DIMENSIONAMENTO DI UN PILASTRO IN LEGNO
Si disegna innanzitutto la pianta di carpenteria ed una sezione di un edificio di sei piani la cui maglia strutturale si compone di travi e pilastri; si individua il pilastro maggiormente sollecitato e la sua area di influenza. Il pilastro più sollecitato è sicuramente uno di quelli al piano terra poiché ad esso vengono trasmessi tutti i carichi dei piani superiori.
Si calcola quindi l’area d’influenza del pilastro facendo Area = L1 X L2 = 4,4 x 4,4 = 19,36 m2
Essendo il pilastro un elemento soggetto a sforzo normale di compressione, nella tabella Excel devono essere poi inseriti dei valori che servono a determinare tale sforzo normale; questi valori sono il carico dovuto al peso proprio delle travi che poggiano sul pilastro stesso, il carico dovuto al solaio ed il numero di piani dell’edificio. Per determinare il carico delle travi si moltiplica il peso unitario di tutte le travi che gravano sul pilastro per la loro lunghezza contenuta nell’area d’influenza e poi si sommano tutti i risultati in questo modo:
qtrave = 1,3 x 0,6 x 4,40 + 1,3 x 0,6 x 4,40 = 6,86 KN
Per determinare invece il carico del solaio basta sommare i carichi strutturali, permanenti, e accidentali moltiplicati per i loro coefficienti. Una volta sommati tutti i valori si moltiplica per l’area d’influenza in questo modo:
Allo SLU qsolaio = (1,3 x 0,4 + 1,5 x 2,6 + 1,5 x 2) x 19,36 = 143, 65 KN
A questo punto si può determinare lo sforzo normale di compressione agente sul pilastro:
N = (qsolaio + qtrave) x npiani = (143,65 + 6,86) x 6 = 903 KN
Si deve poi inserire la resistenza caratteristica del materiale scelto, in questo caso un legno con una fc 0,k = 24 MPa. Dalla resistenza caratteristica si passa a quella di progetto inserendo alcuni fattori, uno è il kmod , un coefficiente tabellare che diminuisce la resistenza del materiale e che tiene conto anche della durata del carico e che assumiamo sia 0.80; ed un coefficiente parziale di sicurezza che dipende dal tipo di legno scelto e che assumiamo sia 1,45. Tali valori, insieme allo sforzo normale di compressione ci servono per determinare l’area minima della sezione necessaria affinchè il materiale non entri in crisi.
Si calcola poi il raggio d’inerzia minimo che nelle strutture in legno serve a determinare la base minima della sezione del nostro pilastro. Attraverso tutta una serie di passaggi si ricavano questi due valori, attraverso l’introduzione di altri fattori come il Modulo di elasticità E del materiale, il valore di β (coefficiente legato ai vincoli a cui è soggetto il pilastro), l’altezza del pilastro l, λmax (snellezza).
Una volta trovata la base minima del pilastro si ingegnerizza fissando così la misura della base della sezione; il foglio Excel ci darà di conseguenza il valore dell’altezza minima della sezione che dovrà essere ingegnerizzata a sua volta. La sezione che ne risulta è pari a 25x35.
DIMENSIONAMENTO DI UN PILASTRO IN ACCIAIO
Per dimensionare un pilastro in acciaio il procedimento è lo stesso che per il pilastro in legno; a differire sono i profili che non sono più sezioni piene ma profili HE per i pilastri mentre per le travi ,che gravano sui pilastri stessi, si utilizzano profili Ipe.
Si calcola l’area d’influenza del pilastro maggiormente sollecitato Area = L1 X L2 = 4,4 x 4,4 = 19,36 m2
Si calcola il peso delle travi come prima tenendo presente che in questo caso si utilizzano profili Ipe 200 per le travi principali e profili Ipe 100 per le travi secondarie.
qtrave = 1,3 x 22,40 x 4,40 + 1,3 x 8,10 x 4,40 = 174,46 KN
Si calcola il carico del solaio allo SLU in questo modo:
qsolaio = (1,3 x 2,12 + 1,5 x 2,3 + 1,5 x 2) x 19,36 = 178,23 KN
Si calcola lo sforzo normale di compressione:
N = (qsolaio + qtrave) x npiani = (178,23 + 174,46) x 6 = 2116 KN
Si deve inserire a questo punto la resistenza caratteristica del materiale scelto, in questo caso un acciaio con una fyk = 275MPa. Dalla resistenza caratteristica si passa a quella di progetto inserendo un coefficiente parziale di sicurezza che per l’acciaio assumiamo sia 1,05. Tali valori, insieme allo sforzo normale di compressione ci servono per determinare l’area minima della sezione necessaria affinchè il materiale non entri in crisi.
Si calcola poi il raggio d’inerzia minimo attraverso l’introduzione di altri fattori come il Modulo di elasticità E del materiale, il valore di β (coefficiente legato ai vincoli a cui è soggetto il pilastro), l’altezza del pilastro l, λmax (snellezza). Il raggio d’inerzia minimo serve per determinare il valore del Momento d’inerzia minimo che il nostro profilo HE deve avere. Si sceglie infatti dalla tabella dei profili HE quello che ha un momento d’inerzia maggiore rispetto a quello ottenuto dal foglio Excel, in questo caso un profilo HEA 260.
DIMENSIONAMENTO DI UN PILASTRO IN CALCESTRUZZO
Per dimensionare un pilastro in calcestruzzo il procedimento è lo stesso che per il pilastro in legno;
Si calcola l’area d’influenza del pilastro maggiormente sollecitato Area = L1 X L2 = 4,4 x 4,4 = 19,36 m2
Si calcola il peso delle travi come prima:
qtrave = 1,3 x 2,5 x 4,40 + 1,3 x 2,5 x 4,40 = 28,6 KN
Si calcola il carico del solaio allo SLU in questo modo:
qsolaio = (1,3 x 2,45 + 1,5 x 2,47 + 1,5 x 2) x 19,36 = 191,47KN
Si calcola lo sforzo normale di compressione:
N = (qsolaio + qtrave) x npiani = (191,47+ 28,6) x 6 = 1320 KN
Scegliamo quindi un calcestruzzo con classe di resistenza C50/60 che ha una resistenza caratteristica fck = 50MPa.
Si calcola poi il raggio d’inerzia minimo che nelle strutture in calcestruzzo serve a determinare la base minima della sezione del nostro pilastro. Attraverso tutta una serie di passaggi si ricavano questi due valori, attraverso l’introduzione di altri fattori come il Modulo di elasticità E del materiale, il valore di β (coefficiente legato ai vincoli a cui è soggetto il pilastro), l’altezza del pilastro l, λmax (snellezza).
Una volta trovata la base minima del pilastro si ingegnerizza fissando così la misura della base della sezione; il foglio Excel ci darà di conseguenza il valore dell’altezza minima della sezione che dovrà essere ingegnerizzata a sua volta. La sezione che ne risulta è pari a 25x40.
Va effettuata poi un’ulteriore verifica poiché il nodo trave-pilastro in cemento armato è realizzato con un incastro per cui il pilastro non è soggetto solo a sforzo normale ma è influenzato anche dal momento agente sulla trave (pressoflessione). Si deve perciò verificare che la tensione massima agente sull’incastro sia minore della resistenza di progetto; tensione che in questo caso viene calcolata tendendo presente le due sollecitazioni che agiscono sull’incastro (sforzo normale di compressione N e momento Mt).
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