SdC(b) (LM PA)

Progettazione Strutturale B (LM PA)

Es_2 Dimensionamento di una trave reticolare

La seconda esercitazione consiste nel dimensionare una travatura reticolare a nostra scelta. Nel mio caso ho optato per una travatura reticolare composta da corpi cubici di luce 2 m, con aste inclinate ti 2,82 m. Il corpo consiste di 3x5 moduli, quindi 6x10m. (fig.1)

f.1

Per disegnare la trave reticolare ho utilizzato SAP2000. Come si può vedere nella f. 1 ho vincolato la trave alle 4 estremità con un vincolo a cerniera, ASSIGN, JOINTS, RESTRAIN. Per questa esercitazione ho deciso di usare delle aste tubolari, quindi è stato necessario assegnare a ciascuna asta la sezione cilindrica sul programma tramite il comando ASSIGN, FRAME, FRAME SECTION. (f.2) é stato necessario rimuovere anche i momenti dalle aste. In quanto trave reticolare e non soggetta a Momento Flettente ma solamente a sforzi di compressione e trazione.

f.2

Ai nodi superiori, ho assegnato una forza concentrata F=150 kN (f.3) Il valore immesso è negativo in quanto deve essere rivolta verso il basso.

f.3

Una volta assegnati i carichi, aver controllato che non vi sono doppie aste una sopra l'altra, aver controllato le giunture e il moltiplicatore di peso della trave sia 0 posso far partire l'analisi.

Appena finita, l'analisi, mi mostra la travatura deformata (f.4) ma posso anche impostare una vista che mi permette di vedere il corpo prima della deformazione con i diagrammi di sforzo normale (f.5). Dimensionare una trave guardando gli sforzi solo dal 3d sarebbe troppo complicato, quindi tramite il comando SHOW TABLES posso esportare un file excel, con tutte le aste e i loro rispettivi sforzi normali. Le aste sono numerate, in modo da poter controllare quali siano quelle inclinate e quali non.

f.4

f.5

Una volta esportato il file excel, la prima cosa è rimuovere tutti i doppioni. Infatti SAP fa un analisi ogni 0,5 m, questo fa si che nella mia tabella io abbia 5 valori per ogni asta (0-0,5-1-1,5-2). Una volta eliminati i doppioni (tramite il comando elimina duplicati) posso riordinare le mie aste per aste soggette a trazione e compressione.

Il dimensionamento per un asta a trazione e compressione è diverso, per questo devo utilizzare due fogli excel differenti. Comincio a spiegare quello a trazione. Io so che nel progetto di un asta tesa:

                                                                                   A=N/fyd

In quanto N è un valore conosciuto, risultato dalla mia analisi in SAP, fyd è dato dal rapporto fyk/ γm nel quale fyk  dipende dal tipo di acciaio scelto (nel mio caso S235) posso ricavarmi l'aria minima che la mia asta deve avere. Una volta ricavata l'area minima basta prendere un semplice tabellario e prendere l'asta con l'area direttamente superiore. In questo caso non è importante differenziare tra aste inclinate e aste non, in quanto il dimensionamento non prende in considerazione la luce dell'asta. (f.6-f.7-f.8)

f.6

f.7

f.8

Per le aste soggette a sforzo di compressioe il discorso è diverso. In quanto sono soggette all'instabilità euleriana la luce gioca un ruolo fondamentale nel progettare il tipo di asta che si vuole utilizzare. Quindi come ho fatto nelle aste tese, devo ricavarmi un Amin, l'area a questo punto non è più il solo fattore che influenza la trava ma anche il momento d'inerzia e il raggio d'inerzia. Ingegnerizzando la mia asta devo infatti prestare attenzione che i valori I, ro e Lambda del profilato da me scelto in base all'area non siano inferiori a Imin , romin e lambdamin(f.9) metto un esempio solo delle prime 39 aste

f.9

La E presenta solo un errore di visualizzazione, ho controllato che il valore inserito sia effettivamente ll modulo elastico dell'acciaio.

Esercitazione 3 – Deformabilità di una mensola in cemento armato - acciaio - legno

Scelgo una pianta di carpenteria e dimensiono la trave a sbalzo più sollecitata nei tre materiali scelti: cemento armato, acciaio e legno. Partendo dal solaio in figura evidenzio la trave più sollecitata; essa infatti ha un’area d’influenza maggiore rispetto alle altre pari a 4 m x 3 m= 12 m².

Prendo in considerazione i solai utilizzati nella prima esercitazione.

SOLAIO IN CEMENTO ARMATO

Analizzo il carico strutturale qs, il carico permanente qp e il carico accidentale qa.

Carico strutturale      qs = 2,378 KN/m²

Carico permanente    qp = 3,54 KN/m²

Carico accidentale     qa = 2 KN/m²

Dopo aver trovato i valori dei carichi qs, qp e qa, questi si inseriscono nella tabella Excel. Il carico totale ultimo qu si troverà moltiplicando il carico strutturale per un coefficiente di sicurezza pari a 1,3 e i carichi permanente e accidentale per un coefficiente di sicurezza pari a 1,5. La combinazione di questi carichi deve essere poi moltiplicata per l’interasse della trave e si troverà così il carico a metro lineare agente sulla trave qu.

Essendo la trave in oggetto una trave a sbalzo, il momento massimo si trova nella sezione di incastro ed è M= ql²/2, quindi pari a M=205,23 KNm.

La resistenza caratteristica delle armature è pari a fyk= 450 Mpa, mentre per il calcestruzzo scelgo un C35/45 con fck = 45 Mpa. Ponendo la base b=30 cm si ottiene un’altezza ingegnerizzata pari a H= 45 cm.

Vengono poi effettuati dei calcoli per verificare se la sezione con l’altezza ingegnerizzata H è in grado di portare i carichi calcolati in precedenza e il peso proprio della trave. Di conseguenza al qu ottenuto precedentemente si somma il peso unitario della trave moltiplicato per un coefficiente di sicurezza 1,3. Se l’altezza che si ottiene con il nuovo dimensionamento è più piccola dell’altezza ingegnerizzata H, la sezione risulterà verificata.

Dopo aver dimensionato la sezione, bisogna effettuare la verifica a deformabilità controllando l’abbassamento massimo dell’elemento strutturale in rapporto alla sua luce e questo calcolo si effettua allo SLE (Stato Limite di Esercizio).

I carichi vengono ricombinati seguendo la combinazione frequente e viene aggiunto il peso proprio della trave:

Inserito il valore del modulo elastico E=21000 N/mm² e del momento di inerzia Ix= 227813 cm4, a questo punto si può calcolare l’abbassamento massimo Vmax= qel4/8EIx. Si ottiene un Vmax= 0,66 cm. Essendo il rapporto tra luce e abbassamento massimo maggiore di 250 (come imposto da normativa) la sezione risulta verificata.

 

SOLAIO IN ACCIAIO

Analizzo il carico strutturale qs, il carico permanente qp e il carico accidentale qa.

Carico strutturale      qs = 1,783 KN/ m²

Carico permanente    qp =  2,635 KN/ m²

Carico accidentale     qa = 2 KN/ m²

Dopo aver trovato i valori dei carichi qs, qp e qa e averli moltiplicati per i rispettivi coefficienti di sicurezza, si ottiene il carico qu e di conseguenza il momento massimo di una mensola che è pari a M= ql²/2, ovvero M=166,87 KNm.

Ottenuto il momento massimo scelgo la classe dell’acciaio e la sua tensione caratteristica di snervamento.Si trova ora il modulo di resistenza a flessione minimo Wx,min= Mmax/fd ottenendo Wx,min= 745,58 cm³; quindi si sceglie un profilo che abbia il modulo di resistenza superiore al valore minimo, ovvero una IPE 360 con Wx= 903,6 cm³, Ix= 16270 cm4 e peso= 0,571 KN/m.

Dopo aver dimensionato la sezione, bisogna effettuare la verifica a deformabilità controllando l’abbassamento massimo dell’elemento strutturale in rapporto alla sua luce e questo calcolo si effettua allo SLE (Stato Limite di Esercizio).

I carichi vengono ricombinati seguendo la combinazione frequente e viene aggiunto il peso proprio della trave: 

A questo punto si può calcolare l’abbassamento massimo Vmax= qel4/8EIx. Si ottiene un Vmax= 0,659 cm. Essendo il rapporto tra luce e abbassamento massimo maggiore di 250 (come imposto da normativa) la sezione risulta verificata.

 

SOLAIO IN LEGNO

Analizzo il carico strutturale qs, il carico permanente qp e il carico accidentale qa.

Carico strutturale      qs = 0,413 KN/m²

Carico permanente    qp =  2,635 KN/m²

Carico accidentale     qa = 2 KN/m²

Dopo aver trovato i valori dei carichi qs, qp e qa e averli moltiplicati per i rispettivi coefficienti di sicurezza, si ottiene il carico qu e di conseguenza il momento massimo di una mensola che è pari a M= ql²/2, ovvero M=134,80 KNm.

A questo punto si sceglie un legno GL 24h con resistenza a flessione fmk= 24 Mpa. Scelto come materiale il legno massiccio si ottiene un Kmod= 0,60 e un coefficiente γm= 1,50, si stabilisce una base b= 30 cm trovando un’altezza ingegnerizzata pari a H= 55 cm.

Dopo aver dimensionato la sezione, bisogna effettuare la verifica a deformabilità controllando l’abbassamento massimo dell’elemento strutturale in rapporto alla sua luce e questo calcolo si effettua allo SLE (Stato Limite di Esercizio).

I carichi vengono ricombinati seguendo la combinazione frequente e il peso proprio della trave non viene considerato in quanto il legno è un materiale leggero:

Ora si può calcolare l’abbassamento massimo Vmax= qel4/8EIx. Si ottiene un Vmax= 0,49 cm. Essendo il rapporto tra luce e abbassamento massimo maggiore di 250 (come imposto da normativa) la sezione risulta verificata.

ESERCITAZIONE 3_DEFORMABILITA' DI UNA TRAVE A SBALZO (MENSOLA) IN LEGNO, ACCIAIO E C.A.

 

Con la seconda esercitazione vogliamo analizzare la deformabilità di una trave a sbalzo per solai in legno e cemento armato (fig.1), e acciaio (fig.2).

       

 Osservando la struttura si può notare che la trave sulla quale grava più carico è quella centrale, poiché la sua area di influenza è pari a 12 m², dati da: 3 m di luce x 4 m di interasse.

LEGNO

 

Elementi che compongono il solaio:

 

- Travetti 12 cm x 16 cm                           P= 0,6 T/mc         = 6 KN/mc

- Tavolato 2,5 cm                                      P= 0,6 T/mc          = 6 KN/mc

- Malta di cemento 4 cm                           P= 21 KN/mq

- Isolante 6 cm                                          P= 30 Kg/mc         = 0,3 KN/mc

- Massetto 3 cm                                        P= 1900 Kg/mc     = 19KN/mc

- Parquet 2 cm                                          P= 850 Kg/mc       = 8,5 KN/mc

   

Calcolo dei carichi strutturali qs (escluso peso proprio della trave)

- Travetti

 [2x(0,12m x 0,16m x 1m)/mq] x 6 KN/mc = 0,2304 KN/mq

- Tavolato

[(0,025m x 1m x 1m)/mq] x 6 KN/mc = 0,15 KN/mq

- Malta di cemento

[(0,04m x 1m x 1m)/mq] x 21 KN/mc = 0,84 KN/mq

 

qs= 0,2304 KN/mq + 0,15 KN/mq + 0,84 KN/mq = 1,2204 KN/mq 

 

Calcolo dei carichi portati qp

- Isolante

[(0,06m x 1m x 1m)/mq] x 0,3 KN/mc = 0,018 KN/mq

- Massetto

[(0,03m x 1m x 1m)/mq] x 19 KN/mc = 0,57 KN/mq

- Parquet

[(0,02m x 1m x 1m)/mq] x 8,5 KN/mc = 0,17 KN/mq

- Impianti

0,5 KN/mq

- Tramezzi

1 KN/mq

 

qp= 0,018 KN/mq + 0,57 KN/mq + 0,17 KN/mq + 0,5 KN/mq + 1 KN/mq = 2,258 KN/mq

 

 Calcolo dei carichi accidentali qa

 La struttura è per un ambiente destinato ad un uso residenziale, quindi secondo normativa il carico accidentale sarà:

 

qa = 2,00 KN/mq

 

Dopo aver calcolato i vari carichi, inserisco i loro valori nel foglio excel, insieme ai dati dell' interasse e della luce del solaio.

Il momento massimo della trave calcolato sul foglio excel è dato dall' inserimento della formula Mmax equivalente a ql²/2 di una mensola.

Per questo tipo di solaio il legno lamellare scelto ha una resistenza caratteristica a flessione di fm,k =  24 Mpa, dato inserito in tabella.

Successivamente inserisco la base della trave b = 30cm, e il foglio excel in maniera automatica calcola l'altezza minima della trave, in questo caso 54.68 cm che ingegnerizzo a 60 cm.

 

Avrò quindi delle travi 30 cm x 60 cm, ma è necessario effettuare una verifica, quella a deformabilità; controllando l’abbassamento massimo dell’elemento strutturale in rapporto alla sua luce.

Il procedimento si effettua allo SLE (Stato Limite di Esercizio) poiché la verifica è finalizzata a controllare che non vi siano spostamenti e deformazioni che possano limitare l’uso della costruzione, la sua efficienza e il suo aspetto.

A tal proposito i carichi incidenti sulla struttura vengono ricombinati seguendo la combinazione frequente, generalmente impiegata per gli stati limite di esercizio reversibili:

                                                                          qe =(G₁ + G₂ + ᴪ₁₁ x Q₁) x i

Nel caso del legno, che è un materiale leggero, il peso proprio della trave viene trascurato, come si può vedere dalla figura sottostante

Per calcolare lo spostamento sono però necessarie altre due informazioni, il modulo elastico E e il momento di inerzia Ix; impostati dunque questi valori è possibile calcolare l’abbassamento massimo che è pari a v max = 0.42 che conferma il progetto poiché Ix/v max > 250; quindi la sezione 30 x 60 cm è verificata.

ACCIAIO 

                       

Elementi che compongono il solaio:

 

- Travi secondarie IPE 120 A= 13,20 cmq = 0,001320 mq         P= 78 KN/mc

- Lamiera Grecata spessore = 1,2cm                                            P= 15,70 Kg/mq  = 0,1570 KN/mq

- Getto di cls 4 cm                                                                        P= 24 KN/mc     

- Isolante 7 cm                                                                              P= 30 Kg/mc       = 0,3 KN/mc

- Massetto 3 cm                                                                            P= 1900 Kg/mc   = 19 KN/mc

- Parquet 2 cm                                                                              P= 850 Kg/mc     = 8,5 KN/mc

 

Calcolo dei carichi strutturali qs (escluso peso proprio della trave)

- Travi secondarie IPE 120

[(0,001320mq x 1m)/mq x 78 KN/mc] = 0,10296 KN/mq

- Lamiera Grecata

0,1570 KN/mq

- Getto di cls + parte di riempimento della lamiera

[(0,0546mq x 1m)/mq x 24 KN/mc] = 1,3104 KN/mq

 

qs= 0,10296 KN/mq + 0,1570 KN/mq + 1,3104 KN/mq = 1,57036 KN/mq

 

Calcolo dei carichi portati qp

- Isolante

[(0,07m x 1m x 1m)/mq] x 0,3 KN/mc = 0,021 KN/mq

- Massetto

[(0,03m x 1m x 1m)/mq] x 19 KN/mc = 0,57 KN/mq

- Parquet

[(0,02m x 1m x 1m)/mq] x 8,5 KN/mc = 0,17 KN/mq

- Impianti

0,5 KN/mq

- Tramezzi

1 KN/mq

 

qp= 0,021 KN/mq + 0,57 KN/mq + 0,17 KN/mq + 0,5 KN/mq + 1 KN/mq = 2,261 KN/mq

 

Calcolo dei carichi accidentali qa

 La struttura è per un ambiente destinato ad un uso residenziale, quindi secondo normativa il carico accidentale sarà:

 

qa = 2,00 KN/mq

 

Inserisco i valori dei carichi nel foglio excel, insieme ai dati dell' interasse e della luce del solaio, dalla tabella risulta un Wxmin pari a 678.23 cmc quindi scelgo un profilato IPE con un Wx direttamente superiore rispetto al valore trovato nonché IPE 330 con Wx = 713 cmc.

Per la scelta della trave non abbiamo tenuto conto del peso proprio di questa

 

Pt= [(0.00626mq x 1m)/ mq x 78 KN/mc] = 0,48828 KN/mq

 

quindi verifichiamo che la scelta del profilato sia quella giusta, inserendo nel file Excel i valori di modulo elastico (E), momento di inerzia Ix e peso proprio della trave scelta.

In questo caso : 

                                                               qe =(G₁ + G₂ + ᴪ₁₁ x Q₁) x i + peso della trave

L’abbassamento massimo v max = 0.812 conferma il progetto della trave poiché il rapporto tra la luce della trave e il suo spostamento è pari a 369.570 > 250; quindi il profilato IPE 330 è verificato.

CEMENTO ARMATO

Elementi che compongono il solaio:

 

- Intonaco 1,5 cm                                                                      P= 18 KN/mc

- Pignatta 38 cm x 20 cm x 25 cm n: 8 in 1mq                         P= 9,6 Kg      

- Travetti 12 cm x 20 cm                                                           P= 24 KN/mc

- Soletta Collaborante 5 cm                                                      P= 24 KN/mc

- Isolante 6 cm                                                                          P= 30 Kg/mc       = 0,3 KN/mc

- Massetto 3,5 cm                                                                     P= 1900 Kg/mc   = 19 KN/mc

- Parquet 2 cm                                                                          P= 850 Kg/mc     = 8,5 KN/mc

 

Calcolo dei carichi strutturali qs (escluso peso proprio della trave)

- Pignatte

[(8 x 9,6 Kg)/ mq ] = 76,8 Kg/mq = 0,768 KN/mq

- Travetti

[2 x (0,12m x 0,20m x 1m)/mq x 24 KN/mc] = 1,152 KN/mq

- Soletta collaborante

[(0,05m x 1m x 1m)/mq x 24 KN/mc] = 1,2 KN/mq

 

qs= 0,768 KN/mq + 1,152 KN/mq + 1,2 KN/mq = 3,12 KN/mq

 

Calcolo dei carichi portati qp

- Intonaco

[(0,015m x 1m x 1m)/mq x 18 KN/mc] = 0,27 KN/mq

- Isolante

[(0,06m x 1m x 1m)/mq x 0,3 KN/mc] = 0,018 KN/mq

- Massetto

[(0,035m x 1m x 1m)/mq x 19 KN/mc] = 0,665 KN/mq

- Parquet

[(0,02m x 1m x 1m)/mq x 8,5 KN/mc] = 0,17 KN/mq

- Impianti

0,5 KN/mq

- Tramezzi

1 KN/mq

 

qp= 0,27 KN/mq + 0,018 KN/mq + 0,665 KN/mq + 0,17 KN/mq + 0,5 KN/mq + 1 KN/mq = 2,623 KN/mq

 

Calcolo dei carichi accidentali qa

La struttura è per un ambiente destinato ad un uso residenziale, quindi secondo normativa il carico accidentale sarà:

 

qa = 2,00 KN/mq

 

Inserisco i valori dei carichi nel foglio excel insieme ai valori di interasse e luce.

Scelgo un acciaio per le armature con un coefficiente di resistenza caratteristica pari a fyk = 450 Mpa e un calcestruzzo con resistenza caratteristica pari a fck = 30 Mpa.

Scelgo una base per la trave pari a 30 cm; il foglio excel calcola automaticamente l'altezza minima della mia trave pari a hmin =  52,58 cm; decido di ingegnerizzare l'altezza della trave a 60 cm.

Il calcolo è stato fatto senza tener conto del peso proprio della trave stessa

Pt= [(0,30m x 0,60m x 1m)/mq x 24 KN/mc] = 4,32 KN/mq

Il foglio excel automaticamente moltiplica il valore del peso proprio della trave per 1,3 e lo addiziona al calcolo del carico totale qu.

Come fatto dunque per i progetti precedenti verifichiamo che la scelta del profilato sia quella giusta inserendo nel file Excel i valori di modulo elastico (E), momento di inerzia (Ix).

Anche in questo caso :

                                                   qe =(G₁ + G₂ + ᴪ₁₁ x Q₁) x i + peso della trave

L’abbassamento massimo v max = 0.28 conferma il progetto della trave poiché il rapporto tra la luce della trave e il suo spostamento è pari a 1067,62 > 250; quindi la sezione 30 x 60 cm è verificata.

Es_3_Deformabilità_Federico_Naddeo

 

SOLAIO IN LEGNO    

Fase Progettuale :

Interasse = 3m

qu = 21,909 kN/m

Luce = 2m

Mmax = 43,818 KN*m

Legno lamellare GL 24C =  fm,k (N/mm2) = 24

hmin (cm) = 28,18 --> H (cm) = 35 --> 25x35 cm

E = 8000 N/mm2  

Ix = 89323 cm4

 

Verifica :

qe = 13 KN/m

vmax = 0,36 cm

l/vmax = 552,66

La sezione 25x35 cm risulta verificata in quanto  l/vmax = 552,66 > 250

 

SOLAIO IN ACCIAIO

Fase Progettuale :

Interasse = 3m

qu = 27,369 kN/m

Luce = 2m

Mmax = 54,738 KN*m

Acciaio S235 =  fy,k (N/mm2) = 235

Wx,min (cm3) = 244,57 --> Wx (cm3) = 324,3 --> IPE 240 --> Ix = 3892

E = 210000 N/mm2  

 

Verifica :

peso = 0,307 KN/m

qe = 17,437 KN/m

vmax = 0,427 cm

l/vmax = 468,727

La trave scelta (IPE 240 ) risulta verificata in quanto  l/vmax = 469,727 > 250

 

SOLAIO IN CEMENTO ARMATO

Fase Progettuale :

Interasse = 3m

qu = 33,06 kN/m

Luce = 2m

Mmax = 66,13 KN*m

Acciaio B450 =  fy,k (N/mm2) = 450

Calcestruzzo 35/45C = fck (N/mm2) = 35

Hmin (cm) = 31,86 --> H (cm) = 35 --> 25x35 cm

E = 21000 N/mm2  

Ix = 89323 cm4

 

Verifica :

peso = 2,19 KN/m

qe = 23,70 KN/m

vmax = 0,25 cm

l/vmax = 791,55

La sezione 25x35 risulta verificata in quanto  l/vmax = 791,55 > 250

ESERCITAZIONE3: DIMENSIONAMENTO E VERIFICA DI DEFORMABILITà DI UNA MENSOLA IN LEGNO, ACCIAIO, CALCESTRUZZO

DIMENSIONAMENTO E VERIFICA DI DEFORMABILITà DI UNA MENSOLA IN LEGNO

Si disegna innanzitutto la pianta di carpenteria di un edificio la cui maglia strutturale si compone di travi e pilastri; si individua la trave maggiormente sollecitata e la sua area di influenza in modo da evidenziarne il suo interasse.

Una volta individuata la pianta di carpenteria si passa alla scelta del solaio tipo che grava sulla trave presa in esame. Ognuno dei materiali che compone la stratigrafia del solaio ha un suo spessore ed un suo peso specifico:

Materiale:                                             Sp.                Peso specifico:

-Pavimento in legno di rovere                 2cm                820Kg/m=  8,2KN/m3      

-Sottofondo                                          3cm                1800Kg/m= 18KN/m3     

-Isolante in fibra di legno                       4cm                 200Kg/m3  =  2KN/m      

-Caldana                                              4cm                7KN/m3                           

-Assito                                                 4cm                5,3KN/m3                       

-Travetti in legno di conifere                   10X15             6KN/m3                           

 

Conoscere lo spessore ed il peso specifico dei materiali che compongono il solaio ci serve per analizzare i carichi che gravano sulla trave che vogliamo dimensionare. Tali carichi si dividono in carichi strutturali qs (KN/m2) nei quali si includono tutti gli elementi che hanno una funzione portante, carichi permanenti qp (KN/m2) nei quali si includono tutti quegli elementi che non hanno funzione portante; carichi accidentali qa (KN/m2) che dipendono dalla funzione che svolge l’edificio.

L’analisi dei carichi del solaio ci serve per determinare il carico di progetto che agisce sulla trave da dimensionare e che si esprime in KN/m.

Quasi tutti i materiali del solaio sono espressi in KN/m3; noi vogliamo sapere quanto volume occupa ogni materiale in un metro quadro di solaio per cui si procede in questo modo:

qs: 0,18 + 0,21 = 0,4 KN/m2

-Travetti in legno di conifere             2 (0,10 x 0,15 x 1) m3/m2 x 6 KN/m2 = 0,18 KN/m2

-Assito                                              (0,04 x 1 x 1) m3/m2  x 5,3 KN/m3 = 0,21 KN/m2

 

qp: 0,16 + 0,54 + 0,08 + 0,28 + 0,5 + 1 = 2,6 KN/m2

-Pavimento in legno di rovere              (0,02 x 1 x 1) m3/m2 x 8,2 KN/m3 = 0,16 KN/m2

-Sottofondo                                        (0,03 x 1 x 1) m3/m2 x 18 KN/m3 = 0,54 KN/m2

-Isolante in fibra di legno                     (0,04 x 1 x 1) m3/m2 x 2 KN/m3 = 0,08 KN/m2

-Caldana                                             (0,04 x 1 x 1) m3/m2 x 7 KN/m3 = 0,28 KN/m2

Tra i carichi permanenti, in questo esercizio vengono inseriti anche il peso dei tramezzi e quello degli impianti che sono già stabiliti e sono espressi in KN/m2.

-Impianti                                                                                                     0,5 KN/m2

-Tramezzi                                                                                                   1 KN/m2

 

qa: 2 KN/m2

-Civile abitazione                                                                                        2 KN/m2

 

Una volta trovati questi valori dei carichi, essi vanno combinati e moltiplicati a dei coefficienti (che cambiano a seconda dello stato limite preso in considerazione) ed otteniamo così il carico in un metro quadro di solaio.

qtot (KN/m2) = 1,3qs + 1,5qp + 1,5qa

Ciò che interessa a noi è sapere quant’è il carico lungo la trave presa in esame che si esprime in KN/m e di conseguenza ci serve di individuare la sua area di influenza (A= i x l).

Attraverso una serie di passaggi si arriva a definire il qu (carico agente sulla trave allo stato limite ultimo) espresso in KN/m e che il foglio Excel per il dimensionamento della trave ci dà in automatico una volta inseriti i valori dei carichi del solaio e quelli dell’interasse e della luce.

A questo punto il foglio Excel calcola il momento massimo agente sulla trave che non è altro che M= qul2/2 se consideriamo la trave come una mensola.

Il passo successivo è quello di scegliere il tipo di legno da utilizzare per la sezione da progettare, in questo caso viene scelto il legno lamellare ed una classe GL24h che ha una resistenza caratteristica a flessione di 24N/mm2 (fm,k).

 

Dalla resistenza caratteristica si passa a quella di progetto inserendo alcuni fattori, uno è il kmod , un coefficiente tabellare che diminuisce la resistenza del materiale e che tiene conto anche della durata del carico e che assumiamo sia 0.80; ed un coefficiente parziale di sicurezza che dipende dal tipo di legno scelto e che assumiamo sia 1,45.

Una volta inseriti questi valori nel foglio Excel, bisogna scegliere la base della sezione progettata che assumiamo essere 20 cm. A questo punto il foglio calcola hmin che la sezione deve avere e di conseguenza possiamo fissare l’altezza H della nostra trave che decidiamo essere di 50 cm.

In questo caso, trattandosi di una mensola non basta scegliere solo la dimensione della nostra sezione ma andrà fatta la verifica a deformabilità dell’elemento strutturale, ossia bisognerà verificare l’abbassamento massimo della mensola in rapporto alla luce. Tale verifica va fatta allo Stato Limite d’Esercizio per cui bisognerà ricombinare i carichi con i coefficienti allo stato limite d’esercizio che il foglio Excel calcola in automatico. Si inserirà poi il valore del Modulo elastico del materiale ed in automatico il foglio calcolerà il Momento d’Inerzia (bh3/12) e l’abbassamento massimo consentito Vmax  che deve rimanere al di sotto di 1/250 della luce della trave. In questo caso la sezione risulta verificata.

 

DIMENSIONAMENTO E VERIFICA DI DEFORMABILITà DI UNA MENSOLA IN ACCIAIO

Si disegna innanzitutto la pianta di carpenteria di un edificio la cui maglia strutturale si compone di travi(profilo IPE) e pilastri (profilo HE); si individua la trave maggiormente sollecitata e la sua area di influenza in modo da evidenziarne il suo interasse.

 Una volta individuata la pianta di carpenteria si passa alla scelta del solaio tipo che grava sulla trave presa in esame. Ognuno dei materiali che compone la stratigrafia del solaio ha un suo spessore ed un suo peso specifico:

                                                                     

 Materiale:                                             Sp.                Peso specifico:

-Pavimento in legno di rovere                  2cm                820Kg/m3  =  8,2KN/m3      

-Sottofondo                                           3cm                1800Kg/m3  = 18KN/m3        

-Isolante in fibra di legno                        4cm                 200Kg/m3  =  2KN/m3       

-Lamiera grecata Hi-Bond                       0,7mm             0,09KN/m2                                

-Soletta di riempimento                         H 10 cm           190Kg/m2 = 1,9 KN/m2          

-IPE 140   A=16,40cm2                                                                78,5KN/m2

 

Conoscere lo spessore ed il peso specifico dei materiali che compongono il solaio ci serve per analizzare i carichi che gravano sulla trave che vogliamo dimensionare. Tali carichi si dividono in carichi strutturali qs (KN/m2) nei quali si includono tutti gli elementi che hanno una funzione portante, carichi permanenti qp (KN/m2) nei quali si includono tutti quegli elementi che non hanno funzione portante; carichi accidentali qa (KN/m2) che dipendono dalla funzione che svolge l’edificio.

L’analisi dei carichi del solaio ci serve per determinare il carico di progetto che agisce sulla trave da dimensionare e che si esprime in KN/m.

Quasi tutti i materiali del solaio sono espressi in KN/m3; noi vogliamo sapere quanto volume occupa ogni materiale in un metro quadro di solaio per cui si procede in questo modo:  

qs: 1,9 + 0,09 + 0,1256 = 2,12KN/m2 

-Soletta di riempimento                                                                                  1,9KN/m2

-Lamiera grecata Hi-Bond                                                                              0,09KN/m2       

-IPE 140                                                 (0,0016 x 1 ) m3/mx 78,5KN/m3 = 0,1256KN/m2            

 

qp: 0,16 + 0,54 + 0,08 + 0,5 + 1 = 2,3KN/m2                    

-Pavimento in legno di rovere              (0,02 x 1 x 1) m3/m2 x 8,2 KN/m3 = 0,16 KN/m2

-Sottofondo                                        (0,03 x 1 x 1) m3/m2 x 18 KN/m3 = 0,54 KN/m2

-Isolante in fibra di legno                     (0,04 x 1 x 1) m3/m2 x 2 KN/m3 = 0,08 KN/m2

Tra i carichi permanenti, in questo esercizio vengono inseriti anche il peso dei tramezzi e quello degli impianti che sono già stabiliti e sono espressi in KN/m2.

-Impianti                                                                                                     0,5 KN/m2

-Tramezzi                                                                                                   1 KN/m2

 

qa: 2 KN/m2

-Civile abitazione                                                                                        2 KN/m2

Una volta trovati questi valori dei carichi, essi vanno combinati e moltiplicati a dei coefficienti (che cambiano a seconda dello stato limite preso in considerazione) ed otteniamo così il carico per un metro quadro di solaio.

qtot (KN/m2) = 1,3qs + 1,5qp + 1,5qa

Ciò che interessa a noi è sapere quant’è il carico lungo la trave presa in esame che si esprime in KN/m e di conseguenza ci serve di individuare la sua area di influenza (A= i x l).

Attraverso una serie di passaggi si arriva a definire il qu (carico agente sulla trave allo stato limite ultimo) espresso in KN/m e che il foglio Excel per il dimensionamento della trave ci dà in automatico una volta inseriti i valori dei carichi del solaio e quelli dell’interasse e della luce.

A questo punto il foglio Excel calcola il momento massimo agente sulla trave che non è altro che M= qul2/2 se consideriamo la trave come una mensola.

Si sceglie poi il tipo di acciaio, in questo caso S235, che ha una resistenza caratteristica allo snervamento di 235N/mm2. Dalla tensione caratteristica si passa a quella di progetto grazie all’introduzione di un coefficiente di sicurezza pari a 1,05 che abbassa la resistenza allo snervamento del materiale.

 

Una volta trovati tutti i valori il foglio Excel calcola il Modulo di resistenza a flessione minimo (Wx,min = Mmax/fd). Si sceglie di conseguenza un profilo IPE da tabella che abbia un Wx immediatamente più grande del Wx,min dato da Excel e si inseriscono i valori del Momento d’Inerzia e del peso del profilo  scelto.

In questo caso scegliamo un profilo IPE 330 che ha un Wx  = 713cm3 , Ix = 11770cm4 ,

 P = 0,49KN/m

In questo caso, trattandosi di una mensola non basta scegliere solo la dimensione della nostra sezione ma andrà fatta la verifica a deformabilità dell’elemento strutturale, ossia bisognerà verificare l’abbassamento massimo della mensola in rapporto alla luce. Tale verifica va fatta allo Stato Limite d’Esercizio per cui bisognerà ricombinare i carichi con i coefficienti allo stato limite d’esercizio che il foglio Excel calcola in automatico. Si inserirà poi il valore del Modulo elastico del materiale ed in automatico il foglio calcolerà l’abbassamento massimo consentito Vmax  che deve rimanere al di sotto di 1/250 della luce della trave. In questo caso la sezione risulta verificata.

 

DIMENSIONAMENTO E VERIFICA DI DEFORMABILITà DI UNA MENSOLA IN CALCESTRUZZO ARMATO

Si disegna innanzitutto la pianta di carpenteria di un edificio la cui maglia strutturale si compone di travi e pilastri; si individua la trave maggiormente sollecitata e la sua area di influenza in modo da evidenziarne il suo interasse.

Una volta individuata la pianta di carpenteria si passa alla scelta del solaio tipo che grava sulla trave presa in esame. Ognuno dei materiali che compone la stratigrafia del solaio ha un suo spessore ed un suo peso specifico:

Materiale:                                             Sp.                Peso specifico:

-Pavimento in legno di rovere                2cm                820Kg/m=  8,2KN/m3      

-Sottofondo                                          3cm                1800Kg/m= 18KN/m3     

-Isolante in fibra di legno                       4cm                 200Kg/m3  =  2KN/m     

-Caldana                                              4cm                 24KN/m3                                

-Travetti in calcestruzzo                        10x16              24KN/m3                           

-Pignatte                                              16x25x40        9Kg/cad                              

Conoscere lo spessore ed il peso specifico dei materiali che compongono il solaio ci serve per analizzare i carichi che gravano sulla trave che vogliamo dimensionare. Tali carichi si dividono in carichi strutturali qs (KN/m2) nei quali si includono tutti gli elementi che hanno una funzione portante, carichi permanenti qp (KN/m2) nei quali si includono tutti quegli elementi che non hanno funzione portante; carichi accidentali qa (KN/m2) che dipendono dalla funzione che svolge l’edificio.

L’analisi dei carichi del solaio ci serve per determinare il carico di progetto che agisce sulla trave da dimensionare e che si esprime in KN/m.

Quasi tutti i materiali del solaio sono espressi in KN/m3; noi vogliamo sapere quanto volume occupa ogni materiale in un metro quadro di solaio per cui si procede in questo modo:  

qs: 0,96 + 0,768 + 0,72 = 2,45KN/m2    

-Caldana                                  (0,04 x 1 x 1) m3/m2 x 24KN/m3 = 0,96KN/m2

-Travetti                                  2(0,10 x 0,16 x 1) m3/m2 x 24KN/m3 = 0,768KN/m2

-Pignatte                                 8 x 9Kg/m2 = 72Kg/m2 = 0,72KN/m2

qp: 0,16+0,54+0,08+1,5 = 2,28KN/m2

-Pavimento in legno di rovere              (0,02 x 1 x 1) m3/m2 x 8,2 KN/m3 = 0,16 KN/m2

-Sottofondo                                        (0,03 x 1 x 1) m3/m2 x 18 KN/m3 = 0,54 KN/m2

-Isolante in fibra di legno                     (0,04 x 1 x 1) m3/m2 x 2 KN/m3 = 0,08 KN/m2

Tra i carichi permanenti, in questo esercizio vengono inseriti anche il peso dei tramezzi e quello degli impianti che sono già stabiliti e sono espressi in KN/m2.

-Impianti                                                                                                     0,5 KN/m2

-Tramezzi                                                                                                   1 KN/m2

qa: 2 KN/m2

-Civile abitazione                                                                                        2 KN/m2

Una volta trovati questi valori dei carichi, essi vanno combinati e moltiplicati a dei coefficienti (che cambiano a seconda dello stato limite preso in considerazione) ed otteniamo così il carico per un metro quadro di solaio.

qtot (KN/m2) = 1,3qs + 1,5qp + 1,5qa

Ciò che interessa a noi è sapere quant’è il carico lungo la trave presa in esame che si esprime in KN/m e di conseguenza ci serve di individuare la sua area di influenza (A= i x l).

Attraverso una serie di passaggi si arriva a definire il qu (carico agente sulla trave allo stato limite ultimo) espresso in KN/m e che il foglio Excel per il dimensionamento della trave ci dà in automatico una volta inseriti i valori dei carichi del solaio e quelli dell’interasse e della luce.

A questo punto il foglio Excel calcola il momento massimo agente sulla trave che non è altro che M= qul2/2 se consideriamo la trave come una mensola.

Essendo il calcestruzzo un materiale disomogeneo abbiamo bisogno di scegliere due resistenze caratteristiche; una è quella del calcestruzzo fck e l’altra è quella allo snervamento dell’armatura d’acciaio fyk. Scegliamo quindi un calcestruzzo non troppo performante con classe di resistenza C40/50 che ha una resistenza caratteristica fck = 40N/mm2 e acciaio B450A per l’armatura che ha una resistenza caratteristica di fyk = 450N/mm2.

Una volta trovate le resistenze caratteristiche possiamo ricavare le tensioni di progetto dei due materiali; il foglio Excel le calcola in automatico ma da normativa la resistenza caratteristica dell’acciaio viene divisa per un coefficiente parziale di sicurezza dell’acciaio pari a 1,15 per gli acciai d’armatura, mentre la resistenza caratteristica del calcestruzzo viene moltiplicata per un coefficiente di riduzione della sicurezza pari a 0,85 e poi divisa per il coefficiente parziale di sicurezza del calcestruzzo pari a 1,5.

Si sceglie la base della trave che in questo caso decidiamo di essere di 20 cm ed in automatico il foglio Excel calcola l’altezza utile della trave hu e l’altezza minima della trave Hmin che comprende anche 5cm di copriferro (distanza tra il baricentro dell’armatura ed il filo del calcestruzzo teso). La sezione viene ingegnerizzata e si sceglie così un’altezza della trave pari a 50cm.

In questo caso, trattandosi di una mensola non basta scegliere solo la dimensione della nostra sezione ma andrà fatta la verifica a deformabilità dell’elemento strutturale, ossia bisognerà verificare l’abbassamento massimo della mensola in rapporto alla luce. Tale verifica va fatta allo Stato Limite d’Esercizio per cui bisognerà ricombinare i carichi con i coefficienti allo stato limite d’esercizio che il foglio Excel calcola in automatico. Si inserirà poi il valore del Modulo elastico del materiale ed in automatico il foglio calcolerà il Momento d’Inerzia (bh3/12), il peso proprio della sezione da inserire nel qu (2,50KN/m) e l’abbassamento massimo consentito Vmax  che deve rimanere al di sotto di 1/250 della luce della trave. In questo caso la sezione risulta verificata.

ESERCITAZIONE 2_DIMENSIONAMENTO TRAVATURA RETICOLARE SPAZIALE

Questa esercitazione prevede il progetto di una trave reticolare spaziale.

La travatura reticolare ha tratto la propria origine dalla necessità di impiegare strutture sempre più leggere per superare luci sempre più grandi.

Per l’esercitazione utilizzo il software SAP 2000.

I passaggi da effettuare possono essere suddivisi in macro gruppi:

  • Modellazione
  • Definizione vincoli e carichi
  • Analisi del modello
  • Dimensionamento

1 MODELLAZIONE

Aprendo il software il primo passo da eseguire è la realizzazione di una griglia sulla quale eseguire il modello:

NEW MODEL - GRID ONLY - KN, m, C

 

Inserisco nelle caselle X, Y, Z i valori che comporranno la mia griglia

Realizzo il modulo cubico di 2 x 2 x 2 m.

Successivamente seleziono il modulo, e facendo attenzione a non duplicare le aste in comune, lo copio attraverso i comandi CTRL+C e CTRL+V lungo l’asse X e lungo l’asse Y.

2 DEFINIZIONE VINCOLI E CARICHI

Selezionando i punti più estremi della trave attraverso i comandi ASSIGN - JOINT- RESTRAINTS, posso definire la tipologia di vincolo (in questo caso cerniere).

Attraverso i comandi ASSIGN - FRAME - RELEASES  svincolo i nodi al momento poiché la trave reticolare lavora a sforzo normale di trazione e compressione

Procedo poi con la caratterizzazione della struttura attraverso la scelta del materiale e la denominazione di ogni asta.

                      

Assegno poi dei carichi del valore negativo – 100 (per indicare la direzione della forza lungo il basso) attraverso i comandi ASSIGN - JOINT LOADS - FORCES ai nodi selezionati.

                     

3 ANALISI DEL MODELLO

Successivamente analizzo la struttura prendendo in considerazione le forze precedentemente applicate, e assegno “NOT RUN” a DEAD e a MODEL, e “RUN” a “F”.

Si può notare come i diagrammi di taglio e momento non siano presenti, poiché stiamo analizzando una trave reticolare (come precedentemente detto).

Estraggo poi le tabelle con i valori di trazione e compressione riferite ad ogni asta su un foglio Excel per procedere con il dimensionamento.

4 DIMENSIONAMENTO

Dopo aver esportato i dati rimuovo i valori che si ripetono per ogni asta e assegno a ognuna di queste la sua lunghezza, facendo attenzione a quelle che sono aste orizzontali e verticali e aste diagonali.

Di conseguenza seleziono le aste rispetto allo sforzo alle quali sono soggette (trazione, compressione) e successivamente le dimensiono.

TRAZIONE

                       

Per la trazione scelgo il profilato in base al valore di Area minima (Amin) calcolato dal foglio Excel. 

COMPRESSIONE

   

Per la compressione invece scelgo il profilato più adatto facendo attenzione ai valori di Amin, rhomin, Imin.

Un’ ulteriore verifica della quale devo tener conto e il valore di Lamba finale che deve risultare < 200.

ESERCITAZIONE 2 _ Dimensionamento di una travatura reticolare

Una struttura reticolare è costituita da un assemblaggio di elementi lineari disposti secondo un triangolo o una combinazione di triangoli vincolati attraverso cerniere interne. Essendo la figura del triangolo considerata come una forma strutturale rigida, è possibile attraverso l'aggregazione di unità triangolari, costruire una struttura rigida a sua volta, che può raggiungere luci elevate. I carichi esterni producono, all'interno degli elementi, uno stato di pura trazione o di pura compressione. Generalmente le forze di compressione si sviluppano negli elementi superiori (corrente superiore) mentre le forze di trazione in quelli inferiori (corrente inferiore); nelle aste di parete, invece, è possibile che si sviluppi una qualsiasi di queste forze, anche se si presenta spesso un'alternanza tra trazione e compressione.

In questa esercitazione verranno evidenziati questi concetti, attraverso la costruzione di una trave reticolare spaziale con il programma SAP 2000, ed infine verranno dimensionate le aste e verificata la stabilità.

  1. Realizzazione della struttura reticolare attraverso il comando Grid Only e Draw Frame                                                                                                                                                             
  2. Inserimento dei vincoli esterni attraverso il comando Assign-Joint-Restraint-cerniera                                                                                                                                                                                                                                                                       
  3. Assegnazione del vincolo interno (cerniera interna) attraverso il comando Assign-Frame-Releases-Partial Fixity, con selezione di Moment 22 e 33.                                                                                                                                                                                                                                                                                                         
  4. Definizione ed assegnazione della sezione attraverso il comando Define-Materials-Add new material (steel) e Define-Section Properties-Frame Sections-Add new property (Pipe). Infine Assign-Frame Sections.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 
  5. Assegnazione del carico attraverso il comando Define-Load patterns considerando il peso proprio della trave nullo, e Add new load pattern. La definizione del carico, pari a 150 kN, viene eseguita una volta selezionati tutti i nodi superiori, attraverso il comando Assign-Joint Load forces e Load pattern name.                                                                                                                                    
  6. Analisi della struttura, selezionando il carico precedentemente inserito, attraverso il comando Run analysis. In questo modo si ottiene la deformata della struttura.                                                                                                                                                                                                                                                                              
  7. Osservazione degli sforzi assiali attraverso il comando Display-Show forces (Axiel force). E' possibile scegliere tra due modalità di visualizzazione: Fill diagram e Show values on diagram.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             
  8. Esportazione delle tabelle in Excel attraverso il comando Display-Show tables-Analysis results-Element forces frame. Una volta distinte le aste tese da quelle compresse, sono stati inseriti i valori di N (dati da SAP 2000) nelle tabelle di Excel di dimensionamento. Va ricordato che, nel caso delle aste tese, Amin = N / fyd ; di conseguenza, una volta trovata l'area minima, è possibile dimensionare ogni asta tesa.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          Per le aste compresse, bisogna far fronte al problema della stabilità. Di conseguenza il dimensionamento viene effettuato considerando NCRIT = π2 E Imin / λ02 , dove λ0  = β l. β in questo caso è pari ad 1, poichè le aste possono essere considerate come delle travi appoggiate, mentre l è pari a 2. Il materiale è acciaio S235 con modulo di resistenza pari a 21000 MPa.                                                                                                                                                                   

 

In entrambi i casi sono state dimensionate tutte le aste della trave reticolare spaziale, attraverso l'uso del profilario, pur sapendo che in un caso reale il dimensionamento viene ottimizzato scegliendo un numero limitato di profili, valutando il trade-off tra i costi dovuti alla differenziazione delle aste ed il peso di queste ultime.

ESERCITAZIONE III _ DIMENSIONAMENTO DI UNA TRAVE A SBALZO

DIMENSIONAMENTO DI UNA TRAVE A SBALZO (MENSOLA)

si consideri una trave a sbalzo (mensola) di un solaio con la seguente orditura per ciascuna delle tre tecnologie: legno/ acciaio/ cls.

  

DIMENSIONAMENTO DI UNA TRAVE A SBALZO (MENSOLA)_ LEGNO

 

1_ individuo la trave maggiormente sollecitata e ne vado a progettare l’ H (altezza della sezione):

la mensola su cui grava più carico è quella centrale:

luce= 3 m

interasse= 2m

Area di influenza= 2*3= 6 m2

2_ In riferimento al solaio in legno analizzato nella prima esercitazione, vado ad inserire nel foglio Excel i carichi e l’ interasse:

qs_ carichi strutturali  (tavolato/travetti)

qs = 0,39 KN/m2

qp_ carichi permanenti  (pavimento/sottofondo/isolante/massetto/intonaco/ impianti/tramezzi)

qp = 3,80 KN/m2

qa_ carichi accidentali  (normativa)

qa = 2 KN/m2

3_Il foglio Excell ha calcolato qu (tot carichi lineari che gravano sulla trave)

qu = 18,41 KN/m

4_inserendo la luce(lo sbalzo della trave in esame)= 3m il foglio Excel ricaverà Mmax

Mmax=  (qu x l)2/ 2 (secondo il modello semplice della mensola)

PROGETTO

1_ scelgo la tecnologia, la classe e ricavo dalle tabelle la resistenza caratteristica a flessione fm.k

Nella prima esercitazione ho scelto il legno lamellare di classe GL24h;

 fm.k =24 KN/mm2 (Mpa)

2_ora inserisco alcune informazioni relative alla geometria e al materiale che ho scelto inserendo i tre parametri:

fm.k =24 KN/mm2 (Mpa)

 kmod= 0,8 (ricavato dalle tabelle in base alla durata del carico, classe di durata/ classe di servizio)

γm= 1,45 (coefficiente parziale di sicurezza)

grazie a questi il foglio Excel calcola la tensione di progetto

fd (N/mm2) = Kmod*fm,k/ γm

3_ ipotizzando una base b= 20 cm ricavo l’ altezza minima hmin = 43,33 cm,

essendo un predimensionamento di minima posso ingegnerizzare scegliendo un valore maggiore:   H=45 cm.

                                       

Non considero  il peso proprio della trave in legno in quanto leggera e quindi trascurabile. Considero la sezione 20X35cm.

VERIFICA ALLO STATO LIMITE DI ESERCIZIO

1_ Impostando il modulo elastico E = 8000 Mpa ,si ricavano:

Ix= b*h3/12 [cm4] = 151875 cm4

qe= (qs+ qp+ qa* 0,5)*interasse =( 0,39+3,80 +2,00 *0,5)*2= 10 KN/m (carico totale)

ora il foglio Excel ha tutti gli strumenti per calcolare l’ abbassamento massimo vmax e il suo rapporto con la luce l/vmax:

vmax = qe*l4/8* E*Ix= 0,87 cm

l/ vmax= 346,82                                                                

CONCLUSIONE

La sezione è VERIFICATA  in quanto il rapporto tra la luce e l’abbassamento

l/ vmax≥  250= 346,82 ≥ 250 _ SI

OSSERVAZIONI

si noti nella formula il rapporto tra V e Ix/ V e q:

Ix è inversamente proporzionale a V ,quindi più aumenta il momento d’inerzia e più diminuisce l’abbassamento!

Mentre q è direttamente proporzionale a V , quindi più aumenta il carico e maggiore sarà l’abbassamento della trave a sbalzo!

Posso utilizzare una trave meno invasiva con un’ altezza H pari a 42 cm.

DIMENSIONAMENTO DI UNA TRAVE A SBALZO (MENSOLA)_ ACCIAIO

1_ In riferimento al solaio in acciaio analizzato nella prima esercitazione, vado ad inserire nel foglio Excel i carchi e l’ interasse  (orditura sovraindicata):

qs_ carichi strutturali  (travatura secondaria IPE120/massetto cls/lamiera grecata)

qs = 1,03 KN/m2

qp_ carichi permanenti  (pavimento/mass. di alleggerimento /isolante/ impianti/tramezzi)

qp = 2,49 KN/m2

qa_ carichi accidentali  (normativa)

qa = 2 KN/m2

3_Il foglio Excell ha calcolato qu (tot carichi lineari che gravano sulla trave)

qu = 16,148 KN/m

2_inserendo la luce(lo sbalzo della trave in esame)= 3m il foglio Excel ricaverà Mmax

Mmax=  (qu x l)2/ 2 = 72,666 KNm(secondo il modello semplice della mensola)

                                             

PROGETTO

1_ scelgo la tecnologia e dalle tabelle ne ricavo la resistenza caratteristica fyk

Nella prima esercitazione ho scelto la trave Fe 235N/mm2 con fyk= 235 N/mm2

il foglio Excel trova così un modulo di resistenza Wx,min=324,68 cm3

                                            

2_ ingegnerizzo: consultando le tabelle di produzione di travi standard vado a scegliere la mia trave in base al modulo di resistenza trovato.

La trave che sceglierò dovrà avere un Wx > Wxmin  ovvero Wx > 324,68

Considero il profilo IPE 270.

VERIFICA ALLO STATO LIMITE DI ESERCIZIO

3_ come indicato, nella tabella trovo anche il momento d’ inerzia Ix e il peso che inserisco nel foglio di calcolo che ricava qe, il carico totale comprensivo del peso proprio della trave:

Ix = 5790 cm4

P=36,1 Kg/m = 0,361 KN/m

                                        

4_ inserisco il modulo elastico E = 210.000 N/mm2

Il fogli Excel ha ora tutti gli strumenti per calcolare l’ abbassamento massimo Vmax e il suo rapporto con la luce l/ vmax

vmax = qe*l4/8* E*Ix= 0,783 cm

l/ vmax= 383,22

CONCLUSIONE 

Il profilo IPE270 è VERIFICATO  in quanto il rapporto tra la luce e l’abbassamento è l/vmax≥ 250= 383,22 ≥ 250_SI

DIMENSIONAMENTO DI UNA TRAVE A SBALZO (MENSOLA)_ CLS

1_ In riferimento al solaio in cls analizzato nella prima esercitazione, vado ad inserire nel foglio Excel i carchi e l’ interasse  (orditura sovraindicata):

qs_ carichi strutturali  (travetti/ pignatte/ soletta)

qs = 2,45 KN/m2

qp_ carichi permanenti  (pavimento/allettamento /isolante/intonaco/ impianti/tramezzi)

qp = 3,53 KN/m2

qa_ carichi accidentali  (normativa)

qa = 2 KN/m2

3_Il foglio Excell ha calcolato qu (tot carichi lineari che gravano sulla trave)

qu = 22,99 KN/m

                            

2_inserendo la luce(lo sbalzo della trave in esame)= 3m il foglio Excel ricaverà Mmax

Mmax=  (qu x l)2/ 2 = 103,46 KNm (secondo il modello semplice della mensola)

                                                      

PROGETTO

1_ scelgo le resistenze caratteristiche dell’ acciaio fyk e del cls fck che permetteranno al foglio Excel di calcolare le rispettive tensioni di progetto fyd e fcd, dove:

fyd = fyk /1,5

fcd= fck *αcc / 0,85

quindi, inserisco

per l’ acciaio B450 C , la resistenza caratteristica a flessione fyk= 450 N/mm2

per il cls ,resistenza caratteristica a compressione fck = 60 N/mm2

                  

Oltre a calcoalare le fd il foglio ha calcolato anche i parametri che permettono di calcolare l’ altezza utile  hu  :

β =0, 57

r= 2,09

2_ ipotizzo ora che la base della mia trave possa essere di 20 cm

 b=20 cm

il foglio Excel ricava ora l’ Hmin ( = hu +δ) con δ= distanza compresa tra il baricentro dei tondini di armatura e l’estremo inferiore della trave , si trova

Hmin= 30,74 cm che ingegnerizzo a un  H = 35 cm

Considero la sezione 20X 35 cm .

VERIFICA ALLO STATO LIMITE DI ESERCIZIO

1_ inserisco il modulo elastico E = 21000 N/mm2

Ora il foglio Excel ha tutti gli strumenti necessari per calcolare l’ abbassamento massimo Vmax, e il suo rapporto con la luce l/vmax :

 vmax = qe*l4/8* E*Ix = 1,06 cm

l/vmax = 282,66

         

CONCLUSIONE

La sezione 20X35 cm è VERIFICATA  in quanto il rapporto tra la luce e l’abbassamento è l/vmax≥ 250= 282,66 ≥ 250_SI

OSSERVAZIONI

Per cls altamente performanti,(con una maggiore resistenza caratteristica a compressione fck) ,avrò sicuramente una H minore (una sezione meno invadente) ,ma si abbasserà  il rapporto tra l/vmax!!!che infatti in questo caso non è accettabile perche è < 250!!

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