Se imposti il termostato a questa temperatura butti solo soldi: il trucco per scaldarsi senza spendere

Ci si lamenta spesso del costo della luce e del gas, ma spesso a generare bollette “Monstre” sono più che altro le nostre scelte errate: imposta il termostato sotto questa temperatura e risparmierai una fortuna.

Il problema non è l’inverno, è quel numerino sul display. Se il termostato è impostato “un filo” troppo in alto, stai alimentando un riscaldamento che lavora più del necessario. E la domanda sorge spontanea: quante decine di euro stai bruciando ogni mese per un grado di comfort che nemmeno percepisci davvero?

Donna sorridente che imposta la temperatura del termostato
Smetti di sprecare: se imposti il termostato a questa temperatura, butti via una fortuna – design.rootiers.it

Partiamo dal fatto nudo e crudo: il riscaldamento pesa oltre l’80% della spesa di gas per moltissime famiglie italiane. ENEA e le linee guida nazionali ripetono lo stesso mantra da anni: 1°C in meno può tagliare i consumi del 5–10%, con il 7% come riferimento più usato nelle campagne ufficiali.

Non è magia, è fisica di base: riduci la differenza di temperatura tra dentro e fuori e diminuisce il calore che scappa dal tetto, dai muri e dalle finestre. Meno dispersione, meno bolletta.

Se ti ritrovi con il soggiorno a 21–22°C “perché altrimenti ho freddo”, sei in ottima compagnia. Poi entri in camera da letto e ti sembra una grotta artica, quindi alzi anche lì. Il ciclo continua finché la casa diventa una spa, il naso si secca, dormi peggio e il contatore fa cardio.

Nel frattempo la normativa (DPR 74/2013) ti ricorda che il tetto legale è 20°C di media con +2°C di tolleranza, mentre ENEA indica 19°C come dolce punto d’equilibrio tra comfort e risparmio e l’OMS considera 18°C adeguati per persone sane e ben vestite, con qualche grado in più per bambini e anziani.

Risparmiare sul riscaldamento è semplice: basta prendere pochi accorgimenti

Te lo dico per esperienza: l’inverno scorso ho deciso di rientrare “in carreggiata”. Ho regolato la zona giorno a 19–20°C, ho lasciato le camere a 17–18°C e ho usato le valvole termostatiche per smettere di scaldare corridoi e ingressi come fossero saloni da ballo.

Dopo tre giorni la sensazione di freddo era sparita, dopo un mese è arrivata la prova che conta: la bolletta. Risultato? Quasi 100 € in meno sulla stagione semplicemente abbassando di 1–2°C e togliendo 1 ora di accensione al giorno. Niente sacrifici eroici, solo temperatura intelligente.

La mano di una donna che tocca il termostato digitale che si trova su una parete bianca
Risparmiare sul riscaldamento è semplice: basta prendere pochi accorgimenti – design.rootiers.it

Perché ogni settimana a 21–22°C quando potresti stare a 19–20°C equivale a infilare banconote tra gli interstizi degli infissi. Se la tua spesa annua per il riscaldamento è intorno a 900–1.050 €, un singolo grado in meno significa 70–100 € di risparmio.

Da 21°C a 19°C il taglio raddoppia: 140–200 € in una stagione. Rimandare significa regalare soldi, accettare aria più secca (mal di gola e sonno peggiorato) e aumentare un impatto ambientale che potresti ridurre con un gesto davvero minimo.

Ecco il cuore della storia: quel “singolo grado” è la leva più rapida e sicura per scendere di bolletta senza litigare col comfort. Gli esperti (ENEA, OMS, linee guida nazionali) sono chiari: zona giorno a 19–20°C, camere più fresche a 16–18°C, bagni un filo più caldi solo nelle ore di utilizzo.

Se oggi tieni tutta la casa a 21–22°C, rientrare nelle soglie consigliate può abbattere i consumi anche del 12–15% se abbini la scelta alle valvole termostatiche o a un termostato di zona ben regolato. Il principio funziona anche con il riscaldamento elettrico: su una pompa di calore che consuma 5.000 kWh a stagione, 1°C in meno può valere circa 10% di energia risparmiata, pari a 500 kWh e a 150–200 € in meno se il kWh costa 0,30–0,40 €.

C’è un trucco facile facile: combina 1°C in meno con 1 ora di accensione in meno al giorno. Le stime serie parlano di 30–40 € in meno per l’ora risparmiata, che si sommano ai 70–100 € del grado in meno. Totale? 100–140 € in tasca, in una stagione di quattro mesi sono 25–35 € al mese risparmiati senza interventi strutturali né rinunce.

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