Le travi reticolari sono elementi strutturali caratterizzati da elementi soggetti soltanto a sforzo normale e quindi a trazione o compressione.Come oggetto di analisi di questa prima esercitazione ho deciso di modellare una la struttura reticolare piramidale per poi progettare le aste di cui è costituita.
Per la modellazione di una struttura reticolare piramidale ho utilizzato il software SAP2000, creando un nuovo modello che sarà la base della mia struttura e impostando le unità di misura che in questo caso assumiamo come KN, m, C, e decidiamo di partire da un Template Grids Only.
Cliccando su Grid Only apparirà la finestra che ci permetterà di impostare la nostra griglia, andando ad inserire la distanza tra le linee di graglia e e il numero di linee che vogliamo lungo le direzioni x,y,z.
Abbiamo così definito la nostra griglia che ci servirà da guida per modellare le nostre aste che compongono la reticolare. Cliccando sul pulsante Draw Frame/Cable Element incominciamo a disegnare il primo modulo della nostra travatura piramidale che poi andremo a riproporre lungo la direzione sia x che y.
Per assicurarci che tutte le aste siano chiuse tra loro andiamo su Edit -> Edit Points -> Merge Joints, e impostiamo il valore di tolleranza pari a 0.05 metri in questo modo il software unirà tutti i punti che hanno una distanza tra loro inferiore e uguale a 5 cm.
Adesso si può copiare più volte lo stesso elemento semplicemente selezionandolo e utilizzando la combinazione da tastiera Ctrl+C e subito dopo Ctrl+V, dove apparirà una finestra in cui inserire le coordinate di dove si desidera replicare la selezione.
Dopo aver completato la struttura andiamo a controllare che tutte le aste siano chiuse e verifichiamo, inoltre, che durante la copia degli elementi non si siano sovrapposte delle aste.Si va a cliccare il pulsante Edit -> Merge Duplicates
Comparirà un finestra che lascieremo con le impostazioni di default e se non ci sono Frame sovrapposti comparirà una finestra come nell’immagine sottostante in cui evidenzia il fatto che non ci sono sovrapposizioni.
A questo punto dobbiamo andare a studiare i nodi interni delle aste del nostro modello poichè trattandosi di una travatura reticolare ogni asta deve essere collegata all’altra mediante un vincolo di cerniera interna per non trasmettere momento. Nella nostra modellazione dobbiamo imporre il rilascio del momento delle aste. Selezioniamo tutte le nostre aste e andiamo su Assign -> Frame -> Releases e spuntiamo le caselle di Start ed End relative alle voci Moment 22 e Moment 33, infine diamo l’Ok ed appariranno tutte le aste svincolate tra loro in prossimità dei nodi.
Ora possiamo andare a defini la sezione ed il materiale delle nostre aste; andiamo su Define -> Section Properties -> Frame Section, apparirà un finestra con impostato di default una tipologia di Frame, ma noi vogliamo crearne una nostra e quindi clicchiamo su Add New Property.
Si aprirà quindi una finestra che ci permetterà di scegliere il materiale della nostra sezione, nel nostro caso andremo ad utilizzare l' acciaio e sceglieremo come geometria la sezione di tipo tubolare cava.
Definita la sezione del frame bisognerà assegnarla, quindi selezioniamo tutte le aste della reticolare, andiamo su Assign -> Frame -> Frame Section e selezioniamo la sezione da noi definita e nominata Asta. Dopo di che imponiamo i vincoli ricordando che il numero minimo di appoggi che necessita è pari a 3. In questo caso selezioniamo i cinque punti di cui quattro sono gli angoli della reticolare e l' altro è l' appoggia della nostra mensola. Andiamo quindi su Assign -> Joint -> Restraints.
Andiamo ora a definire i carichi che agiranno sui nodi superiori della nostra reticolare; quindi Define -> Load Patterns e comparirà una finestra con in default presente un tipo di carico.
Andiamo a definire il nostro carico cambiando nome ed impostando il peso proprio come nullo.
I carichi però non dovranno agire sui corpi ma sui loro bordi dove è presente il vincolo, quindi per fare ciò selezioniamo la parte superiore della nostra reticolare ed andiamo su Assign -> Joint Loads -> Forces.
Andiamo ora a modificare il tipo di carico cliccando sulla tendina Load Pattern Name e inserendo quello impostato precedentemente, ossia F. Assegnamo un valore negativo lungo l’asse z affinchè la forza sia verticale e di verso opposto all’andamento dell’asse z.
A questo punto possiamo procedere all’analisi del nostro modello andando su Analyze -> Run Analysis.
Nella finestra dei casi di carico che appare dobbiamo fare in modo che l’analisi avvenga considerando soltanto la condizione di carico che abbiamo definito F, quindi selezioniamo gli altri due casi clicchiamo su Do Not Run Case, poi su Run e verrà avviata l’analisi.
Una volta avviata l’analisi possiamo avere le varie visualizzazioni dalla deformazione del carico, ai diagrammi delle sollecitazioni.
Diagramma della deformazione
Diaframma della Sollecitazione
Per poter verificare se il lavoro è stato fatto bene bisogno controllare che non si sia uno sforzo flettente sulla struttura e che le aste quindi sia soggette solo a sforzo normale.
Adesso l’obbiettivo è quello di progettare le aste della nostra reticolare in funzione della nostra analisi. Dobbiamo quindi estrapolare i valori delloi sforzo normale. Andiamo su Display -> Show Table e nella finestra che appare spuntiamo le voci appartenenti a ANALYSIS RESULTS.
Quella che a noi interessa è la tabella relativa ai valori di sforzo normale delle aste, quindi andiamo a selezionare dal menu la voce Element Forces - Frame.
La tabella del software ha dei comandi che consentono di gestirla ad esempio, possiamo nascondere i campi che non ci interessano andando su Format-Filter-Sort -> Format Table.
Se facciamo doppio clic sulle voci nella colonna Item, possiamo decidere di mantenerle o nasconderle; in questo caso mi limito a mantenere quelle relative al Frame, Station, P e a nascondere le restanti.
Ora possiamo andarci ad esportare il nostro file excel cliccando su File -> Export Current Table -> To Excel.
Ora si può incominciare con il dimensionamento delle aste, ricordando però che il procedimento cambia tra le aste compresse e quelle tese per cui è necessario dividere il file excel in due parti.Per il dimensionamento delle aste tese dovremmo confrontarci con la resistenza del materiale ricordando che gli elementi soggetti a trazione sono progettati considerando la semplice rottura del materiale, quindi l’obiettivo sarà quello di ricavare l’area minima di acciaio in funzione della tensione limite di progetto.
σ = N/A quidni A = N/σ dove σ equivale in fase di progetto a fcd .
.N = Sollecitazione agente espressa in KN
fyk = tensione caratteristica dell’acciaio scelto espressa in MPa
γm= coefficiente di sicurezza adimensionale
fd = tensione di progetto il cui valore è dato da fyk / γm
Amin = area minima ricavata dal rapporto tra la sollecitazione N e la tensione di progetto fd
A_design = il valore di area del profilo scelto da profilario, che ovviamente sarà superiore all’area minima a favore quindi di sicurezza.
Inseriamo quindi i nostri dati ricavati dall’analisi sul SAP2000, scegliendo un accio S235 la cui tensione caratteristica sarà quindi 235 MPa.
Adesso scegliamo da profilario il tubolare metallico che abbia un area immediatamente superiore a quelle ricavate.
Posso adesso scegliere i diversi profilati che nel mio caso risultano essere 6 :33,7x2,6 ( d x s) ; 33,7x2,6 ( d x s) 60x3,3 ( d x s) ; 88,9x3,2 ( d x s) ; 168,3x4,5 ( d x s) ;139,7x4,5 ( d x s).
Passiamo alle aste soggette a compressione dove bisogna considerare la possibilità non solo della rottura per schiacciamento del materiale ma anche del fenomeno di instabilità euleriana; per questo motivo bisogna definire due grandezze: Amin e Imin della sezione.
Per poter trovare Amin della sezione basta uguagliare la tensione massima di progetto con la resistenza a compressione del materiale (σmax = fcd),
In questo modo è possibile utilizzare Navier per trovare Amin ossia:
σ = Ned /A minquidni Amin = Ned/σ dove σ equivale in fase di progetto a fd e quindi
Amin = Ned/fcd
Per trovare il momento d' inerzia minimo della sezione introduciamo il concetto di Carico di punta, o carico critico euleriano, ossia quella forza di compressione che innesca il fenomeno di instabilità.
Al carico di punta , essendo una forza di compressione, viene associata una tensione detta σcrit:
σcrit=(π2*E) / λ2
dove:
E = Modulo di elasticità
beta = coefficiente relativo al tipo di vincolo che assumiamo pari ad 1 per una trave doppiamente appoggiata( come nel nostro caso)
l = luce delle aste compresse
Lam* = lambda, ossia fattore di snellezza, con valore adimensionale
rhomin = raggio di inerzia minimo
Imin = momento di inerzia minimo
dove
Imin = A*rho_min2
Andando ad inserire i dati relativi alle aste in compressione cerchiamo un profilo che abbia il valore dell’Area e dell’Inerzia immediatamente superiore al minimo necessario.
Durante questa analisi possiamo notare che il momento d’inerzia minimo assume dei valori molto elevati,per questo motivo vengono scelti dei profilati ben più grandi di quanto non si avrebbe fatto, tendendo conto soprattutto dell ’Imin .
I profilati che andiamo a scegliere sono 8 : 168,3x 4,5 (dxs) ; 139,7x3,6 (dxs) ; 139,7x2,9 (dxs) ; 114,3x3,6 (dxs) ; 88,9x3,6 (dxs) 88,9x3,2 (dxs); 76,1x2,7 (dxs) ; 60,3x2,2 (dxs)
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