Il tappeto antiscivolo della doccia è fondamentale per prevenire le cadute, ma richiede una pulizia regolare per mantenere la sua efficacia. Scopri come pulirlo facilmente in poche mosse e garantirti sicurezza e igiene.
Il tappeto antiscivolo della doccia è un alleato silenzioso che ci protegge da scivoloni e infortuni. Tuttavia, se trascurato, può diventare un ambiente ideale per lo sviluppo di muffe, cattivi odori e aloni antiestetici.

Questo accade perché l’umidità costante del box doccia e i residui di sapone e calcare formano un biofilm, particolarmente nelle ventose e sulla superficie del tappeto. Fortunatamente, pulirlo e mantenerlo sicuro è un processo semplice, economico e veloce, seguendo alcuni passaggi specifici e adottando precauzioni di sicurezza.
Il tappeto antiscivolo si sporca rapidamente per diversi motivi. I residui di sapone e shampoo aderiscono alla gomma, attirando polvere e cuticole. L’acqua dura lascia depositi di calcare che ingrigiscono la superficie. L’umidità stagnante è un terreno fertile per la formazione di muffe, soprattutto sotto le ventose e nelle aree meno ventilate. Inoltre, se il tappeto rimane sempre aderito al piatto doccia, l’assenza di ricambio d’aria prolunga il periodo umido, accelerando la comparsa di odori e macchie.
La procedura in poche mosse per una pulizia perfetta del tappeto antiscivolo
Per pulire il tappeto, inizia sollevandolo e staccando tutte le ventose, poi scuoti via capelli e residui. Un rapido risciacquo sotto acqua calda aiuterà a sciogliere la patina superficiale. Prepara una soluzione con acqua tiepida e candeggina (circa una tazza per ogni 5 litri d’acqua), lavorando in un ambiente ventilato e indossando i guanti.

Immergi completamente il tappeto nella soluzione, lasciandolo in ammollo da 1 a 3 ore se molto sporco o con macchie di muffa visibili. A metà ammollo, giralo per pulire uniformemente le ventose. Successivamente, estrai il tappeto e, senza farlo seccare, strofina la superficie e le ventose con movimenti circolari usando una spazzola. Risciacqua abbondantemente sotto acqua corrente fino a eliminare gli odori di candeggina. Per l’asciugatura, appendi il tappeto verticalmente in un luogo con buona circolazione d’aria, evitando l’asciugatrice per non deformare la gomma. Riposizionalo nella doccia solo quando è completamente asciutto.
Se preferisci evitare la candeggina, esistono alternative efficaci come il perossido di idrogeno per macchie leggere di muffa, una pasta di bicarbonato e sapone per piatti per una manutenzione settimanale, o aceto bianco contro il calcare, da non miscelare mai con prodotti clorati. Per i tappeti lavabili in lavatrice, scegli un ciclo delicato a freddo, con un detersivo delicato e, se consentito, una piccola quantità di candeggina o sbiancante all’ossigeno.
Per prevenire la formazione di muffe e cattivi odori, solleva e sciacqua il tappeto dopo ogni doccia, lasciandolo sgocciolare appeso. Effettua una pulizia veloce una volta a settimana e un ammollo igienizzante una volta al mese, o ogni 6-8 settimane se il bagno è ben ventilato. Mantieni il bagno ventilato e, se possibile, alterna due tappeti per consentire un’asciugatura completa. Sostituisci il tappeto alla comparsa di crepe, indurimenti o ventose inefficaci per mantenere la sicurezza.
I tappeti completamente in tessuto richiedono un’attenzione particolare: lavali a ciclo delicato e freddo con detersivo enzimatico, aggiungendo un additivo antiodore se necessario. Assicurati che l’asciugatura sia completa, preferibilmente al sole, e evita la candeggina a meno che non sia esplicitamente consentita dall’etichetta.
Mai mescolare candeggina con acidi come l’aceto o l’ammoniaca, per evitare la formazione di gas pericolosi. Indossa sempre i guanti e lavora in ambienti ben aerati. Conserva i detergenti lontano dalla portata di bambini e animali e testa sempre una piccola area prima di procedere con la pulizia completa. Ricorda che una maggiore concentrazione di candeggina non aumenta l’efficacia della pulizia, ma aumenta il rischio di danneggiare il materiale.
 




