SdC(b) (LM PA)

Progettazione Strutturale B (LM PA)

DIMENSIONAMENTO DI UNA TRAVATURA RETICOLARE

Le travature reticolari sono strutture composte da più elementi rettilinei, dette aste, connessi tra loro con dei nodi, che permettono di poter coprire luci molto grandi rispetto a travi semplici. La particolarità delle travature reticolari è che caricando i nodi le aste sono seggetto solo a sforzo Normale di Trazione o Compressione. Le

Esistono due tipi di travi reticolari base: 

- Travature a griglia Cubica

-Travature a griglia Piramidale   

Da questi due modelli di travi sono stati sviluppati strutture reticolari più complesse come la trave Vierendeel che permette di non avere elementi inclinati.

Dimensiono una Travatura reticolale a griglia Piramidale

Utilizzo come strumento il programma Sap2000 per vedere i diagrammi degli sforzi Normali su tutta la struttura.

Clicco suFile > New Model.  Compare una schermata con varie possibilità di analisi strutturali. Una cosa importante da non dimenticare è di inserire le unità di misura che utilizziamo in Italia perchè il programma utilizza unità di misura standard americane. Seleziono KN, m, C e poi clicco su griglia

Compare una griglia su cui disegnerò la struttura reticolare. Utilizzo il comando linea e disegno la struttura.

Metto agli estremi gli appoggi. Dopo aver selezionato i punti in cui mettere i vincoli Clicco su: Assign > Joint > Restrains. Compare una schermata con i vincoli di Incastro, Cerniera, Carrello e Punto. Le spunte sopra il disegno del vincolo indicano quali possibilità di movimento del punto selezionato vengono bloccate

Dopo aver assegnato i vincoli vado a definire la geometria della trave.
Define > Section Properties > Frame Sections

Per aggiungere una nuova "proprietà" clicco su "Add New Property"

Compaiono diversi profili di acciaio. Nelle Travature reticolare vengono usati solitamente profili tubolari circolari o scatolari. Conviene quindi selezionare quindi o i profili "Pipe" o i profili "Tube"

Selezionando il profilo "Pipe" compaiono le caratteristiche del profilo dove posso modificare le dimensioni del diametro (Outside diameter) e dello spessore del profilo (wall thickness). La sigla A992Fy50 sta a indicare che il materiale è in acciao. Per ora non conoscendo quale deve essere la dimensioni effettiva delle travi, lasciamo le dimensioni di default e clicchiamo su ok

Seleziono tutte le travi per assegnargli le proprietà del profilo "TUBOLARE"
Clicco su Assign > Frame > Frame Sections...  e seleziono la voce "TUBOLARE"

Dopo aver definito le travi passo a disegnare le cernire che collegano le aste. Per disegnare le cerniere interne devo dire al programma che nei punti di contatto la sollecitazione di momento non deve essere trasferita da un asta all'altra. Per farlo vado su:
Assign > Frame > Releases/Partial Fixity...

sia all'inizio che alla fine (start end) di ogni asta devo spuntare la voce "Moment 22" e "Moment 33" e dire che i valore del Momento deve essere nullo. Siccome stiamo in una situazione tridimensione la mia sezione ruota attorno a due assi e non uno solo come nel modello di trave di Eulero-Bernoulli.

Così come per la definizione delle aste vado prima a definire il tipo di carico e successivamente, selezionando i nodi superiori della trave reticolare, assegnerò il carico.

Scrivo alla voce "Load Pattern Name" il nome del carico che sto definendo e alla voce "Type" definisco che tipo di carico è (se è un carico di peso, di vento di terremoto ecc...). Il carico "dead (morto)" per il sistema americano è un tipo di carico immobile. Il "Self Weight Multiplier" è il "moltiplicatore di peso proprio" ossia un parametro che aumenta un certo valore il carico che si sta definendo. clicco su "Add New Load Pattern" e così ho definito il carico.

Per assegnare i carichi ai nodi vado su
Assign > Joint Load > Forces

Nella voce "Load Pattern Name" inserisco il carico che ho definito in precedenza e nella voce "Loads" vado a inserire il valore del carico in KN lungo la direzione verticale e con segno negativo indico il verso della forza verso il basso. Uso un carico di 100 KN.

Dopo aver definito e assegnato le proprietà delle aste, le cerniere e i carichi passo all'analisi della struttura.

Clicco su:

Analize > Run Analisys

Compare una schermata in cui il programma mostra i casi che analizzerà. Sui carichi il programma effettua un'analisi lineare statica e calcola i vari sforzi e le deformazioni della struttura. In più compare anche l'analisi modale che analizza i modi possibili di oscillazione della struttura. Selezioni e clicco sul comando "run/do not run" per far svolgere l'analisi strutturale. L'unica analisi che ci interessa è quella sul caso "CARICO" perciò nella voce "action" deve essere l'unico caso in cui compare "run". Clicco su Run Now per far partire l'analisi.

Ecco la struttura deformata

per vedere le sollecitazioni vado su Display > Show Forces/stresses > Frames/cables

D

Dato che la struttura è trave reticolare seleziono lo sforzo assiale "Axial Force"

Clicco su Display > Show Tables.. per vedere i risultati dell'analisi su tutte le aste

spunto la voce "Analysis Results" e clicco su ok

Nella schermata delle tabelle bisogna selezionare in alto a destra la voce "Element Forces - Frames". Per poter dimensionare gli elementi della struttura reticolare esporto i risultati su un foglio elettronico in cui verranno presi gli elementi più sollecitati a sforzo Normale.

Nelle colonne che mostrano i dati sugli sforzi di taglio torsione e momento hanno tutti valore uguale a 0. La travatura reticolare è effettivamente soggetta solo o sforzo normale.

Nel file excell cancello tutte le voci inutili al dimensionamento e filtro i dati per avere solo le informazioni necessarie.
Le aste potrebbere avere tutte la stessa dimensione perchè se le aste più sollecitate a compressione e a trazione sono verificate allora lo sono anche quelle con sforzi minori. Nel modulo piramidale ci sono tre lunghezze (3, 3.67 e 4.24 metri) e per fare pratica con il dimensionamento ho deciso di dimensionare le aste più sollecitate per ogni lunghezza

Per le aste soggette a trazione risultano i seguenti risultati (la prima riga è la trave di lunghezza 3 metri, la seconda di 3,67 e l'ultima riga è quella di 4,24 metri)

La progettazione della struttura reticolare la sto eseguendo allo SLU ( Stato Limite Ultimo ).
Allo SLU per dimensionare l'area minima si utilizza la formula
Amin = Ned/ fyd

dove Ned è lo sforzo di progetto di compressione
fyd è la resistenza di progetto. Ricordo che la resistenza di progetto è ottenuta dividendo la resistenza caratteristica del materiale (fyk) per un coefficiente di sicurezza (γ), che da Normativa NTC 2008 è pari a 1,05

La seguente immagine evidenzia i parametri necessari al dimensionamento dei profili

Ingegnerizzando le Aree dei profili Utilizzo :
per le aste di 3 metri è necessario un profilo circolare cavo di 76,1 mm di diametro con uno spessore di 3,6 mm
per le aste di 3,67 metri è necessirio un profilo circolare cavo di 114,4 mm di diametro con uno spessore di 3,6 mm
per le aste di 4,24 metri è necessario un profilo circolare cavo di 168,3 mm di diametro con uno spessore di 5,0 mm

Per il dimensionamento delle aste compresse non è sufficiente dimensionare il profilo solo con l'area minima. Per via della duttilità dell'acciaio le aste compresso hanno un rischio di inflessione che fa collassare la struttura nonostante le aste abbiamo un'area minima verificata. Da normativa va verificata anche la snellezza della trave.
Oltre all'Area Minima la Normativa prevede che per le Membrature principali la snellezza λ deve essere inferiore a 200 per le membrature principali.
λ= l0 / i
dove l0 è la luce libera di inflessione (distanza tra due punti di flesso della deformata)
e i è il raggio d'inerzia.

Dopo aver dimensionato i profili con l'area minima verifico che il profilo sia verificato anche all'instabilità

Per le aste soggette a compressione utilizzo:
per le aste lunghe 3 metri un profilo circolare cavo di 168,3 mm di diametro con 4,0 mm di spessore
per le aste lunghe 3,67 metri un profilo circolare cavo di 219,1 mm di diametro con 5,9 mm di spessore
per le aste lunghe 4,24 metri un profilo circolare cavo di 114,3 mm di diametro con 3,6 mm di spessore

esercitazione II_ DIMENSIONAMENTO DI UNA STRUTTURA RETICOLARE 3D

  • Si disegni una griglia cubica:

file/new model

imposto l’unità di misura in KN,m,C

grid only:

number of grid line

X (= quante rette X=n) = 7

Y (=quante rette Y=n) = 8

Z (quante rette Z=n) =   2

Grid spacing

X (= spazio tra le rette X=n)= 3 m

Y(= spazio tra le rette Y=n)=  3m

Z(= spazio tra le rette Z=n)= 3 m

First grid line location

X = 0

Y= 0

Z= 0

  • si controventi ogni cubo della griglia

Draw/frame

 

  • edit /merge/duplicate/ (per evitare sovrapposizione di linee)
  • si selezioni il cubo e lo si copi per tutta la griglia
  • Ctrl+c/ Ctrl+v  

 

 

  • si selezionino i punti in si vogliono assegnare gli appoggi (4 cerniere)

assign/joint/restraints/ scelgo la cerniera

 

 

 

  • si selezioni l’intera struttura e si assegnino i vincoli interni alle aste

Assign/frame/releases/moment 2-2 e moment 3-3

 

  • si selezioni l’intera struttura cosi da assegnargli un profilo in acciaio (tubolare)

assign /frame/frame sections / add new property/ pipe section 

Per applicare delle forze concentrare prima si devono creare e poi si posso applicare.

  • Si crei la forza:

define/load patternes/ “f”/self weight multiplier 0/ add new load pattern

 

  • Si applichi la forza sullla parte superior della struttura:

Assign/joint load/forces /”f”

Force global Z = - 50 KN

 

ANALISI DEFORMATA E SFORZO NORMALE

  • Per avviare l’ analisi della deformata “play”
  • La struttura sarà così deformata:
  • show /deformed shape 

modalità wire shadow (originale e deformata contemporaneamente)

 

  • show/Forces/ Stresses /frame 

 

  • spuntando moment 2-2/3-3 si accerti che non via siano momenti.

ESTRAZIONE DEL FILE EXCEL

per visualizzare il numero di ciascuna asta:

  •  si pulisca  il foglio Excel cancellando I valori inutili e mantenendo solo:

n° numero delle aste/frame/station/P

essendo un cubo si considerino solo le aste con L=3 m e diagonale pari a L=4,24264

 

  • si ordini:

station in ordine crescente 

 P in ordine decrescente 

  • si cancellino i valori station diversi da L
  • si evidenzino (verde)le aste oblique

 

CALCOLO dell' AREA MINIMA DA SFORZO NORMALE DI TRAZIONE

 

  • si prendano i valori di N>0 (trazione) e si copino nel file excel per il dimensionamento
  • si inseriscano i coefficienti relativi all' acciaio scelto cosi che il file ricavi la tensione di progetto fd e l'area minima A_min

fyk pari a 235 

 ym (coefficiente di sicurezza) pari a 1,05.

Il file ricavi la tensione di progetto fd e l'area minima A_min

  • si ingegnerizzi l' Area minima ricavata  consultando le tabelle dei profili standard

aste a trazione :             A = 8,62 cm2  dxs= 88,9x3,2 mm

VERIFICA :    

 N/A<fd

’asta più sollecitata: N= 185,712 KN

N/A =185712 / 862 = 215,443 N/mm²   

fd = 223,81MPa

VERIFICATA.

COMPRESSIONE

Calcolo dell'area minima da sforzo di compressione 

  • si prendano i valori di N<0 (compressione) e si copino nel file excel per il dimensionamento
  • si proceda, in questa prima fase come per la trazione e si ricava l' area minima

Calcolo dell'inerzia minima per sforzo di compressione

  • per verificare che non vi siano fenomeni di instabilita si deve ricavare la snellezza
  • si forniscano alla tabella

E = 210000

 β = 1,00

 l = lunghezza delle aste 

Ingegnerizzazione sezione e verifica snellezza per una membratura principale 

  • Si analizzi l'asta diagonale e l'asta normale più caricate e si ingegnerizzino consultando le tabelle dei profili standard

si noti che l' A_min a compressione  è > di quella a trazione 

quindi si ingegnerizzi l'asta maggiormente sollecitata a compressione.

 

VERIFICA :    

 N/A<fd

’asta più sollecitata: N= -442,038 KN

N/A =-442038 / 206 = 214,58N/mm²   

fd = 223,81MPa

VERIFICATA.

VERIFICA (SNELLEZZA)

 λ ≤ 200

 λ= 73,02

VERIFICATA.

 

 

Forum:

II ESERCITAZIONE- Struttura Reticolare 3D

DIMENSIONAMENTO DI UNA TRAVE RETICOLARE 3D

Prendo come esempio una pensilina composta da una  travatura reticolare piramidale a base quadrata.

Al fine di dimensionare le aste di questa struttura ho ipotizzato che essa debba sostenere un carico di 40 KN.

Per completare la mia esercitazione avrò bisogno del softwar SAP2000 e di un foglio di calcolo Excel.

 1- Disegno direttamente su SAP2000 il mio modello di struttura reticolare: determino innanzitutto        l'unità di misura in KN,m,C andandola a modificare in basso a sinistra nel menù a tendina; dopo di che FILE→NEW MODEL e scelgo dalla finestra GRID ONLY, così da crearmi una griglia misurare su cui disegnare.

Vado a inserire in Number of Grid Lines il numero di campate secondo gli assi x,y,z i quali mi determineranno la griglia e in Grid Spacing la lunghezza delle mie aste che sarà di 3m in tutte e tre le direzioni.

Con il comando FRAME , linea, disegno un modulo della trave piramidale controventata alla base.

Attraverso il comando copia Ctrl+C  Ctrl+V  sarà ripetuto inserendo le coordinate sugli assi x e y formando una struttura rettangolare 3x6 m.

Controllo che non ci siano aste duplicate: selezione tutto, EDIT→EDIT  POINTS→MERGE JOINTS

A questo punto la modellazione della struttura è terminata

 

2- Andiamo ad assegnare i vincoli esterni : seleziono i 4 vertici estremi della travatura piramidale, ASSIGN→JOINT→RESTRAINTS , dalla finestra che mi si apre seleziono il vincolo Cerniera.

Assegno ora i vincoli interni che rappresentano i nodi di ogni asta: seleziono la struttura,  ASSIGN→FRAME→RELEASES/PARTIAL FIXITY, nella finestra andrò a a spuntare  Moment 22 e Moment 33 sia su Start sia su End  mettendo a entrambe zero, così da riprodurre il vincolo di cerniera interna rendendo libera la rotazione.

3- andiamo ad assegnare il materiale e la sezione alle aste: seleziono tutta la struttura, ASSIGN→FRAME→FRAME SECTION poi a sx clicco su Add New Property, in Frame Section Proprerty Type scelgo il materiale  steel (acciaio) e clicco sul profilo Pipe, si aprieà una finestra in cui inserisco in Section Name  Pipe diamo poi ok per due volte .

4- Andiamo a crearci il carico che poi assegneremo alla struttura: DEFINE→LOAD PATTERN,

nella finestra in Load Pattern Name  chiamo i carichi F e in Self Weight Multiplier (coefficiente del peso proprio) inserisco il valore di 0 e clicco Add New Load Pattern

5-Andiamo a questo punto ad assegnare il carico puntuale F sui nodi superiori della struttura: seleziono le aste superiori, ASSIGN→JOINT LOADS→FORCES

Dal menù a tendina scelgo il carico creato F, essendo un carico verticale verso il basso (asse z) andrò ad assegnargli in Force Global Z un valore di -50 KN.

6- E’ ora possibile analizzare la struttura avendo fornito al software tutti i dati necessari:

faccio partire l’ analisi cliccando sul tasto evidenziato in arancione, seleziono i carichi che non prendere in considerazione e clicco su Do Not Run , al contrario seleziono F (il carico che agisce sui nodi) e schiaccio Run Now.

La prima informazione fornitaci dall’analisi è quella della configurazione deformata della struttura soggetta ai carichi F.

Dalle reazioni vincolari invece come ben sappiamo per quanto riguarda le travi reticolari sono soggette solo a SFORZO NORMALE di trazione se sono tese o di compressione se compresse, i diagrammi rappresentano in blu la trazione e in rosso la compressione.

7- il programma mi tabella tutti i valori di sforzo normale della struttura, con la possibilità di visualizzare delle tabelle ogni asta associata allo sforzo cui è soggetta: DISPLAY →SHOW TABLES 

Il programma ci chiede ora ciò che effettivamente vogliamo inserire all'interno delle tabelle dei risultati; spuntiamo ANALYSIS RESULTS e diamo l'ok .

Dalla finestra che si apre mi seleziono la tabella che a me serve di visualizzare, in questo caso Element Forces-Frame

La esporto ora su Excel in modo da andarla a pulire dalle informazioni a me non necessarie: FILE→EXPORT CURRENT TABLE→TO EXCEL

8- una volta esportata la tabella la “sistemo” seguendo questi passaggi:

-cancello tutte le colonne dopo la lettere E;

-inserisco una nuova colonna per la luce delle aste;

-individuo in rosso le aste diagonali che valgono 3√2;

-cancello i doppioni delle aste con Rimuovi duplicati secondo Frame

-Ordino la tabella secondo lo sforzo normale P  in modo decrescente, avendo prima i valori positivi di TRAZIONE e dopo i valori negativi di COMPRESSIONE.

-infine copio nel file EXCEL della professoressa, che ci servirà per dimensionare le aste) i valori di dello sforzo normale di trazione nella trazione e viceversa.

9-Nel file excel del dimensionamento dell’asta reticolare in acciaio nella sezione TRAZIONE dopo aver inserito i valori di sforzo normale in N, insieriamo l’Fyk che è la resistenza caratteristica dell’acciaio: ricordo che l’acciaio ha lo stesso valore di resistenza sia a trazione che a compressione.

Nel mio caso ho scelto un acciaio S275

 

Inserisco poi γm , un coefficiente di sicurezza pari a 1.05, il foglio mi calcola così Fd, la tensione di progetto e infine l’area minima che mi serve per la mia asta. Amin me la calcolo dividendo lo sforzo normale per la tensione di progetto.

Vado ora ad” ingenierizzare” l’area minima dell’ asta maggiormente sollecitata affinchè il materiale possa resistere allo sforzo maggiore. Nella trazione l’area minima dall’ asta maggiormente sollecitata è di 3.70cm2, cerco il profilo nelle tabelle Oppo dei tubi in acciaio a sezione circolari trovando un’ area di design e ripeto l’operazione per tutte le aste tese.

 

10- Passo ora all’area riservata al dimensionamento dell’area delle aste soggette a compressione:

inserisco anche qui sotto N i valore di sforzo normale in ordine crescente in questo caso così da avere l’asta più compressa in prima riga.

In questa sezione oltre ad inserire i valori precedenti vado ad inserire innanzitutto la luce associata ad ogni asta.

Anche qui il foglio di calcolo mi individua l’area minima ma non posso ancora ingenierizzarla poiché nella compressione devo tener conto di due importanti fenomeni di INSTABILITA’ che si possono verificare quali il CARICO DI PUNTA e LA FLESSO TORSIONE .

Aggiungo il modulo di elasticità E che è uguale per tutti gli acciai strutturali a 210000 Mpa e  un coefficiente che dipende dai vincoli esterni delle aste; in questo caso essendo cerniere esterne corrisponde a beta=1.

Avendo questi dati a disposizione il foglio mi calcola λ Lambda, la snellezza dell’asta, I il momento di inerzia minimo e Rho il raggio di inerzia minimo, valori che mi servono per contrastare i due fenomeni di instabilità e necessari per il dimensionamento delle aste.

Infatti sulle tabelle dei profilati a sezione circolare cava dovrò scegliere una serie di profilati che soddisfano tutti e tre questi requisiti oltre all’area minima.

 

 Posso procedere ora al dimensionamento delle aste facendo attenzione che il lambda finale risulti sempre  < 200

Per la compressione come si può vedere ho scelto solo due profili di aste uno per quelle diagonali (in verde), uno per quelle verticali e orizzontali (in giallo). Questo perché non devo solo considerare l’aria minima per la scelta ma anche il Raggio di inerzia che nel mio caso si diversifica per quanto riguarda la lunghezza delle aste.

 

esercitazione II_ DIMENSIONAMENTO DI UNA STRUTTURA RETICOLARE 3D

STRUTTURA RETICOLARE 3D IN ACCIAIO

Obiettivo: disegnare il modello tridimensionale di una struttura reticolare in acciaio, vincolarla, caricarla e calcolare N, lo sforzo normale di ogni asta componente la struttura. (con T=0, M=0  perchè le aste reticolari sono soggette solo a trazione e compressione.

Per fare ciò utilizzo SAP2000, un programma che utilizza gli elementi finiti fondato sulla Teoria di Bernulli.

1_ disegno una griglia cubica:

_file/new model

imposto l’unità di misura in KN,m,C

_grid only

 

considerando il piano cartesiano con Z = gravità

number of grid line (da quante rette deve essere composta la griglia)

X (= quante rette X=n) = 6

Y (=quante rette Y=n) = 6

Z (quante rette Z=n) =   2

Grid spacing (quanto spazio vi è tra le rette che compongono la griglia, quindi volendo fare una griglia cubica X=Y=Z)

X (= spazio tra le rette X=n)= 2 m

Y(= spazio tra le rette Y=n)=  2m

Z(= spazio tra le rette Z=n)2m

First grid line location (centro)

X = 0

Y= 0

Z= 0

2_ ogni faccia della griglia dovrà essere controventata

Draw/frame e disegno un cubo controventato

 

 

P.S. Per vedere se ho linee sovrapposte seleziono la struttura e

 edit /merge  duplicates/ok

2_ devo copiare il cubo controventato su tutta la griglia

_seleziono tutte le facce del cubo che voglio copiare tranne quella in comune tra esistente e la copia, per evitare che si creino linee sovrapposte e con il tasto:

Ctrl+c/ Ctrl+v  specifico di voler un secondo elemento lungo l’ asse  X /Y oltre a quello esistente

 

Adesso la mia griglia è completa.

 

3_ controllo che tutti i nodi siano uniti:

_seleziono tutta la struttura

Edit/Edit Points/Merge Joints/0,1/ok

4_ Assegno I vincoli esterni

Voglio assegnargli 4 cerniere

_seleziono i punti in cui voglio inserirle e con:

assign/joint/restraints/ scelgo la cerniera/ok

 

Ho messo degli appoggi alla struttura.

5_ assegno i vincoli interni alle aste

_seleziono tutta la struttura

Assign/frame/releases (spunta su moment 2-2 e moment 3-3)

 

 

SCELGO IL PROFILO DA UTILIZZARE

6_ voglio che la mia struttura sia composta da tubolari in acciaio.

_seleziono tutta la struttura e con il comando:

assign /frame/frame sections / add new property/ PIPE section /gli do un nome e l’ok

 

APPLICO DELLE FORZE CONCENTRATE

7_ devo prima CREARE la forza che voglio concentrare ai nodi senza considerare il peso proprio:

define/load patterns/chiamo questa forza “F”/self weight mutiplier=0/ add new load pattern/ok

 

8_devo ASSEGNARE il carico che ho appena creato:

_dove devo assegnarlo? Ovviamente sulla parte superiore della struttura, quindi la vado a selezionare (lo posso fare direttamente dalla vista top)

Assign/joint load/forces /carico il nome della forze che ho appena creato “F”

Force global Z = - 150 (perche voglio una forza concentrata nei nodi di intensità pari ad 150 kN verso il basso).

Adesso la mia struttura è caricata.

ANALISI GRAFICA DELLA DEFORMATA

Creo una nuova cartella nel computer

9_ click su play e avvio l’ analisi

 

10_Non avendo considerato il peso proprio la struttura sarà così deformata:

show /deformed shape /

spunto “wire shadow” se voglio vedere contemporaneamente come era e come è la struttura.

_posizionandomi con il mouse in uno dei nodi leggo di quanto si abbassa in quel punto.

 

ANALISI -  SFORZO NORMALE

11_ show Forces/Stresses /frame

ANALISI GRAFICA DEGLI SFORZI NORMALI

 

Per accertarmi che tutto sia OK verifico che i momenti siano nulli!

FILE EXCEL

12_Per conoscere con precisione quanto vale lo sforzo Normale su ogni asta che compone la struttura,SAP mi fornisce un file Excel molto utile:

Display/show tables/Analysis Results/select load patterns/ seleziono la “F”/ok

13_ ricavato il foglio Excel lo pulisco eliminando I valori non necessari al calcolo, ciò che mi serve è:

n° numero delle aste/frame/station/P

essendo un cubo considero solo le aste con L=2 m e diagonale pari a L=2,82843m.

14_ ulteriore verifica: tutti i valori dopo P devono essere nulli! Se si posso cancellarli, altrimenti ho sbagliato qualcosa!

Tornando su SAP  “click sul tasto della spunta” e con il comando Frame/ Labels posso vedere il numero di ciascuna asta cosi da poterla identificare sul foglio excel.

SIGNIFICATO DELLE VOCI DEL FOGLIO EXCEL:

PRIMA COLONNA: numero delle aste

FRAME: il “nome” delle aste / come vengono individuate su SAP

STATION:mi dice i passi (ogni 50 cm) come se le aste venissero suddivise in segmenti di 50 cm

P: N, quanto vale lo Sforzo Normale ad ogni frame (ogni 50 cm) ma ovviamente, essendo aste reticolari, N sarà costante! Quindi per ogni asta mi interessa solo un valore di N, quello relativo alle aste che compongono la mia reticolare 3D con L=2 (aste normali) e con L=2,82843m (aste diagonali).

seleziono tutti i frame/dati/rimuovi duplicati/espandi selezione/rimuovi duplicati

PULIZIA DELLA TABELLA EXCEL:

_ elimino tutte le colonne inutili e lascio solo: frame /station/outputcase/P

_Ordino station in ordine crescente (espandi selezione)

_Elimino i valori che non mi interessano e lascio solo 2 (aste normali) e 2* radice di 2(aste diagonali) = 2,82843 che evidenzio in rosso in modo da riconoscerle subito.

_ora ordino P in ordine decrescente (sforzo normale) in questo modo distinguo le aste tese da quelle compresse.

  

  CALCOLO L’ AREA MINIMA DA SFORZO NORMALE DI TRAZIONE

_prendo i valori di N>0 (trazione) e li copio nel file excel per il dimensionamento

_fornisco alla tabella gli strumenti per calcolare fd= fyk/ ym

_ fyk (coefficiente caratteristico di snervamento) pari a 275 (valore medio)

_ ym (coefficiente di sicurezza) pari a 1,05.

_Il file individua la tensione di progetto fd e l'area minima A_min

A_min = (N /  fd )* 10 (perche è in cm)

 

p.s. nota che l’ area minima è inversamente proporzionale alla tensione!

Consultando le tabelle dei valori standard dei profili metallici in produzione INGEGNERIZZO ricercando il valore dell’ area A_dsign disponibile immediatamente maggiore di A_min che il foglio Excel ha ricavato (lo faccio per ogni singola asta).

_Dopo averle ordinate in ordine decrescente individuo subito l’ asta maggiormente sollecitata e il valore dello sforzo normale maggiore, cosi da poter scegliere il profilo adatto a tutte le aste sottoposte a trazione che compongono la reticolare spaziale:

  

Per le aste a trazione vado a scegliere il profilo:   A =10,70cm2  dxs= 88,9 X 4,0mm

VERIFICA :    

σ<fd = N/A<fd

Considerata l’asta più sollecitata: N= 257,313KN

N/A =257313/ 1070 = 261,90 N/mm²   

fd = 261,90MPa

ok : N/A < fd =240,47 N/mm²   < 261,90MPa       è VERIFICATA!

 

COMPRESSIONE

Per le aste compresse si devono considerare alcuni concetti fondamentali:

-la natura dei carichi di spostare il loro punto di applicazione nello stesso verso della forza che esercitano.

-Quando N raggiunge il valore dello sforzo normale critico euleriano si innesca improvvisamente una crisi: l’asta sbanda stantaneamente, o meglio si flette intorno all’ asse della sezione con raggio minimo d’ inerziza

 N=Ncrit

 Ncrit= 3,14 EImin/(βl)2 (βcoefficiente che dipende dalle condizioni di vincolo nella direzione dello sbandamento)

                                                                        Ncrit= 3,14 EImin/(βl)2

OSSERVAZIONI:

  • Ncrit e 3,14 EImin sono direttamente proporzionali quindi se  Imin>>>  ne segue che Ncrit>>>
  • devo quindi agire sulla lunghezza dell’ asta, NON POSSO FARLA TROPPO SNELLA!
  • β=l0  distanza tra i 2 punti di flesso 7 lunghezza libera di inflessione
  • RAGGIO D’ INERZIA:

          Imin/A = L4/L2= L2=   (radice) L2= c

           (radice)(Imin/A) = L =ρmin 

          con ρmin raggio d’ inerzia minimo

           Imin/A = ρmin2   segue  Imin = A ρmin2 

  Sostituendo a   Ncrit= 3,14 EImin/(βl)2

        Ncrit= 3,142 EA ρmin2 /(βl)2

        Β=l0

        Ncrit= 3,142 EA ρmin2 /( l0)2 =3,14 EA/( l0/ ρmin)= 3,14 EA/ λ 

dove λ= SNELLEZZA =rapport tra l’ altezza e la sezione.

Quindi:                                                                     Ncrit=3,14 EA/ λ 

 

Si noti che la snellezza (λ) è inversamente proporzionale a Ncrit , vale a dire che meno l’ asta è snella e più è grande Ncrit (quindi è irragiungibile!!).

 

IL PROGETTO SI DIVIDE IN 3 FASI:

1_Calcolo dell'area minima da sforzo di compressione (resistenza materiale)

_prendo ora i valori di N<0 (compressione) e li incollo nel file Excel per il dimensionamento delle aste a compressione

_ Devo trovare l’ Amin e Imin

dove: Amin = N/ fyd

quindi la tabella deve ricavarmi la tensione di progetto fyd

_Gli fornisco i dati di cui ha bisogno:

 fyk (coefficiente caratteristico di snervamento) pari a 275 (valore medio)

ym (coefficiente di sicurezza) pari a 1,05.

La tabella può ora ricavare  fyd = fyk/ ym  e di conseguenza Amin

 

2_Calcolo dell'inerzia minima per sforzo di compressione (instabilità euleriana)

 

ordiniamo i valori rispetto ad N questa volta in modo crescente tale che mi trovo l’ asta maggiormente compressa in alto.

Dato che le aste compresse troppo snelle potrebbero essere soggette ai fenomeni di instabilità, per evitare che questo accada  il foglio deve calcolare l'inerzia e il suo raggio attraverso alcuni dati che vado ad inserire:

 

 E = 210000

 β = 1,00

 l = lunghezza delle aste (confrontando il file Excel ricavato da SAP).

3_Ingegnerizzazione sezione e verifica snellezza per una membratura principale (< 200)

Analizzo l'asta diagonale e l'asta normale più caricate (rosso /giallo) e ingegnerizzo confrontando le tabelle:

A_design > A_min;

I_design > I_min;

ρ_design del profilo;

Devo conoscere la snellezza SNELLEZZA λ

confrontando i valori ottenuti a trazione e a compressione,si nota che l' A_min a compressione(22,57 cm2)  è > di quella a trazione (9,82 cm2) quindi sarà questa quella che vado ad ingegnerizzare:

scelgo un profilato a sezione circolare dxs = 168,3 x 5,0 mm.

VERIFICA

σ<fd = N/A<fd

Considerata l’asta più sollecitata(5): N= -115,097KN

N/A = -591215/ 4700= -125,79 N/mm²   

fd = 261,90MPa

ok : N/A < fd =- 125,79 N/mm² < 261,90MPa       è VERIFICATA!

VERIFICO LA SNELLEZZA

 La snellezza λ per essere verificata deve essere≤ 200

λ≤ 200

considerando sempre la stessa asta(5):

La sezione è verificata in quanto λ =29,90  la sua snellezza non supera il 200!

 

 

Forum:

Verifica di abbassamento di una mensola _ Esercitazione 3

Questa terza esercitazione consiste nel verifica della deformazione della mensola più sollecitata di un telaio in tre differenti tipologie: legno, acciaio e cemento armato.

La mensola sottoposta a maggiore carico nella struttura presa in analisi è quella evidenziata in rosso: su di essa infatti grava il carico di solaio maggiore.

Luce: 3m

Interasse: 6m

Area di influenza: 18m²

 

 

LEGNO

Prima di calcolare e verificare la deformazione di una mensola è necessario dimensionare l’altezza della stessa. Consideriamo lo stesso pacchetto di solaio della prima esercitazione e, come nel caso della trave inflessa, inseriamo nel foglio i dati inerenti all’interasse, al carico strutturale, permanente e accidentale. In questo modo otteniamo il carico ultimo. qu = [(qs x 1.3) + (qp x 1.5) + (qa x 1.5)] x i

 

Inserendo la luce il foglio ricava il momento massimo: nel caso della mensola pari a Mmax= (qu x L²)/2

Una volta inserita la resistenza caratteristica (nel caso del legno lamellare GL24h pari a 24 Mpa), il coefficiente di sicurezza del materiale (per il legno lamellare γm=1.45) e il coefficiente correttivo per umidità e durata del carico (consideriamo una classe media con kmod=0.8) il foglio ricava la resistenza di progetto

 

fd = (kmod x fmk)/γm.

 

Impostando la base della trave, si determina l’altezza minima come nel caso della trave inflessa. Scegliamo dunque un’altezza ingegnerizzata.

 

Ora possiamo procedere al calcolo e alla verifica della deformazione.  Con i dati già presenti del foglio si ricava il momento di inerzia che, nel caso di una sezione rettangolare, è Ix= bh³/12. Possiamo anche calcolare il carico di esercizio pari alla somma dei carichi maggiorati con i relativi coefficienti di sicurezza (1 nel caso dei carichi strutturali e permanenti, 0.5 nel caso dei carichi accidentali) per l’interasse.

qe= [(qs x 1) + (qp x 1) + (qa x 1.5)] x i

 

Nel caso di una semplice mensola con carico uniformemente distribuito sappiamo che:

v(s) = 1/(EI) x [- (ql²s²)/4 – (qs⁴)/24 + (qls³)/6]

Poiché il massimo spostamento in una mensola avviene nell’estremo libero (cioè s=l) possiamo anche scrivere che

vmax= - (ql⁴)/8EI.

In realtà questo valore di spostamento massimo è un approssimazione: infatti esso viene associato ad una vera mensola mentre, in questo caso, la struttura si configura come aggetto di una trave appoggiata. Poiché la luce della trave appoggiata è 8m e l’aggetto è 3m (<8m/2) il vmax calcolato è maggiorato.

 

Dunque inserendo il modulo di elasticità E proprio del materiale nella tabella possiamo ricavare questo valore considerando come carico quello di esercizio (qe).

 

Affinchè la mensola sia verificata vmax < (1/250) x l. Dunque devo verificare che:

l/vmax >250.

In questo caso 439.70 > 250 dunque la mensola in legno è verificata!

 

ACCIAIO

 

Come nel caso del legno dobbiamo innanzitutto dimensionare l’altezza della mensola.  Inseriamo i dati inerenti l’interasse, la luce e i carichi del pacchetto di solaio considerato nella prima esercitazione. Il foglio di calcolo ricava carico ultimo e momento massimo della mensola come sopra. Inserendo la resistenza caratteristica del materiale (fyk=275Mpa per un acciaio S275) si ottiene la resistenza di progetto fd moltiplicando fyk per il coefficiente di sicurezza γm=1.05. Come nel caso della trave appoggiata imponendo σmax = fd e utilizzando la formula di Navier sappiamo che

 

Wxmin = Mx/fd

 

Dunque scegliamo nel sagomario una trave IPE con modulo di resistenza a flessione W immediatamente superiore. In questo caso un IPE 400. Dunque riportiamo sulla tabella i relativi valori di momento d’inerzia Ix e di peso della trave IPE 400 e il modulo di elasticità E proprio del materiale.

 

A differenza del legno il foglio calcola il carico di esercizio sommando ai carichi maggiorati e moltiplicati per l’interasse anche il peso della trave (nel caso del legno il peso della trave viene trascurato trattandosi di un materiale leggero). Dunque

qe= [(qs x 1) + (qp x 1) + (qa x 1.5)] x i + (peso trave x 1)

 

Con la stessa formula precedentemente utilizzata per il legno ricaviamo lo spostamento massimo: vmax= - (ql⁴)/8EI     (anche in questo caso maggiorato).

 

Anche in questo caso il rapporto l/vmax = 440.082 > 250 dunque la mensola in acciaio è verificata!

 

CEMENTO ARMATO

 

Anche per il cemento armato dobbiamo prima calcolare l’altezza della mensola. Inserendo interasse, luce e carichi del pacchetto di solaio in latero-cemento della prima esercitazione otteniamo carico ultimo e momento massimo. Una volta scelto il tipo di barre (B450C con resistenza caratteristica fyk= 450Mpa) e la classe del calcestruzzo (C60/75 con resistenza caratteristica fck = 60 Mpa) il foglio ricava le corrispettive resistenze di progetto corrette con i coefficienti di sicurezza.

 

Una volta impostata la dimensione della base della trave il foglio ricava l’altezza utile come nel caso della trave appoggiata. Questo valore sommato per il copriferro permette di ricavare un’altezza minima che possiamo ingegnerizzare. Il foglio ricava direttamente l’area (base per altezza) e il peso al metro quadro (area per peso specifico del cls).

 

Nella riga sottostante il foglio ricalcola il valore del carico ultimo aggiungendo a quello precedente il peso della trave moltiplicato per il coefficiente per carichi strutturali pari a 1.3. Viene ricalcolato dunque il momento massimo e, mantenendo i valori delle resistenze e delle dimensioni scelte nel progetto, ricalcola l’altezza minima. Anche con il peso della trave l’altezza minima rimane inferiore al valore di altezza ingegnerizzata che avevamo scelto dunque l’altezza è verificata.

 

Ora possiamo procedere con il calcolo e la verifica dello spostamento massimo della mensola. Come nel caso dell’acciaio il foglio calcola il carico di esercizio sommando ai carichi maggiorati e moltiplicati per l’interasse anche il peso della trave.

qe= [(qs x 1) + (qp x 1) + (qa x 1.5)] x i + (peso trave x 1)

 

Inserendo il valore del modulo di elasticità E proprio del materiale e calcolando il momento d’inerzia Ix per una sezione rettangolare (come nel caso del legno Ix= bh³/12) il foglio ricava lo spostamento massimo

vmax= - (ql⁴)/8EI    (anche in questo caso maggirato)

 

Anche in questo caso il rapporto l/vmax = 286.21> 250 dunque la mensola in cemento armato è verificata!

 

 

 

 

 

 

 

 

Dimensionamento di una travatura reticolare tridimensionale _ Esercitazione 2

Questa seconda esercitazione si basa sul dimensionamento di una travatura reticolare tridimensionale. Attraverso il software SAP2000 è possibile disegnare la struttura e vincolarla esternamente tramite quattro appoggi.

Trattandosi di una struttura reticolare possiamo modellizzare i nodi come delle cerniere interne.

 

Una volta scelto il materiale (acciaio) e i profili delle sezioni (circolari cavi) sono state applicate forze concentrate sui nodi superiori della travatura.

 

 Il software permette di visualizzare la struttura deformata e i grafici relativi allo sforzo normale: in rosso le aste compresse (puntoni), in blu le aste tese (tiranti).

 

 

 È possibile poi esportare i valori numerici degli sforzi assiali delle singole aste in una foglio di calcolo.

Innanzitutto il file va pulito mantenendo solo i valori di station pari alla lunghezza effettiva dell’asta. Dunque nel caso di questa struttura è necessario mantenere le aste di 2m che corrispondono ai lati del quadrato di base (nere); le aste lunghe 2.82m che corrispondono alle diagonali dei quadrati di base (verde); le aste lunghe 2.44m che corrispondo ai lati della piramide (arancio).

Quindi è possibile ordinare la tabella in funzione dello sforzo normale dal valore maggiore al valore minore e quindi si possono individuare facilmente le aste più tese nella struttura (valori maggiori con segno positivo) e quali quelle più compresse (valori maggiori con segno negativo).

 

TRAZIONE

Un ulteriore foglio di calcolo ci permetterà di dimensionare i profili circolari cavi per le aste tese.

Infatti, una volta inseriti i valori degli sforzi normali e scelto il tipo di acciaio (un acciaio S235 con resistenza caratteristica fyk = 235 Mpa), il foglio calcolerà la resistenza di progetto fd correggendo quella caratteristica con un coefficiente di sicurezza γm=1.05 e l’area minima dividendo lo sforzo normale per la resistenza di progetto appena calcolata

Amin = N/fd

Infatti abbiamo imposto che σ=fd.

Consultando la tabella dei profilati circolari cavi dovremmo scegliamo il profilo con area immediatamente maggiore per ciascuna asta, ma ciò comporterebbe un eccessivo costo e difficoltà di montaggio nella realizzazione della reticolare. Dunque si scelgono 4 profili che soddisfino le aree minime delle aste tese. Si aggiungono dunque due nuove colonne con il tipo di profilo scelto e il numero di asta corrispondente.

COMPRESSIONE

Un ulteriore foglio di calcolo ci permetterà di dimensionare i profili circolari cavi per le aste compresse.

Come nel caso della trazione, una volta inserito lo sforzo normale e il tipo di acciaio, è possibile ricavare la resistenza di progetto e dunque l’area minima imponendo nuovamente σ=fd.

Amin = N/fd

Nel caso della compressione, però, dobbiamo considerare anche l’instabilità euleriana. Dunque sarà necessario imporre σcrit = fd.

fd = σcrit = Ncrit/A = (π²E)/λ²

dunque λ = π/√(E/fyd)

Dove E è il modulo di elasticità dell’acciaio pari a 210000Mpa. Nella tabella possiamo aggiungere due ulteriori valori noti: β = 1 (trattandosi di un asta incernierata) e le luci delle aste. Con questi nuovi dati possiamo calcolare ρmin.

ρmin = L0/ λ

dove L0= β x l

Ora sapendo che ρmin²=Imin/A

Imin = ρmin²/A

Consultando la tabella dei profilati circolari cavi dovremmo scegliere il profilo con area e momento di inerzia immediatamente maggiori per ogni asta. Come per quelle tese sarà necessario scegliere un numero di profili limitati per semplificare il montaggio e ammortizzare i costi: sono stati scelti dunque 4 profili che soddisfino le aree e le inerzie minime delle aste compresse controllando che la snellezza λ sia inferiore di 200. Si aggiungono dunque due nuove colonne con il tipo di profilo scelto e il numero di asta corrispondente.

 

 

 

 

 

 

 

 

Esercitazione 2 - Dimensionamento travatura reticolare tridimensionale

Si apre il programma e dopo aver impostato le unità di misura (KN, m, C), si imposta un nuovo modello Grid Only. Si impostano il numero di linee su ogni asse e la distanza tra di esse e in questo modo si verrà a creare una griglia di riferimento su cui poter disegnare la travatura reticolare.

Attraverso  lo strumento Draw Frame si iniziano a disegnare le aste e, completato il primo modulo, questo si copia Ctrl-C e incolla Ctrl-V  lungo gli assi X e Y fino a completare la griglia.

Si seleziona tutta la struttura e attraverso il comando Edit – Edit Points – Merge Joints si riuniscono i nodi che durante i passaggi potrebbero essersi spostati.

Si selezionano i nodi nei quali si vogliono inserire i vincoli e attraverso il comando Assign – Joint – Restraints  si assegna il vincolo di cerniera esterna.

Selezionare tutte le aste e attraverso il comando Assign – Frame – Releases/Partial Fixity spuntare Start e End ai Moment 22 e Moment 33, in modo tale da imporre che il momento all’inizio e alla fine di ogni asta sia uguale a zero.

A questo punto si assegna il materiale, quindi seleziono tutte le aste e poi Assign – Frame – Frame Sections – Add New Property. Poi Frame Section Type - Steel, Add a steel section – Pipe, Section name – Tubolare.

Con il comando Define – Load Patterns metto il nome “carico”, impongo Self Weight Multiplier uguale a zero (non si prende in considerazione il peso proprio della struttura) e Add New Property.

Ora si selezionano tutti i nodi su cui si vogliono inserire i carichi e poi si clicca il comando Assign – Joint Loads – Forces – Load Pattern Name si assegna “carico” e poi in Force global Z si inserisce -100, cioè un carico verticale rivolto verso il basso.

A questo punto si può avviare l’analisi tramite Analyze – Set Load Cases To Run, impongo a MODAL e DEAD Do Not Run in quanto non voglio farne l’analisi, mentre a “carico” impongo Run e poi Run Now.

Tramite il comando Show Forces/Stresses – Frames/Cables/Tendons si possono vedere i diagrammi degli sforzi assiali.

Per salvare i risultati bisogna premere Display – Show Tables, poi selezionare su Select Load Patterns e Select Load Cases il carico, in seguito spuntare la casella Analysis Results – Element Forces/Frames ed infine File – Export Current View – To Excel.

A questo punto sulla tabella Excel distinguiamo le aste tese da quelle compresse (segno negativo) e inseriamo i valori nelle tabelle di dimensionamento.

Per quanto riguarda le aste tese, una volta inseriti i valori di N e scelto il tipo di acciaio (S235 con resistenza caratteristica fyk= 235 Mpa), si può trovare l’area minima:

Amin= N/fd

Dalla tabella dei profilati circolari cavi si sceglie il profilo con area maggiore dell’area minima e in questo caso, avendo un numero importante di aste, si sono scelti 6 profili che soddisfano le aree minime.

Nel caso delle aste compresse, una volta calcolata l’area minima bisogna tener conto del problema dell’instabilità Euleriana. Vengono presi in considerazione il modulo elastico dell’acciaio E=21000 Mpa, la lunghezza delle aste e quindi L=2m o L=2,83m e beta che in questo caso è uguale ad 1 in quanto sono aste incernierate. A questo punto il foglio Excel calcola i valori di Lambda, Rho min e Momento di inerzia minimo. Dalla tabella dei profilati circolari cavi si sceglie il profilo con Area, Momento d’inerzia e Rho maggiori dei valori minimi trovati. Infine bisogna assicurarsi che la snellezza Lambda sia minore di 200. Anche in questo caso, avendo un numero importante di aste, si sono scelti 4 profili che soddisfano i requisiti minimi.

 

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