m: selezioniamo tutto l’arco --> Assegna --> Carichi Frame --> Distribuito --> + --> inseriamo un nome al nuovo carico e azzeriamone il peso proprio --> Agg. Nuovo Schema Carico --> Direzione Gravity Projected --> e inseriamo il valore di carico uniforme pari a 10.

Step6: Avviamo l’analisi e studiamo i diagrammi ottenuti.

 

Ripetendo questi semplici passaggi per ogni struttura, ad arco, progettata, possiamo, in seguito, procedere con il confronto dei diagrammi e le conclusioni. 

 

ARCO A TUTTO SESTO:

  • Deformata

  • Reazioni vincolari

  • F. Assiale 

  • Taglio

  • Momento

 

ARCO RIBASSATO:

 

  • Deformata

  • Reazioni vincolari

  • F. Assiale 

  • Taglio

  • Momento

 

ARCO PARABOLICO:

 

  • Deformata

  • Reazioni vincolari

  • F. Assiale 

 

Concludendo, possiamo affermare che la geometria dell’arco, in termini strutturali, tanto più è ribassata tanto più è spingente, cioè tanto più la sua altezza è minore della metà della sua luce (campata) tanto più è “arco”!!!

         

                                                                                         - fine -

                                                                                             A.

 

 

 

 

LA struttura ad arco

Analisi di tre tipologie di struttura ad arco.

 

Abbiamo analizzato diverse tipologie di strutture ad arco, dove sono stati creati e messi a confronto tre sistemi strutturali vincolati in egual modo, dove l’unico elemento che cambiava era la forma.

Uno è l’arco parabolico, uno l’arco a tutto sesto e arco ribassato.

Gli archi sono tutti definibili come archi a tre cerniere. L’unico elemento quindi, che li contraddistingue , e dunque li fa lavorare diversamente, è la loro forma.

Essendo tutti archi, tutti e tre rispondono ai carichi verticali per compressione più che per flessione.

Lavorano quindi come strutture spingenti, esercitando cioè la cosiddetta forza di spinta nella sezione in chiave.

La forza di spinta è data da una formula parametrizzata, pari a:

H= ql^2/2f 

Da cui si capisce bene che i parametri da cui dipende la forza di spinta sono la luce l e la freccia f.

La formula spiega come, da una relazione di luce e freccia dell’arco è possibile ricavare la forza centrale che fa perno sulla sommità dell’arco , la quale, in assenza di vincoli rischia di provocare dunque una possibile perdita di forma e dunque una deformata.

Ma ciò non accade, perché la controspinta delle cerniere all’imposta dell’arco esercita una forza uguale e contraria a quella in sommità, impedendole di sbilanciare la struttura.

 

 

 

 

Per svolgere l’esercitazione su SAP, sono stati seguiti degli step.

Innanzitutto il disegno dell’arco realizzato su autocad , uno per ogni tipo di arco, tutti spezzati in chiave.

Essi sono stati successivamente riportati in SAP , dove sono seguite le seguenti fasi in tutti e tre i casi:

 

-Rilascio dei momenti nel punto centrale interno all’arco

( assign --> frame --> release partial fixity --> spunta sulla casella m3-3 peima start , poi end , in due riprese differenti, questo dopo aver selezionato i due segmenti ai lati del punto di chiave in sommità uno per volta)

 

-Impostazione dei vincoli cerniere all’imposta dell’arco ( seleziono punti di imposta -->assign -->joint -->restraints-->selezione del vincolo cerniera.)

 

-Assegnazione del materiale e delle caratteristiche di sezione

( Seleziono la struttura per intero --> assign --> frame --> frame section --> add new -->scelta del materiale concrete --> assegnazione base e altezza)

 

-Assegnazione del carico uniformemente distribuito di valore q=10KN/m (selezione completa dello schema strutturale-->assign --> frame loads--> distributed --> add new  (carico self multiplier =0) , selezionare la spunta dal menù a tendina gravity pojected  - assegnazione del valore nella stringa “load”)

 

-Avvio dell’analisi ( Run Analysis)

 

-Visualizzazione dei valori di sforzo assiale , taglio, momento flettente (show forces, frame)

-Verifica dei valori delle reazioni vincolari in cerniera

 

Di seguito gli screenshot delle varie fasi descritte in precedenza, affrontate per ogni tipo di arco :

Arco a tutto sesto :

 

l= f = r = 1 m

q=10 KN/m

H=ql^2/2f = (10 KN/m*1m)^2/2f  =50 KN

ql ( reazione vincolare verticale cerniera all’imposta ) = 10 kN/m *1,00 m =10kN

Rilascio momenti

 

Impostazione cerniere

Impostazione sezione

Forza uniformemente distribuita

Configurazione deformata 

 

Grafici sforzi assiali 

 

Arco ribassato :

 

l = 3 m

f = 2 m

q=10 KN/m

H=ql^2/2f = (10 KN/m*1m)^2/2f  =50 KN

ql ( reazione vincolare verticale cerniera all’imposta ) = 10 kN/m *1,00 m =10kN

 

Immagine 3d arco ribassato

Arco ribassato applicazione carico uniformemente distribuito 

 

 

 

Arco ribassato con carico distribuito agente 

 

Arco ribassato deformata 

 

 

Arco ribassato grafici sforzo assiale

 

Arco ribassato grafici momento

 

Arco parabolico :

 

l = 2 m

f = 3 m

q=10 KN/m

H=ql^2/2f = (10 KN/m*3m)^2/2*3  = 150 KN

ql ( reazione vincolare verticale cerniera all’imposta ) = 10 kN/m *1,00 m =10kN

 

 

Arco parabolico sezione applicata 

 

 

 

 

 

 

Arco parabolico carico uniformemente distribuito applicato

 

 

 

Arco parabolico deformata

 

 

Arco parabolico grafici sforzo assiale 

Es5_Archi

con questa esercitazione si mettono a confronto tre diverse tipologie di arco

  1. arco a tutto sesto    l=20 m; f=10 m
  2. arco ribassato         l=20 m; f=5 m
  3. arco parabolico       l=20 M; f=20 m

tutti sottoposti ad un carico di 20 KN, i tre archi hanno le seguenti deformate

i grafici degli sforzi

le reazioni vincolari agli appoggi

è interessante notare come, tra i tre archi, quello ribassato (al centro) è quello più spingente avendo tutti la stessa luce e avendo caricato tutti allo stesso modo 

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